IL GIORNO DOPO

Mattino del giorno 5: la sveglia è arrivata in fretta, mi alzo e guardo fuori: il cielo è coperto. Sono ad decimo piano, e da qui si vede parecchia Siviglia. 

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Doccia, mi vesto e scendo a fare colazione: in sala trovo già alcuni dei miei compagni di viaggio. Colazione abbondante ed ottima, l'unica cosa che non è delle migliori è il caffè (quello italiano è altra cosa).

Risalgo in stanza per preparare i bagagli; mi accerto varie volte di non avere lasciato nessun effetto personale in bagno od in armadio. Mi pare di avere preso tutto.

L'appuntamento fuori dall'albergo è per le 10. Riconsegno la chiave elettronica alla reception ed esco. Carico i bagagli in pullman, manca ancora qualcuno e pertanto ho il tempo di fumare una sigaretta.

Arrivati tutti; nel pullman conosciamo Carlos, la nostra guida turistica per il tour della città. Siviglia è proprio una città turistica, flotte di pullman in giro per le strade cittadine scaricano centinaia di turisti provenienti da ogni dove presso i principali monumenti e luoghi culturali.

Il cielo non è dei migliori, leggermente coperto.

Iniziamo subito visitando Piazza di Spagna (….non quella italiana…..). Si tratta di un’opera di grande impatto, costruita a semicerchio su una superficie complessiva di 50.000mq, varie torri nella parte edificata, corso d’acqua interno. Ecco alcune foto, che credo rendano l’idea più di quanto possano fare le mie parole:

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Una volta terminato il giro, usciamo e risaliamo nel pullman. Ci trasferiamo altrove. Di Siviglia ho notato principalmente due cose: la prima è che molti dei propri edifici culturali risalgono alla Fiera Internazionale del 1929, in occasione della quale sono stati edificati appunto molti edifici che avrebbero poi ospitato le esposizioni dei vari Paesi partecipanti; ad ogni Stato era riservato un edificio, ed ogni edificio si rifaceva agli stili e alle caratteristiche dello Stato stesso.

Tutte queste costruzioni sono tuttora esistenti sparse per la città, alcune ospitano addirittura ambasciate, altre biblioteche o musei.

La seconda caratteristica è l’influsso medio orientale, presente in molte decorazioni di vari palazzi. Vari richiami alla cultura Islamica.

La visita prosegue, ci spostiamo nel Parco di Maria Luisa, un bellissimo ed ampio spazio verde all’interno della città.

Al suo interno, anche un museo archeologico.

Anche in questo caso, credo che alcune foto possano rendere meglio l’idea.

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Il parco confina con la Reale Fabbrica del Tabacco, che attualmente ospita l’Università di Siviglia.

Usciti dal parco, proseguiamo a piedi nella zona “vecchia” di Siviglia. Qui è per buona parte area pedonale, con viette molto strette e con varie piazzette. Per certi versi, somiglia in alcuni frangenti alle nostre città storiche. Molti aranci, qui li chiamano “aranci amari” in quanto non sono commestibili.

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Arriviamo ad Alcazar, principale attrazione storico-culturale della città, nonché dimora dei Reali quando vengono a Siviglia. Il nome stesso del Palazzo è di origine araba.

Si tratta di un’opera architettonica di dimensioni imponenti, con vari edifici, cortili interni, ed un giardino immenso.

Ci sono molte cose da vedere e molte curiosità da scoprire.

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Inutile dire che è affollato di turisti di ogni provenienza, molte scolaresche provenienti anche da paesi nordici.

Dopo un bel giro interno, usciamo nel giardino.

Anche qui tantissimi aranci, sempre amari. Ci sono alcuni addetti che quotidianamente scuotono gli alberi per far cadere i frutti e raccoglierli anzitempo, prima che cadano da soli e sporchino a terra.

Nonostante i molti turisti, il giardino è molto tranquillo e rilassante, con rumori “ovattati” nonostante il tutto sia collocato nel centro di una città piuttosto trafficata e caotica.

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