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3 ore fa, carvigna ha scritto:

Qualche rivenditore (altoatesino..)mi diceva che vetroresina non è più a "norma "........ma ho trovato puntualmente chi dice il contrario...

Cbo..con te bisogna essere sempre ripetitivo......ho trovato chi dice il contrario sembrava chiaro....anzi rammento che anche tifone, (gli feci visita novembre 2019)disse sto fatto della vetroresina  fuori "norma"....

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1 ora fa, Mercuzio ha scritto:

......La certificazione prende in esame, verifica e certifica 3 aspetti: FUNZIONALITÀ - SICUREZZA - SOSTENIBILITÀ.....

 

Quello che hai hai scritto è corretto.

Funzionalità: quello che dice il costruttore viene convalidato da un ente che ne verifica l'autenticità

Sicurezza: che la macchina risponda alle norme antiinfortunistiche.

Sostenibilità: è un punto più complesso. Ci sono in gioco molti punti ed è il rapporto fra il costruttore, o il suo tecnico, e l'utilizzatore. Scelta della macchina corretta in funzione della coltura. Istruzione sul utilizzo come la scelta dell' ugello corretto, la velocità di avanzamento, la corretta quantificazione dell'aria, ecc...

L'informazione: e la sua divulgazione

https://www.tractorum.it/forum/applications/core/interface/file/attachment.php?id=11109

Trovo delle incongruenze in questo libretto

La macchina è trasmissione meccanica con cambio a due velocità e a pagina 7 ho le prestazioni di una macchina a trasmissione idraulica a diverse pressioni.

L'agitazione a pagina 7  e anche a pagina 2 trovo differenze rispetto al libretto trovato in enama.

https://www.enama.it/userfiles/CertCertificazione/files/05.219_Caffini_Rafal_2000_1.pdf

Si possono avere lumi?

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Che so io, da anni di risai più che da collina è chè la vetroresina è molto più rigida del.polipropilene e misto plastico, non regge certe sollecitazioni dinamiche e torsioni. Rammento che gli irroratori non sono botti atte a trasporto dei liquidi, non hanno comparti e frangiflusso quindi risultano pericolose per il moto del flusso su strada e pendenze quindi già d8ff8cile evere una certa stabilità opwrativa, col trasporto liquidi la stabilità è estrema s3 non a botte piena piena.
La dimensuone del serbatoio è la vera discriminante, più è grande più è sollecitato dal liquido. Una MonicaMist in vetroresina è una croce scricchiolante da tirare.
Tifone viati gli usi in campo, se fosse stato fatto male non sarebbe più esistito. Sicuramente per afere una certa durata non può avere un complesso di irrorazione piuttosto elabotato come torri anti deriva alte complicate ecc... Vedere certi usi crepa il cuore non solo la botte. In annate maledette sono mezzi che escono sempre o quasi, in un frutteto fanno mesi sempre attivi poco meno di un carro unifeed.

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48 minuti fa, byago ha scritto:

 

Quello che hai hai scritto è corretto.

Funzionalità: quello che dice il costruttore viene convalidato da un ente che ne verifica l'autenticità

Sicurezza: che la macchina risponda alle norme antiinfortunistiche.

Sostenibilità: è un punto più complesso. Ci sono in gioco molti punti ed è il rapporto fra il costruttore, o il suo tecnico, e l'utilizzatore. Scelta della macchina corretta in funzione della coltura. Istruzione sul utilizzo come la scelta dell' ugello corretto, la velocità di avanzamento, la corretta quantificazione dell'aria, ecc...

L'informazione: e la sua divulgazione

https://www.tractorum.it/forum/applications/core/interface/file/attachment.php?id=11109 844 kB · 14 downloads

Trovo delle incongruenze in questo libretto

La macchina è trasmissione meccanica con cambio a due velocità e a pagina 7 ho le prestazioni di una macchina a trasmissione idraulica a diverse pressioni.

L'agitazione a pagina 7  e anche a pagina 2 trovo differenze rispetto al libretto trovato in enama.

https://www.enama.it/userfiles/CertCertificazione/files/05.219_Caffini_Rafal_2000_1.pdf

Si possono avere lumi?

la versione che ho postato è errata, era rimasta nel mio pc, quando fu pubblicata lo segnalammo e fu subito corretta con quella che hai trovato sul sito.

 

Modificato da Mercuzio
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4 ore fa, Mercuzio ha scritto:


Indovinato CBO, io invece non ti ho identificato, se ti fa piacere aiutarmi….

Vorrei esporre in maniera più chiara la mia considerazione della certificazione ENAMA - ENTAM.

La certificazione prende in esame, verifica e certifica 3 aspetti: FUNZIONALITÀ - SICUREZZA - SOSTENIBILITÀ

Questo significa che chi acquista un prodotto certificato è sicuro, a differenza di prodotti autocertificati, che quel prodotto si attiene alle norme di sicurezza e ha i requisiti tecnici richiesti della DIRETTIVA 127/2009/CE sull’uso sostenibile dei fitofarmaci.

Questo ha un costo per il costruttore che a mio parere dovrebbe essere apprezzato dall’agricoltore, in quanto essendo corresponsabile insieme al costruttore e al venditore in caso di acquisto di attrezzatura non a norma, si solleva da questa responsabilità e si concentra esclusivamente sulla valutazione delle soluzioni tecniche più adatte alla soddisfazione dei suoi bisogni.

Come noto, la Regione Veneto ha deciso di assegnare il contributo PSR alle attrezzature per la difesa delle colture dotate di certificazione Enama-Entam proprio perché sono denari che vanno a premiare la SOSTENIBILIÀ, e quale cosa migliore di averne una certificazione?


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Giusto per far capire anche a tutti gli altri, tu Mercuzio lavori da Caffini?

Non è un problema sia chiaro ma è bello se chi è operatore del settore si identifichi e non è assolutamente un problema al massimo impariamo a conoscere meglio i suoi prodotti.  

Benvenuto

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25 minuti fa, Johndin ha scritto:

Giusto per far capire anche a tutti gli altri, tu Mercuzio lavori da Caffini?

Non è un problema sia chiaro ma è bello se chi è operatore del settore si identifichi e non è assolutamente un problema al massimo impariamo a conoscere meglio i suoi prodotti.  

Benvenuto

Grazie Johndin,

Si, il mio nome è Marco Fanti, e la mia presenza in questo forum non sarà certo invadente.

Mi muove passione, curiosità e piacere di imparare.

Qualche informazione in merito al settore specifico mi piacerebbe condividerla, e perché no, come dice lei far conoscere le soluzioni che propone Caffini.

ps. ho provato a caricare foto ma sono troppo pesanti e il sistema le rifiuta.

ora riprovo.

 

 

 

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19 ore fa, Agripower ha scritto:

Colleghi da me che hanno terreni anche a 30 km di distanza vanno con vetroresina da una vita e mai crepato niente, al contrario già successo sul polietilene me compreso 2 volte. Oltretutto su strada "bisognerebbe" andare vuoti.

Una botte omologata puo' viaggiare anche carica purche' all'interno ci sia solo acqua, solo acqua come avevo scritto. 

Diverso e pericoloso e' viaggiare con "l'agitatore della botte in funzione".

A me e' capitato di avere una perdita da un portato in polie per diserbo. C'era caduta di sbiego la rosa (forse 1/1,5 kg di acciaio, forse) di uno dei punti doccia in uso per il caricamento/lavaggio dei mezzi. La pacca era evidente ma al momento non abbiamo rilevato perdite che si sono manifestate a meta' della stagione successiva.

Per contro ho colleghi che se solo nomini vetroresina ti tolgono il saluto.

Friuli, Martignani, Ideal, Ricosma, Caffini, Vma, solo per nominare alcuni marchi e pure i serbatoi di gas. agricolo trasportabili sono in polie. Un caso? 

Esperienze diverse. 

@ Carvigna: ho solo scritto che una ditta locale, Europiave, usa vetror. al pari di Bertoni. 

Punto. 

Piccola incomprensione come probabilmente e' capitato tra te e la Tifone. Sono cose che capitano. L'importante non diventi una costante e quindi un problema. 

Peggio ancora sarenne dire una bugia per intortare il povero agricolo di turno.

Siamo inconsapevole carne da maccello. 

@Mercuzio Sono un umile hobbista della vite. Capita di incontrarci qui e li' almeno una volta all'anno ma anche piu' spesso se ci sono fiere.

Pero' non tengo mezzi della Caffini, solo Friuli per il recupero e Martignani. 

Capisco le tue considerazioni. Rimango dell'idea, contrariamente ad Ago, che aziende come Caffini non abbiano bisogno di essere certificate nella veridicita' di quello che dichiarano. Oggi molto meno di ieri considerato che gli agricoli non sono cosi' rozzi come una generazione fa.

Soprattutto non e' una certificazione che garantisce la sostenibilita' del mezzo se non accompagnata da un uso adeguato in campo

@Johndin: chiedi a Mercuzio se ha dati  di campo sul GrassKiller? In particolare se e' stato fatto un parallelo tra costi di gestione annua di un sottofila con il Grasskiller rispetto ad un comune scalzatore? 

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16 ore fa, Mercuzio ha scritto:

Grazie Johndin,

Si, il mio nome è Marco Fanti, e la mia presenza in questo forum non sarà certo invadente.

Mi muove passione, curiosità e piacere di imparare.

Qualche informazione in merito al settore specifico mi piacerebbe condividerla, e perché no, come dice lei far conoscere le soluzioni che propone Caffini.

ps. ho provato a caricare foto ma sono troppo pesanti e il sistema le rifiuta.

ora riprovo.

 

 

 

Io mi chiamo Raffaele Casarini e apprezzo molto che lei partecipi alla discussione per non sentire sempre le stesse campane.................

La domanda la devo fare visto che CBO l'ha sollecitata, c'è una discussione sulle macchine per lavorazione interfilare ma potrebbe andare bene anche questa, c'è molta poca conoscenza di tempi di lavorazioni, costi e tempi di intervento riguardo al grass killer ci piacerebbe avere un pò più di informazioni non dico organizzare un test per fare il confronto con la lavorazione tradizionale....................sarebbe interessante

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La mia cima ha già  il serbatoio in polietilene. Le vecchie erano in vetroresina. 

Mi è capitato 2-3 volte di toccare i pali di testata in vigneti coscesi, in entrata filare. Penso che se fosse stata in resina l'avrei sfondata, almeno una volta.

Posso dire che la mia è  stampata bene e parecchio spessa.

Caffini, qui da noi,  va parecchio ma su pesche e mele. In vigna si vedon solo cima e vma.

Modificato da alexbrown
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4 ore fa, CBO ha scritto:

Una botte omologata puo' viaggiare anche carica purche' all'interno ci sia solo acqua, solo acqua come avevo scritto. 

Diverso e pericoloso e' viaggiare con "l'agitatore della botte in funzione".

A me e' capitato di avere una perdita da un portato in polie per diserbo. C'era caduta di sbiego la rosa (forse 1/1,5 kg di acciaio, forse) di uno dei punti doccia in uso per il caricamento/lavaggio dei mezzi. La pacca era evidente ma al momento non abbiamo rilevato perdite che si sono manifestate a meta' della stagione successiva.

Per contro ho colleghi che se solo nomini vetroresina ti tolgono il saluto.

Friuli, Martignani, Ideal, Ricosma, Caffini, Vma, solo per nominare alcuni marchi e pure i serbatoi di gas. agricolo trasportabili sono in polie. Un caso? 

Esperienze diverse. 

La vetroresina non è vietata.

La scelta fra vetroresina e polietilene viene dal costo e dall'approvvigionamento costruttivo.

A parità di serbatoio nella vetroresina lo stampo costa X€, il manufatto finale costa Y€ e la fornitura giornaliera è di un pezzo al giorno.

Nel serbatoio in polietilene lo stampo costa 3X€, il manufatto finale costa 1/3Y€ e la fornitura giornaliera è di 10 pezzi al giorno.

Grossomodo.

Voi capite che la fabbrica a convenienza sui grandi numeri al polietilene, su piccoli numeri e prototipi alla vetroresina.

Il polietilene ha una rugosità interna inferiore e una resistenza ai prodotti chimici elevata, la vetroresina può arrivarci vicino ma ha bisogno di trattamenti interni mirati (+costi).

La vetroresina è più stabile, più fragile, facile da riparare e i serbatoi che escono dallo stampo sono tutti uguali.

Il polietilene meno stabile, più elastico, la riparazione è più complessa e dello stampo escono serbatoi con capacità differenti. Oggi però gli stampisti hanno fatto passi avanti per ovviare al problema.

E' una questione di scelta.

5 ore fa, CBO ha scritto:

Peggio ancora sarebbe dire una bugia per intortare il povero agricolo di turno.

Siamo inconsapevole carne da macello. 

.......Rimango dell'idea, contrariamente ad Ago, che aziende come Caffini non abbiano bisogno di essere certificate nella veridicità di quello che dichiarano. Oggi molto meno di ieri considerato che gli agricoli non sono cosi' rozzi come una generazione fa.

Ricorda che per un commerciale (ma non tutti) ogni giorno nasce un fesso ed è la corsa per accaparrarselo.

Credo che fino a quando l'agricoltore non sarà in grado di quantificare (valori numerici) le prestazioni dichiarate dai costruttori ci sia bisogno di un ente certificatore, per poco questo sia in grado di fare. ( con il tempo e la paglia maturano anche le nespole?).

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Ricorda che per un commerciale (ma non tutti) ogni giorno nasce un fesso ed è la corsa per accaparrarselo.
Credo che fino a quando l'agricoltore non sarà in grado di quantificare (valori numerici) le prestazioni dichiarate dai costruttori ci sia bisogno di un ente certificatore, per poco questo sia in grado di fare. ( con il tempo e la paglia maturano anche le nespole).

Ciao Ago, mi trovi semplicemente DACCORDO !!!


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2 ore fa, byago ha scritto:

La vetroresina non è vietata.

La scelta fra vetroresina e polietilene viene dal costo e dall'approvvigionamento costruttivo.

A parità di serbatoio nella vetroresina lo stampo costa X€, il manufatto finale costa Y€ e la fornitura giornaliera è di un pezzo al giorno.

Nel serbatoio in polietilene lo stampo costa 3X€, il manufatto finale costa 1/3Y€ e la fornitura giornaliera è di 10 pezzi al giorno.

Grossomodo.

Voi capite che la fabbrica a convenienza sui grandi numeri al polietilene, su piccoli numeri e prototipi alla vetroresina.

Il polietilene ha una rugosità interna inferiore e una resistenza ai prodotti chimici elevata, la vetroresina può arrivarci vicino ma ha bisogno di trattamenti interni mirati (+costi).

La vetroresina è più stabile, più fragile, facile da riparare e i serbatoi che escono dallo stampo sono tutti uguali.

Il polietilene meno stabile, più elastico, la riparazione è più complessa e dello stampo escono serbatoi con capacità differenti. Oggi però gli stampisti hanno fatto passi avanti per ovviare al problema.

E' una questione di scelta.

Ricorda che per un commerciale (ma non tutti) ogni giorno nasce un fesso ed è la corsa per accaparrarselo.

Credo che fino a quando l'agricoltore non sarà in grado di quantificare (valori numerici) le prestazioni dichiarate dai costruttori ci sia bisogno di un ente certificatore, per poco questo sia in grado di fare. ( con il tempo e la paglia maturano anche le nespole?).

Ogni tuo intervento dovrebbe essere accompagnato da una dichiarazione asseverata di palese conflitto di interessi.

A tutela di chi non ti conoscesse. 

Modificato da CBO
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8 ore fa, Johndin ha scritto:

Io mi chiamo Raffaele Casarini e apprezzo molto che lei partecipi alla discussione per non sentire sempre le stesse campane.................

La domanda la devo fare visto che CBO l'ha sollecitata, c'è una discussione sulle macchine per lavorazione interfilare ma potrebbe andare bene anche questa, c'è molta poca conoscenza di tempi di lavorazioni, costi e tempi di intervento riguardo al grass killer ci piacerebbe avere un pò più di informazioni non dico organizzare un test per fare il confronto con la lavorazione tradizionale....................sarebbe interessante

Grasskiller è stato provato in vari contesti sia in pianura che in collina

non è un attrezzo per tutti, serve una approccio di mentalità  e la necessità di risolvere delle problematiche che non tutti hanno.

nello specifico i maggiori benefici sono riscontrabili:

  • in collina dove si scongiura l'effetto erosione se piove dopo la lavorazione
  • sui sassi perché lavora sopra il terreno
  • assenza di danni alle piantine giovani 

la velocità di lavoro è condizionata da:

  • tenacia del terreno (nel primo anno di utilizzo potrebbe essere anche impossibile superare i 2 km/h)
  • sviluppo dell'infestante (sicuramente a differenza di altre lavorazioni posso comunque intervenire)
  • tipo di lavorazione (se decido di tagliare l'erba e non lavorare il cotico possiamo arrivare anche ai 4 km/h come che dice e fa il nostro cliente Giorgio nel video)

i costi degli "usurabili" si riducono agli ugelli e alla corona copiatrice in gomma

il numero degli interventi rispetto ad altre lavorazione è inferiori, in quanto il danno che l'acqua proiettata a 1000 bar fa al colletto dell'infestante è letale.

 

 

 

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1 ora fa, CBO ha scritto:

Ogni tuo intervento dovrebbe essere accompagnato da una dichiarazione asseverata di palese conflitto di interessi.

A tutela di chi non ti conoscesse. 

Forse ho male interpretato. Palese conflitto di interesse nei confronti di chi?

Se uno mi vuole conoscere smanettando in internet non dico che trova il mio numero di scarpe, ma la mail ed il telefono sì!

Una foto di macchine a cui ho messo mano quest'anno l'ho già messa, sono marchi diversi. Devo mettere anche le barre per trattamenti orizzontali e macchine a più file, grafici, dati raccolti, informazione pagate da agricoltori?

Ovvio che alcuni costruttori mi chiedono delle consulenze come pure agricoltori (in primis) ed altri, ma dato che non prendo provvigioni e non vendo (se non la consulenza), non vedo conflitti.

Prendi le informazioni GRATIS che passo, poi acquisti quello che vuoi?.

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Interessante...l'azione è maggiore in terreno che comunque verrà aperto a fine vendemmia per la letamazione o concimazione?quindi più smosso?
Sulle colme che si formano dopo la rincalzatura basta tenerlo inclinato e via giusto?in effetti servirebbe una ruota tastatrice più grossa di diametro davanti...e8fe97224669cb143693e389fb580a6b.jpg

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Il 3/1/2021 Alle 20:40, alfieri ha scritto:

Sei sicuro che te lo venderebbero? Per me è il quarto tifone . Lo scorso anno ho preso ideal ma è una spanna sotto. Adesso ho sostituito il vip 2000 che comprai nel 2008 fa di media 30 ettari tra pere e uva all anno mai avuto un problema.. Ho ripreso la stessa macchina. 

Ciao Alfieri, sto valutando la ideal e volevo chiedere a qualcuno che ce l'ha già un parere sulla macchina in generale ecco

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Grazie Johndin,
Si, il mio nome è Marco Fanti, e la mia presenza in questo forum non sarà certo invadente.
Mi muove passione, curiosità e piacere di imparare.
Qualche informazione in merito al settore specifico mi piacerebbe condividerla, e perché no, come dice lei far conoscere le soluzioni che propone Caffini.
ps. ho provato a caricare foto ma sono troppo pesanti e il sistema le rifiuta.
ora riprovo.
 
 
 
Ciao Marco, benvenuto!
Ci conosciamo, o meglio ci siamo conosciuti diversi anni fa. Bello e sicuramente buono ritrovarti in questo forum, che ha i gran pregio di non essere come FB.


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22 ore fa, cuntadein ha scritto:

Ciao Alfieri, sto valutando la ideal e volevo chiedere a qualcuno che ce l'ha già un parere sulla macchina in generale ecco

Ideal? No comment. Io lo scorso anno ho preso il 2000 litri super accessoriato con torretta alta il Rhone top lo chiamano, da affiancare a tifone  2000 vector vip.  Dipende cosa devi fare.  Se fai basso volume non è il massimo. Io e mi dispiace molto per Fanti che è una persona preparatissima sia su atomizzatori che su diserbo, grande persona, ho venduto il vector vip tifone preso nel 2008 e ne ho comprato uno nuovo. A mio avviso ideal ha perso una buona occasione a piazzare due macchine top in una azienda. 

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6 ore fa, monster ha scritto:

Le chiederei anche quale è la larghezza della fascia lavorata e, quanta acqua si utilizza in 100 mt lineari. Grazie

esistono 2 testate da 25 e 40 cm

il consumo di acqua ad una velocità di 2,5 km/h è di 0,33 l/m lineare con la testata da 40 cm

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7 ore fa, Francesco F. ha scritto:

Ciao Marco, benvenuto!
Ci conosciamo, o meglio ci siamo conosciuti diversi anni fa. Bello e sicuramente buono ritrovarti in questo forum, che ha i gran pregio di non essere come FB.


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grazie Francesco,

mi fa piacere condividere le conoscenze. 

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