SOSTITUZIONE DEGLI UTENSILI

 

Può accadere di voler cambiare gli utensili della trincia, per montarne di più adatti al lavoro da svolgere (coltelli, zappette, zappette pesanti, zappette dentate, martelli veri e propri) o più spesso di doverli sostituire perché usurati: questa è forse l’operazione di manutenzione più difficile e per la quale bisogna usare maggiormente la testa.

La sostituzione degli utensili quando usurati è molto importante: un utensile consumato non si stacca e parte facendo danni, ma un’usura non perfettamente omogenea può sbilanciare il rotore (la macchina vibra di più e  si sovraccaricano i cuscinetti), oltre che diminuire la capacità di taglio ed aumentare lo sforzo di lavoro e di conseguenza i consumi, riducendo anche la velocità di lavoro.

Confronto tra mazza nuova e mazza consumata

differenza tra mazza nuova e consumata 640x480

Prima di tutto bisogna procedere all’acquisto dei nuovi utensili, personalmente consiglio di sentire più prezzi e non semplicemente di rivolgersi al concessionario di fiducia: girando più rivenditori potreste avere delle belle (o brutte se non si sta attenti) sorprese, e anche uno o più preventivi sul web possono essere una buona alternativa.

Prezzi eccessivamente bassi possono essere indice di prodotto di scarsa qualità: personalmente uso sempre zappette forgiate e bonificate, cerco il prezzo più basso ma sempre prodotti di qualità, se il prezzo è molto basso ma anche la durata lo è vi potreste trovare a spendere più tempo a cambiare utensili che a lavorarci.

Non sempre i ricambi originali sono i migliori, esistono alternative leggermente più economiche ma ugualmente di qualità, spesso gli zappettifici che vendono i ricambi non originali sono anche i fornitori delle case produttrici delle trince, l’importante è che il peso dell’utensile sia lo stesso, più pesante potrebbe sovraccaricare il rotore, più leggero potrebbe non lavorare al meglio.

Una volta procurati i ricambi (a volte vanno sostituiti anche i bulloni) si comincia il lavoro vero e proprio: la trincia va posizionata in sicurezza, non sospesa ma appoggiata su qualcosa di robusto, mantenendo la possibilità di accedere al rotore comodamente (se non siete comodi lo rimpiangerete più volte durante il lavoro).

Appoggiare la trincia sul rimorchio rende il lavoro più sicuro

appoggiare la trincia a un rimorchio rende il lavoro più sicuro 640x480

Personalmente consiglio di usare una buca per il cambio dell’olio, siccome nel mio capannone ci sono ancora lavori in corso ho utilizzato il pianale di un rimorchio per appoggiare il rullo della trincia, in maniera che il peso si scarichi sul rimorchio e sul terzo punto: un eventuale cedimento dei sollevatori non crea pericolo.

Per svitare i bulloni serve la chiave della misura del dado (ne basta una, normalmente il bullone è in un incavo che lo blocca), del lubrificante spray (se è un po’ che non cambiate gli utensili ce ne vorrà molto), un bel martello pesante, una prolunga per la chiave (di sicuro vi servirà), un puntello per bloccare il rotore (non basta inserire la pdf), del grasso e una spazzola da metalli per il rimontaggio, una torcia da meccanico/faretto, una mola a disco con lama da metalli (detto anche flessibile).

Prima di infilarvi sotto la trincia potete pulirla bene, per evitare che vi cadano troppe sporcizie addosso, oppure se siete stoici vi basterà una tuta da lavoro ed un cappellino, comunque in ogni caso alla fine del lavoro vi servirà una bella doccia.

Ungete tutti i bulloni facendo attenzione a non riempirvi gli occhi di lubrificante spray, lasciate il tempo di far effetto e cominciate a svitare i bulloni e togliere i vecchi utensili, che potrebbero essere anche abbastanza diversi dai nuovi, se è molto tempo che procrastinate la sostituzione.

Usate il puntello per fare in modo che il rotore non giri mentre svitate i bulloni, potete puntarlo a terra e su un attacco di un altro utensile sul rotore, oppure sul rotore e sulla cassa della macchina.

Se trovate un bullone particolarmente bloccato o insistete: conviene ungerlo di nuovo e continuare con gli altri, alla fine se non riuscite a sbloccarlo, piuttosto di rompere qualche attrezzo tagliate il bullone con la mola, probabilmente la filettatura si è rovinata e dovreste cambiarlo comunque.

Quando avrete finito questa fase, avrete dei bulloni più o meno rovinati in mano: se il bullone è sano potete spazzolare il filetto con la spazzola per metalli, lubrificarlo con grasso (per impedire che si ossidi) e riutilizzarlo; se invece si è svitato a fatica, o è piegato, o molto usurato dallo strisciamento dell’utensile, no esitate a sostituirlo. Ricordate che quel bullone è l’unica cosa che impedisce all’utensile di schizzar via durante il lavoro e fare gravi danni!

Da sinistra: bullone intatto, bullone piegato, bullone con filetto rovinato.

Da sinistra bullone intatto bullone piegato bullone con filetto rovinato 640x480

Per sostituire i bulloni mi sono trovato davanti ad una scelta: usare bulloni originali Seppi a passo fine, con ribattitura della testa, o utilizzare bulloni con passo normale e dado autobloccante.

bullone autobloccante e bullone seppi si notano i dentini da ribattere2 640x480

Ho usato i bulloni originali perché no ho ancora una bella scorta da parte, anche se non vedo l’ora di finirli, i bulloni autobloccanti sono più facili da smontare e si possono riutilizzare, mentre per quelli originali se si ribatte la testa poi va limata prima di smontarli.

Montate i nuovi utensili e stringete bene i bulloni, una cosa sciocca ma molto utile e veloce è contare gli utensili montati, per verificare che ci siano tutti (può capitare di dimenticarne uno).

Se gli utensili non sono molto usurati potete affilarli leggermente con una mola a disco (o flessibile che dir si voglia), ma evitate di sostituire solo alcune lame: l’usura comporta una perdita di peso,montare lame nuove e vecchie potrebbe sbilanciare il rotore, dando origine a pericolose vibrazioni.

Normalmente alcuni utensili si usurano più rapidamente, se la trincia ha lo spostamento laterale quelli più esterni dal lato della traslazione saranno più usurati, sia perché si tende ad usarli maggiormente, sia perché quando si apre l’attrezzo lo sbilanciamento di peso tende a farlo lavorare più vicino al terreno ed è più facile colpire sassi o toccare sui dislivelli del terreno.

Se ci sono dei cavi avvolti attorno ai bordi del rotore, vicino alla cassa, rimuoveteli e verificate che sia il rullo che il rotore girino senza impedimenti.

Se ci sono bandelle di protezione o carter piegati è il momento giusto per raddrizzarli, come per sostituire le paratoie anteriori e/o posteriori mobili (che siano di lamiera, gomma o formate da catene) che si dovessero essere rotte, piegate o consumate.

Bandelle piegate

bandelle piegate 640x480

Una volta finito il tutto la trincia va provata su terreno pulito, con motore al minimo: se vibra fermatela immediatamente, potrebbero mancare uno o più utensili, sbilanciando il rotore.

Zappette nuove montate

Le nuove zappette montate 640x480

Se non ci sono problemi si può procedere a una breve prova in campo, ricordando che con lame nuove la macchina potrebbe essere da registrare, tenendola leggermente più alta da terra, in quanto il diametro di lavoro si era ridotto nel tempo per l’usura dei taglienti.

Dopo una mezzora di lavoro, se non si registrano inconvenienti, ricontrollate la tensione di tutti i bulloni.

Ora la vostra trincia è pronta per riprendere a lavorare al massimo!

ARTICOLO A CURA DI PURIN