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gestione e costi di un allevamento bovino da latte in base al numero di capi


agri81

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Apro questa discussione per parlare dei costi e la gestione di stalle medio piccole 40/70 animali, contro quelle medio grandi dalle 200 in su. Quoto un pò di messaggi scritti in precedenza nella discussione sbagliata...(non so come altro fare se non quotando, quindi se ai moderatori non va bene fatelo voi:))

 

Una stalla di 200 vacche ha la fortuna di essere un numero abbastanza grande da consentire economie di scala, ma resta comunque di una dimensione contenuta, grazie alla quale il titolare riesce ad avere un controllo diretto sulle cose. Se consideriamo la manodopera, solo la stalla, può essere governata da solo tre unità, con la possibilità di fare i turni per le feste e le ferie. Al di sopra e al di sotto di quel numero i costi a mio parere aumentano, perché con stalle più piccole diminuisce la produttività della manodopera, e al di sopra, aumentano i costi e cala la produttività degli animali.

 

detta così si hai ragione, ma bisognerebbe guardare un'altro pò di cose, visto che nel bilancio aziendale non c'è solo la stalla. Tipo 15 anni fa quante vacche aveva quella stalla? quanti investimenti sono stati fatti negli ultimi 15 anni? Quanta terra ha di proprietà e in affitto? In totale quanta gente ci lavora? ect ect..poi sarebbe interessante vedere il latte venduto, se guardiamo 2 stalle serie una da 50 e una da 200, e guardiamo media vacche munte durante l'anno diviso latte venduto secondo me se ne vedrebbero delle belle..hanno più sott'occhio 50 vacche 2 persone o 200 3?

 

ho fatto appositamente il numero di 200 vacche, perché secondo me è un numero, che permette di tenere sott’occhio gli animali, senza pregiudicare i risultati;

poi tu dici che una stalla grossa deve riformare più vacche in un anno, premettendo che è da dimostrare, se anche fosse, non sarebbe la fine del mondo, la maggior parte delle vacche eliminate, probabilmente sarà per mancata rilevazione dei calori, suppongo;

ecco ipotizzando un peso medio di 750 kg per un 1,45€ sono 1087€, mentre con 1800€ attualmente si va a comprare una buona manza, che ha davanti ancora almeno 2 lattazioni.

Premetto che non sono a favore dell’acquisto delle manze, ma i conti sono questi, è davvero così conveniente venderle?

Discorso investimenti, sono da considerare indipendentemente dal fatto che siano stati effettuati 5 o 15 anni fa, inoltre bisogna calcolare il capitale investito, e paragonarlo, ad esempio al rendimento di un titolo di stato.

 

ad oggi avere 50/100/200 o più capi non ha molta importanza, viceversa è molto più importante il numero di ettari di proprietà a disposizione.

Esempio stupido: secondo te stanno meglio 2 fratelli che hanno i 5/6mila qli di quota con 40 ettari di proprietà o i 2 fratelli e il cugino che ne hanno 20mila qli e sempre 40 ettari di proprietà e tutto il resto in affitto più gli operai?

Altra domanda: quante stalle c'erano in italia nei primi anni 90 da 200 vacche o più? Ora? Come hanno fatto molti in 20/15 o 10 anni a raddoppiare o triplicare il numero di vacche e relativa quota? O hanno preso i soldi da altre parti o sono andati in mano alle banche..per i primi per carità sempre meglio che gli hanno investiti sulle vacche che in altri settori ma per i secondi siamo sicuri che ci guadagnano esempio rispetto a quelli che sono stati fermi? In proporzione ci guadagna di più l'allevatore o la banca?

 

inutile dire che agri vede solo dalla sua parte, ma se prendiamo i 2 esempi che abbiamo fatto dei 40 ettari, ti metto una doverosa variabile. Poniamo che quei 3 fratelli hanno anche 2 sorelle, ti domando, come fanno questi a pagare la quota aziendale che loro spetta? Riusciranno più facilmente a pagarla con 20-22mila quintali o con 7000?

La conseguenza del tuo modo di ragionare porterebbe solo a un ulteriore frazionamento delle già troppo piccole aziende italiane.

 

Vedrò anche solo dalla mia parte ma se per esempio guardiamo il numero medio di vacche per allevamento in italia mi sembra che siamo molto sotto le 200 vacche, ma pure le 100 o sbaglio? Questo cosa significa? Che chi ha le stalle piccole è scemo e lavora per niente? Ovviamente tu guardi alla tua provincia dove sicuramente il numero medio di vacche per stalla è alto (brescia da sola fa quasi mezzo latte italiano) ma sai la pianura padana non è fatta solo da br, cr, e mn..

La variabile caro tom te l'avevo già messa io ma tu da furbone l'hai raggirata. L'esempio era dei 2 fratelli e il CUGINO, contro solo i 2 fretelli. Ipotizzando che le 2 sorelle con i fratelli e la stalla non c'entrano nulla (a loro in teoria dovrebbe aver pensato papino anni prima), ma il cugino? Ipotizza che domani il cugino si sveglia e dice hai fratelli, we ragassi mi son rotto le palle voglio la mia parte...oplà ovviamente si litiga, e si va in mano agli avvocati, e anche qui da bravi furboni che siamo chi ci guadagna di più? Prima le banche e ora gli avvocati...

Ovviamente questo non significa che non possa succedere anche tra i 2 fratelli ma è meno provabile.

Comunque a parte questo che c'èntra poco con la discussione secondo me il probema di fondo è che molte stalle italiane hanno voluto fare molto e in fretta al di sopra delle proprie possibilità (disponibilità di terreni) indebitandosi parecchio e ora sono abbastanza messe male. Ovviamente se mi prendi la stalla che ha 150ha da 3 generazioni e le 200 vacche, per questa si hai ragione è impossibile che il piccolo possa confrontarsi, ma quelle che 15 o 20 anni fa erano piccoli e ora vogliono fare i sboroni sotto sotto secondo me non ci guadagnano proprio niente.

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Hai ragione Agri io sono nella stessa situazione che hai descritto tu solo che ho mio zio che frena qualsiasi cosa si faccia di buono spero entro breve tempo di chiarire la storia perché lavorare come se fosse tuo e da un giorno all'altro ti ritrovi con metà stalla non è molto stimolante.

Un mio vicino che non c'è più diceva " le aziende vanno avanti se comandano un numero di persone dispari inferiore a tre ", io ho la fortuna di avere due stalle separate quella dove ho i capi e una da 30 vacche legate entrambe complete di fienile stoccaggio reflui .. spererei di dividere una stalla a uno e la stallina all'altro che tanto gli basta per quattro bestie da carne. Scusate lo sfogo ma è la realtà di molte aziende italiane dove i genitori non hanno le palle al ricambio generazionale di chiarire le proprietà tra i figli dove poi al 90% spartiscono in parti uguali tutto ammazzando i figli che vogliono continuare l'attività dei genitori.

Un motivo che mi ha fatto diplomare al posto dell'agraria in telecomunicazioni ed elettronica in un istituto tecnico.

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secondo me la gestione e il costo non centra più di tanto con il numero di capi...

più che il numero di capi centra l'organizzazione, la passione, l'occulatezza e la voglia di lavorare... con gli animamali serve solo passione e lavoro, il resto sono balle che cercano di venderci... certo non bisogna fare il passo più lungo della gamba, ma bisogna sempre cercare di fare qualcosa in più e migliorarsi... bisogna cercare di regolarsi in base alle proprie esigenze e possibilità, non avere manovalanza in eccesso e soprattutto avere propensione al sacrificio...

 

capisco lo sfogo di Vario. Troppo spesso quando si vedono spartizione di aziende, si vede che chi si è sempre sacrificato... lo prende in "saccoccia" a favore per chi magari era esterno e se ne è sempre fregato

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Scusate io sono poco zootecnico ma faccio continuamente i conti e vi dico che secondo me per determinare quanto sia economica una stalla dovreste mettere in conto:

 

Costo delle Strutture per la stalla che avete voi.

Costo delle macchine per gestire la stalla fisse come le mungitrici le raschiatrici per il letame, le lettiere a materassino se le usate le strutture interne di divisione

Costo delle macchine mobili il carro unifeed e le altre macchine che servono per meccanizzare il lavoro in stalla

Ore di lavoro per mungere

ore di lavoro per gestire la stalla

ore macchina necessarie alle attività della stalla

Costo medicinali

Costo veterinario

Costo pratiche burocratiche

Costo mangime (inteso come tutto fieno mais e altro)

Altre che non saprei ho dimenticato

 

Fatto questo mettete la quantità di latte prodotto e avete il vostro Ricavo lordo (dal quale deddurre il resto della amenità)

 

il discorso che state facendo voi mi sembra un pò fumoso per dare delle indicazioni corrette, anzi per il discorso spartizioni direi che una volta che hai fatto i conti come sopra sai quanto to puoi permettere di liquidare......ma non centraa nulla il ragionamento di cui sopra con l'economia della stalla.

 

Comunque sarebbe molto interessante cominciare a mettere i costi per tipo di allevamento per vedere come si diliuscono i costi procapo all'aumentare degli stessi e magari come cambiano i ricavi.

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secondo me la gestione e il costo non centra più di tanto con il numero di capi...

più che il numero di capi centra l'organizzazione, la passione, l'occulatezza e la voglia di lavorare... con gli animamali serve solo passione e lavoro, il resto sono balle che cercano di venderci... certo non bisogna fare il passo più lungo della gamba, ma bisogna sempre cercare di fare qualcosa in più e migliorarsi... bisogna cercare di regolarsi in base alle proprie esigenze e possibilità, non avere manovalanza in eccesso e soprattutto avere propensione al sacrificio...

 

Il tuo ragionamento di fondo teo è giusto ma non sono d'accordo sul fatto che i costi e la gestione non cambiano in base ai capi.

Prendi ad esempio quello che dice iltom, a detta sua solo in 3 si riescono a gestire 200 capi adulti con altrettanto rimonta, viceversa da me in 2 riusciamo a fatica a tenerne sott'occhio un pò più di 100 in totale. Dov'è la differenza? I numeri saranno uguali?

Altro esempio: la stalla grossa che ha l'mballatrice e il trattorone e ci mette sopra l'operaio guadagna o ci perde rispetto alla piccola (tipo io) che chiama il terzista?

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Be, se la metti su quel piano è giusto come dici tu… Una stalla di 70vacche senza debiti ha meno costi di una di 200 con i debiti. Viceversa una stalla con 200 capi e 100 ettari in proprietà da generazioni, è più competitiva di una di 70 vacche e 30 ettari.

Quindi possiamo dire che la dimensione ideale dipende da azienda a azienda, e dal territorio che le circonda.

Probabilmente in collina o in montagna premia la piccola dimensione, mentre in pianura si cerca l’economia di scala, ma sempre nel limite delle proprie possibilità.

Tornando sulle questioni familiari, anche tra fratelli prima o poi ci si deve dividere, e quindi la grana bisogna tirarla fuori, prima o poi, ecco perché io nei miei calcoli metto sempre gli ammortamenti, che sono un costo fisso, quindi più facili da abbattere con le dimensioni.

Senza considerare le spese di normale gestione, come l’acquisto di un carro miscelatore, l’installazione di una sala di mungitura, e tanti altri.

Leggo anche le tue perplessità riguardo il numero di addetti per la quantità di bestiame, quindi se riesci fai una ricerca che dimostri che la stalla di 50-80 capi abbia risultati produttivi e riproduttivi migliori rispetto a quella di una di 150-200 capi

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Be, se la metti su quel piano è giusto come dici tu… Una stalla di 70vacche senza debiti ha meno costi di una di 200 con i debiti. Viceversa una stalla con 200 capi e 100 ettari in proprietà da generazioni, è più competitiva di una di 70 vacche e 30 ettari.

Quindi possiamo dire che la dimensione ideale dipende da azienda a azienda, e dal territorio che le circonda.

Già meglio...ti ricordo che sei stato tu a partire dicendo che la stalla con 200 vacche è l'unica che riesce a far reddito...

 

Leggo anche le tue perplessità riguardo il numero di addetti per la quantità di bestiame, quindi se riesci fai una ricerca che dimostri che la stalla di 50-80 capi abbia risultati produttivi e riproduttivi migliori rispetto a quella di una di 150-200 capi

Strano che uno come te faccia una domanda del genere...basta guardare la classifica dei primi allevamenti italiani di frisona per kg di proteina per vedere che nei primi 10 non c'è NESSUNA stalla oltre le 200 vacche, solo 2 tra le 150 e 200, una tra 100 e 150 e il restante (cioè il 70%) ha meno di 100 capi. Nelle prime 100 stalle solo 2 superano i 200 capi. Ovviamente è una classifica da prendere con le pinze ma mi sembra che faccia già una buona distinzione o no?

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  • 2 settimane dopo...

Strano che uno come te faccia una domanda del genere...basta guardare la classifica dei primi allevamenti italiani di frisona per kg di proteina per vedere che nei primi 10 non c'è NESSUNA stalla oltre le 200 vacche, solo 2 tra le 150 e 200, una tra 100 e 150 e il restante (cioè il 70%) ha meno di 100 capi. Nelle prime 100 stalle solo 2 superano i 200 capi. Ovviamente è una classifica da prendere con le pinze ma mi sembra che faccia già una buona distinzione o no?

 

 

Nella classifica apa il numero delle vacche indicate è il dato presenti tutto l'anno, che è diverso dal numero vacche in lattazione.

Bene, se prendiamo quella classifica, nei primi 8 allevamenti, 2 mungono 200 vacche o più; Inoltre se anche tu sai che in Italia il numero medio di vacche per allevamento è molto inferiore alle 200, la semplice classifica per graduatoria di merito, è inefficace per fare raffronti di produttività per classe di dimensione.

 

Attenzione: io non ho detto che la stalla di 5000 quintali non può far reddito; ho detto semplicemente che una stalla di 200 vacche con uguale rapporto terra-n.animali, rispetto alla piccola ha costi minori, quindi un maggior reddito

Modificato da iltom
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Attenzione: io non ho detto che la stalla di 5000 quintali non può far reddito; ho detto semplicemente che una stalla di 200 vacche con uguale rapporto terra-n.animali, rispetto alla piccola ha costi minori, quindi un maggior reddito

 

 

anche secondo me, a parità di condizioni, una stalla grande è avvantaggiata: può sfruttare emglio alcune economie di scala (se servono due trattori per una stalla da 60 animali, non ne servono 7 per una da 200, ne basteranno probabilmente tre)..

 

poi è vero che su una stalla piccola magari si ha più tempo per controllare gli animali e le loro condizioni, ma allora è perchè in quella grande, in proporzine, ci sono meno persone che lavorano..

 

 

 

ciao

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Nella classifica apa il numero delle vacche indicate è il dato presenti tutto l'anno, che è diverso dal numero vacche in lattazione.

Bene, se prendiamo quella classifica, nei primi 8 allevamenti, 2 mungono 200 vacche o più; Inoltre se anche tu sai che in Italia il numero medio di vacche per allevamento è molto inferiore alle 200, la semplice classifica per graduatoria di merito, è inefficace per fare raffronti di produttività per classe di dimensione.

ciao tom, mi mancavi:)

 

Si è vero, li si mette il dato presenti tutto l'anno che sicuramente è più basso delle vacche controllate e delle lattazioni chiuse, però la classifica è quella e non so che farci, anche perchè che io sappia altre non ce ne sono.

Comunque tom se vuoi guardiamo su tutte le 100 stalle quante superano i 150 capi. 6! Per carità l'avevo già detto che è una classifica da prendere con le pinze ma 6 su 100 se permetti mi sembrano pochi...

 

Attenzione: io non ho detto che la stalla di 5000 quintali non può far reddito; ho detto semplicemente che una stalla di 200 vacche con uguale rapporto terra-n.animali, rispetto alla piccola ha costi minori, quindi un maggior reddito

 

Si bè ragionando così quella di 400vacche con uguale rapporto terra/animali rispetto a quella di 200 ci guadagna di più, ma così non ne usciamo più fuori.

 

anche secondo me, a parità di condizioni, una stalla grande è avvantaggiata: può sfruttare emglio alcune economie di scala (se servono due trattori per una stalla da 60 animali, non ne servono 7 per una da 200, ne basteranno probabilmente tre)..

 

poi è vero che su una stalla piccola magari si ha più tempo per controllare gli animali e le loro condizioni, ma allora è perchè in quella grande, in proporzine, ci sono meno persone che lavorano..

ciao

 

nella stalla di 60 animali i trattori non dovrebbero nemmeno esserci o quasi, solo il minimo indispensabile, tutto il resto dalle lavorazioni dei terreni, smaltimento letame/liquame, imballatrice ect ci si deve affidare al terzista. E' inutile avere i portici pieni di attrezzi che lavorano il 5% delle ore lavorative di un anno.

 

L'ultima tua frase mi sembra ovvia...

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nella stalla di 60 animali i trattori non dovrebbero nemmeno esserci o quasi, solo il minimo indispensabile, tutto il resto dalle lavorazioni dei terreni, smaltimento letame/liquame, imballatrice ect ci si deve affidare al terzista. E' inutile avere i portici pieni di attrezzi che lavorano il 5% delle ore lavorative di un anno.

 

L'ultima tua frase mi sembra ovvia...

 

ne parlavo proprio ieri sera..

 

se ho 60 animali (qui da me è una bella stalla, non grande, ma già di un certo spessore) dove il contoterzi praticamente non esiste, come faccio?

 

cosa puoi affidare al contoterzi e cosa per forza devi farti in casa?

 

mettiamo che l'insilato se lo fa tutto il terzista, dalla preparazione del terreno alla raccolta.

diamogli pure anche tutta la fienagione, improbabile qui da me con appezzamenti piccoli e sparsi, ma diciamo che me lo faccio fare dal vicino che ha la stalla grande.

smaltimento reflui, quello sì, si può dare al terzista senza problemi.

 

ma se devo spostare i balloni in azienda, pulire qualche cuccetta, anche semplicemente preparare l'unifeed, il trattore ci vuole.

uno, piccolo, ma lo devi avere.

 

e allora, dato che ce l'ho, cerco di farmi pure qualche lavoro, così lo ammortizzo meglio, almeno quelli che posso farmi senza problemi, tipo la fienagione.

 

vien fuori che alla fine anche per 60 animali 1-2 trattori li usi.

 

per capirsi, stalla da 100 animali, due trattori ci possono stare, giusto?

 

una stalla da 1000 animali, con 20 trattori ne avanzi anche al momento del trinciato.

 

se vogliamo avere un buon controllo degli animali, mettiamo pure un numero di operai minimo ogni tot animali.

numero che cala poco al crescere delle dimensioni dell'azienda, ma altri attrezzi, che si abbiano pochi o tanti animali, li hai sempre.

 

un piccolo bobcat in stalla è molto utile, che sia da 100 vacche, se invece hai mille animali magari ne compri 3, ma non dieci, per questo dico che ci sono economie di scala.

 

 

 

poi capisco il tuo discorso, se ci sono due persone che lavorano (proprietario più dipendente) il proprietario fa il suo lavoro e riesce comunque oltre a quello a controllare i malanni dell'operaio, se ci sono 10 operai il proprietario farà solo il supervisore, perchè i dieci dipendenti non saranno tutti motivati come lui, non essendo proprietari.

 

allora sì che lì c'è uno svantaggio.

 

poi è anche vero che del mio stipendio come proprietario cercherò di guadagnare una parte per le ore che faccio, e una parte legata al surplus dato dal mio lavoro, nel caso di un operaio io come proprietario guadagno solo dal surplus che produce l'operaio.

(ah, i bei tempi delle superiori e di quel marx che pensava ste robe per non lavorare come gli altri)

 

 

o no?

 

 

ciao

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Ma ovviamente il grande è maggiormente avvantaggiato rispetto al piccolo, basta solo che pensi al capitale.

ma:1)come continuo a sostenere molte stalle ora grandi fino a ieri erano piccole, e questo a mio parere non significa guadagnarci rispetto a chi è stato fermo o si è mosso di poco.

2)la differenza la fa sempre la terra di proprietà: ovvio che in proporzione a parità di ettari/animali quello grosso è avvantaggiato sulla carta, ma poi ci sono altri fattori da mettere in tavola. Come dici tu gli operai, molto spesso imprepararti e poco motivati, e i macchinari. Certo una stalla piccola qualcosa deve avere per forza e in proporzione al grande la fa lavorare poco, ma es: un carro miscelatore da 12 mq e uno da 24mq, come spesa iniziale non è che ci sia un abisso, ma nella piccola può durare tranquillamente 20 anni, nella grande a 10 è già cotto.

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Ma ovviamente il grande è maggiormente avvantaggiato rispetto al piccolo, basta solo che pensi al capitale.

ma:1)come continuo a sostenere molte stalle ora grandi fino a ieri erano piccole, e questo a mio parere non significa guadagnarci rispetto a chi è stato fermo o si è mosso di poco.

2)la differenza la fa sempre la terra di proprietà: ovvio che in proporzione a parità di ettari/animali quello grosso è avvantaggiato sulla carta, ma poi ci sono altri fattori da mettere in tavola. Come dici tu gli operai, molto spesso imprepararti e poco motivati, e i macchinari. Certo una stalla piccola qualcosa deve avere per forza e in proporzione al grande la fa lavorare poco, ma es: un carro miscelatore da 12 mq e uno da 24mq, come spesa iniziale non è che ci sia un abisso, ma nella piccola può durare tranquillamente 20 anni, nella grande a 10 è già cotto.

 

beh, un attrezzo che fa il doppio delle ore dura la metà, ma si ammortizza meglio..

 

senza considerare che comunque i mezzi invecchiano anche dal punto di vista tecnologico e meccanico, cioè:

 

che lo usi tanto o poco, certe parti tipo in gomma vanno cambiate comunque, a sto punto meglio usarlo tanto

se un trattore gli faccio 1000 ore all'anno e lo cambio ogni 10, avrò sempre un trattore aggiornato con i tempi

se ci faccio 100 ore all'anno prima di esser finito meccanicamente avrà un'obsolescenza tecnica, a meno che non sia sotto al carro miscelatore..

 

molto più facile sfruttare bene i mezzi in una grande azienda..

 

il difetto maggiore delle grandi aziende è la difficoltà della logistica (se sbagli perdi tanti soldi, nella piccola stalla ci si arrangia comunque) ed il fatto che si cominciano ad avere per forza appezzamenti lontani..perchè serve parecchia superficie..

 

 

facciamo un confronto tra due stalle da 150 animali ognuna autonoma, confinanti, e una seconda ipotesi di una stalla da 300 animali (le due stalle precedenti unite): sicuramente si può comprare qualche mezzo in meno, e sfruttare meglio le risorse a disposizione..

 

 

con questo non voglio dire che le stalle grandi siano la soluzione: in alcune zone non possono funzionare, lo dico per esperienza..

 

 

ciao

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  • 2 anni dopo...

ciao a tutti mi sono appena iscritto a questo splendido forum anche se è da molto tempo che leggo le vostre discussioni,mi piacerebbe aprire una stalla che allevi bovini da carne, non saprei che razza allevare anche se mi piacerebbe la marchigiana, vorrei venderli ai macelli della zona e fare partorire le vacche per poi portare i vitelli fino a macellazione,tenendo conto che possiedo sui 3 ha di terreno e altri 20 li potrei prendere in affitto e dovrei costruirmi la stalla ma sarei anche propenso a costruirla da solo (usando blocchetti),e tenete in conto che ho tutti i mezzi necessari per la fienagione secondo voi la mia idea potrebbe essere buona?

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Latte con le vacche marchigiane?? Le quantità di latte che producono queste vacche sono abbastanza ridotte. Ma hai già in mente un progetto? Non potrai certo vendere il latte nei circuiti tradizionali perché con quello che viene pagato non riesci a far sopravvivere l'attività..

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  • 8 anni dopo...

Ragazzi chiedo una curiosità,io sono totalmente fuori dal mondo del allevamento ma oggi ho letto un articolo in cui si dice che negli ultimi anni in media un allevatore perde 6cent a lt di latte prodotto,ma se è davvero così perche molte stalle continuano ad aumentare i capi?nella mia zona alcune grosse hanno chiuso ma via loro altre sono ingrandite fino a 1000 e più capi,come funziona?perché a nessuno piace lavorare in perdita quindi nn capisco come mai continuino ad allargarsi


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Il problema è che fare latte è costoso difficile e soprattutto comporta sacrifici in termine di qualità della vita enormi.
Personale scadente e inaffidabile
Costi esagerati.
Fine dell epoca delle aziende familiari per mancanza di personale.
Necessità di terra
Tutto ciò ga si che 1 investe e tanto in strutture più grosse raccoglie gli agricoltori vicini o li compra.
Abbina un biogas che riesce a gestire per economie di scala con i reflui

Per cercare di fare utile.

Se piove.

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6 ore fa, Calle 89 ha scritto:

Ragazzi chiedo una curiosità,io sono totalmente fuori dal mondo del allevamento ma oggi ho letto un articolo in cui si dice che negli ultimi anni in media un allevatore perde 6cent a lt di latte prodotto,ma se è davvero così perche molte stalle continuano ad aumentare i capi?nella mia zona alcune grosse hanno chiuso ma via loro altre sono ingrandite fino a 1000 e più capi,come funziona?perché a nessuno piace lavorare in perdita quindi nn capisco come mai continuino ad allargarsi


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La domanda giusta sarebbe se uno perde 6 centesimi per più anni come fa a essere ancora in attività? Semplice perché quelli sono costi teorici e non reali. Cioè quel valore salta fuori da una situazione ipotetica stabilite determinate condizioni e applicando dei costi di listino ma poi nella realtà tutto cambia. Ti faccio un esempio. 6 centesimi di perdita saltano fuori se come costi di alimentazione prendi quelli dei vari listini merci ma poi un'azienda profuce parte di ciò che gli seve (fieno, Trinciato, medica, mais...) che ovviamente quasi sempre è di gran lunga meno costoso del valore di listino. Comprare Trinciato di mais a 6.5 € o produrlo a 3.5€ è una bella differenza, produrre 1 qle di mais secco non ti costa mai come il listino, ad oggi la medica sei sopra i 30 euro a mercato, a produrla non ti avvicini neppure lontanamente ecc ecc... 

Poi comunque entrano in gioco moltissimi fattori, gestione aziende, manodopera,  livello produttivo.... ogni situazione va a se....  poi la tendenza ad aumentare di dimensioni è per cercare di ammortizzare maggiormente gli investimenti e i costi fissi sfruttando magari un margine ridotto ma su numeri grandi....

Ogni situazione è a se è ciò comunque non toglie che il settore delle vacche da latte comunque ha problemi soprattutto per la mancanza di manodopera qualificata che nelle vacche è forse la cosa più importante 

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