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Semina con spandiconcime, ha ancora senso oggi?


DjRudy

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che la seminatrice sia il top non lo mette in dubbio nessuno....stessa profondita,stessi spazi per l'accestimento, meno sprechi ecc ecc....però,facendomi un giretto tra le aziende (parlo delle aziende pugliesi)chi ha seminato usando le seminatrici ha dei campi da paura,grano piccolo giallo e decisamente in difficoltà idrica,tutto in riga come i soldati ma con gravi problemi di salute a differenza del contadino domenicale che magari lo ha seminato con lo spandiconcime e sotterato con il frangizolle...ha si un campo con piante confuse tipo persone ad un concerto ma decisamente più sane!un motivo c'è...sicuramente nel terreno c'è una maggiore presenza di umidità dovuta "credo"al fatto che il terreno sia stato mosso per almeno i primi 15 cm e quindi maggiormente in grado di assorbire anche la minima pioggerella o addirittura la misera umidità notturna.secondo me bisogna valutare tutto....annata per annata....

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Non c'entra il modo di semina, quello influisce solo sulla quantità di grano che nasce e quello che si spreca,

c'entra invece la coltura che precedeva,

per avere un buon grano ci vuole una foraggera miglioratrice che lo precede (che lascia azoto)

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per quanto riguarda il grano, sono convinto ( dati alla mano ), che il miglior grano si ha solo con le arature. poi sinceramente non credo che influisca molto la cosidetta foraggera miglioratrice. qualche hanno passato, in azienda si aravano dai 20 ai 30 ha, oggi non è più conveniente ( capirai ci devono pagare ancora quello del 2005 ). il grano non lo puoi rintegrare in azienda al contarrio dell' orzo e dell'avena. con l'aratura la piantina ha una buona riserva di umidità nel periodo di acestimento ( aprile - maggio ), eviti il ritorno delle erbe infestanti, e la piantina assorbe meglio gli elementi nutritivi che il suolo gli ofre. quindi a mio modesto parere è da evitare il ripper e atrezzi similari, ma solo dei buoni aratri. ciao. certo dopo tutto questo suonare di trombe e trombete anche la seminatrice fa la sua parte ( cosa che io non ho ancora potuto verificare.................................., ma si verdà ) . ciao

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diversi sono i pareri di molti tecnici,e mi associo ad essi :la preparazione del terreno dove va messo il grano:1-il terreno dove sono state raccolte leguminose o foraggere deve essere dissodato e non aratro,alla profondità di circa 30cm,senza rivoltare il terreno,in modo da non interrare le paglie rimaste ricche di azoto,per far questo esistono ripuntatori meglio per chi ha pietre i nostop con pistoni idraulici a5 o a7 punte,adeguati come peso alla trattore che uno ha,poi fare una o due passate con il coltivatore,chi semina con lo spandi per il tema è perchè non ha i circa 10000+iva per comprare la semi in vetrina

 

i130335_07072011032.jpg

Modificato da snikola
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giusto quelle due seminatrici messe da rudy li conosco come le mie tasche ( la gaspardino,sc250 che ho in mio possesso.ottima,precisa adatta per il mio celtis) la mercury la fanno a 10km da casa mia,ottima trainata.un po pesante per portata a sollevatore,per entrambe il costo chilo piu o meno si aggira a quella cifra,poi andiamo secondo i modelli sempre piu su

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giusto quelle due seminatrici messe da rudy li conosco come le mie tasche ( la gaspardino,sc250 che ho in mio possesso.ottima,precisa adatta per il mio celtis) la mercury la fanno a 10km da casa mia,ottima trainata.un po pesante per portata a sollevatore,per entrambe il costo chilo piu o meno si aggira a quella cifra,poi andiamo secondo i modelli sempre piu su

 

comunque per seminare meglio il cingolo non lascia impronte,e la seminatrice trainata,seminare con la seminatrice è uno spasso metti dentro i 4q di seme lo butti, nel mentre si mette a piovere cosa fai? niente panico il seme dentro la tramoggia non si bagna,quello che hai seminato è pronto a giorni per nascere, se la stessa cosa la fai con lo spandi,il seme si bagna non puoi entrare per coprirlo,se tra un paio di giorni si è asciugato il terreno trovi nel campo tanti corvi e tante colombe che mangiano a volonta,MEDITATE ,MEDITATE

Modificato da snikola
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Non c'entra il modo di semina, quello influisce solo sulla quantità di grano che nasce e quello che si spreca,

c'entra invece la coltura che precedeva,

per avere un buon grano ci vuole una foraggera miglioratrice che lo precede (che lascia azoto)

 

concordo in pieno

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domani carico le foto.........non cè molto da descrivere è una seminatrice molto vecchia ma molto bella e tenuta bene che fa ancora egregiamente il suo lavoro.....è una marzia 2m ed è di quelle che si alzano e abbassano manualmente.......ma fa un'ottimo lavoro

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domani carico le foto.........non cè molto da descrivere è una seminatrice molto vecchia ma molto bella e tenuta bene che fa ancora egregiamente il suo lavoro.....è una marzia 2m ed è di quelle che si alzano e abbassano manualmente.......ma fa un'ottimo lavoro

 

gallina vecchia fa buon brodo,se sei cinico come me nel tenere gli attrezzi anche se vecchi fanno il loro egregio lavoro,conosco gente (frasculuna)che un attrezzo nuovo si e no gli dura 1-2 anni poi dicono che sono fasulli.

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diversi sono i pareri di molti tecnici,e mi associo ad essi :la preparazione del terreno dove va messo il grano:1-il terreno dove sono state raccolte leguminose o foraggere deve essere dissodato e non aratro,alla profondità di circa 30cm,senza rivoltare il terreno,in modo da non interrare le paglie rimaste ricche di azoto,per far questo esistono ripuntatori meglio per chi ha pietre i nostop con pistoni idraulici a5 o a7 punte,adeguati come peso alla trattore che uno ha,poi fare una o due passate con il coltivatore,chi semina con lo spandi per il tema è perchè non ha i circa 10000+iva per comprare la semi in vetrina

 

secondo me il fatto di non interrare la paglia, porta solo a una forte infestazione di erbace :leggi:, credo che da uno a dieci l'aporto di azoto dato da foragi lasciati sul terreno è 1 o al massimo 2. :asd: e poi chi è che va a seminare 20, 30, 50 ha di leguminose, dove poi l'hanno dopo ci semi su il grano ? :AAAAH: il fatto di usare gli aratri nella coltivazione di grano e cereali in genere è dimostrato dalle rese, c'è poco da dire. :fiufiu: il grano ha bisogno del suo concime a sotofondo e poi a copertura, così come indicano le buone pratiche colturali. ciao

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secondo me il fatto di non interrare la paglia, porta solo a una forte infestazione di erbace :leggi:, credo che da uno a dieci l'aporto di azoto dato da foragi lasciati sul terreno è 1 o al massimo 2. :asd: e poi chi è che va a seminare 20, 30, 50 ha di leguminose, dove poi l'hanno dopo ci semi su il grano ? :AAAAH: il fatto di usare gli aratri nella coltivazione di grano e cereali in genere è dimostrato dalle rese, c'è poco da dire. :fiufiu: il grano ha bisogno del suo concime a sotofondo e poi a copertura, così come indicano le buone pratiche colturali. ciao

 

se fai fieno non hai erbacce,se semini il favino lo devi diserbare,e non fai erbacce ma solo spoglia ricchissima come concime ma setu metti tutto sotto hai vanificato in parte la concimazione,poi penso che sul grano intervieni con il diserbo ,L'aratro usalo per interrare le stoppie che non si possono bruciare,lo so è un modo di cambiare la nostra vecchia concezione della semina ma ti assicuro che i risultati delle rese sono evidenti

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allora gaetano ti espongo il mio punto di vista : nel foraggio se ci sono più tipi di erba per me va meglio, per quanto riguarda il favino, be io non ho mai visto 50 ha seminati tutti a favino ho a piselli, ma viceversa gli ho visti e anche arati + di 50 ha a grano. forse stiamo parlando di due situazioniu diverse. se parliamo della tanto decantata rotazione agraria dei campi, be lasciamelo dire è una cosa vecchia come il cuco, adata più per piccoli apezamenti che puoi giostrare a tuo piacimento. ma quando hai a che fare con gli erbai da pascolo, allora è tutto un altro discorso. io personalmente ho verificato che la resa è maggiore con l'aratura, non so dipenderà anche dai terreni.

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se fai fieno non hai erbacce,se semini il favino lo devi diserbare,e non fai erbacce ma solo spoglia ricchissima come concime ma setu metti tutto sotto hai vanificato in parte la concimazione,poi penso che sul grano intervieni con il diserbo ,L'aratro usalo per interrare le stoppie che non si possono bruciare,lo so è un modo di cambiare la nostra vecchia concezione della semina ma ti assicuro che i risultati delle rese sono evidenti

 

a un altra cosa gaetano, a me stoppie da bruciare o da interrare non ne rimane, magare ad averne in abondanza in estate :2funny:

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be 50 ha si possono dividere,favino, veccia per pascolo,pisello proteico,ecc,ecc,secondo i terreni e le proprie esigenze,gli altri 50 a grano o orzo,o avena,in modo da fare una rotazione evitando,i ringrani,poi il sistema di preparazione del terreno,è difficile convincere,un sardo e un siciliano,siamo teste dure affettuosamente,ciao

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io semino un centinaio di ettari in varie azziende e tutte fanno la rotazione tra grano orzo favino erbamedica , le rese sono buone quasi tutti gli anni certo diserbano e concimano , ho visto che pero rende di piu la terra arata perche dove si mette il favino l anno dopo nn si ara ma si passa con il polidisco e li il grano rende un dieci percento meno ma la mono cultura per anno rende meno:leggi:

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si, gaetano, gli isolani come noi sono teste dure, ma i discorsi delle buone pratiche agrarie spesse volte si scontrano con le necessità aziendali. dal discorso economico ( l'aratura per es. è molto più costosa della rippatura ), al discorso della gestione dei terreni ( un azienda ad indirizzo zootecnico per es. da sempre la precedenza agli erbai da pascolo ). quindi sono convinto che ciscuna azienda ha il suo modo di gestire la cosa, tutto viene adatatto a secondo delle proprie possibilità e della propria realtà aziendale. in primis la tanto decantata seminatrice che è si un macchinario da avere nella propria azienda, ma anche li bisogna calcolare i pro e i contro ( nel tema in ogetto si è sviscerato di tutto e di più, cosa che io ho aprezato tantissimo ) siamo qui ( almeno per quello che mi riguarda ) per imparare. mio nonno diceva sempre che in campagna non si smette mai di imparare. ciao gaetano

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Chi usa lo spandiconcime, effettivamente perchè dovrebbe spendere soldi per l'aratura? :fiufiu:

Io l'aratura la faccio, e penso che sia un mezzo diserbo specie se fatta a fine estate,

poi ritengo che con un'aratura che non va oltre i 30 cm non si perda molto.

Comunque con l'aratura il frumento soffre meno

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si, gaetano, gli isolani come noi sono teste dure, ma i discorsi delle buone pratiche agrarie spesse volte si scontrano con le necessità aziendali. dal discorso economico ( l'aratura per es. è molto più costosa della rippatura ), al discorso della gestione dei terreni ( un azienda ad indirizzo zootecnico per es. da sempre la precedenza agli erbai da pascolo ). quindi sono convinto che ciscuna azienda ha il suo modo di gestire la cosa, tutto viene adatatto a secondo delle proprie possibilità e della propria realtà aziendale. in primis la tanto decantata seminatrice che è si un macchinario da avere nella propria azienda, ma anche li bisogna calcolare i pro e i contro ( nel tema in ogetto si è sviscerato di tutto e di più, cosa che io ho aprezato tantissimo ) siamo qui ( almeno per quello che mi riguarda ) per imparare. mio nonno diceva sempre che in campagna non si smette mai di imparare. ciao gaetano

se semini erbaio va benissimo lo spandi la seminatrice,la reputo indispensabile per i cereali

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A me vien da ridere a vedere 13 pagine di discussione su una cosa così assurda come seminare con lo spandiconcime, visto che nemmeno ove si pratica agricoltura estensiva, ricordo l'opposto di quanto avviene in Italia, si prende in considerazione un'assurdità del genere. E qualcuno perde pure tempo a fare i conti...

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