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tipi di drenaggio


martinaz

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Oltre alle scoline , che portano via spazio con problemi annessi, esiste il drenaggio tubolare e il drenaggio meccanico eseguito con ripper e pallla al seguito( in romagna dicasi la "boccia"), per permettere uno sgrondo delle acque non superficiali. Vorrei sentir pareri al riguardo(naturale che anch'io mi son fatto la mia idea), i pro e i contro dei due sistemi. Buon proseguimento!:n2mu:

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dalle mie parti utilizzano molto i ripper con palla...anche io ne utilizzo uno..si tratta di un vecchio SO.GE.MA da 3 ancore utilizzato prima con il mitico 180/90 (usandolo solo con 2 ancore), poi con il g210 e infine con il tg285 riuscendo a piegare il telaio da come si puo vedere nelle foto che allego qui di seguito.....

t7270_111.jpgt7271_222.jpg

Modificato da MT765B
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Il terzista dove vado io utilizza un monoancora ROSSETTO (con pistone di sicurezza) onde evitare "rotture o piegature" :ave:... tra l'altro è uguale a quello del mio amico Dj Rudy..

 

 

t7274_IMAG0708.JPG

 

t7275_IMAG0707.JPG

Modificato da DjRudy
sistemata foto
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nel fruteto faccio con la "boccia" tutte le fila, o meglio le interfila, (l'attrezzo ce l'ho da 15 anni , per un pezzo non l'ho usato ed è piovuto da matti, ho ripreso ad usarlo e non piove più come Dio comanda), ogni 5 metri circa ad una profondità sui 60 70 cm. Qualcuno di voi lo esegue in frutteto??------------------Comunque oggi 19 gennaio il drenaggio meccanico e in tubi non hanno ancora "drenato" una goccia d'acqua , tutto tempo e denaro sprecato, và a beccarci tè !!

Modificato da martinaz
19 gennaio
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  • 4 settimane dopo...

Noi è già diversi anni che usiamo il drenaggio tubolare e a noi funziona benissimo.

Sono più scettico su quello meccanico che secondo me tende più a trattenere l'acqua(parlo della pianura naturalmente).P

Per quello tubolare tubolare noi usiamo un tubo di diametro 63 (anche se penso che sia std)non rivestito e la cosa fondamentale è il capofosso, che deve essere sempre efficente altrimenti il dreno tende a pienarsi.Naturalmente poi dipende anche dalla terra, in quella argillosa filtra molto meno l'acqua e di conseguenza necessitano di più dreni

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Noi è già diversi anni che usiamo il drenaggio tubolare e a noi funziona benissimo.

Sono più scettico su quello meccanico che secondo me tende più a trattenere l'acqua(parlo della pianura naturalmente).P

Per quello tubolare tubolare noi usiamo un tubo di diametro 63 (anche se penso che sia std)non rivestito e la cosa fondamentale è il capofosso, che deve essere sempre efficente altrimenti il dreno tende a pienarsi.Naturalmente poi dipende anche dalla terra, in quella argillosa filtra molto meno l'acqua e di conseguenza necessitano di più dreni

Ma non c'è solo il diametro 63 bensì spazia da 50 agli 80mm di diametro e la posa varia ovviamente dalla composizione del terreno si và da 8 metri di distanza fino hai 30m. per dreno....

Poi ovviamente la tipologia di macchine posa dreni sono due...

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cosa usi per posare i dreni?

un apparato di taglio verticale o quelli tipo ripper?

 

Usiamo quello a ripper, ma non pensare al semovente a cingoli che vedi generalmente!

Abbiamo modificato un ripuntatore ad un ancora che ci permette di arrivare ad una profondita anche di 1m se necessario e mettere un tubo massimo di 75.

 

Sapevo dell'esistenza anche di altre misure per i dreni però ho sempre visto mettere quelli di 63 quindi pensavo che in agricoltura fosse lo std

Modificato da crc
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Noi è già diversi anni che usiamo il drenaggio tubolare e a noi funziona benissimo.

Sono più scettico su quello meccanico che secondo me tende più a trattenere l'acqua(parlo della pianura naturalmente)

Vuoi dire che quello meccanico sgronda con più lentezza? Nessuno poi usa il drenaggio tubolare per IRRIGARE? Dicono sia molto economico

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Volevo dire che fare un drenaggio con i tubi, una volta messi(salvo incovenienti)sono quasi eterni perché il tubo rimane li, quello fatto con rip è più facile che si richiuda per varie cause e dura qualche mese al massimo quindio c'è una bella differenza.

 

per quanto riguarda la subirrigazione i dreni vanno messi più fitti, noi abbiamo fatto una prova di 20 ha quest'anno in un'azienda, però l'abbiamo sempre da provare, cmq secondo me come gli viene dall'alto non ce n'è, farla venire dal basso mi sembra un po dura nei mesi di luglio cmq vedremo

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beh si CRC quello meccanico và rifatto ogni anno, ma qualche vantaggio l'avrà pure! riguardo alla sub\irrigazione un mio amico ne ha e ne è entusiasta, l'importante a suo dire è partire 10 15 giorni in anticipo rispetto al momento del bisogno per permettere la risalita capillare, riempie il collettore principale con una pompa da poca pressione con un consumo irrisorio di gasolio. Riguardo al tubolare ne ho fatto un pochettino anni fà in un frutteto di già al terzo anno con una macchinina particolare che non ha niente a che fare con i ripper............salutoni

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stò mio amico ha un terreno medio impasto tendente argilloso, di preciso non sò la profondità ma ricordo vagamente sui 70\80 cm. alla distanza di dieci dodici metri, cioè tutto nella normalità, la pendenza del terreno è stata rifatta ed è stata portata ai minimi (10 cm x 100 metri)per permettere appunto di portare acqua in fondo alle lunghezze. L'unico handicap ,non essere efficace nei periodi vicini alla semina per la mancanza di radici in profondità. Ma ripeto ne è entusiasta !! in medicaio, nel mais, bietole ecc...e con poca spesa di gasolio--alè vi saluta :martini:AZ

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Si volentieri, abbiamo applicato un'assale comandato da un pistone idraulico che funziona tamite control box della livella e di conseguenza lo utiliziamo con il laser cosi che manteniamo un piano preciso. Per il tubo abbiamo fatto un portatubo sopra l'ancora e ci mettiamo un tubo alla volta.

Per ora foto non ho cercherò di ovviare cmq

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visto che usi il tubo da 68, la macchina deve essere molto precisa. a che velocità vai durante l'opera di posa? perchè se procedi a velocità un pò sostenute non credo che il dispositivo di livellamento ce la faccia a compensare. riesci comunque a garantire una quota corretta?

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Allora la velocità varia intorno da 2 a 4, per la precisione quest'anno abbiamo dovuto riscavare dove era il tubo perché si era strappato(tubo difettoso) e quindi abbiamo aperto una decina di metri:il tubo era steso benissimo.

per velocità sostenuta cosa intendi??

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ma sai, la precisione te la da il laser, ora io quello di dondi non l'ho presente però secondo me il rip a diversi vantaggi: è più economico non devi ricoprire la traccia e penso sia anche più veloce, con quello che ho io, ne metti di rotoli!

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infatti quelli sono vantaggi innegabili, l'unica cosa che viene imputata a tali metodi di pos in opera è la precisione minore rispetto a quelli con la ruota che pratica il taglio.

in effetto se si sbaglia la quota di 4-5 centimetri su un tubo da 6 di diametro lo si rende inefficace da subito

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In azienda svolgiamo da diversi anni e con discreto credito la posa in opera del drenaggio tubolare con la ruota posadreni "Drenag" della Dondi.

Tale sistema, rispetto alla posa con ripper, offre allo stesso tempo diverse opportunità così come alcuni indiscutibili limiti.

 

Per maggior chiarezza occorre distinguere le diverse tipologie di posatrici a ripper che vanno distinte tra:

 

- Posatrici semoventi cingolate:

 

i9039_dren5.jpg

i9040_dren1.jpg

 

Sono macchine specifiche, dalle dimensioni e dal costo molto elevati. Sono, in assoluto, le macchine posadreni per antonomasia. Dotate di trasmissione idrostatica, con un interasse della cingolatura di 5-6 metri, carreggiata regolabile idraulicamente fino ad oltre 4 metri, di massa e potenza tali da scaricare sul ripper (con una luce di lavoro di oltre 150 cm) forza sufficiente da penetrare i terreni di qualsiasi natura con una insuperabile stabilità del complesso, in ragione delle prerogative descritte precedentemente.

 

- Posatrici applicate a cingolati pesanti.

 

t9041_catdreno.jpg

 

E' il secondo "step" di macchina posatrice cingolata. Applicata su macchine di grande serie, (normalmente Cat D7 o meglio D8), cui è applicato artigianalmente sul ripper di serie un ancora con scarpa e tunnel da posadreno. La natura del trattore a cingoli per massa, dimensioni e potenza si presta bene a surrogare le posatrici vere e proprie, pur non raggiungendone le prerogative soprattutto a livello di stabilità longitudinale e trasversale (beccheggio e dondolamento) che possono peggiorare la qualità della posa.

 

- Posatrici per trattori convenzionali.

 

t9043_Emyirrigato.jpg

 

E' l'ultima frontiera del posadreni. Macchine portate (o meglio semi portate), dotate di un robusto telaio porta ancora e relativo sistema idraulico di controllo della profondità e pneumatici di appoggio. Il fatto che il peso della macchina sia sostenuto da pneumatici e che si presti ad essere trainata da normali trattrici a ruote di alta potenza, rendono tale macchina la meno indicata ad operare in condizioni non ottimali di posa. Terreni troppo duri possono mettere in crisi la capacità trattiva del mezzo, inoltre l'elasticità dei pneumatici possono essere causa di inerzie nella risposta alle correzione deleterie ai fini della precisione della posa. Lo stesso dicasi qualora ci si trovi in condizioni di piani non ottimali (che presuppongono frequenti e veloci adeguamenti di quota) o di terreno umido che potrebbe mettere in crisi la trattività del mezzo.

 

A queste macchine posadreni a ripper si contrappone la macchina posadreni mossa dalla PTO:

- Ruota posadreni

 

t9045_1040404IMG.JPG t9046_Immagine073.jpg t9047_Immagine074.jpg

 

Tale macchina, come si può vedere, è dotata di una grande ruota del diametro di circa 200 cm (prof. max di scavo 90 cm.) dotata di zappette avvitate perimetralmente, che mossa dalla pto svolge "meccanicamente" lo scavo di sezione massima di 125 mm. La natura della macchina consente sempre un preciso controllo della profondità di scavo in qualsiasi condizione del terreno (escluso i terreni sassosi) sia esso "duro" e tenace (a soffrirne sarà solo la velocità d'avanzamento) sia su terreno umido (la ruota richiede un bassisimo sforzo di trazione). Il controllo della profondità tramite il sollevatore e la velocità di anvanzamento relativamente bassa (1,5 - 4 km/h) consente un facile ed efficace controllo della quota di posa garantendo una elevata qualità del lavoro. Potendo essere condotta da macchine di media potenza (150 - 200 cv) di dimensioni ragionevoli si presta alla posa anche su impianti frutticoli in allevamento già a dimora (a patto che l'interasse dei filari di almeno mt3)

Modificato da Andrea terratech
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quindi la profondita di scavo è controllata dall'operatore tramite azionamento manuale del sollevatore?

 

se va a 4 km/h ce la fa bene a correggere?

 

avete valutato l'errore che si commette nella quota di posa?

 

presumo che l'asta del ricevitore sia messa in corrispondenza dell'asse di rotazione proprio per avere minori errori ed un controllo più preciso

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QUESTIONS

 

1) quindi la profondita di scavo è controllata dall'operatore tramite azionamento manuale del sollevatore?

 

2) se va a 4 km/h ce la fa bene a correggere?

 

3) avete valutato l'errore che si commette nella quota di posa?

 

4) presumo che l'asta del ricevitore sia messa in corrispondenza dell'asse di rotazione proprio per avere minori errori ed un controllo più preciso

 

ANSWERS

 

1) Assolutamente sì.

 

2) Diversamente l'operatore metterebbe a repentaglio la propria vita

 

3) si cerca di tenere le tolleranze minime al control box

 

4) Come del resto puoi vedere dalla foto

 

 

PS E' SEMPRE consigliabile posare il dreno dopo un recente ed accurato livellamento laser con terreno in tempera..

Modificato da Andrea terratech
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