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Costi e Tecniche di espianto del vigneto


LucAgri

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ascolta forse non leggi bene quello che scrivo..ho detto che ho riportato la mia esperienza.se per scriverlo dovevo documentarla allora nessuno scriverebbe piu.Cosa vuoi che vada io in un ufficio e mi faccia stampare una circolare con su scritto cosa fare e cosa non fare.Be scusa ma io non ho tutto sto tempo da perdere.Ho dato un consiglio in base a una mia esperienza.stop.non ho da dare spiegazioni a nessuno su questo se la vogliamo dire tutta.Se uno e' interessato si prendera lui la briga di contattare l'ufficio della sua regione provincia o quel che sia e chiedere spiegazioniche e' la cosa piu logica.Tanto per essere ancora piu chiari mi hanno fatto un sopraluogo e detto di fare cosi.Poi se uno mi creda o no sinceramente non mi cambia affatto la vita.Penso che il forum sia fatto per dare consigli,be mi pare che io lo abbai fatto.se ti serve una normativa vai sul sito dell'assessorato all'agricoltura della tua regione.Per qunato mi riguarda possono anche aver ricambiato le normative,non ho l'elenco aggiornato di tutte le normative a casa.

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allora il titolo della discussione si chiama "costi e tecnica di espianto"quindi quanto fare un espianto ha? Lavoro di terzi con smaltimento materiale a carico del proprietario vigna.1500? Intendo un vigneto con 3fili ancore pali cemento e bacchette di ferro.

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allora il titolo della discussione si chiama "costi e tecnica di espianto"quindi quanto fare un espianto ha? Lavoro di terzi con smaltimento materiale a carico del proprietario vigna.1500? Intendo un vigneto con 3fili ancore pali cemento e bacchette di ferro.

 

Ma non sono un esperto ma quando pianto i dati che mi hai dati rilevano abbastanza poco.

A me interessa molto di più sapere l'interfila e l'interceppo ovvero la densità dell'impianto.

 

Dammi la densità e facciamo due conti.

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mi pare 14 per-15 per Ha...

 

Hai una densità tra i 2400/2500 ceppi.

Notevole l'interfila. Con un interceppo di quella misura avrai un palo ogni 2.4 metri, almeno così si usa da noi. Quindi 1200/1250 pali c.a.

 

Rimozione pali: 0,90€/palo con scarico su bancale + trattore con caricatore per trasporto in capezzagna.

 

Rimozione ceppi con ripuntatura dei filari: 1,30h/ha*80/90€/h

Raccolta ceppi e radici con rimorchio e trattore: 40€/h*3 + [2 operai] 16*2*3

 

Tutto il resto (taglio e asporto della vite, dell'intelaiatura e dei tondini o tutori che dir si voglia) si ripaga con la legna e il ferro recuperato e da me sono operazioni che ho sempre visto fare dall'azienda stessa oppure da terzi interessati che si ripagano con il materiale (io ho sempre fatto così. Ho recuperato solo un pò di intelaiatura).

 

Senza volerlo se non vado errato siamo arrivati intorno ai 1500 €/ha.

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  • 1 mese dopo...

Allora mi sono informato circa il fatto dell'accatastamento delle ceppe in campagna o da altre parti. Nel territorio Italiano non esiste alcun divieto; fatta eccezione delle regioni autonome che hanno regolamenti a se. Quindi chi affermava fosse vietato in Italia, probabilmente non aveva le idee chiare.

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... Nel territorio Italiano non esiste alcun divieto; fatta eccezione delle regioni autonome che hanno regolamenti a se. Quindi chi affermava fosse vietato in Italia, probabilmente non aveva le idee chiare.

 

 

E che mi dici per le province autonome di Trento e Bolzano? Perchè se non vado errato chi aveva sollevato eccezioni era tale Dadorex che mi pare di capire sia un autonomista non molto convinto:asd::clapclap:.

 

Grazie dell'informazione comunque.

 

:n2mu:

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  • 1 mese dopo...

Tirare via i ceppi col cavo eviterei, le brutte esperienze al riguardo sono numerose e conosciute. Si possono rimuovere tramite pinza (la stessa dei pali), o meglio ancora passare con un aratro e così li dissotterri tutti.

Io perlomeno farò così, portando il ferro ad una azienda apposita che tratta rifiuti ferrosi e i pali da un'altra azienda vicino che tratta rifiuti edili.

I ceppi li brucio nella stufa.

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non riesco a capire perchè se i pali in cemento son buoni non li si riulitizza.....non e detto solo nel vigneto....un recinto prima o poi capita a tutti doverlo fare per esempio...

 

Io ho recuperato alcune testate e il resto lo smaltito in cambio di tubi in cemento che mi servivano per alcune condotte interne.

 

Quello che dici è vero ma la situazione va sempre valutata nello specifico. Un ha di vigneto ha un filare lineare di 3.5 km ovvero c.a. 1000 pali ad ettaro. Ammesso, come possibile, che uno recuperi anche solo il 50% dei pali avrebbe a disposizione 500 pali. Se inizia ad estirpare 5 ettari al colpo e passi ad un sistema di telaio metallico ti trovi con una montagna di 2500 pali e con 2500 pali fai km di recinzione.

 

Se poi come nel mio comune il regolamento comunale è pignolo sulle recinzioni in ambito agricolo tu quei pali non li potrai mai usare, e ripeto mai.

 

ps. sull'utilizzo di pali di recupero nei vigneti invece sono completamente contrario.

 

:n2mu:

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  • 2 settimane dopo...

I pali metallici da vite io li ho sempre visti zincati, credo userò quelli per il reimpianto che sto facendo.

I pali di cemento sono spesso fragili, soprattutto quelli più vecchi (credo sia deperimento del materiale), per questo non li riciclo, inoltre non ho recinzioni di nessun tipo da fare, non ne ho in progetto e anche se fosse non userei pali di cemento, ma di legno, rete e catramina in base allo scopo della recinzione.

Tra l'altro sto facendo il reimpianto utilizzando un contributo, che prevede che io usi tutto nuovo.

 

A tal proposito, io vorrei chiedere consiglio sull'impostazione del nuovo impianto: si tratta di circa 13.000 mq di terreno in cui pianterò Barbera e Cortese (nel Monferrato). Si tratta di una specie di piccolo altipiano molto ventoso, pensavo di piantare ben bene i pali, facendo filari alti non più di un 190 cm, con 6 fili di ferro ravvicinati, lasciando il primo a circa 50 centimetri da terra. Ogni vite, una bacchetta di metallo che la sostenga agganciata al fil di ferro.

Le domande sono: quanto posso lasciare al massimo da palo a palo? Cosa posso usare per tirare comodamente i fili ogni anno? Posso fare le teste con pali di legno legati a dei perni piantati nel terreno in profondità?

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I pali metallici da vite io li ho sempre visti zincati, credo userò quelli per il reimpianto che sto facendo.

I pali di cemento sono spesso fragili, soprattutto quelli più vecchi (credo sia deperimento del materiale), per questo non li riciclo, inoltre non ho recinzioni di nessun tipo da fare, non ne ho in progetto e anche se fosse non userei pali di cemento, ma di legno, rete e catramina in base allo scopo della recinzione.

Tra l'altro sto facendo il reimpianto utilizzando un contributo, che prevede che io usi tutto nuovo.

 

A tal proposito, io vorrei chiedere consiglio sull'impostazione del nuovo impianto: si tratta di circa 13.000 mq di terreno in cui pianterò Barbera e Cortese (nel Monferrato). Si tratta di una specie di piccolo altipiano molto ventoso, pensavo di piantare ben bene i pali, facendo filari alti non più di un 190 cm, con 6 fili di ferro ravvicinati, lasciando il primo a circa 50 centimetri da terra. Ogni vite, una bacchetta di metallo che la sostenga agganciata al fil di ferro.

Le domande sono: quanto posso lasciare al massimo da palo a palo? Cosa posso usare per tirare comodamente i fili ogni anno? Posso fare le teste con pali di legno legati a dei perni piantati nel terreno in profondità?

 

Se vedi solo zincati vuol dire che operi in un area in cui l'uva e/o il vino paga.

 

Io ne pianto di zincati, di cortel, di non trattati e di plastificati. Io stesso ho un misto di zincato e di cortel a secondo di quando sono arrivati i contributi:clapclap:.

 

Pure io sono contrario ai pali di recupero spesso perfetti all'apparenza ma gressini alla posa.

 

Per il resto se il corpo-ancora è fatto come si deve (non ci vuole un ingegnere comunque) la testata la può fare come meglio ti aggrada. Io ho testate di cemento (recupero) e legno in bassa pendenza e a distanza di quasi 8 anni sembrano anzi sono nuovi.

 

Non ho capito a cosa servono 6 fili di acciaio. Intendi usare coppie di fili per palizzare la vegetazione?

 

Per ultimo le distanze. Come ho già detto in un intervento precedente qui si scende nel campo dell'opinabile ed è consigliabile guardarsi intorno per decidere la densità che si vuole imporre al vigneto. In base a quello si costruisce il telaio e per quello consiglio sempre di farsi fare diversi preventivo con verifica in loco. Se ti fa paura il vento sicuramente ti consiglieranno di inserie ogni 3/4 pali un palo di cemento e/o legno più grande di quello zincato in modo da essere piantato più a fondo.

 

Ps. questa è la seconda volta che scrivo questo post.

Spero che vada a buon fine:asd:.

 

:n2mu:

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E che mi dici per le province autonome di Trento e Bolzano? Perchè se non vado errato chi aveva sollevato eccezioni era tale Dadorex che mi pare di capire sia un autonomista non molto convinto:asd::clapclap:.

 

Grazie dell'informazione comunque.

 

:n2mu:

 

 

io sono dal Trentino e non ci sono norme che regolano l'accatastamento dei ceppi....

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io sono dal Trentino e non ci sono norme che regolano l'accatastamento dei ceppi....

 

Interessante ma forse lo è di più l'utente dadorex che con te condivide lo stato di autonomista ma afferma mi par di capire qualcosa di diverso.

 

Quando estirpi un vigneto per marciume radicale (problemino che mi pare sia particolarmente attenzionato dalla vs parti) i ceppi li lasci in capezzagna e/o li porti in giro tranquillamente?

 

Semplice curiosità.

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Grazie CBO per i consigli. I 6 fili li metterei in modo tradizionale, semplicemente vicini per farci passare in mezzo i rami quando crescono. È un metodo vecchio, alternativo ai più costosi fili doppi.

 

Io non credo di averlo mai visto dalla mie parti. In ogni caso con 6 fili in un impianto ordinario ti esce anche un coppia di file per palizzare.

 

Io ho un filo portante il cordone, un filo sottostante per il fermo e due superiori (negli impianti più bassi ne basta uno) + una coppia di fili per palizzare e fanno 6:).

 

Comunque se il tuo è un sistema che funziona devi mantenerlo.

 

:n2mu:

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  • 9 mesi dopo...

Devo estirpare un vigneto di una ventina di ettari e l'avvolgi filo e la pinza li vedo mooooolto comodi, speriamo costino il giusto, che di questi tempi significa POCO!!!

Qualcuno sà l'iter per le autorizzazioni all'estirpazione, lo stà facendo il propietario del terreno ma non riusciamo ancora a capire se basta la comunicazione ed il tacito assenzo di 60 gg o servano altri passaggi.

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Non sò che impianto sia ......ma se in vece di metterti a liberarli dai pali e piante , passi e tagli il filo tra un palo e un'altro ed il pezzo lo avvolgi tipo mazzetto e lo posi sotto al palo e poi quando passi a togliere i pali lo carichi, non fai prima?

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Devo estirpare un vigneto di una ventina di ettari e l'avvolgi filo e la pinza li vedo mooooolto comodi, speriamo costino il giusto, che di questi tempi significa POCO!!!

Qualcuno sà l'iter per le autorizzazioni all'estirpazione, lo stà facendo il propietario del terreno ma non riusciamo ancora a capire se basta la comunicazione ed il tacito assenzo di 60 gg o servano altri passaggi.

 

Prima si estirpare devi chiedere l'autorizzazione all'ente regionale il quale entro 180 gg ti deve dare l'autorizzazione se la documentazione è correttamente presentata. Quindi estirpi , fai la comunicazione di avvenuto estirpo allo stesso ente il quale entro 60 gg ti rilascia il diritto di impianto che puoi utilizzare o rivendere.

 

 

L'avvolgifilo è molto utile se ti appresti ad estirpare 20 ha in un colpo solo e una spesa da fare se ti mantieni sotto i 30/35 euro/ha (600/700 euro i.c.), spesa in minima parte ammortizzata cedendo l'intelaiatura a qualche deposito. Noi abbiamo estirpato poco più di 30 ha tra il 1998 il 2002 e come avvolgifilo abbiamo usato una vecchia motosega circolare (azionata dal cardano) modificata per l'occorrenza (a dire il vero l'abbiamo modificata più volte).

 

 

La pinza. Non saprei. Noi i pali (in cemento) li abbiamo tolti tutti con corde di canapa (che non scivola) fermate su delle barre orizzontali montate sul sollevatore posteriore dei trattori in modo da poter sollevare due pali per volta (per evitare che potessero cadere verso il trattore avevamo saldato una seconda barra a 70/80 cm sopra la prima). I pali sollevati venivano lasciati a terra e quindi raccolti con dei forconi e scaricati sui rimorchi per essere portati in un deposito di latterizi (abbiamo salvato solo i più buoni che sono diventati le testate dei nuovi vigneti).

 

 

Buon lavoro.

 

:n2mu:

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Posso fare tutto anche senza pinza ed avvolgifilo, ma il lavoro per la maggior parte lo devo fare da solo ed in 5/6 mesi al massimo, ecco perchè cerco delle macchine che mi facilitino la vita.

In questa fase non posso permettermi aiuti esterni, avrei difficoltà a pagarli.

Se la spesa di entrambe si aggira complessivamente sotto le 2000 € credo che procederò all'acquisto.

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