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Cosa ti fa credere che un tris di qualita' lavori peggio di un recupero?
No no, sono totalmente ignorante in materia infatti avevo posto la domanda. Posso sbilanciarmi sul recupero xké, costando circa come un tris, credo che se quest'ultimo andasse bene uguale, i recupero non li venderebbero più o cmq rimarrebbero una nicchia circoscritta. Invece se ne vedono tanti, anche più dei tris. Ripeto, sono estraneo e desideroso di imparare.

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@byago: se ho capito bene il senso del discorso, praticamente nobili dichiarerebbe il falso per sponsorizzare una macchina non ottima? Per macchina valida cosa intendi, vma e Marti per intendere? No perché già là nobili mi sembra un prezzo sul sostenuto. 
 

@CBO: questione volumi: ti direi che psicologicamente sulle nostre masse fogliari che tu immagini date le ns. produzioni, non vorrei andare a meno di 6-500 lt/ha gia a partire dal quarto trattamento, su una media annuale di 18/22, con punte anche di 27 in annate difficili. 
Questione tempo: sempre per i motivi di cui sopra unito alla situa pedoclimatica, non posso pensare di impiegare oltre le 24 ore solari per passare tutta la superficie, ossia le 12-14 lavorative.(ma se sono meno e meglio)

 Tradotto: qua da noi fa dei nebbioni della madonna tutte le mattine tutta estate che tiene la pianta bagnata fino a mezzogiorno, se canni di troppo tempo è un attimo prendere infezione.

E qui arrivo a punto 3, costi: come dici tu anche qua c’è chi lo usa con meno di 20 ha. Comincio a pensare che se sei da solo e non hai solo quello da fare non sia poi una scelta così campata in aria. 

Mi aggancio alla domanda di @Gianni il Folle chiedendo perché recupero andrebbe bene è un tris no. Personalmente il recupero lo vedo sempre come un aggeggio delicato che necessita di terreno asciutto e pari, in ogni momento dell’anno. Inoltre dovrebbe pesare di più. Non sono motivi da poco. Il tris lo vedo più come ‘attacca e vai’ ma forse sono pare mentali.

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A 1000lt ha c’era ruscellamento. Ho calato fino agli attuali 700 ma andare oltre non mi fido. Trebbiano romagnolo su K5BB a 3 mt , senza irrigazione con due cavi guyot facciamo sui 350 qli. La rugiada è infida e si infila dappertutto .

Modificato da fatmike
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A 1000lt ha c’era ruscellamento. Ho calato fino agli attuali 700 ma andare oltre non mi fido. Trebbiano romagnolo su K5BB a 3 mt , senza irrigazione con due cavi guyot facciamo sui 350 qli. La rugiada è infida e si infila dappertutto .
Tu che lavori anche in una delle più grosse Coop in zona, loro dovrebbero avere sia tris che recupero (se non sbaglio). Sai quanta acqua utilizzano a regime coi vari sistemi?

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No loro hanno due tris. Il recupero ce l’hanno i loro colleghi verso Bagnacavallo, mio cugino ne è l’utilizzatore e infatti mi diceva di quei difettucci li. Loro però hanno anche varietali a cordone libero, altri volumi di vegetazione. Infatti raramente in quelle aziende trovi impianti maggiorenni. Ma il punto sulla questione non era solo riferito al volume d’acqua. Che tra l’altro non ho mai chiesto nello specifico.

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Il 4/2/2021 Alle 18:19, fatmike ha scritto:

Ragazzi una macchina come questa quanto può costare realmente? Fino a che volume acqua/ettaro riesci a distribuire? E conseguentemente visto che ne abbiamo dei bravi con la calcolatrice, da che superficie possiamo valutare l’acquisto?

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Assomiglia molto al Rafal Pro di Caffini presentato al mercato nel 1999 ?

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Uno scavallante a 4 facciate tratta mediamente 2,5 ha/h con interfila di 3 m e un tris o 6 facciate 4 ha/h circa.

il costo di un tris può variare dai 30 ai 40.000 iva esclusa in base agli accessori come:

- 3 o 4 mani per calata

- valvole motorizzato o computer

- omologazione stradale a pieno o a vuoto

- con o senza balestre

- kit elettrostatico

- micronizzazione di tipo pneumatica

o con getti in pressione

Per mia esperienza il volume in l/ha, anche se si tratta di una macchina che distribuisce correttamente, dipende da troppe variabili per generalizzare

Un esempio generalizzato:

a Treviso su glera in piena vegetazione con interfila di 3 m in regime convenzionale 250/350 l/ha ad una velocità di avanzamento di 6 km/h 

in regime bio 400/500 l/ha

Modificato da Mercuzio
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Grazie @Mercuzioper la risposta. 2.5 ha/ ora sarebbe già tanta roba! Ma c’è chissà che differenza di prezzo tra uno scavallante 4 facciate e un tris? A naso mi verrebbe da dire non molta ...sbaglio?

Esatto, se rimaniamo nella versione Pro si riduce di 3000/4000 € circa.

Se invece passiamo alla versione smart, consigliata per vigneti con una interfila minore di 3 m la differenza è importante. Il prezzo varia tra i 20.000 e i 24.000 € iva esclusa


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4 ore fa, Gianni il Folle ha scritto:

No no, sono totalmente ignorante in materia infatti avevo posto la domanda. Posso sbilanciarmi sul recupero xké, costando circa come un tris, credo che se quest'ultimo andasse bene uguale, i recupero non li venderebbero più o cmq rimarrebbero una nicchia circoscritta. Invece se ne vedono tanti, anche più dei tris. Ripeto, sono estraneo e desideroso di imparare.

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Gli scavalcanti sono più leggeri dei Recuperi e richiedono meno manutenzione.

I recuperi sono un “male necessario” quando devi trattare vicino ad aree sensibili e in presenza di confinanti fastidiosi.

Non tutti sanno però che esistono anche scavallanti 4 facciate e 6 facciate che montano ugelli in pressione e  antideriva, che, a differenza di quelli pneumatici, controllano molto meglio la deriva. 
 

va anche ricordato che un Recupero, che funzioni bene, recupera una media del 25-27% annua di miscela fitoiatrica

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4 ore fa, fatmike ha scritto:

@byago: se ho capito bene il senso del discorso, praticamente nobili dichiarerebbe il falso ...

Il 1 Gennaio pag 134. Marcuzio posta una certificazione Enama di una sua macchina,. Faccio presente che non corrisponde a quella ufficiale, mi risponde che è stato un errore. Bene.

Il 15 Gennaio pag 137  un certo Ingegnere Stefano appoggia nel Forum un depliants decantandone la manovrabilità da carrello e alla richiesta di dati specifici ingegneristici è scomparso. Bene

Ieri pag 140 mi posti un depliants di un Nobili con tanto di certificazione Enama. Faccio notare che nella certificazione viene descritta come macchina a pressione ed aeroconvezione quando si tratta di pneumatica. Errore di trascrizione? può essere. Nel depliants inoltre si parla di velocità dell'aria di 170 m/s, errore di battitura? Ci sta.

A cosa servono per una pneumatica i 170 m/s quando con 100 m/s fai già gocce del diametro di 50 micron che sono extrafini e destinate al vento? Forse perchè lo scrive anche Cima? https://www.cima.it/atomizzatore-blitz-avant-55/seb1cadcf

Diciamo superficialità, mancanza di attenzione, sviste. Dal giustificare un errore al passare alla mala fede è un attimo.

Se una macchina è studia hai ha un costo, la metti sul mercato è hai un margine. Se la macchina è copiata la metti sul mercato allo stesso prezzo della macchina studiata fai una sconto più alto e hai un margine più alto il cliente ha fatto un affare. Conviene copiare. E' una legge di mercato. Il resto inconsciamente lo paga l'agricoltore.

il kwh è una macchina non copiata il tre file è del1988 rivisto nel 1994, a pag 138 (luca) c'è una macchina non copiata ma copiata da altri, Pag 132 (CBO) altra macchina non copiata, pneumatica e senza deriva.

Trovare il giusto equilibrio tra: diametri gocce, forza dell'aria, massa vegetativa, volumi, velocità di avanzamento.

Volumi? Se la macchina è ben bilanciata sopra i 250 l/ha con un LAI 3 (in Italia nessun vigneto è superiore) è inutile anche in biologico. Se la zona è ad alta pressione infettiva è il calendario con i prodotti che risolvono il problema; ma se volete fare di più... Non lo so ma ogni agricoltore ha la sua zona più difficile rispetto alle altre, lo trovo un paradosso.

Guarda questa che è copiata, e non parlatami di ugelli antideriva, ho già scritto abbondantemente sul tema.

Grafica310.jpg

 

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1 ora fa, Mercuzio ha scritto:

La carica elettrostatica, se la goccia prodotta ha una dimensione ridotta e l’ugello è vicino alla vegetazione da colpire, può essere utile.

Se poi assegna un maggiore punteggio nelle graduatorie dei PSR di alcune regioni!!!!!!

Che valori di carica da il vostro sistema elettrostatico in termini di Coulomb?

image.png

No perchè sai.... qualcuno la utilizza solo per il PSR; ma in realtà..... 

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14 minuti fa, Mercuzio ha scritto:


A che distanza e con quale tasso di umidità?


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Un metro, RH 50%, 20°, livello mare, normalmente si usano questi standard!

Oppure altri valori a distanza e umidità anche se diversi, per avere un'idea sulla funzionalità!

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Io seguo quando avete finito riprendo quell' "attacca e vai" del collega Mike.

Enama l'abbian bruciata. 

Ora concentriamoci sull'elettrostatico. Mettono pioggia per domani. Nel mentre tempo uggioso.

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2 ore fa, CBO ha scritto:

Io seguo quando avete finito riprendo quell' "attacca e vai" del collega Mike.

Enama l'abbian bruciata. 

Ora concentriamoci sull'elettrostatico. Mettono pioggia per domani. Nel mentre tempo uggioso.

“Per una buona gestione serve un sistema di misurazione, solo in questo modo hai la valutazione della performance”

La diceva una mia Amica che teneva il metro sul (non dentro) il comodino in camera da letto.

Quindi sapevi di che morte andavi a morire.?

Modificato da byago
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16 ore fa, byago ha scritto:

“Per una buona gestione serve un sistema di misurazione, solo in questo modo hai la valutazione della performance”

La diceva una mia Amica che teneva il metro sul (non dentro) il comodino in camera da letto.

Quindi sapevi di che morte andavi a morire.?

Io sarei scappato.

Reggo male l'ansia da prestazione. 

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13 ore fa, alfieri ha scritto:

e pensare che che ho un agro di 50 anni fa che non ha tutte ste frittole e tratta come gli altri

E che te lo dico a fare. 

Macchina storica non paghi nemmeno il bollo. 

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17 ore fa, alfieri ha scritto:

e pensare che che ho un agro di 50 anni fa...

Uhaooo....!  1970!

Il vecchio Agro a motore o PTO in inox. Era copiato, in modo pedissequo (uguale identico con una sfumatura di rosso diversa) da Tartarini, dal Besler. Besler assemblato in Friuli importato dagli USA con il piano Marshall, credo, nel '55, più o meno. Tartarini era un venditore per il ferrarese e dintorni ma dopo un pò decise di farseli lui (fatti bene) con il nome Agrotecnica.

Voglio una foto di 3/4 posteriore! postala.?

 

Modificato da byago
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Vi piazzo la bombetta poi vi divertite voi a dirmi cosa fare..............

Parliamo di sostenibilità?  cosa vuol dire?

Vuol dire che io per trattare le mie vigne voglio usare un metodo tradizionale (non biologico perchè il mio enologo non gradisce troppo il rame) ma ho diverse esigenze:

1 ridurre al minimo l'utilizzo di prodotto restando nei limiti imposti da etichetta (magari in una parcella cerco si andare anche al limite se può servire una sperimentazione nella mia azienda per cercare di ridurre l'impatto dei fitofarmacii nel prodotto finale ammesso che utilizzando il minimo sindacale sia rintracciabile un residuo)

2 Distribuire con la massima omogeneità la fascia sensibile cercando di ridurre al minimo la dispersione e la volatilità della miscela nell'aria ovvero cercando il 100% di target colpito (impossibile lo so ma è solo una linea guida non una utopia quindi ci si accontenta di una percentuale inferiore ma quanto%

3 Tracciare le lavorazioni in modo che programmare gli interventi fare i trattamenti e fare il registro sia tutto gestito in automatico 

Per fare questo ho ipotizzato si possano utilizzare o il sistema a recupero o un sistema a basso volume multifila magari dotati di elettrostatico, voi cosa dite sono abbastanza fuori dal mondo o devo insistere?

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58 minuti fa, Johndin ha scritto:

Vi piazzo la bombetta poi vi divertite voi a dirmi cosa fare..............

Parliamo di sostenibilità?  cosa vuol dire?

Vuol dire che io per trattare le mie vigne voglio usare un metodo tradizionale (non biologico perchè il mio enologo non gradisce troppo il rame) ma ho diverse esigenze:

1 ridurre al minimo l'utilizzo di prodotto restando nei limiti imposti da etichetta (magari in una parcella cerco si andare anche al limite se può servire una sperimentazione nella mia azienda per cercare di ridurre l'impatto dei fitofarmacii nel prodotto finale ammesso che utilizzando il minimo sindacale sia rintracciabile un residuo)

2 Distribuire con la massima omogeneità la fascia sensibile cercando di ridurre al minimo la dispersione e la volatilità della miscela nell'aria ovvero cercando il 100% di target colpito (impossibile lo so ma è solo una linea guida non una utopia quindi ci si accontenta di una percentuale inferiore ma quanto%

3 Tracciare le lavorazioni in modo che programmare gli interventi fare i trattamenti e fare il registro sia tutto gestito in automatico 

Per fare questo ho ipotizzato si possano utilizzare o il sistema a recupero o un sistema a basso volume multifila magari dotati di elettrostatico, voi cosa dite sono abbastanza fuori dal mondo o devo insistere?

Ti sei dimenticato di dire che vuoi spendere poco.

?

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