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Problemi del lavoro boschivo


andry

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Ecco ragazzi facciamo che aprire un trad apposta che ne vorrei parlare pure io.

 

Allora da me che è un posto piuttosto montuoso dove ci sono anche ditte forestali, ci troviamo senza contributi, vanno tutti agli agricoltori oppure ai lavoratori della pianura. Io avevo partecipato al bando e speso più di 300 euro e mel hanno negato. Alla fine ci siamo rotti e abbiamo comprato trattore, pinza, rimorchi e tutto il resto da soli. Tanto i soldi vanno sempre agli stessi.

Però anche quelli che ricevono fondi non riescono a pagarli (il mio trattore arriva pure da li 960 ore e poi preso indietro per pagare i debiti).

Da me il gasolio ne viene dato proprio poco ma, io ho il permesso di usarlo ovunque in quanto nell atto della azienda di specifica che si effettueranno per lo più lavori forestali. Figuratevi che io giro sugli 800-900 litri! Il resto lo compro a prezzo ridotto in quanto lo prendo a quantitativi modesti ma è pur sempre industriale e quindi costa di più.

 

Da noi il grande problema sta proprio nel dover combattere con gente a cui vengono assegnati appalti e poi non li effettuano e ci vanno di mezzo tutti (come quest anno a me e ad altre ditte che sono state ferme grazie a questi pensionati e non). Da me il lavoro in nero regna ancora sovrano, chi lo fa come lavoro primario fa fatture ma, altri vanno al peso e basta: contanti e tanti saluti..

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Ho paura che sia una situazione un po' di tutto il nord italia, è vero che se fatturassi tutto non c'è santo che tenga ma non ti basterebbero i soldi per pagare le tasse, il problema piu' grosso è la concorrenza sleale dei pensionati e di chi fa un lavoro che gli occupa poco tempo e poi fa le legne in nero vendendole a meta' prezzo...

Anche io questa primavera ero tentato di fare la domanda, ma per fortuna mi sono astenuto anche perchè non avevo ancora le idee chiare, ma non conosco nessuno che sia riuscito a prendere qualcosa, chi li ha presi è perchè a conoscenze nell'ambiente secondo me, non è piu' come alcuni anni fa che era piu' semplice prenderli...

Un altro problema sono i lotti boschivi comunali che vanno alle buste, e alla fine per le ditte piccole che ne hanno bisogno vengono a costare uno sproposito...

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Secondo me si rischia di andare fuoritema anche qui e a breve verremo bacchettati!:asd:

 

Tornando a noi,la difficoltà maggiore di una ditta di utilizzazioni boschive sta nel fatto che viene considerata al pari di un artigiano e non di una azienda agricola con tutta la burocrazia del caso; cito il caso di uno della mia zona, contributi mai presi, continui controlli da parte della finanza sul fatturato,studi di settore per cui più macchinari hai più devi fatturare secondo loro mentre nel bosco se non hai quelle 4 attrezzature minime non stai sul mercato ma vallo a spiegare a loro che fanno i conti davanti ad un computer e il reale non sanno cos'è...morale della favola, ha dovuto pagare più di 10000 euro di multa perchè secondo loro non fatturava abbastanza in relazione ai macchinari ( trattore,rimorchio,verricello e teleferica)...

 

Non sono daccordo però con chi dice che le aziende agricole portano via i contributi e di conseguenza il lavoro, io aprirò azienda agricola ( ora sono con mio padre) e la mia attività oltre a quella agricola sarà anche quella boschiva in quanto abitando in montagna devo sfruttare tutto per rimanere a galla e una buona fetta dei miei terrwni sono da considerare boschivi...

 

Il gasolio agevolato ormai arriva col contagocce,danno quantitativi minimi perchè il bosco non da "punteggio"; controlli serrati non ne vedo come del resto controlli se hai gasolio agricolo o industriale ma del resto paese che vai usanza che trovi...

 

Un problema molto grande da me è l'eccessivo frazionamento delle particelle che non consente di sfruttare ampie zone con conseguente aumento dei tempi e dei costi,basti pensare che avere 1 ha in corpo unico è veramente cosa rara, in media i boschi vicini al paese non arrivano ai 1000 m2 mentre se ci si sposta arriviamo ai 3000m2!!!

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Si hai ragione rischiamo di andare fuori tema anche qui...

Non credo che le aziende agricole portino via contributi a quelle forestale solo che siano piu' agevolate, almeno da noi è cosi', visto che le aziende forestali sono una nicchia nella nostra zona...

Sono d'accordo con te quando dici che la finanza fa i conti al computer dietro una scrivania e non capiscono che se hai 3 motoseghe, una cingolo con verricello e un trattore con un carro forestale è proprio solo il minimo indispensabile per poter lavorare e portare a casa la giornata... Loro non capiscono che se sei da solo piu' che un macchinario alla volta non puoi far andare, per loro hai un tot macchinari che devono renderti un tot all'ora e di conseguenza tu devi fatturare in base a cio' che dicono loro se no sei un delinquente che evadi le tasse.

Purtroppo loro devono rndersi conto che l'italia dei boscaioli e fatta si di grandi ditte con grandi macchinari, ma soprattutto di piccole realta' di ditte famigliari con 2 al massimo tre individui che lo fanno principalmente per passione se no con il rischi che c'è in questo lavoro ne farebbero anche a meno di rompersi la schiena e spelarsi le mani, senza contare di mettere in conto che magari un volta ti puo' andare storta e ci puoi lasciare le piume... Ma vaglielo a spiegare...

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qualcosa avevo già scritto nell altra discussione, da noi chi fa solo legna praticamente non esiste, i boschi sono praticamente tutti privati, esageratamente frazionati, travarne di un' ettaro è difficile. La viabilità forestale non esiste, la maggior parte di gente non è quasi attrezzata e comunque non sono professionisti, tanto per fare un esempio se ti vedono buttare giù una pianta con i cunei pensano che sei un marziano. Sul conto se hai un giro di privati che gliela rivendi spaccata hai sempre lavoro se no tutti gli anni non si sa a chi darla, l' anno scorso un ragazzo me ne ha comprato 1500 quinatli quest' anno zero, la situazione è decisamente grigia perchè un pò il pellet, l' inverno mite e la crisi legna lunga non ne va.

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Vedo che gira e ti rigira i problemi sono gli stessi dei nostri, ora che col prezzo del gasolio alle stelle la gente punterebbe un po' di piu' sulla legna ci sono messi col pellet, che è gia' aumentato parecchio da quando l'anno tirato fuori, e in piu' l'inverno è stato abbastanza mite apparte quei dieci giorni a febbraio... Secondo me comunque è anche una questione di mentalita', io non mi scalderei a pellet neanche mi pagassero, pero' ho degli amici che si sono sposati di recente che chi piu' chi meno hanno preso o la stufa o la caldaia a pellet, e pensare che è tutta gente di "campagna", tutto x una questione di comodità e pensare che avrebbero sia il posto che il tempo per mettere due legne sul fuoco, io quando arrivo la sera me ne prendo un piacere a fare fuoco, eppure...

A me piacerebbe sapere con cosa lo fanno sto pellet visto che non ho ancora sentito nessun commerciante che porti la legna in qualche stabilimento a macinare per fare pellet...

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io il pellet non capisco come possa arrivare dall' australia, resta il fatto che ormai siamo quasi a 30 euro al quinatle se non sbaglio tra qualche anno le stufe finiranno nel ferro anche perchè sono decisamente malfatte e non scaldano, mia madre e mia zia hanno voluto provare per comodità come riscaldamento aggiuntivo, ma praticamente non le accendiamo mai.

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Io sono anche di quell'idea li, ma sai sono di parte. Ne ho sentiti diversi che si lamentano del funzionamento, e poi costano una fucilata, per comprarne una come si deve ci vogliono quasi 4000 euro, io con quei soldi compro 2 belle stufe a legna della nordica e pure la legna per scaldarmi tutto un inverno e poi quando la stufa si spegne l'ambiente rimane ancora caldo x delle ore non come il pellet che tempo un attimo si gela... E poi, sempre secondo me, altro che pellet di puro faggio, secondo me il 90/100 della roba che c'è dentro è resinosa se non addirittura scarti di lavorazioni...

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Io sono anche di quell'idea li, ma sai sono di parte. Ne ho sentiti diversi che si lamentano del funzionamento, e poi costano una fucilata, per comprarne una come si deve ci vogliono quasi 4000 euro, io con quei soldi compro 2 belle stufe a legna della nordica e pure la legna per scaldarmi tutto un inverno e poi quando la stufa si spegne l'ambiente rimane ancora caldo x delle ore non come il pellet che tempo un attimo si gela... E poi, sempre secondo me, altro che pellet di puro faggio, secondo me il 90/100 della roba che c'è dentro è resinosa se non addirittura scarti di lavorazioni...

 

da quello che so io i pellet si fanno con segatura e scarti trinciati, ad alta pressione..

 

hanno il vantaggio di fare una stufa che si alimenti da sola, miglior rendimento (hanno un'umidità molto bassa) ma per contro sono molto più costosi della legna e per farli ci vuole attrezzatura apposita..

 

so che nelle stufa a pellet non ci puoi usare il cippato, nelle stufe a cippato ci puoi mettere il pellet, anche se non conviene..

 

il cippato è più grosso e più umido..oltre che avere più corteccia dentro, che è meno pregiata..

 

 

il la stufa a pellet a parità di dimensioni è più potente perchè brucia materiale più fine, quindi più rapido nella combustione, ma come dicevi tu appena smette di bruciare si raffredda abbastaza in fretta..

 

per il discorso provenienza della legna, il faggio spaccato sui bancali che viene dai paesi dell'est (anche molto dell'est, tipo bielorussia) con il trasporto e tutto costa meno che farlo qui..

 

boschi più comodi, più meccanizzati, minor costo della manodopera, meno burocrazia..

 

mah..

 

 

ciao

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Si ormai di sto faggio inbamcalato se ne vede dappertutto anche da noi che siamo nel nord ovest, mi sa che arrivano pure dalla francia...

Un paio di giorni fa ho letto un un giornale, non so se fosse il coltivatore o mad che il 90/100 della legna bruciata in italia arriva dall'estero, diciamo che magari non è proprio cosi' pero' vuol dire che ne viene importata una grossa quantità, comunque la nostra forse non basterebbe x renderci autonomi ma tutta questa concorrenza diciamo che non aiuta...

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secondo me questa dei prezzi dell' estero è pure un pò una leggenda per far abbassare i nostri perchè a conti fatti il trasporto specie se su gomma ha il suo costo e non può non incidere. Sul pellet secondo me prima o poi scopriranno che ci mettono dentro qualcosa da smaltire

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  • 6 mesi dopo...

Sul fatto che sia una leggenda non ci credo mica tanto, all'estero hanno altissime produzioni dovute a una meccanizzazione molto avanzata, a leggi forestali che permettono un determinato tipo di utilizzazioni e un codice della strada con chiare classificazioni su cosa puoi e non puoi fare.

Noi siamo indietro come le palle del cane,ma non perché siamo stupidi noi, ma semplicemente perchè in italia sta diventando impossibile *vivere con i proventi derivanti dal lavoro in bosco, per non dire che lo é già da un sacco di tempo.

Come ditta all'inizio davo la colpa a chi faceva nero e vendeva a prezzi per me impossibili, ho partecipato a convegni fatti da enti pubblici dove si parlava di questo problema, dove il postino malvagio con la scure e il suo sametto mi portava via il pane di bocca..

Ma non hanno mai organizzato convegni che spiegassero perchè la gente deve tagliare legna in nero dopo il lavoro per arrivare a fine mese,o perchè non sai mai come comportarti quando entri in un bosco, per terrore di sanzioni a volte inventate di sana pianta,gente che ti dice che una pineta artificiale ü diventata bosco perché non portavano via lo strame,o perchè ogni zona ha un regolamento diverso da un altro,gli enti si sovrappongono, le tue ore non valgono nulla, se le perdi negli uffici davanti a gente che vuole solo arrivare a sera allora tanto meglio.

Perchè non mi spiegano tutte queste cose ai convegni?

Perchè non mi spiegano perchè tutte le bellissime realtà a biomassa per "salvare il mondo forestale" impongono prezzi da fame a chi in bosco ci vive, e il denaro pubblico serve sempre alle solite imprese private?

O perché devo dannarmi per entrare a far parte di albi regionali di imprese qualificate che alla fine non servono a niente?

O partecipare a bandi pubblici che dopo 10 minuti che sei li a sentire hai già capito che é inutile partecipare, perchè tu non sei cliente del tecnico che ha redatto lo stesso piano

Questi sono i problemi del settore forestale, non la corda del verricello, la gomma bucata, la strada stretta, la catena che non taglia..

Non sono i nostri boschi a essere poveri, i poveri siamo noi.

Modificato da s_riki
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Che vuoi farci, qui in italia i contributi li prende solo la gente immanicata, solo le ditte che fanno del lavoro l'attivita secondaria mentre l'attività principale è portare a casa contributi........... Nn cè mai stata e mai ci sara una politica in grado di occuparsi seriamente di agricoltura e selvicoltura, quindi cè ben poco da aspettarsi anche x il futuro........ Nn so xke ma nelle promesse elettorali dei politici in 20 anni nn ho mai sentito nessuno che facesse riferimento all'agricoltura in generale ( la selvicoltura è un ramo secondario dell'agricoltura).........

ora che il mattone o l'industria siderurgica o la tanto blasonata finanza sono andati affanculo, nonostante è una vita che vengono sovvenzionati, voglio vedere quei ladri da galline da dove ripartiranno x ritiraru su questo paese di imprese fallite ( e nn certo x colpa di chi lavora)

Modificato da agrofarm420
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concordo pienamente con s_riki..

 

nei boschi c'è una guerra tra poveri, che tutti sono destinati a perdere, se non si cercano nuove soluzioni.

 

ci sarà chi prova ad a risparmiare utilizzando gasolio agevolato, chi cercherà di lavorare senza i giusti sistemi di sicurezza, senza assicurazioni (se questo è realmente guadagnare, perchè secondo me è vendersi qualcos'altro), chi farà nero, ma alla fine, non si può competere con certe altre realtà.

 

non so se nessuno di voi abbia mai visto un cantiere forestale medio in svezia, dove c'è una coltura e cultura del bosco, si useranno pure attrezzi costosissimi, ma il lavoro rende parecchio ed alla fine loro guadagnano.

 

nell'altro argomento avevo parlato di pescante, tutto sommato è un attrezzo semplice, ma cambia completamente il lavoro, io con il mio trattore e il mio rimorchio, facendo tutto a mano, non considerando il costo della mia manodopera, trattore già pagato, ecc.. non posso competere con un attrezzo simile.

 

una ditta grande ha sicuramente grosse economie di scala, ma prima di tutto compra attrezzi che costano molto ma rendono di più, l'aziendina familiare spesso evita l'acquisto per risparmiare, ma così poi non riesce più a competere.

 

 

se poi ci mettiamo pure la situazione dei boschi dove spesso si va a lavorare, il quadro è quasi completo.

 

 

allora si parla parecchio di qualità della merce, come in altri settori, si pensa automaticamente che chi riesce a far pagare emno il prodotto debba per forza imbrogliare su qualcosa, è normale credo, anch'io non riesco a creere che in francia riescano a fare patate e guadagnare vendendole ad un prezzo che con le mie rese copre poco più del costo della semente..eppure ci riescono.

 

 

io non ho una soluzione pronta per questi problemi, se ce l'avessi forse non sarei qui, ma vedo degli esempi virtuosi, di posti dove la gente riesce a trasformare il bosco in una risorsa, senza nemmeno troppi incentivi, ma piuttosto con una pianificazione attenta, tanto cervello prima di accendere le motoseghe, una programmazione attenta dell'utilizzo del bosco, cose che spesso in italia mancano e i risultati si vedono.

 

 

 

ciao

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Poi se ci mettiamo anche la situazione dell'estrema frammentazione delle particelle,la mancanza di piste forestali,la disperata ricerca dei proprietari,per 3/4 ormai defunti loro e anche i loro figli,regione,provincia,comuni,gli stessi operatori che non vogliono tentare di evolversi,capite che è una situazione molto difficile...

Poi torniamo al discorso che facevo per l'acquisto dei terreni che facevo tempo fa in altra discussione...l'80% non vuole vendere quindi... porto un esempio mio,ho dei boschi,i più ampi che ho,a qualche km dalla strada ma potrei utilizzare una vecchia traccia di una pista che avevano fatto per costriure l'acquedotto e arrivare a poche centinaia di metri da quei terreni,ho chiesto allora i nomi dei proprietari delle particelle vicine per riuscire ad acquistare,allora saranno circa 20-30 particelle per,a spanne,3-4 ha,di cui non c'è un propritario che abbia più di 1 partiocella,molti sono ormai morti o emigrati già negli anni,alcuni conoscendoli neanche andare a perdere tempo a chiedere,per gli altri,potrebbero sparare anche cifre astronomiche...

Il discorso è che se non ho qualche ha non mi conviene neanche ripristinare la strada e farne un pezzo nuovo,quindi potenzialità che giacciono ferme lì senza sbocchi...

Non è facile...

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Minchia parole sante, non sto areplicare tutto perchè se no ripeterei molte cose che avete già detto voi, il problema è la cultura dei boschi che qui manca, non si puo' pensare di comprare grandi macchinari per fare grandi quantità, ho detto grandi macchinari per dire molti o molta attrezzatura, entrre nel bosco prendere cosa rende e poi andare da un altra parte quando non è piu' conveniente, ho visto dei video del nord europa in cui si parte dall'abbattimento, si passa per l'esbosco, poi non si scappa per spostarsi in altro bosco, si accudisce quello che c'è ancora da finire di fare, si cippa tutta la ramaglia , si macina la ceppaia o si preparano le trincee dove verranno ripiantate la generazione futura di piante, si accelera tutto il processo di riimboschimento anche se al momento di farlo non rende sicuramente, ma invece di venire in 50 anni il bosco viene in 20 e si fanno due tagli e mezzo invece di uno.... è un discorso lungimirante... L'italia è ricca di boschi poveri, ok è vero ma nella mia zona se le ditte grosse vhe continuano cosi', la prossima generazione non avrà piu' boschi... E poi le ditte che hanno la fortuna, o sono capaci piu' di altre a sapere a chi leccare il culo e gonfiare le tasche, di prendere contributi a fondo perduto, dovrebbero avere il buon senso di comprare attrezzature che siano realmente utili e non che facciano figo ma che in realtà rovinano solo il territorio... Un pescante come dio comanda è una cosa, due forwarder, che alla fine hanno bisogno di strade per lavorare, perchè nella mia zona non vanno da nessuna parte senza le strade, sono tutta un altra, quest' estate hanno sequestrato un lotto ha un grossa ditta della zona perchè invece di fare una strada con carreggiata di 2.5 m l'aveva fatta di 4 m, buttando giu' terra è roccia per potersi allargare, cosi' facendo ha fatto un piede alla strada di oltre 50 m che con la terra ricopriva tutti i ceppi sottostanti impedendo cosi' al bosco di rigenerarsi, sono anni che sta ditta lavora in sto modo, e finora andava sempre bene, ora qualcuno si è accorto che stavano esagerando, era quasi ora, e la risposta della ditta è stata , la forestale non capisce niente, non ci lascia lavorare...

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ecco mojezemlje, scrivilo in pubblico perchè hai scritto una cosa molto importante, tenerla privata è un peccato..

 

 

per la cronaca, io sto aspettando che un po' di gente che confina con il mio bosco si decida a farlo tagliare (farebbe tutto una squadra) in maniera da poter montare il pesante, da poter accederecon mezzi adeguati, perchè purtroppo l'era della camiciona a quadri e del verricello (o solo zapin per i poreti) purtroppo è finita..

 

nel tempo che io carico 60 quintali di legna a mano, il pescante esbosca e carica tre rimorchi con gru..

 

per far capire l'importanza della meccanizzazione, ho assisitto all'incotro tra un venditore e il proprietario di una ditta forestale, uno che ha cominciato a tagliar legna a 15 anni e ne ha circa 60, quattro fratelli che sono cresciuti sul muschio, quando il venditore ha proposto una gru per rimorchio da 40 mila euro:AAAAH:, sembrava una pazzia, ma il venditore, tranquillamente gli ha chiesto: cosa ti costa un operaio?

 

in pratica al secondo anno la gru sta già portando a casa soldi, e la gru se si rompe la cambi, una persona no.

 

ovvio che senza un'organizzazione di base, una cura del bosco e delle stradine, senza sapere quanto legname si ha, tagliando sempre nei soliti posti perchè sono più comodi, alla lunga non paga..

 

 

come non fare mai benzina alla macchina: lunedì risparmiate 10 euro, martedì dieci euro, mercoledì dieci euro, giovedì spingete..e altro che i trenta euro andate a perdere!

 

 

ciao

 

 

 

EDIT: vedo che matti matti ha scritto quasi la stessa cosa che ho scritto io, ma non l'avevo vista perchè abbiamo scritto nello stesso momento..

 

 

 

ciao

Modificato da purin
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