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Alimentazione vacca latte


AGRLAVARONE

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Da me sono sostenuti in lattazione con proteine e di dislocazioni e problemi di calcio ce ne sono sempre stati assai, la cosa diminuisce in alcune aziende in Emilia ma per via della medica e dei suoli molto ricchi di calcio non vedono ragioni se non di usare graminacee usano solo paglia o anche cereali autunno vernini affienati, in emilia si usa poco il prato di graminacee stabile e i loietti. A casa mia si usano anche i secondi o terzi tagli di loietto perché si aspetta a seminare la soia o i sorghi da trinciato.

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  • 2 settimane dopo...
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Miglior contributo in questa discussione

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ciao a tutti. Riporto pari pari quanto mi e' stato spiegato pochi giorni ad un corso riguardo la dieta di transizione: e' fondamentale mantenere una razione con un DCAD (dietary cation anion difference) il piu' vicino possibile allo zero. Per far cio' l'equazione e' la seguente: (Na+k)-(Cl+S). L'unita' di misura e' mE/kg Dm. Se masticate un po' d'inglese scaricatevi : transition cow management dairy australia, ed e' tutto spiegato per bene.

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Ma è un indice che manca dell'altra formula....la più importante che è quella dei bivalenti Ca/Mg..... Non è completa perché questa è quella dell'eccitabilità nervosa che poi non è completa perché dimentica le proteine acide e cationi organici, abbastanza tipico dei paesi Cornwell, non di Inra e usa. La questione è un po' più completa e complessa, non si può semplificare al massimo con le sole formulette anche perché il problema sono le analisi degli alimenti e della razione, se sono fatte bene bè è un grandissimo aiuto....ma se sono fatte male o di parte ehhhehheheh....

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ok ok ok. Ce ne sono decine di altri fattori e variabili da considerare, e volendo andare a fondo la faccenda diventa (piacevolmente) complessa, al punto che discutendone col capo, ha deciso di fare una serie di feed test sul fieno, insilato e pascoli che useremo con le vacche in asciutta, e coinvolgere un nutrizionista!!! Potrei aggiornare appena abbiamo qualche novita?

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Convincere un nutrizionista è la battaglia più piacevole che esista...sono peggio altre figure professionali ed economiche...specie quando sono padroni e detengono il...borsellino.

Basta far fare una buona analisi fatta bene e completa, basterebbe quella....evitando i modernismi del Nir che va bene se si ha fretta ma va bene se è calibrato bene...e non è cosa da tutti.

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  • 5 mesi dopo...

Ciao a tutti

Vi scrivo perché non so se se ne è già parlato in precedenza ma dato che sono una persona molto curiosa e non mi piace sottostare o meglio credere ciò che dicono gli alimentaristi desidererei avere dei chiarimenti in merito all'uso di proteine nell'alimentazione delle vacche da latte.

Per iniziare vorrei chiedervi cosa ne pensate a riguardo del discorso che le vacche hanno bisogno nella loro alimentazione di proteine derivanti da più materie prime cioè non solo dalla soia per voi è vero oppure sono strategie aziendali degli alimentaristi nonché dipendenti dei vari mangimifici?

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  • 2 settimane dopo...

Dimentichi il Triptofano e quel gran minestrone del rumine, le proteine purtroppo spesso andrebbero trattate perché quel simpatico mondo di microbi del rumine tende a trasformarne la maggior parte in abbondante metionina vanificando ogni fonte...per trattamento non si intende niente di ultra scientifico ma basterebbe solo o tostare, scaldare o schiacciare le materie prime in maniera da renderle meno attaccabili ai batteri del rumine e digeribili sì....ma dai bovini non tanto dai batteri. Nell'abulimia proteica ci si dimentica del concetto by-pass e del pH dell'alto sistema digerente mosso da quei simpatici batteri-protozoi e micro zoo gastro-intestinale....senza contare poi l'effetto del post-digestione....la razione va bilanciata tutta e testata tutta non a rate o a singolo alimento e vale quanto detto per il terreno, prima le analisi complete e poi i ragionamenti...pardom...razionamenti....

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  • 8 mesi dopo...
Si munge comunque certo non si arriva a 52-56 litri/gg ma si salva la vacca e non devi caricare ogni 2-3 anni. Concentrati si nei limiti del possibile non con i piani tipo il già citato che prevede quasi solo insilati e paglia, restano pur sempre ruminanti non suini onnivori.

Razze diverse si sono convinto che la monorazza sia da lasciare è inutile il forsing sulle proteine in quanto ci sono razze genetiche che a parità di alimentazione fanno b-caseina e proteine di più della frisona, le proteine e i grassi sono geni correlati negativamente alla quantità di latte.

Certo che se si continua a inseguire la quantità ci si tira dietro tutti i problemi dell'intensificazione.... grazie a prezzi da cappio!!! Andando in loop, il circolo del vizio, il vero problema è che si incasina stalla e campagna con riflesso sul resto.

Vedere razioni con 30-35 Kg di silomais più 5-8 Kg di farina e meno di 4 Kg di fieno (anche senza fieno) sono razioni da PAURA. A Voi una congrua discussione giusto dibattito del nonsolomais-nonsololatte!

 

La prima causa di riforma delle bovine è l'infertilità, la prima causa dell'infertilità è l'alimentazione..da qui non si scappa.

La vacca fresca molto magra ha statisticamente meno probabilità di rimanere gravida e quindi di essere scartata.

Uno studio fatto in spagna ha dimostrato che le vacche più produttive sono anche le più fertili (al contrario di quello che la stragande maggioranza degli allevatori crede) ma lo è per il semplice fatto che le più produttive mangiano di più e di conseguenza hanno più energia. A parità di qualità dei foraggi chi riesce a mangiare più concentrati vince.

Al giorno d'oggi voler risparmiare sui concentrati ha meno senso che in passato. Sotto prodotti tipo crusca,cruschello, farinaccio, trebbie, polpe ect costano poco piu della medica ma quanto riescono a convertire in latte/energia rispetto alla medica?

Sul silomais 30kg sono troppi? Be molto meglio 30kg tagliati a 2cm che come quasi tutti fanno 20kg tagliati finissimi e poi 10 di pastone:fiufiu:

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Sul silomais 30kg sono troppi? Be molto meglio 30kg tagliati a 2cm che come quasi tutti fanno 20kg tagliati finissimi e poi 10 di pastone:fiufiu:

 

Beh, non funziona esattamente così, diamo 30 kg di silomais e ci siamo tolti il pensiero della quota energetica, l'energia va modulata con un pool di componenti dai più fermentescibili a quelli meno , e in queste condizioni anche dando foraggi si ottengono produzioni di rilievo, d'accordissimo che le vacche in piena lattazione necessitano di tutta l'energia necessaria e guai a farle dimagrire, ma mi chiedo quanti kg effettivi di granella abbiamo in 30 kg di silomais?, soddisfano il fabbisogno?, passare da 20 a 30 kg di silomais, rende veramente la nostra razione molto economica, salvandoci dal disastro?, certo che no, se ne diamo molto dobbiamo eliminare il fieno e creiamo una razione pesante da digerire, ed ancora non paragoniamo l'effetto di stimolazione sul rumine del silomais anche trinciato a 2 cm,(nessuno lo fa per i problemi in trincea) con un pungente e ruvido fieno , magari di medica, che oltretutto favorisce a non far scendere a livelli allarmanti il grasso nel latte, tutto va ponderato con attenzione , una razione molto variegata ci può dare ottimi risultati considerando l'insieme dei fattori, sia in termini economici che produttivi, un blocco ruminale per mancato galleggiamento della fibra invece è una sonora lezione.

Modificato da cremonese 61
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L'esempio dei 30kg l'ho fatto perchè sembra che 30kg di silomais fanno male invece 20 di silomais e 10 di pastone fanno bene...ma sono sempre 30kg di insilato!!! E a mio parere fanno più danni.

Per il resto sono abbastanza d'accordo con quello che dici, il latte si fa anche senza insilati, quello che non condivido è l'aumento dei foraggi diminuendo i concentrati. Omai l'alimentazione è matematica e algoritmi..si sa che un vacca ha bisogno di tot ndf per ruminare, il di più è volume in ecceso che potrebbe essere riempito con concentrati , quindi più energia, quindi più produzione.

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Il discorso è ben più lungo e complesso, un discorso più olistico e integrale va aldilà della questione concentrati. La fertilità è data da altri fattori più importanti genetici ed epigentici. La frisona ha ristretto molto la base genetica, la sanità e pulizia delle strutture è ben più importante, la cura del parto è fondamentale per i futuri parti e ci sono altre patologie collegate come le zoppie e i problemi della deambulazione che in pratica limitano tutto.

Una vacca che fa meno richiede meno sforzi e non è detto che sforzare le grandi produzioni o le grandi produttrici sia un bene, con gli alimenti uno si porta dietro un'altra serie di problematiche e comportamenti che non si possono relegare ad algoritmi e formule.

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Una vacca che fa meno richiede meno

Mi basta questa semplice frase..una vacca non è un auto che se acceleri va forte o viceversa.

La sua genetica gli IMPONE di far latte quindi se mangia energia va avanti altrimenti da qualche parte crolla (infertilità, zoppie, mastiti ect)

Entra in una qualsiasi stalla che somministra meno di 10kg di concentrati..prendi le 10 vacche più tirate, minimo 8 saranno le più produttive e le più fresche.

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Io mi fermo alla mia esperienza.

Effettivamente con la frisona se fai meno di 10 kg di concentrati fresche differiscono Ele ingravidi a 180 giorni.

Non servono comunque 13-14 kg. con una buona gestione e aumentando il titolo del grasso in razione con 10-11 kg di concentrati si va via bene .

30 kg di silomais per me è un po la quota limite, se vai oltre lo DEVI tagliare davvero a 2 cm.

L'ipocalcemia nelle asciutte ci può stare al 2-3% ma solo su animali vecchi.

Il problema che i più non cercano è la chetosi soprattutto quella subclinica.

Kexxtone aiuta ma costa (di questi tempi) ora non li sto usando e ho provato prodotti diversi può economici e laboriosi

 

 

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E' tutta la razione c'è chi arriva di sole farine a darne 10Kg non scherziamo la genetica non ti da 100% e la vacca la puoi gestire non sei costretto a tirarla come un grissino e se fai bene l'asciutta e non troppo presto hai meno problemi. Non mi fossilizzerei sui concentrati già buona dare i prodotti buoni non il fasciato e i muffoni alle manze.... cosa che fanno tutti magari poco ma è il vizio.

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Il punto è che dopo decenni di selezione genetica abbiamo creato vacche da formula 1, ci vuole la benzina super, stare ad almeno 10 kg, di materie prime considerate nella categoria dei concentrati è quasi un obbligo, meglio ancora sui12-13, per il resto foraggi-insilati si può gestire come meglio si crede, purché di eccellente qualità. Una parentesi, nel mio caso il kexxston ha dato buoni risultati, il mio dubbio è per la parte in plastica che rimane nel rumine, ha dato problemi a voi?.

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ohh meno male!

10kg si usavano 30 anni fa, le frisone di 30 anni fa com'erano rispetto a quelle di adesso? Basta questo per capire..

Poi ovvio tutto aiuta, ma l'alimentazione la fa ancora da padrona. Stalla perfetta con alimentazione da schifo fa sicuramente più danni che stalla da schifo con alimentazione perfetta.

Non ho mai sentito che l'involucro del kexxtone abbia dato problemi. Può succedere che venga rigurgitato, per questo si consiglia di scrivere con un pennarello indelebile l'aziendale della vacca in modo che se lo si trova per terra si sa di chi era.

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Non scherziamo non facciamo una retata sul reticolo, le vacche non sono granivore e neppure comatose, l'energia se la devono procacciare anche altrove se no non serve il rumine, un bel oblo è ci si mette dentro di tutto. L'accanimento terapeutico è quello che affonda le stalle.

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  • 2 settimane dopo...
  • 2 anni dopo...

ciao a tutti,

è da molto che questa discussione è ferma......volevo porvi una domanda, leggendo la discussione emerge che la stragrande maggioranza degli allevatori hanno come alimentarista un alimentarista dipendente del mangimificio oppure chi va a materie prime l'alimentarista è dipendende di ditte che producono integratori la mia domanda è: ma ci sono alimentaristi liberi professionisti non legati a nessuno?

Grazie

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Giustissima la tua considerazione;io non capisco di alimentazione animali pero credo che il problema che hai sollevato è giusto e lo risolvi solo se hai una persona in azieda che ha la formazione adeguata per fare la miscela di testa sua senza andare a chiedere ad un libero professionista!

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Meglio un libero professionista però con delle buone analisi degli alimenti perché andare a capocchia seguendo la tradizione si fanno magrissimi guadagni o peggio. Le analisi vanno fatte su tutti gli alimenti ed ad essere buoni anche sui mangimi dei mangimifici perché spesso ma non sempre il problema ce lo hanno loro specie quando consegnano il mangime in improbabili mezzi. Troppe volte ai tempi che eravamo soci a stalle, tossine e batteri arrivavano dal mangime o dalle farine acquistate.

Se il prodotto è buono sono bravi tutti e fare il carro è solo questione di tempo ma il mio timore sono le mode es. quelle dei concentrati o degli insilati. Indipendenti bisogna esserlo anche delle mode e non seguire i soliti mantra che ci sono anche nell'alimentazione umana ma quello che si nota è che i problemi in stalla nascono da problemi in campagna e di Santi o Demoni non ce ne stanno... se sbagli in campagna raccogli sempre merda.

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  • 4 settimane dopo...
Meglio un libero professionista però con delle buone analisi degli alimenti perché andare a capocchia seguendo la tradizione si fanno magrissimi guadagni o peggio. Le analisi vanno fatte su tutti gli alimenti ed ad essere buoni anche sui mangimi dei mangimifici perché spesso ma non sempre il problema ce lo hanno loro specie quando consegnano il mangime in improbabili mezzi. Troppe volte ai tempi che eravamo soci a stalle, tossine e batteri arrivavano dal mangime o dalle farine acquistate.

Se il prodotto è buono sono bravi tutti e fare il carro è solo questione di tempo ma il mio timore sono le mode es. quelle dei concentrati o degli insilati. Indipendenti bisogna esserlo anche delle mode e non seguire i soliti mantra che ci sono anche nell'alimentazione umana ma quello che si nota è che i problemi in stalla nascono da problemi in campagna e di Santi o Demoni non ce ne stanno... se sbagli in campagna raccogli sempre merda.

 

Esattamente, però mi sorge un ulteriore dubbio....quando acquisti il mangime ti danno il cartellino e leggendo non si possono avere dubbi ci sono ottime cose quindi mi verrebbe da dire ma quelle voci che girano che mettono in dubbio la qualità delle materie prime utilizzate per fare i mangimi sono veritiere secondo voi oppure servono solo a screditare le ditte mangimistiche?

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