ggb58 Inviato 19 Settembre 2019 Condividi Inviato 19 Settembre 2019 Sarebbe interessante sapere, modello e marca trattore, ogni marca ha un sistema tenditori, che possono essere simili o no, Fendt è a se, poi si passa a impostazioni sforzo controllato, che, è vincolato a come è concepito l'aratro, non più tardi di ieri, parametri in completo disaccordo con tecnici jd, risultati pure, ma questa è un altra storia Scusate, per tenditori liberi, intendevo flottante, il tenditore in qualsiasi impostazione, deve essere libero, (senza le spine che lo bloccano) perché lavora in spinta! 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Niky199 Inviato 19 Settembre 2019 Condividi Inviato 19 Settembre 2019 Allora vediamo se riesco a spiegarmi. Io ho sempre lavorato con il timone dell'aratro libero, e tiranti completamente bloccati come in foto 1. Ieri invece ho provato con timone libero e tenditori bloccati in spinta, e con un po' di gioco, come in foto 2, e sembra di avere un po' di guadagno. Sto diventando matto... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
miro filippucci Inviato 19 Settembre 2019 Condividi Inviato 19 Settembre 2019 Diciamo che la base è tiranti che in lavoro sono disimpegnati e niente snodi in giro sull' attrezzo se non si devono fare arature in curva estrema.Poi dentro solco visto l' allineamento dei carichi con barra libera ti accorgi di meno di eventuali disomogeinità di lavoro .Sono cose che ho sperimentato su piccoli trattori dove la macchina sente subito impostazioni che si discostano da questa norma, sui grossi forse la macchina non soffre e uno si perde in mille esperimenti rimanendo con le idee confuse.Inviato dal mio SM-J330FN utilizzando Tapatalk Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Niky199 Inviato 19 Settembre 2019 Condividi Inviato 19 Settembre 2019 Quindi dici che dovrei sbloccare del tutto i tiranti? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Alessandro82 Inviato 19 Settembre 2019 Condividi Inviato 19 Settembre 2019 (modificato) se li sblocchi del tutto anche se blocchi la testata ti ritrovi che l'aratro ti sbatte a destra e sinistra con quel tipo di tirante quando lo alzi.quando lavori con il sollevatore libero deve potersi bloccare quando lo alzi,altrimenti ti basta entrare nel solco che ti parte verso il basso di colpo.nelle foto c'è il tirante sbloccato e bloccato del fendt Modificato 19 Settembre 2019 da Alessandro82 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ggb58 Inviato 19 Settembre 2019 Condividi Inviato 19 Settembre 2019 (modificato) 3 ore fa, Niky199 ha scritto: Allora vediamo se riesco a spiegarmi. Io ho sempre lavorato con il timone dell'aratro libero, e tiranti completamente bloccati come in foto 1. Ieri invece ho provato con timone libero e tenditori bloccati in spinta, e con un po' di gioco, come in foto 2, e sembra di avere un po' di guadagno. Sto diventando matto... Diciamo che la foto due, è l'impostazione corretta, in effetti lo sforzo controllato lavora agendo sull'eccentrico dell'asse bracciali, presumo si tratti di gruppo SDF, se lo blocchi il carico va sul tenditore non sull'asse bracciali, nel lato dx c'è la leva che va sulla molla, ( l'elettronica è lo stesso concetto, ma con le cellule di carico in posizioni diverse a seconda dei marchi) se vuoi ottenere l'effetto alto bloccato, basso libero, basta spostare il fulcro posteriore stabilizzatore, più alto di 60 mm, allungare il perno perché non si sfili in assenza di attrezzatura, punti le piastre forate sui supporti stabilizzatori, simuli le situazioni di lavoro, alto basso, verifichi la funzionalità SMONTI i supporti saldi il tutto ed il gioco è fatto, dubbi?chiedi! La regolazione poi VA FATTA ad attrezzo COMPLETAMENTE ALTO Modificato 19 Settembre 2019 da ggb58 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ggb58 Inviato 19 Settembre 2019 Condividi Inviato 19 Settembre 2019 33 minuti fa, Alessandro82 ha scritto: se li sblocchi del tutto anche se blocchi la testata ti ritrovi che l'aratro ti sbatte a destra e sinistra con quel tipo di tirante quando lo alzi.quando lavori con il sollevatore libero deve potersi bloccare quando lo alzi,altrimenti ti basta entrare nel solco che ti parte verso il basso di colpo.nelle foto c'è il tirante sbloccato e bloccato del fendt Dove imposti lo sforzo controllato? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Niky199 Inviato 19 Settembre 2019 Condividi Inviato 19 Settembre 2019 Ok grazie Gabriele, comunque il trattore è New Holland, nello specifico Tl 90. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Alessandro82 Inviato 19 Settembre 2019 Condividi Inviato 19 Settembre 2019 30 minuti fa, ggb58 ha scritto: Dove imposti lo sforzo controllato? cosa intendi con dove? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ggb58 Inviato 19 Settembre 2019 Condividi Inviato 19 Settembre 2019 Nella scala da 0 a 100, non il sollevatore, lo sforzo controllato Il 19/9/2019 Alle 17:54, Niky199 ha scritto: Ok grazie Gabriele, comunque il trattore è New Holland, nello specifico Tl 90. Scusa, ingrandendo la foto ho capito l'errore, se fai la modifica, puoi lavorare anche con altri attrezzi nello stesso modo, esempio l'estirpatore, che avendo una larghezza maggiore e attacco fisso, va a caricare trasversalmente si su sollevatore che sui rulli, con l'aratro puoi bloccare la barra traino, sarà più semplice valutare il trasversale ed allineare il carico, cosa più complessa con la barra libera Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Alessandro82 Inviato 19 Settembre 2019 Condividi Inviato 19 Settembre 2019 31 minuti fa, ggb58 ha scritto: Nella scala da 0 a 100, non il sollevatore, lo sforzo controllato 60% Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ggb58 Inviato 19 Settembre 2019 Condividi Inviato 19 Settembre 2019 Quindi posizione, se consideriamo 0 come massimo sforzo e cento come massimo controllo della posizione, li riporta la simbologia ove una freccia su u una giù indica posizione controllata e un aratro stilizzato indica lo sforzo controllato, (capisco le tue perplessità o dubbi ma credimi è così lavorate tutti così, in effetti chi mai ha sollevato il problema o parlato di quel misterioso parametro! Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
miro filippucci Inviato 19 Settembre 2019 Condividi Inviato 19 Settembre 2019 Quindi dici che dovrei sbloccare del tutto i tiranti?Del tutto no quel minimo per vederli flottanti nell' asola quando lavori e che non sbatacchi esageratamente l' attrezzo quando è sollevatoInviato dal mio SM-J330FN utilizzando Tapatalk Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Alessandro82 Inviato 19 Settembre 2019 Condividi Inviato 19 Settembre 2019 2 ore fa, ggb58 ha scritto: Quindi posizione, se consideriamo 0 come massimo sforzo e cento come massimo controllo della posizione, li riporta la simbologia ove una freccia su u una giù indica posizione controllata e un aratro stilizzato indica lo sforzo controllato, (capisco le tue perplessità o dubbi ma credimi è così lavorate tutti così, in effetti chi mai ha sollevato il problema o parlato di quel misterioso parametro! secondo me se hanno fatto una scala da 0 a 100 e io lo uso a 60 penso che richiami dopo un determinato sforzo e secondo me le freccie che ci sono in basso e che si accendono e spengono verso il basso o l'alto segnalano i movimenti che fa il sollevatore. probabilmente a 0 richiamerà alla minima variazione e a 100 non richiamerà, a 60 penso che richiami, altrimenti avrebbero messo un pulsante e non una scala di regolazioni. sicuramente le tue affermazioni sono frutto di uno studio delle macchine e non pareri da bar o da sentito dire.farò un video quando riprenderò le arature x poterci confrontare 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ggb58 Inviato 19 Settembre 2019 Condividi Inviato 19 Settembre 2019 (modificato) Ora, non mi dilungo a spiegare il meccanismo, ma in termini semplici, se misuro il mm con il metro ho un idea, se lo misuro col micrometro ne ho un altra, più mi avvicino allo zero, maggiore è la precisione di intervento, più lavoro vicino al 100 minore è lo spostamento del sollevatore rispetto al corpo macchina, in sintesi analisi del carico o mantenimento della posizione, quando lavoro con un attrezzo, il trattore si muove sul piano del terreno, l'attrezzo deve essere svincolato dai cambiamenti di livello, altrimenti li riporta, ma deve essere solidale, per caricare la macchina nel momento, e solo in quello, di cambiamento del carico, così ottengo trazione, e non l' effetto di sollevamento, nell'uscita nelle capezzagne, ma nel rimanere interrato a prescindere dalla posizione del trattore. A questo concorrono anche altri fattori come la triangolazione dei tiri, ( distanza e altezza attacchi a tre punti) le nostre perplessità sull'utilizzo o meno dell' impiego corretto dei parametri dello sforzo controllato, sono convalidate dal fatto che, nessuno, ne abbia mai spiegato come e perché si debba utilizzare, ne di altri fattori che ne concorrano al corretto funzionamento, ma, dato che la fisica regola le forze in gioco, se ne sfrutto le dinamiche ho necessità di minor potenza per fare lì stesso lavoro, mentre in agricoltura succede esattamente l'opposto, non più tardi di mercoledì scorso, con il disappunto dei tecnici JD, ho dimostrato loro quelli che ti sto dicendo, impostando il parametro all' opposto di loro, esattamente quello che ti sto dicendo, la controindicazione di questo modo di operare è il carico a cui sottopongo la struttura dell'aratro, che viene usata per trasmettere motricità, un poco come prendere un filo di ferro, metterlo solo in tiro, o fletterlo continuamente, la resilienza è completamente diversa, buona riflessione P.S. Mi sono scordato di precisare che: questa impostazione vale su Fendt, il concetto è lo stesso ma a seconda dei marchi, la posizione o lo sforzo controllato, si alternano o da un lato o dall'altro della scala, addirittura jd, con variare delle serie lo ha invertito, tanto per tenervi svegli ed attenti ... Modificato 19 Settembre 2019 da ggb58 3 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianni il Folle Inviato 20 Settembre 2019 Condividi Inviato 20 Settembre 2019 Ma quindi non ho capito, ci dici di utilizzarlo tutto da una parte, cioè tutto sul richiamo più accentuato? Io ho sdf e anch'io come Alessandro lo uso circa sull' 60% xké mi sembra il compromesso migliore..Inviato dal mio HUAWEI VNS-L31 utilizzando Tapatalk Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Alessandro82 Inviato 20 Settembre 2019 Condividi Inviato 20 Settembre 2019 10 ore fa, ggb58 ha scritto: Ora, non mi dilungo a spiegare il meccanismo, ma in termini semplici, se misuro il mm con il metro ho un idea, se lo misuro col micrometro ne ho un altra, più mi avvicino allo zero, maggiore è la precisione di intervento, più lavoro vicino al 100 minore è lo spostamento del sollevatore rispetto al corpo macchina, in sintesi analisi del carico o mantenimento della posizione, quando lavoro con un attrezzo, il trattore si muove sul piano del terreno, l'attrezzo deve essere svincolato dai cambiamenti di livello, altrimenti li riporta, ma deve essere solidale, per caricare la macchina nel momento, e solo in quello, di cambiamento del carico, così ottengo trazione, e non l' effetto di sollevamento, nell'uscita nelle capezzagne, ma nel rimanere interrato a prescindere dalla posizione del trattore. A questo concorrono anche altri fattori come la triangolazione dei tiri, ( distanza e altezza attacchi a tre punti) le nostre perplessità sull'utilizzo o meno dell' impiego corretto dei parametri dello sforzo controllato, sono convalidate dal fatto che, nessuno, ne abbia mai spiegato come e perché si debba utilizzare, ne di altri fattori che ne concorrano al corretto funzionamento, ma, dato che la fisica regola le forze in gioco, se ne sfrutto le dinamiche ho necessità di minor potenza per fare lì stesso lavoro, mentre in agricoltura succede esattamente l'opposto, non più tardi di mercoledì scorso, con il disappunto dei tecnici JD, ho dimostrato loro quelli che ti sto dicendo, impostando il parametro all' opposto di loro, esattamente quello che ti sto dicendo, la controindicazione di questo modo di operare è il carico a cui sottopongo la struttura dell'aratro, che viene usata per trasmettere motricità, un poco come prendere un filo di ferro, metterlo solo in tiro, o fletterlo continuamente, la resilienza è completamente diversa, buona riflessione Sicuramente l'argomento è complesso/curioso/interessante. l'unica mia perplessità è che mi sembra strano che conoscendo il fendt abbia fatto una scala di regolazione al 100esimo e che non funzioni. ti faccio un esempio :lavorando con il distributore in continuo se vado a regolare la portata sulla scala il 100esimi realmente mi rendo conto della differenza, anche aumentando solo di un 1%,cosa che con altri marchi.che ho provato nn avviene.quindi presumo che la scala funzioni..poi nn si finisce mai di imparare e di scoprire cose nuove e siamo qua x questo Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Niky199 Inviato 20 Settembre 2019 Condividi Inviato 20 Settembre 2019 Io col mio tengo la leva a 4-5 tacche dalla massima sensibilità. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ggb58 Inviato 20 Settembre 2019 Condividi Inviato 20 Settembre 2019 1 ora fa, Niky199 ha scritto: Io col mio tengo la leva a 4-5 tacche dalla massima sensibilità. Non bisogna confondere la sensibilità con lo sforzo controllato, sono cose diverse 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nick670H Inviato 20 Settembre 2019 Condividi Inviato 20 Settembre 2019 17 minuti fa, ggb58 ha scritto: Non bisogna confondere la sensibilità con lo sforzo controllato, sono cose diverse magari c'è già... ma forse servirebbe una discussione dove qualcuno spieghi esattamente come funziona un sollevatore, e battezzi col nome corretto componenti e funzioni. Leggendo questa interessantissima discussione (aratri portati) a volte ho l'impressione che in tanti si voglia dire la stessa cosa, senza però rendersene conto... 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ggb58 Inviato 20 Settembre 2019 Condividi Inviato 20 Settembre 2019 2 ore fa, Alessandro82 ha scritto: Sicuramente l'argomento è complesso/curioso/interessante. l'unica mia perplessità è che mi sembra strano che conoscendo il fendt abbia fatto una scala di regolazione al 100esimo e che non funzioni. ti faccio un esempio :lavorando con il distributore in continuo se vado a regolare la portata sulla scala il 100esimi realmente mi rendo conto della differenza, anche aumentando solo di un 1%,cosa che con altri marchi.che ho provato nn avviene.quindi presumo che la scala funzioni..poi nn si finisce mai di imparare e di scoprire cose nuove e siamo qua x questo Non ho detto che non funziona ho detto che, a 0 ho il massimo controllo dello sforzo controllato, a 100 quello della posizione, quindi se il trattore muovendosi sul terreno che sicuramente non è regolare, cambia assetto, se l'aratro è vincolato, cambia anch'esso. Se diversamente ho un analisi del carico, quello e soli quello modifica la reazione del sollevatore. Analisi del carico precisa, risposta precisa Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Niky199 Inviato 20 Settembre 2019 Condividi Inviato 20 Settembre 2019 La differenza qual è? La sensibilità regola la frequenza degli interventi mentre la regolazione dello sforzo regola la portata degli interventi? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ggb58 Inviato 20 Settembre 2019 Condividi Inviato 20 Settembre 2019 1 minuto fa, Niky199 ha scritto: La differenza qual è? La sensibilità regola la frequenza degli interventi mentre la regolazione dello sforzo regola la portata degli interventi? Allora, parliamo di sollevatore elettronico, che per elettronico si intende la funzione di controllo. Abbiamo: profondità, sforzo controllato, sensibilità. Diciamo che su Fendt e jd, la sensibilità e collegata allo sforzo, molto meno incasinata di altri in cui più parametri vanno poi in conflitto. IL RADAR VA SPENTO. Si regola lo sforzo, che ha la funzione di analisi, migliore è l'analisi più precisa la risposta, un poco come misurare con strumenti digitali al posto del metro. La profondità di lavoro viene stabilita con il sollevatore, qui diventa fondamentale la triangolazione del tiro sull'aratro, generalmente il terzo punto crea un parallelogramma con il sollevatore, cosa che mi elimina diverse possibilità, quindi analisi del carico, carico tramite il sollevatore, non vedo nulla di complicato, se poi cosa attacco non mi permette di ottenere o sfruttare la macchina ed il suo potenziale, dovrei riflettere sul fatto, ora permettetemi uno sfogo, ma chi vi vende la macchina non vi spiega come e perché funziona? NO! Quando e come avete affrontato il discorso traino, triangolazioni di tiro, altezza dei traini ecc. Si parla di agricoltura 4.0 Togliamo pure il quattro, scendiamo dalla cabina e cominciamo ad analizzare il sollevatore, perché, per chi non lo sapesse è lì che si attacca l'aratro. 2 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Calle 89 Inviato 20 Settembre 2019 Condividi Inviato 20 Settembre 2019 Allora, parliamo di sollevatore elettronico, che per elettronico si intende la funzione di controllo. Abbiamo: profondità, sforzo controllato, sensibilità. Diciamo che su Fendt e jd, la sensibilità e collegata allo sforzo, molto meno incasinata di altri in cui più parametri vanno poi in conflitto. IL RADAR VA SPENTO. Si regola lo sforzo, che ha la funzione di analisi, migliore è l'analisi più precisa la risposta, un poco come misurare con strumenti digitali al posto del metro. La profondità di lavoro viene stabilita con il sollevatore, qui diventa fondamentale la triangolazione del tiro sull'aratro, generalmente il terzo punto crea un parallelogramma con il sollevatore, cosa che mi elimina diverse possibilità, quindi analisi del carico, carico tramite il sollevatore, non vedo nulla di complicato, se poi cosa attacco non mi permette di ottenere o sfruttare la macchina ed il suo potenziale, dovrei riflettere sul fatto, ora permettetemi uno sfogo, ma chi vi vende la macchina non vi spiega come e perché funziona? NO! Quando e come avete affrontato il discorso traino, triangolazioni di tiro, altezza dei traini ecc. Si parla di agricoltura 4.0 Togliamo pure il quattro, scendiamo dalla cabina e cominciamo ad analizzare il sollevatore, perché, per chi non lo sapesse è lì che si attacca l'aratro. Devo lodare L ultimo pezzo che hai scritto, fuori tema ma faccio un esempio, trebbia nuova terzista parte a smanettare con tutta L elettronica in cabina e dice così è perfetta e in un ora non ha mai guardato sotto L andana, morale?agricoltore incazzato nero e grano a terra ma non qualche chicco,quintali.Se si vuole fare gli agricoltori c’è da sporcarsi le mani e mangiare polvere dietro gli attrezzi e poi allora si può migliorare con L elettronica, mio modesto parere da 30enne con solo 6 anni di esperienza.Inviato dal mio iPad Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
miro filippucci Inviato 20 Settembre 2019 Condividi Inviato 20 Settembre 2019 Alla fine i vecchi sistemi meccanici nei quali una funzione escludeva l' altra non erano per niente male.Ha ragione Gabriele puntare sul controllo della posizione per impostare la profondità paga solo in caso di campi livellati , in tempra e solchi puliti Inviato dal mio SM-J330FN utilizzando Tapatalk Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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