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Il 23/12/2021 Alle 13:48, CBO ha scritto:

1) semovente almeno per me (ma vedo che la mia interpretazione viene accettata nel fol) e' una macchina che non necessita di traino. 

Ti ripeto la domanda: i Marchesi toscano hanno 2 tenute distanti l' una dall' altra oltre 300 km tra a/r. Al di la' della superficie che e' un parametro discutibile (3 semoventi come scrivi tu sono operativamente insufficienti per gestire il tutto anche in un territorio "facile" come quello pugliese) il neo della situazione e' di ordine economico anche per chi fa 6/7 trattamenti anno registrati che possono diventare 10/11 ufficiosamente: il trasferimento dei mezzi. 

Chi sul banco ha la calcolatrice di Allianz guarda ai centesimi di euro. 

Tra l' altro non capisco perche' abbandonare le semoventi vetuste quando il telaio si adatta tranquillamente anche ai recuro? 

Devo verificare vista la comodita'.

2) i dati sono quelli del collega. Ho definito il collega un contadino e non un giardiniere perche' dalle sue foto ho visto una gestione ideale della parete ovvero curata senza cadere nel giardinaggio in cui si dilettano molti colleghi quando possono sfruttare la comodita' dei mezzi. 

Ripeto i volumi da te indicati non sono quelli che uso e consiglio io su pareti del genere su una metrica del collega. 

Non sono un fitopatologo da banco. Io in campo ci vado e vedo cosa succede quando il collega dimentica che la macchina tarata per una copertura non e' una macchina efficiente per un antibot o un insetticida. 

Quando poi ci sono problemi non chiamano il fitopatologo da banco ma chiamano quelli come me che li riporta alla ragione spiegando che la Ferrari ti da un vantaggio sull' asciutto asfaltato ma se vai sul ghiacciato meglio dotarsi di un Pandino 4*4. 

Adattamento del mezzo alle situazioni.

3) la mia era una domanda volta a soddisfare una curiosita' o meglio un dubbio che avevo avuto dopo la lettura del tuo precedente post di risposta a un collega. 

4) non leggo le etichette. Lo sconsiglio per vari motivi. Non so tu ma io quando vengo usato come animale da soma al supermercato mentre spingo il carello mi capita di leggere le etichette di quello che la mia nipotina butta nel carrello. Mi diverte perche' le traduco alla mia nipotina nella speranze che rinsavisca e svuoti il carrello = meno costi. 

La mia nipotina e' come la stragrande maggioranza dei colleghi: non legge o se legge non puo' tradurre. 

Non traducendo non sa cosa ha tra le mani e se uno come me (siamo in tanti che non dipendono dai premi delle agrarie) consiglia che un Poliram (esempio banale) e' tarato dal fitopatologo da banco per un determinato x di vegetazione standard (le leggi sono generali se non entrano nel dettaglio. Questo dice sempre lo zio) non ci credono perche' il fitopatologo da banco ha diffuso il timore della fantomatica "resistenza". 

Resistenza su un principio costruito per fermarsi sulle cellule laminari della foglia? 

Il velo dell' ignoranza e' stato strappato negli ultimi 3 anni con l' introduzione delle dosi/hl. Il famoso fattore x di vegetazione standard e' piu' o meno opportunamente piegato alle evidenze.

E la resistenza sparita per forza di una variazione di etichetta? 

Tu sai che i ditiocarbammati sono stati falcidiati. Ne e' rimasto uno di fatto: il Poliram. Max tratt. 3 anni. 

La casa produttrice per sopperire alla carenza di ditio cosa si e' inventata nel 2020? Il Policron. Stessa costruzione nome commerciale diverso. 

Da 3 si e' passati a 6 trattamenti. E la resistenza? Nel 2021 il Policron e' sparito ... ?

Se vuoi vado avanti perche' di esempi come questo (molto meno cheap dal punto di vista economico) ce ne sono a vagonate e sono il muro che divide noi hobbisti dai professionisti fieri di operare nella legalita' che contraddice alla radice il concetto stesso di sostenilita' a cui tu tieni tanto. 

Per me sostenibilita' e' gestione dei costi prima di riempire la botte non a botte vuota. E tra i costi la voce piu' importante era la chimica. 

Anche a me piaciono i numeri ma bisogna saperli interpretare per usarli in modo efficiente. I numeri sono neutri altrimenti.

Vade retro etichette.

5) la dose in campo era intesa nel tuo significato ovvero se decido di usare 1 gr/ha di Poli deve essere sicuro che rimanga li' dove ho stabilito e non grattarmi la pancia perche' ho fatto 1.5 ha grazie al recupero. 

Il prodotto deve penetrare ma non sfondare. Meno lavora il recupero meglio e' con l' accortezza che se lavora poco perche' slavo le prime foglie e' piu' peggio di sfondare. 

Mi scuso per la solita manfrina ma spero apprezzerai l' impegno per dare un po' di ordine. 

Trovo la mia soluzione piu' efficiente della tua. Sull' efficacia discutiamone. 

Ciao caro.

Confermo la non presenza di semoventi per i trattamenti nella tenuta dei marchesi in quanto distano un sputo da casa mia. Per il resto credo sia veramente difficile stare dietro ai tuoi ragionamenti. Nellla prima parte dove parli di etichette, poliram, policron, resistenze ecc ecc ecc ,  ma cosa cavolo vuoi dire?? Ma soprattutto cosa c’entrano ?? Ma qualcuno che possa tradurre questi “concetti” esiste in questo forum??? Cortesemente ne avrei bisogno! Per il resto , quando parli della diffusione della miscela , tra L altro la cosa più interessante, non credo che byago abbia detto il contrario . Per quanto riguarda la tua convinzione di aver dato un po’ di ordine alle cose comincerei ad avere seri dubbio, ma ciò non toglie che sei strasimpatico , riesco a farmi una risata ogni volta che ti rileggo , minimo 3 volte, e sistematicamente non capisco oltre il 30% di ciò che scrivi ????

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Confermo la non presenza di semoventi per i trattamenti nella tenuta dei marchesi in quanto distano un sputo da casa mia. Per il resto credo sia veramente difficile stare dietro ai tuoi ragionamenti. Nellla prima parte dove parli di etichette, poliram, policron, resistenze ecc ecc ecc ,  ma cosa cavolo vuoi dire?? Ma soprattutto cosa c’entrano ?? Ma qualcuno che possa tradurre questi “concetti” esiste in questo forum??? Cortesemente ne avrei bisogno! Per il resto , quando parli della diffusione della miscela , tra L altro la cosa più interessante, non credo che byago abbia detto il contrario . Per quanto riguarda la tua convinzione di aver dato un po’ di ordine alle cose comincerei ad avere seri dubbio, ma ciò non toglie che sei strasimpatico , riesco a farmi una risata ogni volta che ti rileggo , minimo 3 volte, e sistematicamente non capisco oltre il 30% di ciò che scrivi
Discorso poliram policron era un escamotage che cbo sfruttava per avere 3 trattamenti aggiuntivi legalizzati di poliram, usufruendo del diverso codice di registrazione.

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Vorrei mettermi in moto per cambiare l'attrezzatura con cui faccio i trattamenti, attualmente uso un trattore a cingoli (non cabinato) e un atomizzatore trainato da 600l
I vigneti sono in zona collinare, pendenza massima 30% e limitate pendenze laterali, i vigneti sono recenti, non hanno più di 10 anni, faccio già la raccolta meccanizzata.
In primavera proverò un frutteto per togliermi i dubbi sul passaggio ad un trattore gommato.
Per quanto riguarda l'atomizzatore, mi è stato consigliato lo snodato, perché permette di svoltare con raggi limitati rispetto al trainato classico, però dalle mie parti di snodati non ce ne sono, ciò mi fa venire qualche dubbio: non è che in zone collinari sono più pericolosi di quelli tradizionali?
L'unica differenza potrebbe essere il sistema di ancoraggio al trattore, il tradizionale è collegato al traino, quello snodato al sollevatore, sulle vendemmiatrici questo influisce, ma stiamo parlando di masse diverse.
Più o meno uno snodato da 600 - 800 l, quanto potrà costare, versione base, mi basta l'elettrovalvola per aprire e chiudere la mandata.

Grazie

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20 ore fa, Dayco ha scritto:

Confermo la non presenza di semoventi per i trattamenti nella tenuta dei marchesi in quanto distano un sputo da casa mia. Per il resto credo sia veramente difficile stare dietro ai tuoi ragionamenti. Nellla prima parte dove parli di etichette, poliram, policron, resistenze ecc ecc ecc ,  ma cosa cavolo vuoi dire?? Ma soprattutto cosa c’entrano ?? Ma qualcuno che possa tradurre questi “concetti” esiste in questo forum??? Cortesemente ne avrei bisogno! Per il resto , quando parli della diffusione della miscela , tra L altro la cosa più interessante, non credo che byago abbia detto il contrario . Per quanto riguarda la tua convinzione di aver dato un po’ di ordine alle cose comincerei ad avere seri dubbio, ma ciò non toglie che sei strasimpatico , riesco a farmi una risata ogni volta che ti rileggo , minimo 3 volte, e sistematicamente non capisco oltre il 30% di ciò che scrivi ????

A me fa piacere farti ridere e la stessa reazione misto tenerezza che mi hai provocato tu quando hai dichiarato la spesa di 50 mattoncini i.i. per un mezzo fuori contesto da te.

50 mattoncini con 600 eurini/ha/anno di fito dei quali almeno 2/3 concentrati proprio quando il recupero smettera' di essere tale ? 600 euro/ha/anno. Non oso immaginare cosa spenderesti da noi. Saresti un collega ambito da tutte le agrarie locali.

Sarei tanto curioso di vedere il tuo qdc visto che adesso ti ho localizzato con piu' precisione. 

Comunque eccotti la tua dose di risa quotidiane. 

Al collega che mi ricordava che le etichette sono legge ho risposto che io le etichette non le leggo.

Perche' non le leggo? Per due motivi. Il primo ho la fortuna di vedere in campo tutte ma proprio tutte le molecole piu' recenti prima della loro commercializzazioni avendo a 2 passi da me il piu' importante campo prova europeo per il settore viticolo diverso dal banco del fitopatologo.

Per essere commercializzata una molecola che non sia una semplice variante migliorativa di cio' che e' in commercio deve passare sul cadavere dei nostri campi prova.

Ho tempo 2/3 anni di vedere con i miei occhi l' efficacia del prodotto.

Il secondo: le dosi. Le dosi sono indicazioni massimali determinate in condizioni predeterminate e tutto quello che e' massimale non e' attinente alla realta'. 

Dai qui l' importanza di una chimica ragionata che presuppone una conoscenza che a sua volta e' la sola precondizione per poter calare l'etichetta nella singola realta' aziendale.

Oggi (da 3 anni) nelle etichette ci ritroviamo spesso ma non sempre (c'e' un motivo quando manca e contraddice proprio la sostenibilita' del sistema a recupero) delle dosi/hl a lato della dose massimale. 

Anni e anni di dosi massimali e di punto in bianco un indicazione di quantita*volume. Ma non ci avevano detto che era importantissimo rispettare la dose massimale per evitare l' insorgere di resistenze?  

Ti sei fermato un attimo a chiederti o a chiedere al tuo tecnico il perche' notte tempo il legislatore abbia operato questa novella? 

Io non credo, visto che ridi. 

Questa novella, caro collega, e' una grande conquista per chi vuole fare sostenibilita' vera molto ma molto piu' del recupero. 

Adesso cerco di essere il piu' chiaro possibile e pretendo che tu sia altrettanto cosciente da capire.

Oggi sappiamo (prove in campo trite e ritrite anche in areali come il mio) che tra 250 gr/ha e 500 gr/ha di Cu l'efficacia del trattamento non cambia in funzione dell' azione svolta da Cu.

Ancora oggi il 100% delle agrarie fanno viaggiare la maggioranza dei colleghi ad almeno 2 kg/ha di idrossido di Cu coformulato nei trattamenti di chiusura campagna (piu' probabile 2.5/3 kg/ha). 2 kg di coformulato al 20% = 400 gr/ha di Cu.

(400-250)/250 = - 60% di Cu semplicemente come frutto della conoscenza applicata in campo (vis a vis) non a banco dove invece si genera questa etichetta che fino a 3 anni riportava solo la dose ettaro che spaziava da 400 gr a 1200 grammi con la conseguenza che io di fatto non potevo scendere sotto i 400 gr se non aggirando la norma in campo

Screenshot_20211228-080107_Adobe Acrobat.jpg

Non e' finita qui. Tu sai o dovresti sapere che la peronospora lavora molto bene su tessuti cellulari giovani e molto male su tessuti di 30 giorni a salire (da te e' facile si confondere il giallume da stress idrico dal giallume da foglia vecchia) e se consideri il periodo di intervento in funzione della fenologia (il grappolo e' a fine allegagione che precede l' invaiatura) allora la chimica ragionata ti porta a concentrare la tua attenzione non su tutta la parete vegetativa come in fioritura per esempio ma su una porzione, quella utile a traslocare zuccheri e a portare a piena maturazione il frutto ovvero gli ultimi 40/50 cm di vegetazione e di conseguenza se usavi 250 gr/ha a parete piena a fine stagione cali a 150 gr/ha senza usare il recupero. Prove fatte in campo. Non a banco. 

(400 - 150)/150 = - 170% di Cu nell' ambiente = pari efficacia = > efficienza. 

Dosi calibrate su una metrica di 3300 mt. Ripeto dose con metrica di 3300 mt. Sempre per ricordarti quanto sono massimali le dosi applicabili a metriche e volumi vegetativi diversissimi. 

Adesso ridi. Io ti dico che da te ai tuoi prezzi (i miei sono leggermente diversi e non sarebbe corretto prenderli a riferimento) io devo sforzarmi per arrivare a 500 eurini/ha (e uso un boost fitoiatrico per i primi 4 trattamenti che sono sicuro tu non usi e che io uso di default non potendo essere in campo vista la distanza) e ho metriche anche over 42/4300 mt. Ma sforzarmi tanto. Infatti non lo faccio perche' non posso e non voglio sudare stupidamente.

Ciao caro.

Credero' a quello che tu ti dici solo quando scendendo non vedro' semoventi in movimento. Aprile e' ormai dietro l' angolo. 

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6 ore fa, ferrarone ha scritto:

Vorrei mettermi in moto per cambiare l'attrezzatura con cui faccio i trattamenti, attualmente uso un trattore a cingoli (non cabinato) e un atomizzatore trainato da 600l
I vigneti sono in zona collinare, pendenza massima 30% e limitate pendenze laterali, i vigneti sono recenti, non hanno più di 10 anni, faccio già la raccolta meccanizzata.
In primavera proverò un frutteto per togliermi i dubbi sul passaggio ad un trattore gommato.
Per quanto riguarda l'atomizzatore, mi è stato consigliato lo snodato, perché permette di svoltare con raggi limitati rispetto al trainato classico, però dalle mie parti di snodati non ce ne sono, ciò mi fa venire qualche dubbio: non è che in zone collinari sono più pericolosi di quelli tradizionali?
L'unica differenza potrebbe essere il sistema di ancoraggio al trattore, il tradizionale è collegato al traino, quello snodato al sollevatore, sulle vendemmiatrici questo influisce, ma stiamo parlando di masse diverse.
Più o meno uno snodato da 600 - 800 l, quanto potrà costare, versione base, mi basta l'elettrovalvola per aprire e chiudere la mandata.

Grazie

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Se io lavorassi sulle tue pendenze e decidessi per un 6 hl non valuterei minimamente un trainato.

Non tanto perche' un portato e' piu' agile in capezzagna ma per la stabilita' del mezzo. 

Darti un riferimento economico non e' facile perche' dipende dalla costruzione del mezzo ma non meno di 8500 eurini i.e. 

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31 minuti fa, CBO ha scritto:

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Al collega che mi ricordava che le etichette sono legge ho risposto che io le etichette non le leggo.

Perche' non le leggo? Per due motivi. Il primo ho la fortuna di vedere in campo tutte ma proprio tutte le molecole piu' recenti prima della loro commercializzazioni avendo a 2 passi da me il piu' importante campo prova europeo per il settore viticolo diverso dal banco del fitopatologo.

Per essere commercializzata una molecola che non sia una semplice variante migliorativa di cio' che e' in commercio deve passare sul cadavere dei nostri campi prova.

Ho tempo 2/3 anni di vedere con i miei occhi l' efficacia del prodotto.

Il secondo: le dosi. Le dosi sono indicazioni massimali determinate in condizioni predeterminate e tutto quello che e' massimale non e' attinente alla realta'. 

Dai qui l' importanza di una chimica ragionata che presuppone una conoscenza che a sua volta e' la sola precondizione per poter calare l'etichetta nella singola realta' aziendale.

Oggi (da 3 anni) nelle etichette ci ritroviamo spesso ma non sempre (c'e' un motivo quando manca e contraddice proprio la sostenibilita' del sistema a recupero) delle dosi/hl a lato della dose massimale. 

Anni e anni di dosi massimali e di punto in bianco un indicazione di quantita*volume. Ma non ci avevano detto che era importantissimo rispettare la dose massimale per evitare l' insorgere di resistenze?  

Ti sei fermato un attimo a chiederti o a chiedere al tuo tecnico il perche' notte tempo il legislatore abbia operato questa novella? 

Io non credo, visto che ridi. 

Questa novella, caro collega, e' una grande conquista per chi vuole fare sostenibilita' vera molto ma molto piu' del recupero. 

Adesso cerco di essere il piu' chiaro possibile e pretendo che tu sia altrettanto cosciente da capire.

Oggi sappiamo (prove in campo trite e ritrite anche in areali come il mio) che tra 250 gr/ha e 500 gr/ha di Cu l'efficacia del trattamento non cambia in funzione dell' azione svolta da Cu.

Ancora oggi il 100% delle agrarie fanno viaggiare la maggioranza dei colleghi ad almeno 2 kg/ha di idrossido di Cu coformulato nei trattamenti di chiusura campagna (piu' probabile 2.5/3 kg/ha). 2 kg di coformulato al 20% = 400 gr/ha di Cu.

(400-250)/250 = - 60% di Cu semplicemente come frutto della conoscenza applicata in campo (vis a vis) non a banco dove invece si genera questa etichetta che fino a 3 anni riportava solo la dose ettaro che spaziava da 400 gr a 1200 grammi con la conseguenza che io di fatto non potevo scendere sotto i 400 gr se non aggirando la norma in campo

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Non e' finita qui. Tu sai o dovresti sapere che la peronospora lavora molto bene su tessuti cellulari giovani e molto male su tessuti di 30 giorni a salire (da te e' facile si confondere il giallume da stress idrico dal giallume da foglia vecchia) e se consideri il periodo di intervento in funzione della fenologia (il grappolo e' a fine allegagione che precede l' invaiatura) allora la chimica ragionata ti porta a concentrare la tua attenzione non su tutta la parete vegetativa come in fioritura per esempio ma su una porzione, quella utile a traslocare zuccheri e a portare a piena maturazione il frutto ovvero gli ultimi 40/50 cm di vegetazione e di conseguenza se usavi 250 gr/ha a parete piena a fine stagione cali a 150 gr/ha senza usare il recupero. Prove fatte in campo. Non a banco. 

(400 - 150)/150 = - 170% di Cu nell' ambiente = pari efficacia = > efficienza. 

Dosi calibrate su una metrica di 3300 mt. Ripeto dose con metrica di 3300 mt. Sempre per ricordarti quanto sono massimali le dosi applicabili a metriche e volumi vegetativi diversissimi. 

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La domanda sottolineata me la sono posta anche io ma pensavo fosse una mia ignoranza. Scusa ma che prove fanno allora per poter equiparare la dose ad ettolitro con quella per ettaro? Perchè se si suppone che quella che ti dà l'efficacia/efficenza del trattamento sia data dal connubio di concentrazione(dose per ettolitro)+quantità d'acqua necessaria( quindi ampiezza della parete fogliare)+efficenza dell'atomizzatore e/o irroratrice , la dose ad ettaro a che m.....a serve? Se finiamo ot magari verra ripresa nell'altro thread.

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La dose ad ettaro minima mi sembra un dato alquanto aleatorio, soprattutto perché non è minimamente correlata alla massa vegetativa da trattare (in un ettaro di vigneto potrei avere 2500 come 6000 piante, con una superfice fogliare anche doppia).

La dose massima ha un senso solo per evitare sprechi e inquinamento.

 

Modificato da Twin Spark
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1 ora fa, CBO ha scritto:

A me fa piacere farti ridere e la stessa reazione misto tenerezza che mi hai provocato tu quando hai dichiarato la spesa di 50 mattoncini i.i. per un mezzo fuori contesto da te.

50 mattoncini con 600 eurini/ha/anno di fito dei quali almeno 2/3 concentrati proprio quando il recupero smettera' di essere tale ? 600 euro/ha/anno. Non oso immaginare cosa spenderesti da noi. Saresti un collega ambito da tutte le agrarie locali.

Sarei tanto curioso di vedere il tuo qdc visto che adesso ti ho localizzato con piu' precisione. 

Comunque eccotti la tua dose di risa quotidiane. 

Al collega che mi ricordava che le etichette sono legge ho risposto che io le etichette non le leggo.

Perche' non le leggo? Per due motivi. Il primo ho la fortuna di vedere in campo tutte ma proprio tutte le molecole piu' recenti prima della loro commercializzazioni avendo a 2 passi da me il piu' importante campo prova europeo per il settore viticolo diverso dal banco del fitopatologo.

Per essere commercializzata una molecola che non sia una semplice variante migliorativa di cio' che e' in commercio deve passare sul cadavere dei nostri campi prova.

Ho tempo 2/3 anni di vedere con i miei occhi l' efficacia del prodotto.

Il secondo: le dosi. Le dosi sono indicazioni massimali determinate in condizioni predeterminate e tutto quello che e' massimale non e' attinente alla realta'. 

Dai qui l' importanza di una chimica ragionata che presuppone una conoscenza che a sua volta e' la sola precondizione per poter calare l'etichetta nella singola realta' aziendale.

Oggi (da 3 anni) nelle etichette ci ritroviamo spesso ma non sempre (c'e' un motivo quando manca e contraddice proprio la sostenibilita' del sistema a recupero) delle dosi/hl a lato della dose massimale. 

Anni e anni di dosi massimali e di punto in bianco un indicazione di quantita*volume. Ma non ci avevano detto che era importantissimo rispettare la dose massimale per evitare l' insorgere di resistenze?  

Ti sei fermato un attimo a chiederti o a chiedere al tuo tecnico il perche' notte tempo il legislatore abbia operato questa novella? 

Io non credo, visto che ridi. 

Questa novella, caro collega, e' una grande conquista per chi vuole fare sostenibilita' vera molto ma molto piu' del recupero. 

Adesso cerco di essere il piu' chiaro possibile e pretendo che tu sia altrettanto cosciente da capire.

Oggi sappiamo (prove in campo trite e ritrite anche in areali come il mio) che tra 250 gr/ha e 500 gr/ha di Cu l'efficacia del trattamento non cambia in funzione dell' azione svolta da Cu.

Ancora oggi il 100% delle agrarie fanno viaggiare la maggioranza dei colleghi ad almeno 2 kg/ha di idrossido di Cu coformulato nei trattamenti di chiusura campagna (piu' probabile 2.5/3 kg/ha). 2 kg di coformulato al 20% = 400 gr/ha di Cu.

(400-250)/250 = - 60% di Cu semplicemente come frutto della conoscenza applicata in campo (vis a vis) non a banco dove invece si genera questa etichetta che fino a 3 anni riportava solo la dose ettaro che spaziava da 400 gr a 1200 grammi con la conseguenza che io di fatto non potevo scendere sotto i 400 gr se non aggirando la norma in campo

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Non e' finita qui. Tu sai o dovresti sapere che la peronospora lavora molto bene su tessuti cellulari giovani e molto male su tessuti di 30 giorni a salire (da te e' facile si confondere il giallume da stress idrico dal giallume da foglia vecchia) e se consideri il periodo di intervento in funzione della fenologia (il grappolo e' a fine allegagione che precede l' invaiatura) allora la chimica ragionata ti porta a concentrare la tua attenzione non su tutta la parete vegetativa come in fioritura per esempio ma su una porzione, quella utile a traslocare zuccheri e a portare a piena maturazione il frutto ovvero gli ultimi 40/50 cm di vegetazione e di conseguenza se usavi 250 gr/ha a parete piena a fine stagione cali a 150 gr/ha senza usare il recupero. Prove fatte in campo. Non a banco. 

(400 - 150)/150 = - 170% di Cu nell' ambiente = pari efficacia = > efficienza. 

Dosi calibrate su una metrica di 3300 mt. Ripeto dose con metrica di 3300 mt. Sempre per ricordarti quanto sono massimali le dosi applicabili a metriche e volumi vegetativi diversissimi. 

Adesso ridi. Io ti dico che da te ai tuoi prezzi (i miei sono leggermente diversi e non sarebbe corretto prenderli a riferimento) io devo sforzarmi per arrivare a 500 eurini/ha (e uso un boost fitoiatrico per i primi 4 trattamenti che sono sicuro tu non usi e che io uso di default non potendo essere in campo vista la distanza) e ho metriche anche over 42/4300 mt. Ma sforzarmi tanto. Infatti non lo faccio perche' non posso e non voglio sudare stupidamente.

Ciao caro.

Credero' a quello che tu ti dici solo quando scendendo non vedro' semoventi in movimento. Aprile e' ormai dietro l' angolo. 

Continui a farmi ridere ,perché oltre  ad apparire il saccente della situazione appari anche come permalosone ! Se ti fa tenerezza , il fatto che io abbia acquistato un recupero , allora ti farò smettere dicendoti che ho cambiato direzione verso un tris. Di certo tu non mi hai aiutato nel cambio di valutazione. Anzi tutt’altro. Sai molte volte si incappa in valutazioni sbagliate dovute a informazioni prettamente commerciali, ma  può succedere! Adesso sei tu a farmi tenerezza  misto risata ! 
ti è stato chiesto un parere circa una macchina , e sei stato capace di tirare fuori etichette , bottiglie , qdc e tutti quei termini che probabilmente quando li pronunci ti fanno godere. Bene. Credo che tutte le minchiate incomprensibili che hai sparato, sono servite solo alla esaltazione del tuo ego ! Quando poi ti trovi in zona, fammelo sapere così ti invito nei miei campi stupidamente gestiti  così da farti vedere realmente con gli occhiali che le semoventi che vedi nei tuoi sogni  si sono trasformate oramai da diversi anni in trattori same con nebulizzatori tris trainati ! ???ciao caro

Modificato da Dayco
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Se io lavorassi sulle tue pendenze e decidessi per un 6 hl non valuterei minimamente un trainato.
Non tanto perche' un portato e' piu' agile in capezzagna ma per la stabilita' del mezzo. 
Darti un riferimento economico non e' facile perche' dipende dalla costruzione del mezzo ma non meno di 8500 eurini i.e. 
Grazie per il consiglio
Un dubbio, da ignorante:
Ho dato un'occhiata in rete, le ruote sono sempre un optional, nelle dimostrazioni non sono mai installate, sulle pendenze laterali come si comporta? Non è che tende a far ruotare la trattrice?


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Il 29/12/2021 Alle 07:33, ferrarone ha scritto:

sulle pendenze laterali come si comporta? Non è che tende a far ruotare la trattrice?

Assale rigido un pochino. Peggio se le ruote sono montate su una ralla che permette qualche grado di rotazione. 

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Il 29/12/2021 Alle 07:33, ferrarone ha scritto:

Grazie per il consiglio
Un dubbio, da ignorante:
Ho dato un'occhiata in rete, le ruote sono sempre un optional, nelle dimostrazioni non sono mai installate, sulle pendenze laterali come si comporta? Non è che tende a far ruotare la trattrice?


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Io ho i cugini nell'oltrepò pavese e quindi con pendenze simili alle tue, anzi in alcuni punti vanno solo col cingolo in altri anche col frutteto.

Da loro è la terra dove sono nati i Cima e i VMA ovvero quelli che hanno fatto il gruppo distributore montato sul sollevatore e la botte a traino con lo snodo centrale sotto il gruppo spruzzante così che la botte segua il trattore.

Secondo me è ideale per la collina perchè:

Se vuoi regoli l'altezza del sollevatore in modo che la botte spinga sul tiro carica il culo del trattore e da stabilità al tutto specie in manovra.

Man mano che la botte si vuota il trattore non la sente neanche e comunque 6 quintali a trino danno poca noia al trattore in quanto a stabilità.

Lavori molto meglio e potresti mettere le colonne in altro per trattare 4 spalliere alla volta, ridurresti di molto il tuo tempo di lavoro senza perdere di efficacia nel risultato del trattamento.

Io andrei tranquillo su questa soluzione e ti consiglierei una macchina coi cannoncini sopra per fare meno passate e più lavoro, oltre a una cisterna da 10hl che se vuoi non la riempi e come peso non cambia molto, ma se come penso non avrai dubbi a riempirla allora hai una bella autonomia di lavoro diciamo che potresti andare sereno a 250 litri ha e fare 4 ha a botte tranquillamente. 

Metto una foto del mio che è identico a quello dei miei cugini (che adesso usano il tre file)

PrimoTrattamento2021.jpg

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Io ho i cugini nell'oltrepò pavese e quindi con pendenze simili alle tue, anzi in alcuni punti vanno solo col cingolo in altri anche col frutteto.
Da loro è la terra dove sono nati i Cima e i VMA ovvero quelli che hanno fatto il gruppo distributore montato sul sollevatore e la botte a traino con lo snodo centrale sotto il gruppo spruzzante così che la botte segua il trattore.
Secondo me è ideale per la collina perchè:
Se vuoi regoli l'altezza del sollevatore in modo che la botte spinga sul tiro carica il culo del trattore e da stabilità al tutto specie in manovra.
Man mano che la botte si vuota il trattore non la sente neanche e comunque 6 quintali a trino danno poca noia al trattore in quanto a stabilità.
Lavori molto meglio e potresti mettere le colonne in altro per trattare 4 spalliere alla volta, ridurresti di molto il tuo tempo di lavoro senza perdere di efficacia nel risultato del trattamento.
Io andrei tranquillo su questa soluzione e ti consiglierei una macchina coi cannoncini sopra per fare meno passate e più lavoro, oltre a una cisterna da 10hl che se vuoi non la riempi e come peso non cambia molto, ma se come penso non avrai dubbi a riempirla allora hai una bella autonomia di lavoro diciamo che potresti andare sereno a 250 litri ha e fare 4 ha a botte tranquillamente. 
Metto una foto del mio che è identico a quello dei miei cugini (che adesso usano il tre file)
PrimoTrattamento2021.jpg.4a47065567801351146649375274e91a.jpg
Cima come azienda la conosco, una ventina di anni fa ero stato da loro per fare consulenza in ufficio tecnico, una delle prime aziende dell'indotto agricolo a credere nella progettazione di un certo livello.
Smeraldi il titolare, è un vero imprenditore.
Quanto hai scritto, conferma le mie ipotesi, chissà perché dalle mie parti questa tipologia di atomizzatore non ha preso
Valido il discorso di prenderla più capiente, e nelle vigne più problematiche, non riempirla.
Primo dubbio da togliermi, sarà quello di capire se riesco a far tutto con un gommato, spero vivamente, sono stanco di "ciabattare" con il cingolo (senza cabina)

Grazie!!

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1 ora fa, ferrarone ha scritto:

Cima come azienda la conosco, una ventina di anni fa ero stato da loro per fare consulenza in ufficio tecnico, una delle prime aziende dell'indotto agricolo a credere nella progettazione di un certo livello.
Smeraldi il titolare, è un vero imprenditore.
Quanto hai scritto, conferma le mie ipotesi, chissà perché dalle mie parti questa tipologia di atomizzatore non ha preso emoji1745.png
Valido il discorso di prenderla più capiente, e nelle vigne più problematiche, non riempirla.
Primo dubbio da togliermi, sarà quello di capire se riesco a far tutto con un gommato, spero vivamente, sono stanco di "ciabattare" con il cingolo (senza cabina)

Grazie!!

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Da possessore di un cima articolato (ormai anziano, uno dei primi usciti) non posso che confermare il tutto.... unico difetto è la difficoltà nel fare le nanovre, se hai vigneti molto scomodi dove devi far manovra per entrare.... occhio (io non ne ho e vado dio)

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21 ore fa, Johndin ha scritto:

Io ho i cugini nell'oltrepò pavese e quindi con pendenze simili alle tue, anzi in alcuni punti vanno solo col cingolo in altri anche col frutteto.

Da loro è la terra dove sono nati i Cima e i VMA ovvero quelli che hanno fatto il gruppo distributore montato sul sollevatore e la botte a traino con lo snodo centrale sotto il gruppo spruzzante così che la botte segua il trattore.

Secondo me è ideale per la collina perchè:

Se vuoi regoli l'altezza del sollevatore in modo che la botte spinga sul tiro carica il culo del trattore e da stabilità al tutto specie in manovra.

Man mano che la botte si vuota il trattore non la sente neanche e comunque 6 quintali a trino danno poca noia al trattore in quanto a stabilità.

Lavori molto meglio e potresti mettere le colonne in altro per trattare 4 spalliere alla volta, ridurresti di molto il tuo tempo di lavoro senza perdere di efficacia nel risultato del trattamento.

Io andrei tranquillo su questa soluzione e ti consiglierei una macchina coi cannoncini sopra per fare meno passate e più lavoro, oltre a una cisterna da 10hl che se vuoi non la riempi e come peso non cambia molto, ma se come penso non avrai dubbi a riempirla allora hai una bella autonomia di lavoro diciamo che potresti andare sereno a 250 litri ha e fare 4 ha a botte tranquillamente. 

Metto una foto del mio che è identico a quello dei miei cugini (che adesso usano il tre file)

PrimoTrattamento2021.jpg

Il tuo Vma parte da 10 hl e immagino costicchi come soluzione (quanto costa il tuo ex novo?).

Mostri lo snodo centrale.

Io mica son convinto che sia cosi' ottimale viaggiare con una botte semi vuota in collina.

Con i tris a sbalzo da 15 hl i momenti migliori per rovesciarti e proprio quando la botte inizia ad avere dei vuoti in cui il liquido, che non e' un mattone, inizia a ballare.

Non credo sia un caso che abbiano previsto questo

https://www.vmaatomizzatori.it/dettaglio/fast-55-lt-400-–--lt-600-/1-1-5

Zavorri l' anteriore del traino e ci fai un carrello al posteriore e hai una macchina in corpo unico che gira in 4+2 = 5.5 mt di capezzagna avendo una larghezza di solo 1.15 mt. 

Screenshot_20220105-182400_Adobe Acrobat.jpg

il mio treno pesa 6 + 1 + 3.30 = 10.5 ql e appoggia sempre su 2 ruote. 

Il tuo treno quanto pesa complessivamente? 

Non so da me dove operano gli incappucciati lasciandoci le penne con una frequenza anomala (dove vanno i ragazzi del mio compare non ci sarei andato nemmeno quando ero un  trattorista di altissimo profilo proteso alla pennichella) vedo solo portati carellati o no dipende dal traino. 

C'e' da considerare che il collega riferisce anche di pendeze laterali. Come la mettiamo con lo snodo? Se svivola la botta riesci a recuperla? 

Se scivola laterarmente il traino posso cercare di recuperarlo ma se parte un elemento su cui non ho il controllo (cosa che nel caso di una trainata c'e' oltre alla motrice sulle ruote. Su pendenze dolci e' la trainata che spinge il traino ...) io non mi sento altrettanto sicuro. 

Io sono autore di una derapata di oltre 60* con un normalissimo ato tangenziale con timone snodato da 20 hl in uscita su un falsopiano in discesa.

Ho gia' raccontato piu' volte di essermi appoggiato su un ala di un tris e mo sapete anche questo. 

20 anni fa, forse anche di piu'. Allora per una cosa del genere sono diventato un eroe da campo. Oggi sarei solo oggetto di bullismo da parte dei trattoristi col fendino.

Se serve un trattorista io mi offro volentieri: no fendt, no ttv solo tanghetti leopardati mimetici per i momenti squis (squeeze).

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Il mio pesa circa 250kg il gruppo sul sollevatore e la botte saremo sui 5/6 quintali vuoto, non hai l'effetto che hai con un tris e tantomeno lo sbilancio perchè non esce nulla dal baricentro del trattore, non hai estensioni che fanno da pendolo e condizionano lo sbilanciamento della macchina.

Con la contropendenza il gruppo che spruzza fa quello che fa il trattore la botte se scivola scivola, io ho un vigneto in contropendenza piccolino e di solito lo faccio con la botte piena se è tanto bagnato, non nego di andare tutto di traverso e magari dare un colpo di gas....... 

Per il costo di una macchina come il mio penso che saremo sui 15K ma non ho idea perchè ho il preventivo solo per quello che fa tre filari alla volta.

20190521_132417.jpg

vma3.jpg

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22 ore fa, Johndin ha scritto:

Il mio pesa circa 250kg il gruppo sul sollevatore e la botte saremo sui 5/6 quintali vuoto, non hai l'effetto che hai con un tris e tantomeno lo sbilancio perchè non esce nulla dal baricentro del trattore, non hai estensioni che fanno da pendolo e condizionano lo sbilanciamento della macchina.

Con la contropendenza il gruppo che spruzza fa quello che fa il trattore la botte se scivola scivola, io ho un vigneto in contropendenza piccolino e di solito lo faccio con la botte piena se è tanto bagnato, non nego di andare tutto di traverso e magari dare un colpo di gas....... 

Per il costo di una macchina come il mio penso che saremo sui 15K ma non ho idea perchè ho il preventivo solo per quello che fa tre filari alla volta.

20190521_132417.jpg

vma3.jpg

John ho capito che da te potrei entusiasmarmi. 

"... la botte se scivola scivola ...". 

Mi son sempre chiesto dopo aver fatto mente locale sulla mia derapata eroica cosa sarebbe successo se avessi accellerato.

Quanto costa il tris della Vma? Grazie.

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1 ora fa, CBO ha scritto:

John ho capito che da te potrei entusiasmarmi. 

"... la botte se scivola scivola ...". 

Mi son sempre chiesto dopo aver fatto mente locale sulla mia derapata eroica cosa sarebbe successo se avessi accellerato.

Quanto costa il tris della Vma? Grazie.

Però devi considerare una cosa @CBOtu parli di di tris con attacco a timone snodato e le tre calate dietro la macchina quindi hai un carrello a traino che segue il terreno nelle sue sconnessioni con tre tafanari enormi dietro che sbilanciano parecchio tutta la macchina anche qua da noi con questi cosi in manovra gli danno del voialtri se non chiudono le braccia esterne.

Questi atomizzatori hanno il gruppo montato sul sollevatore e quindi bloccato alla trattrice (se blocchi i bracci del sollevatore chiaramente perchè ci sono fenomeni che li tengono free) il carrello sta sullo snodo e è libero di inclinarsi per copiare il terreno, secondo me se hai esperienza di tris KWH non puoi avere un raffronto con questo tipo secondo me c'è un abisso di differenza.

Parlo anche di quello con tre calate rispetto al tris montato posteriormente alla botte in quanto a stabilità non si può paragonare proprio per come è costruito.

Il prezzo del 4.0 con elettrostatico passa i 36/7  

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22 ore fa, Johndin ha scritto:

Però devi considerare una cosa @CBOtu parli di di tris con attacco a timone snodato e le tre calate dietro la macchina quindi hai un carrello a traino che segue il terreno nelle sue sconnessioni con tre tafanari enormi dietro che sbilanciano parecchio tutta la macchina anche qua da noi con questi cosi in manovra gli danno del voialtri se non chiudono le braccia esterne.

Questi atomizzatori hanno il gruppo montato sul sollevatore e quindi bloccato alla trattrice (se blocchi i bracci del sollevatore chiaramente perchè ci sono fenomeni che li tengono free) il carrello sta sullo snodo e è libero di inclinarsi per copiare il terreno, secondo me se hai esperienza di tris KWH non puoi avere un raffronto con questo tipo secondo me c'è un abisso di differenza.

Parlo anche di quello con tre calate rispetto al tris montato posteriormente alla botte in quanto a stabilità non si può paragonare proprio per come è costruito.

Il prezzo del 4.0 con elettrostatico passa i 36/7  

Condivido. Il kwh ha una diversa distribuzione dei pesi avendo le ali su posteriore.

Quello che mi fa pensare di quello che scrivi e' lo snodo che lascia libero un elemento su cui tu non hai nessun controllo a differenza di una trainata. 

Noi lavoriamo all' interno di un binario con un margine di errore di 60/70 cm quando siamo comodi. Se scappa l' elemento libero il recupero e' complicato. 

Da vedere. 

36/37mila i.i. o i.e.? Tantini. Pochi rispetto al Kwh. 

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Iva esclusa, parlo del tris elettrostatico col Kit 4.0 e GPS integrato sulla macchina. 

Per quanto riguarda il traino della cisterna direi che a parte qualche giornata di molto bagnato e contropendenza forte (intendo che il mio trattore largo 1,45 in un filare largo 2,4, dove avevo scalzato coi dischi senza bandella contenitiva e era venuto un porcaio, con le ruote a monte toccavo il filare e lo specchietto toccava il filare a valle) fa un pò quello che vuole ma parliamo di casi limite.

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2 ore fa, Johndin ha scritto:

MI sembra un pò pochino, bisognerebbe andare a vederlo con qualcuno che ne capisce

E' una macchina che ha fatto almeno 6 stagioni. Ettari a stagione? 

10 hl del 2015. Sistema di ventilazione prerestiling. Deboluccio? E' un argomento che al baretto era facilmente causa di rottura di amicizie tra i pro. Noi hobbisti solo oroscopo: salute amore lavoro, in ordine di importanza.

12800*1.22 = 15600 eurini i.i.

Un 10 hl adesso con 45mila eurini i.i. te lo porti a casa con il panettone e bollicina in omaggio e ci prendi il 10% di credito de plano ovvero 3600/3700 eurini e da 45 scendiamo a 41500 eurini

15.6/41500 = 37.5%. Uno sconto di 2/3 % ci sta' tutto vista la volumetria della botte che lo rende oggi ancora meno appetibile di ieri per una certa fetta di colleghi e la stagionatura del mezzo.

Per @Gianni il Folle invece potrebbe essere un attrezzo da valutare perche' anche se il suo ettaraggio dovesse crescere a 10/12/14 ettari e' una macchina comunque valida che gli permette di chiudere il suo ettaraggio in giornata senza fare i salti mortali se non ha trasferimenti lunghi.

Una macchina relativamente leggera (il carro del 10 ql credo sia diverso da quello del 15 che dovrebbe essere quello del 20). Credo.

Una macchina parsimoniosa nei consumi. Stesso lotto stesso volumetria (20 hl) tra un Bertoni e un Friuli un fendino da 100 cv segna un gap negativo a sfafore del friuli di almeno 3 litri di gas/ora su lineari reali di poco piu' di 3200 mt reali. Tradotto son c.a. 25 litri/ha in meno con 16 trattamenti. 

Da verificare, come scritto, il sistema di ventilazione e la sua alimentazione. Ad @alefriuli, visto l' ettaraggio e quindi l' uso massivo che ne fa, le considerazioni del caso.

Anche l' Europiave fa un recupero elettrico. Qui il buon Andrea e lo spirito del commerciale che emerge con un 20% di ulteriore risparmio del prodotto che credo lasciera' perplesso @byago .

Da parte mia ribadisco che il recupero meno lavora meglio e' con una vegetazione da allegagione come quella in video. La dose o sottodose di p.a. che decidiamo di usare deve rimanere in campo. Certo non ci deve nemmeno essere un percolamento solo delle prime foglie perche' noi dobbiamo penetrare senza defogliare. 

Percolamento ammesso solo con insetticidi e antibot.

Bel ragazzone. 

 

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17 minuti fa, CBO ha scritto:

........e lo spirito del commerciale che emerge con un 20% di ulteriore risparmio del prodotto che credo lasciera' perplesso @byago....

Perplesso????...?, Esagera!

Non ha detto nulla, almeno un numero paragonabile. Siamo così ingenui! Acquistiamo cose la cui eccellenza è vantata dalle stesse persone che li vendono!

Certo, il motore elettrico a parità di trasferimento di forza rispetto ad un motore idraulico ha meno perdite e quindi un nt (rendimento) più alto; ma se mi cambi i parametri di Forza e non me li dici il castello cade.

Un pannello con 10.000 m³/h a 8 m/s" ha più o meno Forza di penetrazione di un pannello con 2500 m³/h a 55 m/s"? Perchè?

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