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Nocciole


P.P.R.T

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....i prezzi,occhio però che se vanno a 200 euro x ql,.....
Da noi nelle annate di carica si scende anche sotto; quali sono i prezzi minimi li da voi? Sicuramente la differenza sulla qualità c'è, ma chissà se è quello il motivo.
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Per quanto riguarda il nocciolo, secondo me come per tutti i prodotti, occorre guardare più avanti. Ovvero almeno ad arrivare a vendere il prodotto tipico proprio dell'azienda, cioè eliminare il conferimento a cooperative o consorzi vari. Ovviamente questo lo si può fare una volta che l'impianto sia ben avviato. Un po' come avviene per gli allevatori di ovini che poi si attrezzano per trasformare.

 

Per esperienza la mia idea è esattamente opposta. Le colture che rendono veramente e danno sicurezze economiche sono quelle in cui diestro c'è l'industria. Può non piacere ma è così.

Quando da noi si potevano mettere le barbabietole l'agricoltura funzionava. Non si diventava milionari, ma avevi una stabilità di redditto e le quote erano ricercatissime. Tutti quelli che le mettevano se potessero tornerebbero a farlo. Lo stesso vale per il pomodoro da industria (io parlo della realtà del Piemonte, al sud non so). I pochi che lo mettono se possono non lo mollano. Anche in questo caso non diventi ricco, ma è tutto un'altro lavoroare, puoi programmare gli investimenti e contare su acquirenti solidi... Non i privati o gli esercizi commerciali che pagano le prime due volte e la terza salti...

Da noi il vino che rende di più è il Moscato, il motivo è semplice è un'uva in tutto e per tutto industriale. Dietro ci sono le grandi industrie, si concorda la resa e il prezzo è il vigneto diventa un assegno circolare... La qualità conta in modo molto relativo... tanto a livello industriale creano il vino che più piace al mercato di destinazione. Anche in questo caso con un vigneto di Moscato sai che tutti gli anni guadagnerai X, bella o brutta la vendemmia. Con gli altri vini, anche più pregiati, hai l'incognita della qualità, che se vendi a privati deve esserci, ma hai l'incogni più grande che è se ti pagheranno e quando... I ristoranti non pagno mai e perdi vino e soldi... I privati fanno sempre più fatica a pagare... E poi il peggio è checdevi gestire una miriade di clienti a dodici bottiglie alla volta... SE conti il tempo che passi a servire i clienti e raccontargliela... fai presto a capire che con l'uva Moscato venduta ad un unico cliente - l'industria - lavori molto ma molto meno e guadagni di più... E questo vale tutte le volte che confronti la vendita diretta e la vendita all'industria.

Chi promuove la trasformazione e la vendita diretta non mette mai in conto il tempo perso a "vendere al privato" e mantenre i buoni rapporti ocn una miriade di piccoli clienti...

 

Per le nocciole, anch'io ne sto piantando, come varieta sto mettendo quella tipica della zona - la tonda gentile trilobata - sia perchè si adatta meglio sia perchè eventualmmente potro avere l'IGP. Ma quello della nocciola è un mercato industirale e spero che lo rimanga. Cone già detto per esperienza anche se sembra di guadagnare meno in realtà è molto più facile lavorare e programmare (e quindi crescere) e non perdi un'infinità di tempo con mille clienti (anche il tempo è denaro).

 

Poi ben venga chi ha voglia di trasformarsi le nocciole e vendere le torte... E' sicuremente una nicchia che può sfamare un po' di produttori, che avranno poco tempo per produrre perchè devono fare tutto il resto. Ma è appunto una nicchia per pochi che hanno voglia e pazienza di fare un lavoro che non l'agricoltore... e hanno la pazienza di sopportare tanti piccoli clienti privati... Ma il mercato ed i numeri e la massa degli agricoltori non sono questi pochi che fanno le nicchie, ma la produzione industriale.

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concordo in pieno con rico! quei "pochi maledetti e subito" sono una garanzia, sai che puoi saldare qualche conto, poi il contratto con la ferrero attrae molto, proprio per la certezza che ti da...poi per l'impianto faremo le scelte che più ci agevoleranno con le attrezzature disponibili, di certo non puoi convertire tutta l'azienda, sarebbe follia, perché diversificare ti garantisce una resa minima da qualche parte, non puoi avere uma brutta annata per tutto! trasformare é bello, ma se hai qualcuno che lo fa anche part-time! stare nei campi, in cantina, in laboratorio e in giro a vendere, non potrai mai farlo da solo, perciò a seconda del modo di fare impresa ben venga il contratto industriale.

esempio, il tavernello! é sicuramente il vino più venduto e gradito, guadagno certo! il vino di qualità non è per tutti, e se non hai i giusti canali, é nera...

però ognuno fa le sue esperienze

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Questo è realismo.

Purtroppo è vero "non puoi avere un'annata in cui va male tutto", almeno una parte della produzione devi per forza avere la sicurezza di venderla, e saperne il prezzo prima.

Tutto il resto è un di più!

Una cpsa che non ho mai capito: ma percè nei noccioleti tenete un sesto d'impianto così largo?

Mio padre, per hobby, ne ha piantati una marea, lungo i fossi etc., e producono bene.

Anche troppo, alla fine restano lì e non le mangia nessuno...

Ma li ha messi perchè sono alberi rustici, non hanno esigenze di acqua e di terreno buono, li mette tutti in fila tipo siepe sui fossi che delimitano i vari appezzamenti.

Chiaro che non dovendole vendere ha meno problemi.

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Una cpsa che non ho mai capito: ma percè nei noccioleti tenete un sesto d'impianto così largo?

 

Per poer passare in mezzo con i trattori.

Anche mia nonna aveva le nocciole piantate strettissime, ma doveva fare tutto a mano copresa la raccolta perchè non si riusciva a passare.

Chi le ha messe con interfile di 5 metri si sta pentendo perchè quando sono grandi non riesce a passare con il trattore. Acnhe quelli che le hanno messo con interfile 6 metri si lamentano che devono tagliare in continuo i rami se non passano più, questo perchè da grandi le nocciole a 6 metri arrivano toccarsi fra le file con i rami. Ultimante tanti le mettono a 7 metri di interfila per evitare questo problema.

Se non prevedi di passare di traverso puoi metterle più fitte nell'interfila, ma non sotto i 4 metri. Una buona soluzione può essere 7x5 .

Più sono fitte e prima entrano in produzione, e raccogli di più nei primi anni (poca produzione ma per più piante), quando sono vecchie invece quelle più larghe producono di più e quindi raccoglierai di più e dura di più l'impianto. E'una scelta, raccolgiere subito di più ma poi tribolare a passare con i mezzi oppure raccogliere di più dopo e passare meglio ocn i mezzi.

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  • 4 settimane dopo...
  • 2 settimane dopo...

@Rico

 

 

Il discorso sui prodotti agricoli per l'industria non fa una piega. La mia è un'idea per un futuro non proprio prossimo (il fatto di cercarsi i clienti).

 

 

Adesso andiamo avanti con il nuovo impianto e speriamo che Dio ci aiuti...

 

 

 

Per quanto riguarda il sesto d'impianto siamo un po' indecisi: le 1.500 piante che già abbiamo impianto 2 anni e mezzo fa le abbiamo messe 5x4.

 

Ora non so se continuare così o fare 6x4. Dato che sono le uniche alternative che abbiamo in quanto la disposizione dell'impianto non ci permette di modificare l'interfila...

Modificato da t101
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ciao a tutti, ma le nocciole si possono seminare nella creta (argilla) mista con qualche sassetto?

 

La nocciola patisce i ristagni idrici e il terreno pesante. Nell'argilla devi fare uno scasso profondo e un buon drenaggio, poi io farei un'insebimento controllato (diserbi con il glifosate solo a partire da luglio per avere il terreno pulito per la raccolta), inerbendo il terreno sta più soffice. Nell'argilla devi fare le lavorazioni solo quando il terreno non è ne troppo secco ne troppo umido. Dalla mie parti ci sono terre bianche, ma penso che se la tua è argillosa ma non è terra da mattoni vengano.

 

@t101

Io pianterei 6x4 per passare con i mezzi anche quando sono grandi senza dover potare troppo le nocciole.

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veramente una volta le fornaci ci prendevano la creta per fare proprio i mattoni vicino al mio terreno, insomma l'argilla è superiore al 45/50% e a 20 metri di ditanza cè un grosso fiume poi ho paura che non vengano perche nel bosco non si vede neanche un nocciolo selvatico (nocchiara si dice dalle mie parti infatti ha le foglie uguale al nocciolo) ma non so se la nocchiara centra nulla...

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  • 2 settimane dopo...

Guarda, dalle mie parti chiacchierano tanto ma poi non fanno nulla. Sono due anni che al paese mio dicono che piantano nocciole, e l'unico che l'ha fatto sono stato io.

Stessa cosa vale per le zone limitrofe. Ora non so altrove che combinano.

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qui veramente non le ha messe nessuno e nessuno dice di metterle ma dicono che ci si guadagna tanto....pero qui le aziende sono su per giu tutte di 10/15ha e i proprietari sono tutti anziani e di figli che lavorano la terra ci sono pochini siccome devono aspettare tanto prima di raccoglierle e ci vogliono abbastanza soldi per iniziare l'impianto e per fare gli attrezzi allora preferiscono darla affitto...fino ad ora poi non lo so cosa faranno...dalle tue parti t101 ci sono anziani che vogliono piantare nocciole?? poi credo che ci sia tanto lavoro anche nel noccioleto non solo solamente soldi facili....

Modificato da gian87
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Noi ne abbiamo messe 1.500 piante due anni e mezzo fa con l'obiettivo di arrivare a 3.000 il prossimo anno e 4.000-4.500 l'anno successivo.

 

 

Il lavoro c'è... Il guadagno no, dal 2017 dovremmo cominciare a ripagarci una parte delle spese ... E ancora deve venire il buono, perché dal prossimo anno inizieremo la potatura e la spollonatura...

 

 

No, dalle mie parti non ci sono anziani che vogliono piantare ahahahahah

Modificato da t101
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I costi maggiori riguardano il mantenimento fino alla produzione in quanto fino al quinto o sesto anno d'impianto raccogli poco. Quindi pulizia, concimazioni, ecc.

Le criticità maggiori riguardano innanzitutto i terreni: debbono essere adatti alla coltura, quindi terreni sciolti che si asciugano facilmente senza calcare. La nocciola soffre il ristagno, vi consiglio vivamente di farli analizzare.

Poi c'è il discorso irrigazione: è indispensabile.

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I ristagni non l'umidità, va bene su terreni umidi e bagnati il problema sono i costi di raccolta e la gestione della chioma che deve essere tenuta bene e permettere il passaggio delle macchine. Irrigazione per forza perché non ama l'asciutto tranne in maturazione, ama i terreni ricchi di vita e non terreni poveri ed incolti ama le micorrizze e terreni puliti. Molto sensibile alla fittezza e ai ristagni di aria umida vuole zone assolate collina o pianura anche fluviale. Molto soggetta a funghi e insetti le cimici sono un pericolo per i danni sia quantitativi che qualitativi oltre che a favorire altri parassiti. Il nocciolo è rustico ma degno di molte attenzioni nel suo ambiente vanno conosciuti i suoi parassiti e tenuto un ambiente senza troppi trattamenti ma controllato, non eccessivamente fresato ma pulito e controllate le ceppaie dai polloni e dalle piante inselvatichite.

La nocciola può aver problemi in fase di vendita data da umidità e micotossine o insetti dei frutti.

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I noccioleti si stanno ringiovanendo, piccole campagne e le colline stanno avendo una nuova vita ma spesso si perdono le varietà antiche e le varietà igp da mensa per quelle da industria tipo tonda gentile delle langhe easypeel. In molte zone ci sono ancora le autotcone selvatiche o gli impianti tartufigeni. Qualche ettaro in più ma più paura per le nocciole turche.

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Non è detto che serva poca manodopera se le piante sono impostate bene magari ne serve poca ma è un cespuglio e va tenuto pulito poi con i polloni ci sono anni che diventa un bosco e continuare con i pollonicidi e il Gliph diventa un rischio perché se sbagli va in circolo anche nella pianta. La raccolta è meccanica ma la pianta va tenuta bene e non troppo meccanizzata per via della sensibilità a molti funghi tipo il mal dello spacco o le batteriosi che con schianti e tagli o urti meccanici vanno a nozze e sono pessimi clienti poi altri brutti clienti sono gli agrilli che se non li togli in potatura non te ne liberi più specie in annate catastrofiche che fabbisognano continui trattamenti anti cimice più tratti il cimice e peggio ti trovi con l'Agrillus e gli acari arrivando al punto di tenerti le punture piuttosto che un'invasione di insetti di tutti i generi perché la lotta chimica fa un sacco di danni sul nocciolo se è insistente.

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