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caldaie a legna


martinaz

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qualcuno ha esperienza sulle caldaie combinate legna/gasolio???

 

Non avendo in casa la possibilità di caricare frequentemente la caldaia a legna o in casi di emergenza, dovrebbe intervenire il bruciatore di gasolio, poi con calma faccio il carico.

 

Riflessioni????

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Ripolvero la discussione per una domanda, ho visto la pubblicità di 40 anni fa di un "bollitore" Zani destinato all'uso prettamente agricolo dove non può arrivare l'energia elettrica, con funzionamento a petrolio, kerosene e gasolio, addirittura iscrivibile UMA; personalmente ne vidi uno un sacco di anni fa proprio in una stalla.

Qualcuno di voi ha conoscenza diretta o sa caratteristiche del suo funzionamento?, non avendo assistenza elettrica di funzionamento, per forza deve avere un bruciatore a pozzetto oppure a stoppino e regolatore a galleggiante.

 

2020-10-18 bollitore zani.jpg

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Ripolvero la discussione per una domanda, ho visto la pubblicità di 40 anni fa di un "bollitore" Zani destinato all'uso prettamente agricolo dove non può arrivare l'energia elettrica, con funzionamento a petrolio, kerosene e gasolio, addirittura iscrivibile UMA; personalmente ne vidi uno un sacco di anni fa proprio in una stalla.

Qualcuno di voi ha conoscenza diretta o sa caratteristiche del suo funzionamento?, non avendo assistenza elettrica di funzionamento, per forza deve avere un bruciatore a pozzetto oppure a stoppino e regolatore a galleggiante.

 

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Purtroppo così non ne ho mai viste neppure in Appennino ma so di cose simili in Malghe del Piemonte, viste ai tempi delle poche camminate in montagna.

Quella della locandina era una sorta di stufa adatta a multi combustibili.

Ormai ce ne sono di più evoluti e migliori in efficenza. Non per sminuire ma ad oggi persino nelle malghe si vedono installazioni tecnologiche simil retrò ma estremamente più scientifiche.

Adesso ci si spinge su modelli tipo caldaie multi combustibili molto più potenti in W e calore.

Molte strutture simili si basano ad oggi, da un pò su funzionamento tipo una Lucia's stone, un forno o stufa a pirolisi ad accensione dall'alto, a pressione atmosferica.

Ormai ce ne sono a bizzeffe di tutti i tipi, aitocostruibili su internet se ne trovano a centinaia appunto, nate, sviluppate e autocostruite per l'Africa e per le zone isolate. Il principio è più che una stufa economica, una sorta di pirolizzatore che usa pochissimo ossigeno, al contrario delle stufe vere e proprie. Come effocenza, sono principi diversi.

Sono tornate in voga dal 2003 e 2008 ad oggi non si vede più una frenesia sulla biomassa per via delle polveri sottili e degli adeguamenti al loro abbattimento. Il filone è in continuo sviluppo molto più in grosso.

Ad oggi ci si orienta su tutti i tipi di isolamento e controllo delle dispersioni di calore e energia più che sulla produzione di calore, energia. Ci si concentra su micro cicli combinati per recuperate calore ed energia in scala medio grande.

Sì si ridpolveano e evolvono tecnologie e strutture degli anni'70 frutto delle varie crisi energetiche. Noi oggi conosciamo i limiti e i danni anche dell'esaltata biomassa. Parlo per esperuenza perchè ero presente quando si sono presentati due simpatici termotecnici della provincia per verificare l'impianto a legna e non in Trentino-AltoAdoge-SüdTirol come ci si potrebbe pensare.

 

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10 ore fa, Tiziano ha scritto:

Ripolvero la discussione per una domanda, ho visto la pubblicità di 40 anni fa di un "bollitore" Zani destinato all'uso prettamente agricolo dove non può arrivare l'energia elettrica, con funzionamento a petrolio, kerosene e gasolio, addirittura iscrivibile UMA; personalmente ne vidi uno un sacco di anni fa proprio in una stalla.

Qualcuno di voi ha conoscenza diretta o sa caratteristiche del suo funzionamento?, non avendo assistenza elettrica di funzionamento, per forza deve avere un bruciatore a pozzetto oppure a stoppino e regolatore a galleggiante.

 

2020-10-18 bollitore zani.jpg

Io me lo ricordo. Quando ero bambino lo utilizzava mio padre in stalla per riscaldare l'acqua per per sciogliere poi il latte in polvere per i vitelli. Il serbaotio a tanica davanti si asportava per poter far rifornimento di gasolio e tramite la manopolina sulla tanica si apriva e chiudeva il flusso di gasolio per accendere o spegnere il bruciatore. Il gasolio tramite un piccolo imbuto posizionato sotto alla tanica veniva convogliato al bruciatore nella zona sottostante alla caldaia.

Per l'accensione utilizzava dei fiammiferi, (mi ricordo il pacchetto posizionato lì vicino), però non mi ricordo di preciso come. La regolazione della fiamma , se non ricordo male, come dicevo avveniva tramite la manopola sulla tanica.

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20 ore fa, CultivarSé ha scritto:

Purtroppo così non ne ho mai viste neppure in Appennino ma so di cose simili in Malghe del Piemonte

La mia è solo una curiosità intrinseca, mi ha pure sorpreso la convenzione UMA, cioè di poterlo iscrivere per avere il combustibile agevolato, cosa, tra l'altro, logicissima. Più che altro mi domandavo del tipo di bruciatore, poichè gestire il kerosene o il gasolio, cioè la sua vaporizzazione per bruciarlo, deve avere accorgimenti specifici; probabilmente avrà il bruciatore a pozzetto con anello in ghisa e fori radiali.

13 ore fa, Manu ha scritto:

Io me lo ricordo. Quando ero bambino lo utilizzava mio padre in stalla per riscaldare l'acqua...

Grazie per la tua testimonianza!!, vorrei chiederti: ma il riscaldamento dell'acqua avveniva in modo abbastanza rapido o occorreva molto tempo?, dal camino emetteva fumo o era abbastanza pulito?, l'acqua era inserita a mano o era a riempimento automatico (acquedotto e galleggiante?).

Ora noi ridiamo per certe cose, ma all'epoca, in certe abitazioni coloniche non andava molto meglio e l'acqua calda era un lusso.

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Grazie per la tua testimonianza!!, vorrei chiederti: ma il riscaldamento dell'acqua avveniva in modo abbastanza rapido o occorreva molto tempo?, dal camino emetteva fumo o era abbastanza pulito?, l'acqua era inserita a mano o era a riempimento automatico (acquedotto e galleggiante?).
Ora noi ridiamo per certe cose, ma all'epoca, in certe abitazioni coloniche non andava molto meglio e l'acqua calda era un lusso.
No, ridere no perchè cime dicevo, sono ritornate anzi coesistono vecchi progetti cou nuovi. Molti fac simile sono open. È attualissimo.
Solo che tra modelli, dosegni, fai da te è dofficile ricordarsi modelli datati. Una certa curiosità è lecita anche se, il fattore che ha rispolverato e rimesso in auge queste stufe-caldaie è qyello delle biomasse, lo sforzo per liberarsi di combustibili fossili e distillati del petrolio. Una nuova vita votata al riciclo, al naturale e allo svincolo economico e dipendente dai vari potentati.
Vedere la pubblicotà e l'idea passata in chiave attuale, non la definirei chiave moderna e non mi approccerei al tema come se ad oggi si deridesse un prodotto che è sempre valido.

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Il caricamento era completamente manuale. Nella parte superiore c'era uno sportello in lamiera che si apriva e permetteva di caricare l'acqua con secchi o con la canna dell'acqua.

Per quanto riguarda la velocità di riscaldamento non saprei dirti. Il fumo ho un vago ricordo fosse scuretto......

Curiosità che non si capisce bene dalla foto: se non ricordo male (ma ne sono quasi sicuro) il tubo del camino passava all'interno della vasca in modo da recuperare parte del calore dei fumi per riscaldare l'acqua

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22 ore fa, CultivarSé ha scritto:

No, ridere no perchè cime dicevo....

Non era rivolto a te, ma in senso lato, ovvero oggi molti (nati già con la camicia e il sedere nel burro -al cul in dal bùter-come diceva mia nonna)fanno presto a criticare e deridere ma in certe abitazioni i sanitari arrivarono proprio assieme al bollitore in stalla....

13 ore fa, Manu ha scritto:

se non ricordo male (ma ne sono quasi sicuro) il tubo del camino passava all'interno.....

Di sicuro, infatti se si osserva bene l'immagine si nota che il bruciatore a paiolo e relative fessure d'alimentazione aria è sottostante il bollitore e il tubo del camino ne è una estensione, esattamente come gli scaldabagni a legna, con il tubo centrale del passaggio fumi che transita all'interno del boiler per cederne il calore.

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Di sicuro, infatti se si osserva bene l'immagine si nota che il bruciatore a paiolo e relative fessure d'alimentazione aria è sottostante il bollitore e il tubo del camino ne è una estensione, esattamente come gli scaldabagni a legna, con il tubo centrale del passaggio fumi che transita all'interno del boiler per cederne il calore.
Sì si l9 so, confermavo e fissavo il principio.

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