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2 ore fa, luigite ha scritto:

 

La novità per le leguminose e in particolare per l'erba medica dovrebbero essere nuovi inoculi a base di rizobatteri e altri batteri della rizosfera selezionati per migliorare le "prestazioni" di azotofissazione della medica (rispetto a quelli che sono già presenti nel terreno stesso o che sono stati depressi da fitosanitari, etc). Rispetto alle sementi inoculate solo con rizobio danno anche altri vantaggi. Si può fare l'inoculo sia alla semina (ideale) che con la coltura in atto.

 

Rizobio NitroGenius 4.0.pdf

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Il 10/1/2025 at 13:17, luigite ha scritto:

 

La novità per le leguminose e in particolare per l'erba medica dovrebbero essere nuovi inoculi a base di rizobatteri e altri batteri della rizosfera selezionati per migliorare le "prestazioni" di azotofissazione della medica (rispetto a quelli che sono già presenti nel terreno stesso o che sono stati depressi da fitosanitari, etc). Rispetto alle sementi inoculate solo con rizobio danno anche altri vantaggi. Si può fare l'inoculo sia alla semina (ideale) che con la coltura in atto.

Si ma le prestazioni di azotofissazione sono a vantaggio della coltura e cioè fa più pianta o delle colture che seguono?

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  • 4 settimane dopo...
2 ore fa, Bio27 ha scritto:

Per concimazione di fondo biologica per erba medica che prodotto consigliate? Terreno alta collina Emiliana piuttosto povero. 

Guanito costa una follia. 

Biorex può andare? 

Altri consigli? 

Tutto ciò che di base ha fosforo e so non tanto l'azoto. Non esiste una ricetta, serve tempo perchè l'organico ha ben più volume e peso del prodotto di sintesi. In primis il fondo organico fosse anche composto o altro che non può mancare, secondo tutto ciò che ha fosforo compresa la Pollina e la pollina anche essiccata che rispetto ai prodotti famosi in uso in Bio di certo col prezzo sfigura. Tanto meno di 4q di un organico secco non ha senso dare niente, un organico tal quale ti diverti a buttare dumperate di roba ma fosse solo compost alla fine l'effetto lo senti. Ci fosse ancora la cornunghia si potrebbe usare anche se è un prodotto molto lungo di certo non ad effetto rapido come la pollina. Resta il fatto del pH troppo alto solitamente che anche alla medica non è che piaccia. La fortuna che voi a potassio, calcio e magnesio siete a posto...😆

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3 ore fa, Bio27 ha scritto:

Per concimazione di fondo biologica per erba medica che prodotto consigliate? Terreno alta collina Emiliana piuttosto povero. 

Guanito costa una follia. 

Biorex può andare? 

Altri consigli? 

Dare azoto organico ad una coltura leguminosa azotofissatrice a crescita lenta, soprattutto nel primo anno d'impianto sono soldi buttati. Fosforo ammesso in biologico bisogna vedere ph del terreno, se è un terreno ostico che te lo immobilizza tutto quello che metti sono altri soldi buttati. Se il terreno è magrissimo di collina meglio un pò di sostanza organica es. letame maturo, o altro sempre a basso tenore di azoto (che non serve alla medica). Per il letame fresco porta molte infestanti, che pure se poi possono essere falciate o trinciate vanno a competere molto con la medica ai primi stadi,  da usare proprio quando non si ci sono altre alternative. Molti nelle tue stesse condizioni non concimano e aspettano che il secondo anno il medicaio cominci a produrre qualcosa una volta che ha radicato bene, ma almeno non buttano soldi e non devono tribolare con le infestanti il primo anno. Su terreno povero bisogna mettere in conto che il primo anno la medica va piano piano non è come in pianura. 

Modificato da luigite
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9 minuti fa, ENRICOBUS ha scritto:

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E lo scrivi qui..... su "erba medica-tecnica e scelte colturali"??? .... mettilo almeno in "coltivazione della patata" almeno sei in tema

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2 ore fa, luigite ha scritto:

Dare azoto organico ad una coltura leguminosa azotofissatrice a crescita lenta, soprattutto nel primo anno d'impianto sono soldi buttati. Fosforo ammesso in biologico bisogna vedere ph del terreno, se è un terreno ostico che te lo immobilizza tutto quello che metti sono altri soldi buttati. Se il terreno è magrissimo di collina meglio un pò di sostanza organica es. letame maturo, o altro sempre a basso tenore di azoto (che non serve alla medica). Per il letame fresco porta molte infestanti, che pure se poi possono essere falciate o trinciate vanno a competere molto con la medica ai primi stadi,  da usare proprio quando non si ci sono altre alternative. Molti nelle tue stesse condizioni non concimano e aspettano che il secondo anno il medicaio cominci a produrre qualcosa una volta che ha radicato bene, ma almeno non buttano soldi e non devono tribolare con le infestanti il primo anno. Su terreno povero bisogna mettere in conto che il primo anno la medica va piano piano non è come in pianura. 

insomma non diciamo troppe eresie da manuale. Il fosforo in bio purtroppo non ha troppe fonti una volta erano le scorie thomas ma lasciamo perdere, andavano su terreni bassi di pH e provenendo da altoforni figuriuamoci pochi o tanti teneva anche mooolti metalli.

In bio è tutta sostanza organica che è legata per forza all'azoto. Farina di ossa se si trova, cornunghia, pollina, pennicciato ecc... Guano stesso.... tutto legato all'azoto, Forme che per natura sono lente a rilasciare azoto e fosforo chiaro premesso il pH. Direi di buttare fiocchi di zolfo puro prima che comunque fa bene. In Collina e in terreni argillosi va la medica per avere un prato lungo e tenere su la terra. La medica in collina si usa anche per le frane e gli smottamenti non solo come foraggio o in doverosa rotazione.... se la medica non fa radici è ben più che un problema. Dai che c'è tempo, fino ad aprile c'è tempo per far tutto, meteo caino a parte.

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5 ore fa, luigite ha scritto:

Dare azoto organico ad una coltura leguminosa azotofissatrice a crescita lenta, soprattutto nel primo anno d'impianto sono soldi buttati. Fosforo ammesso in biologico bisogna vedere ph del terreno, se è un terreno ostico che te lo immobilizza tutto quello che metti sono altri soldi buttati. Se il terreno è magrissimo di collina meglio un pò di sostanza organica es. letame maturo, o altro sempre a basso tenore di azoto (che non serve alla medica). Per il letame fresco porta molte infestanti, che pure se poi possono essere falciate o trinciate vanno a competere molto con la medica ai primi stadi,  da usare proprio quando non si ci sono altre alternative. Molti nelle tue stesse condizioni non concimano e aspettano che il secondo anno il medicaio cominci a produrre qualcosa una volta che ha radicato bene, ma almeno non buttano soldi e non devono tribolare con le infestanti il primo anno. Su terreno povero bisogna mettere in conto che il primo anno la medica va piano piano non è come in pianura. 

Sono consapevole che l'azoto non serve a nulla, ma è pur vero che in ogni caso i concimi organici ne hanno un contenuto bassissimo, si apporta perlopiù sostanza organica alla fine o sbaglio? Che nei miei terreni male non fa.

Il concime bio con il più alto contenuto di fosforo che conosco è il guanito che ha un titolo di 15% se non sbaglio, ma costa addirittura 85 €/q, forse si trova anche ad appena meno. 

Letame non mi è disponibile purtroppo. 

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14 ore fa, CultivarSé ha scritto:

 In Collina e in terreni argillosi va la medica per avere un prato lungo e tenere su la terra. La medica in collina si usa anche per le frane e gli smottamenti non solo come foraggio o in doverosa rotazione.... se la medica non fa radici è ben più che un problema.

Quello è il punto principale, in collina, ancor di più su terreni ostici di alta collina in pendenza, la medica si fa più per allungare la rotazione e mantenere un minimo "vitale" di fertilità del terreno che per obiettivo produzione. La medica, soprattutto gli ecotipi o le varietà da collina, si adattano a radicare bene su terreni magri poveri di sostanza organica, e pur sempre una leguminosa che riesce a fissare l'azoto atmosferico con i rizobi.

11 ore fa, Bio27 ha scritto:

Sono consapevole che l'azoto non serve a nulla, ma è pur vero che in ogni caso i concimi organici ne hanno un contenuto bassissimo, si apporta perlopiù sostanza organica alla fine o sbaglio? Che nei miei terreni male non fa.

Sostanza organica non fa mai male, ma se non a basso costo o autoprodotta dalla stessa azienda (esempio aziende zootecniche) bisogna valutare se conviene apportarla a quella coltura. 

Più che concimazione di fondo ( per definizione l'effetto della concimazione dovrebbe durare per tutta la vita del prato min 4-5 anni )  forse concimazione ad effetto starter, quindi piccoli quantitativi localizzati alla semina solo per la partenza della coltura

11 ore fa, Bio27 ha scritto:

Il concime bio con il più alto contenuto di fosforo che conosco è il guanito che ha un titolo di 15% se non sbaglio, ma costa addirittura 85 €/q, forse si trova anche ad appena meno. 

Bisogna fare una distinzione importante tra i diversi obiettivi delle tecniche di concimazione :

1) Concimazione di fondo per medicaio (prati avvicendati): siccome per definizione deve durare per tutta la vita del prato si distribuiscono prima della semina grandi quantitativi di sostanza organica umificata e gli elementi poco mobili, quindi letame (o surrogati come oggi ad esempio il compost) e fosforo e potassio (potassio solo nei terreni che sono poveri). Siccome poco mobili e le radici arriverano a belle profondità più interrati meglio è.

2)Concimazione starter alla semina. Se i rizobi all'inizio sono pochi o lavorano poco si posso dare localizzate alla semina poche unità di azoto per dare un effetto "starter". in genere max20-30 kg di N/ha, di più sono solo per far da a mangiare le infestanti.

3) Concimazione annuale per medicaio. Quindi in copertura. A senso intervenire con pochi prodotti.

Inoltre apporto di fosforo minerale vs apporto fosforo organico:

Nella concimazione di fondo si usa fosforo minerale, su terreni "normali" almeno 100-120 kg/ha di P2O5. Può avere senso fornirli con il perfosfato o con un binario o ternario a basso % azoto, ma volendo usare fosforo organico andrei a spendere minimo 600-700 euro/ha (esempio 7-8q/ha di guanito). 

Adesso le ulteriori complicazioni sono:  biologico + alta collina. 

14 ore fa, CultivarSé ha scritto:

Il fosforo in bio purtroppo non ha troppe fonti una volta erano le scorie thomas ma lasciamo perdere, andavano su terreni bassi di pH e provenendo da altoforni figuriuamoci pochi o tanti teneva anche mooolti metalli.

di minerale ammesso c'è il fosfato tenero naturale. Cadmio?

2 ore fa, daniele74 ha scritto:

io uso il boneprot 1

circa 300 €/t

 30 euro/quintale. 5%P205, il mescolare la pollina con altre lettiere fa diminuire fosforo però abbassa il prezzo al quintale, per alcune colture può essere conveniente.

 

 

 

 

 

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4 ore fa, luigite ha scritto:

Quello è il punto principale, in collina, ancor di più su terreni ostici di alta collina in pendenza, la medica si fa più per allungare la rotazione e mantenere un minimo "vitale" di fertilità del terreno che per obiettivo produzione. La medica, soprattutto gli ecotipi o le varietà da collina, si adattano a radicare bene su terreni magri poveri di sostanza organica, e pur sempre una leguminosa che riesce a fissare l'azoto atmosferico con i rizobi.

Sostanza organica non fa mai male, ma se non a basso costo o autoprodotta dalla stessa azienda (esempio aziende zootecniche) bisogna valutare se conviene apportarla a quella coltura. 

Più che concimazione di fondo ( per definizione l'effetto della concimazione dovrebbe durare per tutta la vita del prato min 4-5 anni )  forse concimazione ad effetto starter, quindi piccoli quantitativi localizzati alla semina solo per la partenza della coltura

Bisogna fare una distinzione importante tra i diversi obiettivi delle tecniche di concimazione :

1) Concimazione di fondo per medicaio (prati avvicendati): siccome per definizione deve durare per tutta la vita del prato si distribuiscono prima della semina grandi quantitativi di sostanza organica umificata e gli elementi poco mobili, quindi letame (o surrogati come oggi ad esempio il compost) e fosforo e potassio (potassio solo nei terreni che sono poveri). Siccome poco mobili e le radici arriverano a belle profondità più interrati meglio è.

2)Concimazione starter alla semina. Se i rizobi all'inizio sono pochi o lavorano poco si posso dare localizzate alla semina poche unità di azoto per dare un effetto "starter". in genere max20-30 kg di N/ha, di più sono solo per far da a mangiare le infestanti.

3) Concimazione annuale per medicaio. Quindi in copertura. A senso intervenire con pochi prodotti.

Inoltre apporto di fosforo minerale vs apporto fosforo organico:

Nella concimazione di fondo si usa fosforo minerale, su terreni "normali" almeno 100-120 kg/ha di P2O5. Può avere senso fornirli con il perfosfato o con un binario o ternario a basso % azoto, ma volendo usare fosforo organico andrei a spendere minimo 600-700 euro/ha (esempio 7-8q/ha di guanito). 

Adesso le ulteriori complicazioni sono:  biologico + alta collina. 

di minerale ammesso c'è il fosfato tenero naturale. Cadmio?

 30 euro/quintale. 5%P205, il mescolare la pollina con altre lettiere fa diminuire fosforo però abbassa il prezzo al quintale, per alcune colture può essere conveniente.

 

 

 

 

 

Il terreno è povero e sassoso e viene da due anni di frumento intendo seminare medica (mischiata a piccole quantità di un miscuglio di altre foraggere pluriennali), il terreno rimarrà prato per almeno 8-10 anni visto che è un terreno scomodo, molto sassoso e poco produttivo. 

Negli ultimi due anni con il frumento non è stato apportato alcun concime organico o altra tipologia. 

Il terreno si presenta arato, sto raccogliendo i sassi, servirà poi un passaggio per affinarlo prima della semina. 

Concimazione localizzata mi viene difficile farla, ho una seminatrice meccanica vecchissima, potrei provare a mischiare seme e concime in tramoggia ma l'erba medica è un seme piccolissimo non credo venga fuori un buon lavoro. 

Tutto questo premesso, credi che possa essere utile apportare un concime organico (es. biorex o altro prodotto pellettato originato dal miscuglio di vari letami) in presemina interrato con erpice o sono soldi buttati? 

Modificato da Bio27
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Il più alto di fosforo è comunque la pollina e come ogni prodotto animale è su lettiera poca o tanta seppur c'è da fonte liquida. Guano, guanito ha anche tanto sodio essendo di origine animale di animali marini nutrizione a base di pesce. 

Essendo organici hanno comunque una base vegetale in quanto è lettiera o alghe. Il guanito può anche essere depositi fossili o decennali. Poi resta il separato meccanico di suino che è sempre tra i palabili a più alto titolo di P.

La pollina e il guano essiccati ovviamente hanno maggior %di P del resto in alta collina con i volumi del T.q. non è facile andare.

La fonte di fosforo comunque sia sarà, sempre più la merda, abituatevi che con i nuovi fosfori saranno sempre di origine fecale. I preossimi concimi fosfatici saranno fosfati da feci con buona pace di chi vuole il Bio.... bio sì ma perennemente di lavorazione tramite incenerimento e trattamento di fosforo da origine fecale soprattutto umana.

 

 

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1 ora fa, CultivarSé ha scritto:

La fonte di fosforo comunque sia sarà, sempre più la merda, abituatevi che con i nuovi fosfori saranno sempre di origine fecale. I preossimi concimi fosfatici saranno fosfati da feci con buona pace di chi vuole il Bio.... bio sì ma perennemente di lavorazione tramite incenerimento e trattamento di fosforo da origine fecale soprattutto umana.

si prevede a breve l'esaurimento di quello da miniera, quindi......bisogna attrezzarsi in qualche modo.

3 ore fa, Bio27 ha scritto:

Tutto questo premesso, credi che possa essere utile apportare un concime organico (es. biorex o altro prodotto pellettato originato dal miscuglio di vari letami) in presemina interrato con erpice o sono soldi buttati? 

dalla situazione descritta il fosforo di fondo per gli 8-10 anni di durata del prato anche volendo non lo puoi apportare più. Potendo quindi adesso interrare i concimi solo superficialmente l'eventuale concimazione con pellettati va a benefico solo delle altri componenti del miscuglio soprattutto se ci sono graminacee foraggere. Per far durare molto il prato il consiglio è di cercare di non farle prevalere sulla medica, cercare di mantenere un rapporto buono tra graminacee/leguminose. Ci sono alcuni starter miscelabili in tramoggia con il seme.

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46 minuti fa, luigite ha scritto:

si prevede a breve l'esaurimento di quello da miniera, quindi......bisogna attrezzarsi in qualche modo.

dalla situazione descritta il fosforo di fondo per gli 8-10 anni di durata del prato anche volendo non lo puoi apportare più. Potendo quindi adesso interrare i concimi solo superficialmente l'eventuale concimazione con pellettati va a benefico solo delle altri componenti del miscuglio soprattutto se ci sono graminacee foraggere. Per far durare molto il prato il consiglio è di cercare di non farle prevalere sulla medica, cercare di mantenere un rapporto buono tra graminacee/leguminose. Ci sono alcuni starter miscelabili in tramoggia con il seme.

Non è vero neppure questo, si può benissimo darlo anche fogliare ma certo non si va alle dosi da fondo. 

A casa mia è normale che i medicai non si facciano puri e che durino almeno 7 anni misti. Chiaramente più sei soggetto ad erosione meno il medicaio deve essere misto e il bolognese purtroppo docet.

Nei nostri terreni almeno il potassio lo si dava anche in copertura alla medica, anzi ogni minerale o metallo la medica tollera, l'azoto già lo tollera molto meno se non è organico stabilizzato. Poi in realtà ho visto mediche ai confini della realtà. Se la medica parte bene non ci sono se santi ne madonne. 

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Io su carciofo uso un organo minerale della scam superalba max che mi sembra avesse scritto nel sacchetto ammesso in agricoltura biologica. Sei comunque intorno ai 70 euro al quintale . E' un ternario. Correggo ha "sostenibilità" ma non è più indicato in colture biologiche

Modificato da superbilly1973
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4 ore fa, luigite ha scritto:

dalla situazione descritta il fosforo di fondo per gli 8-10 anni di durata del prato anche volendo non lo puoi apportare più. Potendo quindi adesso interrare i concimi solo superficialmente l'eventuale concimazione con pellettati va a benefico solo delle altri componenti del miscuglio soprattutto se ci sono graminacee foraggere. Per far durare molto il prato il consiglio è di cercare di non farle prevalere sulla medica, cercare di mantenere un rapporto buono tra graminacee/leguminose. Ci sono alcuni starter miscelabili in tramoggia con il seme.

Perché il concime pellettato dato ora e interrato superficialmente va a beneficio solo alle graminacee e non alla medica? 

Starter miscelabili in tramoggia tipo quali? 

Grazie mille. 

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3 ore fa, superbilly1973 ha scritto:

Io su carciofo uso un organo minerale della scam superalba max che mi sembra avesse scritto nel sacchetto ammesso in agricoltura biologica. Sei comunque intorno ai 70 euro al quintale . E' un ternario. Correggo ha "sostenibilità" ma non è più indicato in colture biologiche

Non so cosa dire, è un ottimo prodotto ma mi pare strano che sia autorizzato in bio essendo organominerale, dipende il minerale da che fonte arriva e che cosa ha dentro. Il potassio da minerale lo si trova la Kaisenite si trova solfato do potassio e magnesio da miniera trattato solo meccanicamente ma fosforo a parte i fosfati teneri difficile trovarlo. Fino a 10 anni fa c'erano le scorie di defosfatazione poi per via dei metalli e della scarsa produzione le hanno tolte dal bio. Poi la volta della cornunghia e il bando al Brasile. Non ci metto più ne mano ne bocca è un'agricoltura da disciplinare e tabelle mera carta che ti dice pure il prodotto. Non puoi più andare ne di conoscenza ne di niente perchè possono contestarti tutto. Trovi poi ditte come la Fomet che hanno sì buoni prodotti ma i prezzi sono esorbitanti.

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3 minuti fa, Bio27 ha scritto:

Perché il concime pellettato dato ora e interrato superficialmente va a beneficio solo alle graminacee e non alla medica? 

Starter miscelabili in tramoggia tipo quali? 

Grazie mille. 

Intendeva la parte azotata ma chiaro che anche la medica lo rpende azoto minerale. Starter azo fosfati bio non saprei, non mi viene in mente non è cosa che tratto tutti i giorni, ho marginalizzato il bio.

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2 minuti fa, CultivarSé ha scritto:

Intendeva la parte azotata ma chiaro che anche la medica lo rpende azoto minerale. Starter azo fosfati bio non saprei, non mi viene in mente non è cosa che tratto tutti i giorni, ho marginalizzato il bio.

Ah ok, ma parliamo sempre di unità di azoto bassissime visto che i titoli di N organico dei concimi ammessi in bio sono del 4-5% o sbaglio? 

Io volevo distribuire il concime anche e sopratutto per dare sostanza organica che pensavo fosse utile per la medica essendo poliennale. Invece non è così? 

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4 ore fa, Bio27 ha scritto:

Ah ok, ma parliamo sempre di unità di azoto bassissime visto che i titoli di N organico dei concimi ammessi in bio sono del 4-5% o sbaglio? 

Io volevo distribuire il concime anche e sopratutto per dare sostanza organica che pensavo fosse utile per la medica essendo poliennale. Invece non è così? 

No no va tutto bene e del resto altra fonte di so c'è o letame o compost o i separati meccanici.

Le fonti di fosforo sono quelle e del resto anche la pollina arriva anche al 13% di N. Il guano vero non è meno perchè gli uccelli escretano acido urico che è ben peggio e più ricco di azoto dell'urina e del relativo urea. Nella sostanza organica si trova di tutto dipende dalla fonte, più è proteica e ricca di acidi nucleici, di dna quindi da essere viventi come animali più è ricca di N e P. Non a caso il guano, guanito ecc... che sia fresco o fossile o depositi è come la pollina cosa che si sa, gli uccelli mangiano tutti cibi ricchi anche insetti o pesci o altri animali.

Non esiste un limite dell'azoto, ci sono restrizioni in bio per le fonti di azoto che discriminano l'origine ma il guano fa storia a se perchè quello di deposito e fossile fa in tempo ad avere anche nitrati.

In terreni pesanti serve la sostanza organica ma di certo non è quella che arriva da guano, pollina e letemi o liquami perchè comunque sono ricchi di nutrienti. La vera sostanza organica sono il letame di stalla bovino e il compost o i sovesci. 

Alla medica serve la sostanz aorganica come l'acqua solo che.... noi tutti ci siamo espressi di getto, di impulso, serve sostanza organica stabile e decomposta. Chiaro che le quantità dei concimi in commercio e la ricchezza sul secco di nutrienti non è tale da arricchire in so. Si aumentano gli elementi nutritivi più che la so.

Per avere la sostanza organica stalile, cosa che dovremmo fare tutti aldilà delle tecniche lavorative, serve mettere letame il più vario possibile decomposto da 6 mesi a 15 mesi, la meda, il mucchio, il letame compostato se parliamo in termini moderni. La so stabile è il compost ma questi prodotti che sono tutto, ammendanti-concimi- eccc... vanno dati in quintali ad ettaro. Non di certo in collina sull'argilla ci si mette adesso ... dovendo arare argille vere. 

Il quesito che ci hai posto era giustamente sulle fonti di nutrienti e quelle sono poi comunque sono ricche di N e P ma chiaro sono fonti essiccate quindi più concentrate. La sostanza organica tal quale è ben più ricca di fibra, lignina, cellulosa e acqua anche le condizioni di stoccaggio incidono. Poi i concimi secchi e concentrati hanno meno batteri che le alterano o meglio i batteri sono essiccati o inibiti dai sali ma vivi però non riescono ad attaccare il prodotto. Il letame è vivo e umido con batteri e vita.... lombrichi, collemboli, acari ecc...

Semplicemente a questo punto della stagione devi fare in fretta e seminare quindi ti serve l'essenziale da usare in bio, l'essenziale è la nutrizione minerale della medica quindi N e P e su questo devi focalizzarti quindi sulle Unità di Elementi Chimici. Un.

Ricordati però che dopo il secondo anno, a medicaio affrancato, puoi sempre dare ogni tipo di sostanza organica in copertura tenendo conto del perido di decomposizione e dei nitrati perchè l'azoto è sempre la base della vita insieme al preponderante carbonio. Immancabilmente dove c'è vita e azoto ci sono tutti i suoi prodotti ma la vita c'è anche con l'ossigeno quindi azoto con batteri insieme all'ossigeno fanno immancabilmente nitrati perchè le piante assorbono in maggioranza questo. Semplicemente la merda è sempre vita ed è la base della vita del pianeta terra acqua o suolo che sia. 

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9 ore fa, Bio27 ha scritto:

Ah ok, ma parliamo sempre di unità di azoto bassissime visto che i titoli di N organico dei concimi ammessi in bio sono del 4-5% o sbaglio? 

Io volevo distribuire il concime anche e sopratutto per dare sostanza organica che pensavo fosse utile per la medica essendo poliennale. Invece non è così? 

Le radici della medica, pianta poliennale appunto, riescono a raggiungere strati del terreno a cui le altre annuali non arrivano, arricchire di azoto con l'azotofissazione e di sostanza organica per via della massa radicale e del fatto che per molti anni il terreno non viene più lavorato. 
Per questo motivo è indicata come miglioratrice. Quindi le prime fasi dipendono molto dal terreno, di norma in alta collina non si ha un insediamento e una crescita rapida come in pianura o come in un terreno di medio impasto. In definitiva conviene "spingere" le prime fasi della coltura per poi avere una radice che deve "lottare" con dei strati compatti di argilla sotto? 
E' chiaro che se c'era la possibilità di ripuntare il terreno l'anno prima, rompere la soglia di aratura, apportare in quantità letame maturo distribuito e interrato correttamente, magari con una buona piovosità al primo anno d'impianto era tutta un'altra cosa. 
Ma anche senza nulla la medica c'è la fa, va piano piano, ma qualcosa a partire dal secondo anno comincia a fare. 
Essendo poliennale deve accumulare le riserve a livello delle radici e i terreni di quel tipo ha bisogno dei suoi tempi. Dubito che ci siano delle scorciatoie per "velocizzare" effettivamente quei processi in alta collina e in biologico.

4 ore fa, CultivarSé ha scritto:

In terreni pesanti serve la sostanza organica ma di certo non è quella che arriva da guano, pollina e letemi o liquami perchè comunque sono ricchi di nutrienti. La vera sostanza organica sono il letame di stalla bovino e il compost o i sovesci. 

Alla medica serve la sostanz aorganica come l'acqua solo che.... noi tutti ci siamo espressi di getto, di impulso, serve sostanza organica stabile e decomposta. Chiaro che le quantità dei concimi in commercio e la ricchezza sul secco di nutrienti non è tale da arricchire in so. Si aumentano gli elementi nutritivi più che la so.

Per avere la sostanza organica stalile, cosa che dovremmo fare tutti aldilà delle tecniche lavorative, serve mettere letame il più vario possibile decomposto da 6 mesi a 15 mesi, la meda, il mucchio, il letame compostato se parliamo in termini moderni. La so stabile è il compost ma questi prodotti che sono tutto, ammendanti-concimi- eccc... vanno dati in quintali ad ettaro. Non di certo in collina sull'argilla ci si mette adesso ... dovendo arare argille vere. 

Il quesito che ci hai posto era giustamente sulle fonti di nutrienti e quelle sono poi comunque sono ricche di N e P ma chiaro sono fonti essiccate quindi più concentrate. La sostanza organica tal quale è ben più ricca di fibra, lignina, cellulosa e acqua anche le condizioni di stoccaggio incidono. Poi i concimi secchi e concentrati hanno meno batteri che le alterano o meglio i batteri sono essiccati o inibiti dai sali ma vivi però non riescono ad attaccare il prodotto. Il letame è vivo e umido con batteri e vita.... lombrichi, collemboli, acari ecc...

 

400-500qli/ha di letame maturo = sostanza organica stabile e microrganismi per i 7-10 anni di vita del prato. Rispetto ad anche 7-8q/ha di pelletato ammesso nel biologico. Quanta differenza anche di apporto di solo Carbonio Organico. Appunto più funzione ammendante che concimante.

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Il 05/02/2025 at 08:00, luigite ha scritto:

Le radici della medica, pianta poliennale appunto, riescono a raggiungere strati del terreno a cui le altre annuali non arrivano, arricchire di azoto con l'azotofissazione e di sostanza organica per via della massa radicale e del fatto che per molti anni il terreno non viene più lavorato. 
Per questo motivo è indicata come miglioratrice. Quindi le prime fasi dipendono molto dal terreno, di norma in alta collina non si ha un insediamento e una crescita rapida come in pianura o come in un terreno di medio impasto. In definitiva conviene "spingere" le prime fasi della coltura per poi avere una radice che deve "lottare" con dei strati compatti di argilla sotto? 
E' chiaro che se c'era la possibilità di ripuntare il terreno l'anno prima, rompere la soglia di aratura, apportare in quantità letame maturo distribuito e interrato correttamente, magari con una buona piovosità al primo anno d'impianto era tutta un'altra cosa. 
Ma anche senza nulla la medica c'è la fa, va piano piano, ma qualcosa a partire dal secondo anno comincia a fare. 
Essendo poliennale deve accumulare le riserve a livello delle radici e i terreni di quel tipo ha bisogno dei suoi tempi. Dubito che ci siano delle scorciatoie per "velocizzare" effettivamente quei processi in alta collina e in biologico.

400-500qli/ha di letame maturo = sostanza organica stabile e microrganismi per i 7-10 anni di vita del prato. Rispetto ad anche 7-8q/ha di pelletato ammesso nel biologico. Quanta differenza anche di apporto di solo Carbonio Organico. Appunto più funzione ammendante che concimante.

La medica puntella il terreno ed esplora il sottosuolo casomai cerca minerali e acqua profondi cercando di fare una lavorazione verde radicale. Tutti i vegetali anche con le sole radici, essudati radicali, cespi, fusticini e foglie anche tagliate il feltro e i residui di taglio lasciano Sostanza Organica compresa di batteri morti simbiotici e micorrizzici e o mutualistici perchè micorrizze ha funghi si ma anche batteri nel contorno in continuo interscambio. 

Il pellettato eeehh ma è secco ben più concentrato meno acqua meno peso ben più elementi chimici perchè quelli sono minerali e non.

Il letame anche talquale è sempre comunque di più di un ammendante perchè è la Dose che fa e il tempo èper caricare e distribuire. La tempistica e il peso in collina ossia il piano inclinato..... 

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14 ore fa, CultivarSé ha scritto:

 La tempistica e il peso in collina ossia il piano inclinato..... 

la medica in pianura, su terreni dotati di discreta fertilità, dà buone produzioni già al primo anno. In questo caso ,anche senza zootecnia, conviene investire in anticipazioni alla coltura.

Modificato da luigite
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14 ore fa, luigite ha scritto:

la medica in pianura, su terreni dotati di discreta fertilità, dà buone produzioni già al primo anno. In questo caso ,anche senza zootecnia, conviene investire in anticipazioni alla coltura.

Bhè no è una cazzata pèerchè è una pianticella non ha ne radici ne riserve ed è un'erbetta senza neppure cespo. Rende non troppo anche se fai diversi teglia ma non fai tutti i tagli di una medica adulta.... dopo la semina per farla sviluppare e affrancare devi aspettare almeno 100gg in semina primaverile, in autunno ti giochi l'anno perchè non raccogli neppure a seminarla a luglio dopo l'accorciamento delle giornate.

Una medica dal secondo anno allora fai più tagli allora sul numero di tagli puoi sperare ma non sempre tutti i tagli sono stabili. La medica segue comunque la logica dei prati, i primi 3 tagli sono produttivi poi fino a settembre il declino e gli ultimi dipende ma di sicuramente non li fai secchi ma o li trinci o li fasci o li dai direttamente in erba anche su vitelle, manze e manzette basta sfamare le così dette Bocche inutili... al fine produttivo si intenda.

Rendere la medica dipende dal prezzo e dal costo del trasporto che incide tantissimo per la medica, anni disastrosi allora forse te la pagano bene ma solitamente se tiene le fatidiche 17 e /q c'è da leccarsi i baffi ma molto spesso scende con poca differenza dai fieni di prato stabile. Poi chi la ritira non è entusiasta di pagare sono contenti dal 16 e in giù.... i grossi commercianti non vedono l'ora di svuotare le aziende e spesso fanno prezzi impossibili da contrastare quando hanno medica vecchia e portici occupati.... vanno in moolto sottoprezzo. I foraggi si incendiano e non hanno voglia di assicurarsi per cui se ne liberano appena possibile. Chi fa medica deve per forza avere stoccaggi e assicurazione se no ciao medica e ciao azienda.

Anticipazioni colturali se la semini da luglio fino a settembre perchè semplicemente non raccogli dovendo per forza fare pianta e radice e passare l'inverno. Se la semini in primavera è una vera coltura è un costo che darà un prodotto da reimpiego nell'azienda zootecnica.... qualunque sia l'impiego fosse anche lo stelo la bacchetta della medica da seme che va a lettiera.

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