amatore Inviato 13 Giugno 2010 Condividi Inviato 13 Giugno 2010 partita iva in regime di esonero inoltre non hai l'obbligo di registrarti presso la camera di commercio, a mano che tu non faccia vendita diretta. prendi un quaderno qualsiasi, ci segni tutti i tuoi corrispettivi, e SE SUPERI IN UN ANNO la soglia dei 7000 euro, quindi non più in regime di esonero, ti rechi con questo quaderno e tutte le fatture acquisti e le autofatture di vendita presso un sindacato e il sindacato stesso provvederà alla contabilità!per questo ti serve conservare le fatture, nel caso in cui tu superi la soglia. Sei certo che non si possa far vendita diretta??:cheazz: Io ho sempre consegnato a casa i miei prodotti,viaggio con ricevuta fiscale e ddt e non ho mai avuto problemi con le forze dell'rdine Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
gdstories Inviato 2 Agosto 2010 Condividi Inviato 2 Agosto 2010 Ciao a tutti, mi sono appena iscritto! Ho un piccolo appezzamento di terreno coltivato a vite, ho una p.iva in regime di esonero e fino allo scorso anno il fatturato è stato inferiore a 7000 euro. Quest'anno è capitato di superarlo! Il prossimo anno cambierò coltura (alberi da frutto) e prima che possa raccogliere i frutti dovranno passare alcuni anni. Per quanto riguarda il regime fiscale, vorrei chiudere la posizione iva fino a quando poi non mi servirà di nuovo, ma non so adesso se devo immediatamente iscrivermi alla CCIA/rec o se questa incombenza varrebbe dal 2011. Nel caso dovesse trattarsi del 2011, estinguendo la p.iva adesso sarebbe ancora necessaria l'iscrizione al rec?? Ringrazio tutti coloro che sapranno darmi un consiglio. Ciao a tutti!!! Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
levorato Inviato 25 Ottobre 2010 Condividi Inviato 25 Ottobre 2010 ciao a tutti!!! io avrei intenzione di comprare una mietitrebbia, ma sono un dipendente presso una ditta di movimento terra,e vorrei alcune informazione sulla partita IVA.grazie. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
dino62 Inviato 26 Ottobre 2010 Condividi Inviato 26 Ottobre 2010 ciao a tutti!!! io avrei intenzione di comprare una mietitrebbia, ma sono un dipendente presso una ditta di movimento terra,e vorrei alcune informazione sulla partita IVA.grazie. Ciao,io ti consiglio di sentire una associazione e in base a quello che vorrai fare con la mietitrebbia (lavori propri o terzista)ti spiegheranno cosa fare,ciao:) Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Beppe66 Inviato 4 Dicembre 2010 Condividi Inviato 4 Dicembre 2010 stò valutando la possibilità di cambiare regime iva cioè passare da quello speciale agricolo a quello ordinario,fino ad adesso sono rimasto in quello speciale perchè fatturando principalmente bovini piemontesi da macello derivanti da ciclo chiuso sarebbe stato pesante versare tutta l'iva 10% invece del 3% ma adesso voglio farmi fare il conteggio dal commercialista visto che ho aquistato diversi macchinari nel quinquennio passato e intendo ristruturare imiei fabbricati in futuro,mi èstato detto che cambiando regime viene creato un plafond con imezzi presenti in azienda e con il bestiame già posseduto Volevo chiedere se qualcuno di voi ho fatto questo cambiamento come si trova e cosa mi consigliate??ho paura di sbagliare e poi di non poter tornare indietro rispondetemi così mi faccio un'idea grazie Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Luca75 Inviato 27 Febbraio 2011 Condividi Inviato 27 Febbraio 2011 Forse vado un pò fuori argomento ma volevo evitare di aprire una discussione poco interessante per i più! Vengo al dunque, possiedo circa 60.000 mq di terreno, 30% prato e 70% boschivo, su questo terreno sono presenti 2 immobili, uno adibito ad abitazione (seconda casa) ed uno a ricovero attrezzi. Ovviamente la manutenzione della proprietà richiede parecchio lavoro con conseguenti costi per questo mi chiedevo se aprendo una partita iva agricola a me intestata (però sono già lavoratore dipendendente) oppure a nome di mia moglie che è casalinga posso richiedere il gasolio agricolo ed eventuali contributi ad esempio per la pulizia di boschi... Come mi consigliereste di muovermi? Grazie mille. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
B 225 Inviato 27 Febbraio 2011 Condividi Inviato 27 Febbraio 2011 Forse vado un pò fuori argomento ma volevo evitare di aprire una discussione poco interessante per i più! Vengo al dunque, possiedo circa 60.000 mq di terreno, 30% prato e 70% boschivo, su questo terreno sono presenti 2 immobili, uno adibito ad abitazione (seconda casa) ed uno a ricovero attrezzi. Ovviamente la manutenzione della proprietà richiede parecchio lavoro con conseguenti costi per questo mi chiedevo se aprendo una partita iva agricola a me intestata (però sono già lavoratore dipendendente) oppure a nome di mia moglie che è casalinga posso richiedere il gasolio agricolo ed eventuali contributi ad esempio per la pulizia di boschi... Come mi consigliereste di muovermi? Grazie mille. Certo puoi aprire una partita iva agricola in regime di esonero, basta che non superi i 7000 € all'anno di fatturato. Per aprirla o vai di persona all'agenzia dell'entrate pagando circa 15 € e compilando l'apposito modulo AA9, oppure vai in un associazione di categoria (cia, coldiretti, confagri) e con 20-30€ dovresti cavartela. Fatto ciò per ottenere il gasolio agricolo devi iscriverti alla camera di commercio, il che comporta una spesa di circa 80 € ogni anno, dovrai aprire una posizione uma e mettere in carico i tuoi mezzi. Quindi per fare il tutto per semplicità meglio che ti rivolgi ad un'associazione. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Luca75 Inviato 27 Febbraio 2011 Condividi Inviato 27 Febbraio 2011 Grazie per la risposta. Potrei richiedere contributi ad esempio per la riqualificazione e per la valorizzazione del patrimonio boschivo secondo te? Forse converrebbe farlo fare a mia moglie però dovrei affittarle i miei terreni....se non sbaglio le donne sono privilegiate.. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
B 225 Inviato 27 Febbraio 2011 Condividi Inviato 27 Febbraio 2011 Grazie per la risposta. Potrei richiedere contributi ad esempio per la riqualificazione e per la valorizzazione del patrimonio boschivo secondo te? Forse converrebbe farlo fare a mia moglie però dovrei affittarle i miei terreni....se non sbaglio le donne sono privilegiate.. Sì avendo meno di 40 anni aprendo la partita iva potresti fare domanda di primo insediamento in agricoltura, dovresti leggere il Psr della tua regione e vedere tra le varie misure quelle che ti riguardano. La faccenda comunque è piuttosto lunga e le domande per venire accettate devono avere determinate caratteristiche. In questa discussione se ne parla: http://www.tractorum.it/forum/normative-agricole-pac-ecc-f25/nuovo-p-s-r-2010-a-4109/ Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Denis.Z Inviato 11 Luglio 2011 Condividi Inviato 11 Luglio 2011 Possibile che nessuno in giro sappia di questa benedetta P.Iva a regime d'esonero??? Ho chiesto e nessuno mi sa dire,ho dato il mandato di aprirmela ad un'agenzia di servizi che parlando con l'agenzia delle entrate non c'ha capito niente,l'impiegato gli ha detto che da marzo è cambiato tutto...boh! Domani chiamo uno studio di agronomi qui vicino e chiedo a loro,intanto poi cerco l'indirizzo di un associazione di categoria che sia qui vicino! Eppure mio padre 4 anni fa ha aperto e poi chiuso la partita iva enza problemi,proprio tramite un agenzia di servizi qui di zona! Io devo comprare un trattore e mi serve a breve! la partita iva a regime di esonero non esiste. L'esonero è solo una situazione di fatto che si crea quando non superi i 7000 euro di fatturato. Tu devi sempre e comunque tenere tutte le fatture di acquisto e in teoria tenere il conto delle fatture di vendita. Se superi i 7000 euro devi emettere tu la fattura di vendita e tenere la contabilità IVA, se invece non li superi, saranno i tuoi "acquirenti! a fare un'autofattura. In parole povere e sintetizzando a mille il regime di esonero è questo. La partita IVA che devi aprire è per agricoltura come categoria non è legata al regime di esonero Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
alessandro fior Inviato 12 Luglio 2011 Condividi Inviato 12 Luglio 2011 Sì sì,ho risolto tutto...sono ora possessore di partita iva,sono andato da un amico agronomo ed ha fatto tutto lui... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
paolo-veltri Inviato 23 Settembre 2011 Condividi Inviato 23 Settembre 2011 salve,sono nuovo del forum,ne approfitto per farvi i complimenti,per gli argomenti veramente interessanti che trattate..... volevo chiedere chiarimenti su un paio di punti trattati in questo post: - per poter superare la soglia dei 7000 euro annui,e quindi fatturare,ce' bisogno di possedere almeno un ettaro di terreno????? -se rimani entro la soglia dei 7000 non ce' bisogno di denunciarlo nei redditi???? grazie anticipatamente per le risposte!!:) Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
FalcoTK Inviato 2 Ottobre 2011 Condividi Inviato 2 Ottobre 2011 (modificato) volevo chiedere chiarimenti su un paio di punti trattati in questo post: - per poter superare la soglia dei 7000 euro annui,e quindi fatturare,ce' bisogno di possedere almeno un ettaro di terreno????? -se rimani entro la soglia dei 7000 non ce' bisogno di denunciarlo nei redditi???? :) 1- già per poter aprire la partita iva devi possedere un minimo di terreno che sia di proprietà o affitto o comodato , il punto è che su un ettaro per poter fatturare più di 7000 € netti dovresti avere o vigneto in produzione o colture intensive. 2- anche se avresti mezzo ettaro devi sempre denunciarlo nei redditi almeno mio padre faceva così perchè aveva un altro lavoro ma conduceva anche del terreno in affitto e doveva sempre denunciarlo come reddito da lavoro. Modificato 2 Ottobre 2011 da FalcoTK Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Denis.Z Inviato 2 Ottobre 2011 Condividi Inviato 2 Ottobre 2011 1- già per poter aprire la partita iva devi possedere un minimo di terreno che sia di proprietà o affitto o comodato , il punto è che su un ettaro per poter fatturare più di 7000 € netti dovresti avere o vigneto in produzione o colture intensive. 2- anche se avresti mezzo ettaro devi sempre denunciarlo nei redditi almeno mio padre faceva così perchè aveva un altro lavoro ma conduceva anche del terreno in affitto e doveva sempre denunciarlo come reddito da lavoro. Falcoo Tk sei sicuro??? guarda che il reddito derivante dalla conduzione del terreno va a concorrere alla formazione del reddito tramite la rendita. Quindi non vedo come tuo padre potesse metterlo come reddito da lavoro!!!! Per superare la soglia dei 7000 euro devi semplicemente superarla!!!semmai diciamo che con un ettaro per superarla dovresti avere una coltura ad alto rendimento, ma di certo non è una cosa che puoi decidere a priori, poi forse sono io che nn capisco molto il senso della domanda. PS Falco Tk cosa intendi per colture intensive? La soglia dei 7000 euro è quella della contabilità ai fini IVA. Ovvero fino a 7000 euro non hai obbligo di tenuta conto della contabilità ai fini IVA, di conseguenza non puoi emettere fatture, mentre devi comunque conservare le fatture di fornitura. Non sono sicuro che per aprire una partita IVA serva avere già del terreno, dato che per comperare il terreno (che in questo caso fa parte del capitale dell'azienda agricola) il solo fatto di essere o meno imprenditori agricoli fa delle differenze a livello di tassazione. Quindi per essere imprenditore agricolo, la partita IVA ci vuole, se poi uno vuole comperare il terreno con più tasse all'atto di compravendita e poi vuole aprire a posteriori una partita iva è libero di farlo, ma di solito per qualsiasi impresa l'apertura della partita IVA è il primo atto (salvo che non ci sia una società dove prima serve l'atto costitutivo) se non ricordo male. Comunque per informazioni più precise è sempre meglio andare presso un ufficio di zona delle varie associazioni di categoria, tipo CIA Coldiretti etc, dove possono darti informazioni e anche assistenza (la prima gratis la seconda a pagamento). Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
toninoberti85 Inviato 3 Ottobre 2011 Condividi Inviato 3 Ottobre 2011 Non sono sicuro che per aprire una partita IVA serva avere già del terreno, dato che per comperare il terreno (che in questo caso fa parte del capitale dell'azienda agricola) il solo fatto di essere o meno imprenditori agricoli fa delle differenze a livello di tassazione. Quindi per essere imprenditore agricolo, la partita IVA ci vuole, se poi uno vuole comperare il terreno con più tasse all'atto di compravendita e poi vuole aprire a posteriori una partita iva è libero di farlo, ma di solito per qualsiasi impresa l'apertura della partita IVA è il primo atto (salvo che non ci sia una società dove prima serve l'atto costitutivo) se non ricordo male. Comunque per informazioni più precise è sempre meglio andare presso un ufficio di zona delle varie associazioni di categoria, tipo CIA Coldiretti etc, dove possono darti informazioni e anche assistenza (la prima gratis la seconda a pagamento). concordo pienamente con te, per aprire p.iva agricola NON è assolutamente richiesto il possesso di terreni, lo so bene avendo curato io stesso personalmente l'apertura di suddetta p.iva a mio padre presso l'agenzia delle entrate.... ciaoO0 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
paolo-veltri Inviato 6 Ottobre 2011 Condividi Inviato 6 Ottobre 2011 cerco di spiegarmi meglio...... ho preso in mano la gestione di un mezzo ettaro di terreno intestato ai miei genitori,che per anni hanno portato frutta e verdura all'apofruit,senza mai denunciarlo ne fatturarlo,in quanto il loro ricavato e' sempre stato molto basso,qualche migliaio di euro..... ho cominciato a produrre zucchine da qualche anno,non superando mai le 5\6000 euro annue,essendo in comunita' montana,ho capito che fino hai 7000 non ce' bisogno di denunciare nulla a nessuno....e' giusto questo??? per il secondo punto,se volessi diventare imprenditore agricolo,e quindi superare le 7000 annue,avrei bisogno di un ettaro di terreno?? oppure basterebbe mezzo ettaro in comodato d'uso??? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Denis.Z Inviato 6 Ottobre 2011 Condividi Inviato 6 Ottobre 2011 cerco di spiegarmi meglio...... ho preso in mano la gestione di un mezzo ettaro di terreno intestato ai miei genitori,che per anni hanno portato frutta e verdura all'apofruit,senza mai denunciarlo ne fatturarlo,in quanto il loro ricavato e' sempre stato molto basso,qualche migliaio di euro..... ho cominciato a produrre zucchine da qualche anno,non superando mai le 5\6000 euro annue,essendo in comunita' montana,ho capito che fino hai 7000 non ce' bisogno di denunciare nulla a nessuno....e' giusto questo??? per il secondo punto,se volessi diventare imprenditore agricolo,e quindi superare le 7000 annue,avrei bisogno di un ettaro di terreno?? oppure basterebbe mezzo ettaro in comodato d'uso??? Ciao Paolo-veltri non è solo per le comunità montane, il limite dei 7000 euro vale per tutti rispetto alla fatturazione. l'imprenditore agricolo può essere anche quello che non fattura niente sotto certi aspetti, ma se intendi che la tua attività principale sia quella di imprenditore agricolo non sono i 7000 euro a decretare la soglia. Quella dei 7000 euro è solo il limite massimo per non tenere la contabilità ai fini IVA e basta!! Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
paolo-veltri Inviato 8 Ottobre 2011 Condividi Inviato 8 Ottobre 2011 (modificato) sono stato alla confagricoltori,che mi hanno ribadito i vostri stessi concetti... -fino a 7000 euro non ce' bisogno di fare nulla... - per essere imprenditore agricolo,e quindi fatturare bastano anche 5000 mt2 purche' ad uso orticolo -il discorso di possedere almeno 1 ettaro mi hanno detto che vale solo per le colture tipo(mais,grano,orzo,ecc...) la cosa che non sono riusciti a dirmi e': se resto sotto i 7000,quindi senza fatturare...devo denunciare questi sioldi nei redditi??(tenete conto che porto tutto all'apofruit,la quale mi rilascia la fattura) Modificato 8 Ottobre 2011 da paolo-veltri Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Denis.Z Inviato 8 Ottobre 2011 Condividi Inviato 8 Ottobre 2011 la cosa che non sono riusciti a dirmi e': se resto sotto i 7000,quindi senza fatturare...devo denunciare questi sioldi nei redditi??(tenete conto che porto tutto all'apofruit,la quale mi rilascia la fattura) Caspita MOLTO COMPETENTI . se resti sotto i 7000 euro non dichiari reddito dai ricavi derivanti dalla vendita dei prodotti, come già detto, ma inserirai nel 730 o nel modello Unico la rendita del terreno. Se è di tua proprietà inserirai sia il reddito dominicale che quello agrario. Se invece sei solo il conduttore del terreno (mi pare sia il tuo caso) inserirai solo il reddito agrario. Queste 2 componenti della rendita si evincono da una semplice visura catastale. Il problema del conferimento all'apofruit non si pone perchè l'apofruit non ti rilascia la fattura, semmai farà autofattura di quello che tu vendi a loro. infatti sei tu in questo caso il fornitore e loro acquirenti, quindi dovresti essere tu a far fattura, ma dal momento che sei in "regime di esonero", non puoi emettere fatture e quindi loro devono autofatturarsi quello che tu consegni. di conseguenza no problem, è sufficiente portare al commercialista o a chi ti fa il 730/unico una visura e specificare che coltivi il terreno, dicendo se è tuo o no e loro sanno già come inserire il tutto. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
paolo-veltri Inviato 12 Ottobre 2011 Condividi Inviato 12 Ottobre 2011 ok...allora alla prossima denuncia faro' cosi'...grazie mille!!!! Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
super 6460 Inviato 9 Dicembre 2011 Condividi Inviato 9 Dicembre 2011 qualcuno può spiegarmi la differenza sull'iva forfetaria e quella ordinaria Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Clementina Inviato 6 Febbraio 2012 Condividi Inviato 6 Febbraio 2012 Salve a tutti, Tutto molto chiaro sulla p.iva a regime di esonero; domanda: se uno volesse passare al regime di esonero per il 2012, sapendo con certezza che d'ora in avanti non fatturerà più di 7000 all'anno, può già da ora chiudere l'iscrizione alla camera di commercio per evitarsi gli oneri del 2012?? E' sufficiente la chiusura alla camera di commercio o si deve fare anche qualcos'altro?? grazie. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CBO Inviato 6 Febbraio 2012 Condividi Inviato 6 Febbraio 2012 (modificato) @super: con la prima ti viene riconosciuta una compensazione automatica (forfettaria per l'appunto) a seconda del prodotto che tratti (uva e vino rispettivamente al 4% e al 12,3%. Al signore che mi vende il suo pinot bianco verso in automatico un 4% di iva). La seconda è ordinaria ovvero sei soggetto al regime iva di una qualsiasi azienda per cui scarichi e carichi e quindi compensi in ragione dei tuoi volumi di acquisto e di vendita (uva e vino 10% e 20%: al signore di cui sopra dovrei versare il 10% di iva ma lo stesso dovrebbe poi provvedere a compensare con l'iva a credito (acquisto) e per il resto versarla allo stato il che non sempre è così conveniente specie per chi non fa investimenti remunerativi anche dal punto di vista fiscale. Sul sole24ore si legge spesso che 2/3 delle imprese di un certo fatturato sono creditrici di iva verso lo stato:clapclap:). @clementina: a mio dire a maggio p.v. ti arriverà di certo il bollettino di pagamento per l'iscrizione alla camera di commercio. L'iscrizione andava cancellata entro dicembre u.s. Quindi prenditi per tempo per il 2013 se ci sono le condizione:fiufiu: Per il resto la cancellazione o non dalla camera di commercio rileva poco o niente. E' una tua scelta essere o non essere iscritta con volumi inferiore a 7K. Quello che rileva secondo me sarà la tua dichiarazione in sede di anticipo 2012 e ancor di più di consuntivo 2012 a giugno/luglio 2013. Dimenticavo non sono un fiscalista:2funny:. Modificato 6 Febbraio 2012 da CBO Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
legendtt Inviato 19 Aprile 2012 Condividi Inviato 19 Aprile 2012 Ciao a tutti, avrei bisogno di qualche informazione in merito alla partita iva agricola; procedo per punti. 1) L'apertura di partita iva agricola è compatibile con il lavoro dipendente e l'iscrizione ad un albo professionale? 2) Qual'è l'importo massimo per cui non occorre fare la dichiarazione dei rettidi? Questo varia da regione a regione? 3) L'apertura della partita iva implica in automatico l'iscrizione alla camera di commercio e quindi il pagamento del diritto annuale di iscrizione alla camera? 4) Il modulo di pagamento (modello F24) viene inviato in automatico al domicilio dell'intestatario della partita iva? 5) Per un uso sporadico della partita iva (ad esempio per la sola vendita stagionale di agrumi) è possibile effettuare la cancellazione dalla camera di commercio e mantenere attiva la partita iva? 6) Per verificare se una partita iva risulta attiva cosa occorrerebbe fare? 7) Se si dovesse superare l'importo di cui al punto 2, ai fini fiscali, come occorre procedere? Grazie in anticipo per la pazienza e le risposte. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
paolosame Inviato 1 Maggio 2012 Condividi Inviato 1 Maggio 2012 chiedo lumi.io ho aperto una partita iva per potermi intestare un trattore.solo per quello.nel modello unico devo segnalare che sono titolare di partita iva agricola anche se non ho fatturato nulla, oppure posso farne a meno.grazie a tutti Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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