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Alimentazione vacca latte


AGRLAVARONE

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Miglior contributo in questa discussione

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ciao a tutti sarei imteressato anch'io a sapere di più su questa malattia infettiva...in quanto allevatore di bovine

Allora i problemi sanitari rilevati in "quella" stalla sono da attribuirsi a due agenti eziologici: 1)la FEBBRE Q provocata da Coxiella burnetii, batterio gram negativo intracellulare altamente resistente nell'ambiente e trasmissibile anche all'uomo dove provoca sintomi influenzali, epatiti, ecc.

Nelle vacche si ha un forte impatto negativo sulle performances riproduttive con infertilità e metriti , riassorbimenti embrionali raramente aborto.

2) BOHV4 è un erpes che non da forme respiratorie ma infertilità e provoca ulcere nel solco intrammario.

Per il primo esiste un vaccino ma per ora (contrariamente a quanto pensavo) non è stato usato; si è invece programmata una serie di maggiori controlli veterinari che stanno dando buoni risultati come avevo già riportato.

Modificato da Graziano Gregorin
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BOHV4 non è altro che un erpes virus, li chiamano virus erpetici, è sicuramente abbastanza comune.

FEBBRE Q è già diversa, io francamente non l'avevo mai sentita, ma digitandolo su google mi è saltato fuori un mondo con studi fatti negli anni 80, quindi anche questo tanto nuovo non è...

domande::)

1)Ma con sta febbre q se qualcuno dell'asl lo sapesse che succede? Si può lo stesso vendere il latte?

 

2)Hanno comprato animali da fuori?

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BOHV4 non è altro che un erpes virus, li chiamano virus erpetici, è sicuramente abbastanza comune.

FEBBRE Q è già diversa, io francamente non l'avevo mai sentita, ma digitandolo su google mi è saltato fuori un mondo con studi fatti negli anni 80, quindi anche questo tanto nuovo non è...

domande::)

1)Ma con sta febbre q se qualcuno dell'asl lo sapesse che succede? Si può lo stesso vendere il latte?

 

2)Hanno comprato animali da fuori?

BOHV4: certo che è un erpervirus , lo avevo scritto :leggi:, che sia comune o meno è stato isolato in allevamento e lo si ritiene responsabile di parte dei problemi. Febbre Q : che ci siano state già ricerche al riguardo in passato non inficia il fatto che è una patologia che si affaccia in questi ultimi anni negli allevamenti e pertanto io, e i veterinari, la consideriamo "nuova"; non rientra infatti negli abituali screening di ricerca dei patogeni che si fanno normalmente in azienda.

1) a quanto ne so non ci sono problemi per la commercializzazione del latte, tra l'altro il primo a parlarmene è stato un vetrinario ASL che esercita anche la libera professione e segue altri miei allevamenti, non quello in oggetto e non mi ha detto niente in proposito.

2) hanno 6 anni fa comprato animali ma non è detto che il problema arrivi da lì.

Modificato da Graziano Gregorin
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BOHV4: certo che è un erpervirus , lo avevo scritto :leggi:, che sia comune o meno è stato isolato in allevamento e lo si ritiene responsabile di parte dei problemi. Febbre Q : che ci siano state già ricerche al riguardo in passato non inficia il fatto che è una patologia che si affaccia in questi ultimi anni negli allevamenti e pertanto io, e i veterinari, la consideriamo "nuova"; non rientra infatti negli abituali screening di ricerca dei patogeni che si fanno normalmente in azienda.

1) a quanto ne so non ci sono problemi per la commercializzazione del latte, tra l'altro il primo a parlarmene è stato un vetrinario ASL che esercita anche la libera professione e segue altri miei allevamenti, non quello in oggetto e non mi ha detto niente in proposito.

2) hanno 6 anni fa comprato animali ma non è detto che il problema arrivi da lì.

 

 

l'altro giorno quando ho letto il tuo post su questa malattia volevo proprio scrivere: " è per caso la febbre Q? "

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  • 2 settimane dopo...

Malattie varie e febbri del sabato sera a parte...

 

abbiamo questa razione...

 

 

Silomais 35.00 kg

 

D-one insilato 8.00 kg

 

Medica fasciata 5.00 kg

 

mais farina 2.20 kg

 

soia fe 1.80 kg

 

integratore 0.5 kg

 

 

52.50 kg di tal quale, 23.25 di SS, umidita 55.7%

 

 

Ormai quest'azienda utilizza questa razione da 3 anni

 

E i dubbi del saggio Tom...

 

....

Per le mie conoscenze, la maggior parte di questi allevatori che davano 45kg di insilato sono quasi tutti tornati indietro, infatti, dopo un periodo iniziale entusiasmante, si vedevano crollare le ingestioni, problemi su piedi e mammelle, e fertilità decisamente peggiorata.

torno a ripetere che razioni così vanno bene in america con stalle da migliaia di vacche, dove è importante dare costanza all'unifeed, ma contemporaneamente sono consentite altre sostanze, che danno grosse spinte agli animali, ma che qui sono vietate.

 

Chiedi ai tuoi colleghi quale è stato il fattore scatenante che li ha fatti tornare sui propri passi riguardo alle razioni con molti insilati,

la qualità incostante dei prodotti forse ha dato più danni che benefici?

 

PS

ricordo a tutti che le aziende sono TUTTE diverse io sto solamente portando un esempio di razione, un discorso concettuale

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che mortorio....rimettiamo un pò di pepe :asd:

 

 

ricordo a tutti che le aziende sono TUTTE diverse io sto solamente portando un esempio di razione, un discorso concettuale

 

ma ragionando così ogni azienda è nel giusto o no? Chi alimenta ancora solo a fieno e erba d'estate sbaglia?

Io resto dell'idea che bisogna trovare il modo per aver il maggior numero di dati positivi (kg latte, qualità, fertilità, longevità..) spendendo il meno possibile in alimentazione..ma come si fa il metro di paragone?

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..ma come si fa il metro di paragone?

Ognuno penso, si rende conto se certi interventi fatti in azienda hanno o meno portato benefici. Mi è capitato spesso di sentire allevatori affermare che cambiando il rapporto costi/ricavi nell'arco degli anni, non sia più conveniente perseguire unicamente i kg di latte prodotti, ma per qualche realtà potrebbe essere ancora valido, a discapito di spese sanitarie e alimentari ad esempio.

P.S. pienamente d'accordo sul mortorio.......:buck2:

Modificato da Graziano Gregorin
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...ma come si fa il metro di paragone?

 

questa è una cosa assai difficile

teniamo presente che ci può essere, a seconda delle strade che si adottano di partenza, già una differenza di costo razione sull'ordine di 1o2 euro a capo/g per poi non parlare delle strutture... stalle di 30 anni fa o stalle appena costruite(belle , ma ancora da ammortizzare)

 

discorso di somministrare tanti insilati? secondo me se il prodotto è bello non sussiste... il problema è se il prodotto non è perfetto che se ne dai tanto fai danni

Modificato da teo81
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questa è una cosa assai difficile

teniamo presente che ci può essere, a seconda delle strade che si adottano di partenza, già una differenza di costo razione sull'ordine di 1o2 euro a capo/g )

Si si risparmiare è sempre facile, il problema è guadagnarci su quel risparmio...

Checchè se ne dica a me sembra che la stra grande maggioranza delle stalle usa una razione classica con rapporto conc/for al 50%...saremo tutti stupidi?

 

 

per poi non parlare delle strutture... stalle di 30 anni fa o stalle appena costruite(belle , ma ancora da ammortizzare)

ahahahah bella questa! esistono ancora le stalle nuove? La settimana scorsa sono andato da arienti tramite stradine e quindi ho passato verona, brescia, cremona, crema e lodi e relativi paesi, il cuore della zootecnia italiana. Non le ho contate ma di stalle vedendo dalla strada ne ho viste parecchie ma di nuove o semi nuove ne ho viste veramente poche. Tutti buchi, ampliamenti ect ect...in compenso ho visto decine di impianti di biogas belli belli...purtroppo è questa la realtà della zootecnia. Ma è ancora presto...vedremo fra 10 o 20 anni...

 

 

discorso di somministrare tanti insilati? secondo me se il prodotto è bello non sussiste... il problema è se il prodotto non è perfetto che se ne dai tanto fai danni

 

ci può stare ma ci sono tante (forse anche troppe) variabili da considerare.

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Malattie varie e febbri del sabato sera a parte...

 

abbiamo questa razione...

 

 

 

E i dubbi del saggio Tom...

 

 

 

Chiedi ai tuoi colleghi quale è stato il fattore scatenante che li ha fatti tornare sui propri passi riguardo alle razioni con molti insilati,

la qualità incostante dei prodotti forse ha dato più danni che benefici?

 

PS

ricordo a tutti che le aziende sono TUTTE diverse io sto solamente portando un esempio di razione, un discorso concettuale

 

 

mamma mia... con 35 kg di silomais anche 2.3 kg di farina?? in tutta onestà mi sembra una razione abbastanza coraggiosa che nella media delle stalle del nord Italia farebbe macelli sul lungo periodo. Sicuramente all'inizio si vedrebbe la mandria mettere peso e diventare lucida (a patto che il silomais sia ottimo, non buono, ottimo).. ma poi?

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..ma come si fa il metro di paragone?

 

il metro di paragone può essere quello di lavorare nelle aziende in modo globale, dal numero di capi in lattazione agli abbeveratoi, dai piani agronomici ai metodi di raccolta dei foraggi, ci vogliono più tempo e competenze ma in questo modo ci sono i VERI guadagni in stalla, mica sull'aver risparmiato 1 euro al quintale sul nucleo.

 

 

mamma mia... con 35 kg di silomais anche 2.3 kg di farina?? in tutta onestà mi sembra una razione abbastanza coraggiosa che nella media delle stalle del nord Italia farebbe macelli sul lungo periodo. Sicuramente all'inizio si vedrebbe la mandria mettere peso e diventare lucida (a patto che il silomais sia ottimo, non buono, ottimo).. ma poi?

 

La qualità e la costanza del silomais in questo tipo di razionamento è senza dubbio fondamentale;

Danni... oddio secondo me questo tipo di razioni fanno meno danni di quelle spinte a By-pass,estrusi ecc ecc

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il metro di paragone può essere quello di lavorare nelle aziende in modo globale, dal numero di capi in lattazione agli abbeveratoi, dai piani agronomici ai metodi di raccolta dei foraggi, ci vogliono più tempo e competenze ma in questo modo ci sono i VERI guadagni in stalla, mica sull'aver risparmiato 1 euro al quintale sul nucleo.

 

 

 

 

La qualità e la costanza del silomais in questo tipo di razionamento è senza dubbio fondamentale;

Danni... oddio secondo me questo tipo di razioni fanno meno danni di quelle spinte a By-pass,estrusi ecc ecc

 

 

per me i danni solo uguali, cambia poco. Con razioni spinte a by-pass ed estrusi il danno si vede prima, con l'altra dopo.

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mamma mia... con 35 kg di silomais anche 2.3 kg di farina?? in tutta onestà mi sembra una razione abbastanza coraggiosa che nella media delle stalle del nord Italia farebbe macelli sul lungo periodo. Sicuramente all'inizio si vedrebbe la mandria mettere peso e diventare lucida (a patto che il silomais sia ottimo, non buono, ottimo).. ma poi?

 

che coraggio a dire certe cose...vergognati:asd:

 

 

oddio secondo me questo tipo di razioni fanno meno danni di quelle spinte a By-pass,estrusi ecc ecc

 

pensa se ti sente cortal...:fiufiu:

 

 

il metro di paragone può essere quello di lavorare nelle aziende in modo globale, dal numero di capi in lattazione agli abbeveratoi, dai piani agronomici ai metodi di raccolta dei foraggi, ci vogliono più tempo e competenze ma in questo modo ci sono i VERI guadagni in stalla, mica sull'aver risparmiato 1 euro al quintale sul nucleo.

 

Per metro di paragone intendevo una az che passa dai canonici 10kg o più di concentrati a 5/6. Come può nel breve periodo capire davvero se ci guadagna o ci perde?

Tu dici che ci vuole più tempo, perchè? Lo usi come alibi?:)

 

A me invece sembra molto semplice il discorso.

Il miglior foraggio disponibile oggi in italia qual'è? Secondo me la medica ventilata (ovviamente non tutta, ma ci sono venditori seri che la vendono con le analisi in mano...)

Questa medica vale la metà della soia, e vale sicuramente meno del mais, giusto? Ora la domanda mi viene spontanea...se si risparmia veramente (tralasciando piani agronomici, raccolta di foraggi, abbeveratoi) perchè la maggior parte degli allevatori continua ad avere razioni ricche di concentrati?

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A me invece sembra molto semplice il discorso.

Il miglior foraggio disponibile oggi in italia qual'è? Secondo me la medica ventilata (ovviamente non tutta, ma ci sono venditori seri che la vendono con le analisi in mano...)

Questa medica vale la metà della soia, e vale sicuramente meno del mais, giusto? Ora la domanda mi viene spontanea...se si risparmia veramente (tralasciando piani agronomici, raccolta di foraggi, abbeveratoi) perchè la maggior parte degli allevatori continua ad avere razioni ricche di concentrati?

 

Forse perchè la razione la fa chi vende i concentrati?

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Forse perchè la razione la fa chi vende i concentrati?

 

Si può essere...ma pensa a 3 cose:

1) quelli che usano materie prime e chiedono consulenza l'alimentarista dell'apa, o alimentaristi diciamo senza bandiera.

2) quelli che usano materie prime e comprano l'integratore, e da quella integrazione gli viene fornito l'alimentarista.

3) quelli come me che comprano solo parte del concentrato da chi gli formula la razione..

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Si si risparmiare è sempre facile, il problema è guadagnarci su quel risparmio...

Checchè se ne dica a me sembra che la stra grande maggioranza delle stalle usa una razione classica con rapporto conc/for al 50%...saremo tutti stupidi?

No, non siete tutti stupidi ma probabilmente siete stati abituati così e vi sembra impossibile fare diversamente. Quella che tu chiami "razione classica" in altre realtà potrebbe essere considerata una razione costosa e non soddisfacente, dipende dai foraggi disponibili innanzitutto e dalle capacità dell'allevatore. E non è sempre detto che chi fa più kg di latte guadagna di più.

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Il miglior foraggio disponibile oggi in italia qual'è? Secondo me la medica ventilata (ovviamente non tutta, ma ci sono venditori seri che la vendono con le analisi in mano...)

Questa medica vale la metà della soia, e vale sicuramente meno del mais, giusto?

In che senso vale metà della soia, perchè consideri il livello proteico? Non puoi confrontare un foraggio con un concentrato. Pensa solo che alimentata a sola medica una vacca vive e produce mentre a soia, muore e... non ci mette neanche molto :AAAAH:

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Pensa solo che alimentata a sola medica una vacca vive e produce mentre a soia, muore e... non ci mette neanche molto :AAAAH:

 

ma che discorsi sono? manco nelle trasmissioni su raitre si scende a un simile populismo...

Penso che agri qui voleva dire che un buon foraggio costa generalmente come un concentrato... Quindi tantovale spingere la produzione di latte, se il costo razione non cambia sostanzialmente.

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E non è sempre detto che chi fa più kg di latte guadagna di più.

 

Aimè è la triste verità....... A volte bisogna fare un passo indietro, ma con il latte a 0,40 possiamo ancora permetterci di spingere, quando il latte andrà a 0,30 come in Spagna e la soia sarà alta come nel 2012... li si che saremo costretti a rivedere le nostre credenze.... Per il momento il motto dalle nostre parti è "suta a munc"

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Forse perchè la razione la fa chi vende i concentrati?

 

Bingo!!!!:clapclap:

 

Per carità ognuno dice quello che vuole e pensa ma secondo me dovete stare attenti a quello che dite...

Per me quel bingo significa che centinaia di tuoi colleghi non sanno fare il proprio mestiere e cercano di inculare gli allevatori, e migliaia di allevatori sono stupidi e si fanno imbambolare dai propri alimentaristi...

Certo questa cosa detta dal giovane e intraprendente marconato ci potrebbe anche stare ma da uno che è da 20 anni che fa sto lavoro a me fa riflettere.

A casa mia c'è sempre stata una frase che gira che è "il cliente ci metti una vita a farlo e un secondo a perderlo..."

 

Ma la realtà come sempre è ben dversa, intanto ditemi chi usa solo materie prime( soia, girasole, cotone, mais ect) che conflitto d'interesse ha e con chi?

Chi usa il super nuclear o il magic mangime perchè continua a usarli se sa che potrebbe risparmiare?

Nutristar non ha conflitti d'interesse con i foraggi? No eh..

 

Quella che tu chiami "razione classica" in altre realtà potrebbe essere considerata una razione costosa e non soddisfacente, dipende dai foraggi disponibili innanzitutto e dalle capacità dell'allevatore..

In altre realtà tipo?

Tipo l'olanda che è partita con le vacche un secolo prima di noi? negli anni 50 usavano già la FA quando noi praticamente non sapevamo manco cosa fosse..tanto per fare un esempio..

Tipo francia e germania che hanno il quinto in più degli ettari che abbiamo noi di media ad agricoltore?

Tipo l'austria che solo a tassazione e contrubuti è avanti anni luce?

Tipo la nuova zelanda che vanno a reuperare le vacche fuori al pascolo con le moto per mandarle in sala a mungere?

Tipo l'america? vabbè qui manco scrivo..

O il canda? qui c'è solo da imparare...

Ah si la realtà che pensi tu era israele vero?:)

 

A mio avviso noi italiani siamo molto più bravi di quello che crediamo...porta un olandese in luglio qui da noi e digli di allevare le sue vacche con i suoi foraggi insilati e poi vediamo...

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A mio avviso noi italiani siamo molto più bravi di quello che crediamo...porta un olandese in luglio qui da noi e digli di allevare le sue vacche con i suoi foraggi insilati e poi vediamo...

 

 

Hai centrato il nocciolo della questione: non si può pensare di fare un viaggio all'estero per importare schemi di lavoro differenti, stravolgendo la nostra realtà, che, checchè se ne dica, resta un eccellenza

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