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come accordo intendevo la garanzia di approvigionamento delle varie colture necessarie per il funzionamento no stop dell"impianto. Inoltre questo sistema potrebbe risolvere il problema del trovare circa 200 ettari in affitto,cosa molto difficile da attuare almeno dalle mie parti.Oltretutto avresti anche la certezza del quantitativo acquistato mentre coi terreni in affitto la resa puo variare a secondo delle annate.Infatti tenuto conto del valore del canone di affitto (sempre piu alto)della pac che dovrebbe sparire ,della resa effetiva ad ettaro variabile dei costi delle coltivazioni e da altri costi vari,converrebbe secondo me praticare il contoterzismo per approvigionarsi delle colture necessarie come ho detto prima, anche se credo che il reddito non ricaderebbe piu come agricolo ma come un azienda normale.

 

Scusate mi sono dimenticato di dire a giancostanco che dalle mie parti e in funzione un impianto a biogas da 1 meawatt inoltre prossimamente dovrebbero entrare in funzione anche altri impianti sia a biogas che ad olio vegetale tutti molto grossi si parla di circa 7 megawatt per quello ad olio e sopra i2 per gli altri

Modificato da DjRudy
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Miglior contributo in questa discussione

Miglior contributo in questa discussione

Per poter avere il conto energia 0,28, acquisendo la biomassa da coltivatori, dovrai far si che al momento del conferimento gli agricoltori dovranno riportare su apposito schedario (ad ogni rimorchio o camion scaricato) le particelle da dove derivano quelle oleaginose conferite.

 

Altra cosa da tenere conto in un business plant è che nelle aziende agricole la produzione di energia elettrica è considerata attività connessa e quindi non è tassata, mentre per impianti non fatti da aziende agricole si va a tassazione ordinaria sull'energia prodotta annualmente.

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Allora avevo frainteso, pensavo che bisognasse produrre tutta la biomassa all'interno dell'azienda e questo non avrebbe di certo incentivato questa tecnologia, meglio così e diventa sicuramente valido il discorso di max 70

 

Sul fatto che per ottenere i 0,28 bisogna dichiarare da dove proviene il raccolto mi sembra logico, anche se ho sentito che basta che sia certificato in un paese CE.

 

Altri conti:

se si acquista colza per un ipotetico impianto da 100 kw/h si spendono:

32 €/q. x 5600 q.li = 179.200 Euro

 

se prendiamo direttamente l'olio già estratto:

700 €/t. x 188t = 131.600 Euro

 

Va bene che prendendo i semi poi posso produrre pellet da rivendere a:

11 €q.le x 3700 q.li = 40.000 Euro

ma comprando l'olio già estratto spendo meno e ho un lavoro in meno.

 

Saluti

Gian

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  • 5 mesi dopo...

Che curioso sono anni che utilizzo olio di oleaginose varie allo stato puro su tutto il mio parco macchine che varia dal furgone iveco hpi del 2005 alla terna anni 80 al trattore del 90 e nessuno ha mai dato problemi....sempre in considerazione della temperatura...puro alla temperatura superiore ai 28c° al 50% dai 8c°ai 28c° ed in pieno gelo lasciamo perdere ;-)....ed non è vietato dalla legge usarli per vostra conoscenza.....(evasione accisa) gli imprenditori agricoli sono esonerati fino al consumo di un milione di euro di valore di biocarburante...

Ps.se qualcuno di voi ne vende se ne acquistano quantità variabili ciao e grazie

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Ciao a tutti.

Dalle mie parti dicono che montare un generatore a olio di colza fa guadagnare.

Io tempo fa, mi ero informato un po in rete ma non avevo avuto risultati.

Io per farci i conti e semplificare il tutto, considero tutto il prodotto a prezzo di mercato.

Poi se melo faccio tutto e mi costa una meta meglio, ma sarebbe una entrata comunque presente nella azzienda.

 

Allora 5500q di colza a 32 euro al quintale mi risulta 176000 euro.

Andare a 210000 ci sarebbe spazzio.

Se poi si riuscisse creare un punto di estrazione in comune con altre aziende (per diminuire i costi)....

Altra cosa Ma Nei 0,28 euroKw è compresa anche la vendita dell'energia o è solo il GSE?

Tale contributo scade a fine anno come il contributo del fotovoltaico o rimane?

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Altra cosa Ma Nei 0,28 euroKw è compresa anche la vendita dell'energia o è solo il GSE?

Tale contributo scade a fine anno come il contributo del fotovoltaico o rimane?

 

Si chiama tariffa omnicomprensiva per cui c'è compreso tutto sia energia sia certificati verdi.

 

Tale contributo a gennaio verrà rivisto dato che ogni 3 anni viene rivisto, ma se accendi l'impianto entro il 31 dicembre 2010 tale tariffa ti rimane fissata per 15 anni, comunque dalle prime indiscrezioni tale tariffa non dovrebbe subire variazioni a gennaio.

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A pensavo che i 0,28 fossero più energia.

Ma se è cosi non c'è molto spazzio.

Poi bisogna capire a quanto ammontano le tasse sull'olio usato come combustibile.

Ma se in 100 Kg di colza si ottengono 32 kg di olio e se 1q di colza vale 32 1 litro di olio mi costa 1 euro più spese di trasformazzione.

Ma come mai si trova a prezzo inferiore al supermercato in barattoli da 1 litro?

Non è che ci siano sistemi per estrarre l'olio molto più efficaci?

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  • 3 mesi dopo...

Un paio di settimane fa, con Mapomac e Puntoluce siamo andati a visitare vicino a Fiesole un impianto alimentato a olio vegetale da 430 Kwh, installato da un'azienda agricola con relativo agriturismo.

 

Parto subito con il dire che a Fiesole tutto mi sarei aspettato meno che trovare un cogeneratore alimentato ad olio vegetale, per vari motivi:

 

Siamo sopra Firenze (10-15 Km), in piena zona pre-appenninica dove vi sono solo boschi, e qualche collina di olivi o vigneti, e non è certo la zona dove poter seminare colza e girasole per poter alimentare un impianto ad olio vegetale (soprattutto di queste dimensioni).

 

In più nell'azienda specifica l'impianto è stato posizionato anche in un posto scomodo anche per poter portare la biomassa sia essa sotto forma di granella sia essa sotto forma di olio già pronto (es. olio di palma).

 

Caratteristiche dell'impianto:

 

Impianto spremitura con 2 presse dalla capacità totale di circa 400 kg/ora di seme lavorato.

 

t73564_img-20101123-113658.jpg t73565_img-20101123-120739.jpg t73566_img-20101123-120823.jpg

 

Impianto di filtrazione con capacità di circa 150 litri/ora di olio filtrato

 

t73569_img-20101123-120801.jpg t73570_img-20101123-120728.jpg t73571_img-20101123-113721.jpg

 

Cogeneratore ad olio vegetale con potenza di 430 Kwh elettrici e 450 kwh termici.

 

t73572_img-20101123-121445.jpg

 

Un Cogeneratore del genere consuma almeno 120 litri/ora di olio, se consideriamo di farlo funzionare per 7500 ore all'anno abbiamo un consumo annuale totale di olio di 9.000 q.li, pari a circa 27.000 q.li di oleaginose (colza e/o girasoli), in quanto la resa media in olio con le presse a freddo è pari al 33 %.

 

Bene secondo voi 27.000 q.li di oleaginose possono entrare in due silos del genere?

 

t73573_img-20101123-120903.jpg

 

Con questi due silos ci si va avanti si e no 2 giorni... dato che il consumo giornaliero di granella è pari a circa 75 q.li.

 

E i 18.000 q.li di panello proteico che si producono dopo la pressatura del girasole dove li mettiamo? per aria?

 

Questo per farvi capire quanto è stato campato in aria un impianto del genere, che sicuramente verrà utilizzato solo 4-5 mesi all'anno per il riscaldamento dell'agriturismo, e per il 90 % del tempo alimentato ad olio di palma....Anche perchè voglio vedere quali sono gli agricoltori che portano 27.000 q.li di oleaginose in quell'azienda, dato anche che per avere un'agricoltura estensiva che produca oleaginose occorre almeno fare o 50 km e arrivare nel San Miniatese, o farne 60 e arrivare nell'Aretino....

 

Il problema non è come il proprietario dell'Azienda agricola decida di investire i suoi soldi come scaldare il suo agriturismo (non me ne po' fregà de meno), il problema è che questo impianto è stato finanziato dalla Regione Toscana, ci collabora l'Università di Firenze, e che ci hanno invitato per far vedere questo impiantooooooooooooo, dicendo sapete il motore è anche predisposto per andare a olio di palma per quando l'olio di palma costa poco.... ma sono discorsi da fare ad un gruppo di agricoltori? Preferiscono l'olio di palma alle biomasse agricole di zona (oleaginose).

 

Roba da matti.... Io, Mapomac e Puntoluce sconcertati....

 

L'olio vegetale può essere una risorsa (nonostante tutti i suoi problemi) per le aziende agricole e l'esempio l'ho riportato nella prima pagina di questa discussione, http://www.tractorum.it/forum/bioenergie-f24/olio-vegetale-42/ ma di certo in questo caso è stato cannato tutto: dimensione dell'impianto, posizione dell'impianto, ecc ecc, cosa ancor più grave il tutto avvallato dalla Regione e dall'Università.

 

Fossi stato il proprietario dell'Azienda avrei installato una semplice caldaia a cippato, con costi decisamente minori, e biomassa a go-go disponibile nelle vicinanze data l'elevata quantità di boschi presenti.....ma contento lui....

Modificato da DjRudy
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Per quanto riguarda l'aspetto tecnico di questa tipologia di impianti, Dj Rudy ed altri sono sicuramente più competenti del sottoscritto; lascio pertanto a loro eventuali considerazioni.

 

Vorrei però rimarcare quanto già descritto nel post precedente, circa la professionalità percepita in questo incontro.

Visti i personaggi coinvolti nell'iniziativa, fondi statali, collaborazione con l'Università di Firenze e l'organizzazione di una giornata dimostrativa, volta ovviamente a conoscenza e divulgazione dello stato dell'arte, ma anche procacciare ed invogliare agricoltori/imprenditori, tutto mi sarei aspettato, meno che una situazione così arraffazzonata ed a tratti paradossale.

 

In genere, in casi analoghi, si cerca di mostrare la situazione ideale, quella altresì difficilmente replicabile nell'ordinarietà dei singoli. Ebbene, a Fiesole si devono essere veramente impegnati per fare l'esatto contrario. Davvero, anche lasciando le cose al caso, difficilmente si avrebbe potuto fare di peggio.

 

Sia chiaro, non si stanno criticando le scelte del proprietario dell'impianto, il quale avrà avuto sicuramente i suoi buoni motivi per realizzarlo in codesto modo.

Di certo però, non è questo il modo, né la professionalità per presentare a potenziali clienti; i quali se dapprima scettici, di certo dopo la visita non possono che confermare i dubbi.

In specifico:

 

- località decisamente estranea alla coltivazione del girasole e di altre oleose;

- sito dell'impianto difficilmente raggiungibile, mal segnalato, non indicato;

- scarpinata tipo picnic per raggiungere l'impianto;

- impianto sul cucuzzolo di una collina, niente ghiaia, niente viabilità, nessuna possibilità che questi 27.000 q di semi possano raggiungere agevolmente il sito;

- attrezzatura linda, nessun segno di lavorazione recente, nessun seme, nemmeno una goccia d'olio;

- improbabili dettagli tecnici da parte di chi presentava l'impianto, secondo il quale ad esempio, il capannone ospitante l'impianto, aveva una capacità di 9.000 m3;

 

A fronte di questo, mi chiedo con chi credesse di avere a che fare chi ha organizzato l'incontro. La cosa ancor più grave è l'ennesima dimostrazione di come l'Italia, ma diciamo pure gli italiani, si approccino alla ricerca ed all'innovazione. Modus operandi che di certo non ha più, purtroppo, bisogno di descrizione.

 

Tornando all'impianto mi pare di capire più che mai come: salvo limitate eccezioni ben integrate col territorio, vedasi destinazione del pannello e approvvigionamento della materia prima, tutte le altre possibili soluzioni risentano troppo delle piccole dimensioni. Solo a dimensioni industriali infatti, a mio avviso, i problemi tutt'altro secondari dei volumi in gioco trovano risoluzione. Basti pensare al pannello: per un impianto di queste dimensioni, troppo per un allevamento, troppo poco per rifornire un mangimificio.

Modificato da Mapomac
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Si, l'importante è non fare confusione tra i problemi legali e quelli meccanici; per la parte legale non mi esprimo, se è proibito è proibito, per quanto riguarda i problemi meccanici non ho notato contraddizioni, se si usa olio puro ci sono problemi tutte le volte che il motore nonè sotto carico, cioè al semaforo con l'auto o sulla capezzagna con il trattore, con le conseguenze distruttive sopra menzionate.

Chi ha avuto esperienze positive (es, Luca) ha provato con percentuali del 30%, sono percentuali alle quali il funzionamento è corretto, mi porrei qualche problema con i common rail ma bisognerebbe provare.

(PS)

Oltre a Elsbett c'è anche Rapstruk che fa kit di adattamento.

A presto.

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  • 5 settimane dopo...

p { margin-bottom: 0.21cm; } Nel file allegato (uno per Openoffice l'altro per Excell) ho provato a calcolare la redditività di un impianto di produzione elettrica e panello proteico da semi oleosi, di una eventuale cooperativa di agricoltori, con i dati trovati in questo topic o cercando su internet.

Non sono riuscito a valutare l'eventuale valorizzazione dell'energia termica per mancanza di informazioni (costi dell'impianto, valore dei Kwh termici).

Ognuno può fare le proprie simulazioni: per prima cosa indicando la quantità ed il tipo di semi oleosi a disposizione da cui viene determinata la potenza dell'impianto, ed eventualmente variando i valori di costo o di ricavo per Kwh o per tonnellata già presenti (a seconda di sconti, affitti, ecc).

Gli oneri finanziari sono calcolati ipotizzando che tutto l'investimento sia coperto da prestito di soci, remunerato al 3%.

Anche con costi di affitto e spese per il personale a 0 (nel file si possono indicare) la valorizzazione del prodotto conferito arriva al massimo a 31 €/ql, il che è sotto la quotazione del colza (nel topic coltivazioni arboree viene indicato 36€/ql).

Quindi secondo questi calcoli che possono essere certamente sbagliati l'impianto è antieconomico.

Sono stato pessimista io? Se sì che costi avrei sopravvalutato?

 

 

body, div, table, thead, tbody, tfoot, tr, th, td, p { font-family: "Liberation Sans"; font-size: x-small; }

SimulatoreOLIOvegetale.ods.zip

SimulatoreOLIOvegetale.xls.zip

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Tranquillo che non hai sbagliato i calcoli, un impianto a olio vegetale anche se è sopra i 150-200 kw difficilmente riesce a valorizzare (tenendo conto di tutti i costi) le oleaginose (colza e girasole) sopra i 35-37 €/q.le, pensa che ora il girasole e la colza sono quotati quasi 50 €/q.le alla borsa Francese di Matif.

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  • 2 settimane dopo...

Quindi, se ho ben capito, un'azienda agricola che produce da se il suo olio può uttilizzarlo come combustibile per soli fini agricoli senza dover pagare accise?

 

Come dicevo sull'altra discussione dedicata alla colza, mi sto interessando ad essa per cercare di eliminare parte del gasolio che uttiliziamo per trazione e riscaldamento delle serre. Sulla coltivazione non ho dubbi, però il problema nasce per quanto riguarda l'estrazione dell'olio. Voi che la coltivate potrete rispondermi: da noi in Sardegna conosco solo frantoi per le olive, può uno di essi trattare anche la colza o ci vogliono frantoi speciali?

 

p.s. da tempo sperimento la colza (ma ora sono passato all'olio esausto) sulla mia Golf GTD serie 2. Con piccoli accorgimenti (specialmente per l'accensione a freddo) d'inverno viaggio al 30%, d'Estate aumenterò. Il fumo diminuisce, idem l'inquinamento.

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Costo colturale ad ettaro della colza? 500? 600 €?

 

Mettiamo 550 €, se va bene nella tua zona produci mediamente 20 q.li/ha di granella, da cui estrai circa il 30 % di olio.

 

Estrazione dell'olio al freddo con pressa dedicata (assolutamente non si può effettuare con i frantoi delle olive), la vendita del panello proteico compensa più o meno i costi di estrazione.

 

2000 kg/ha di colza si estraggono circa 600 litri/ha di olio, con un costo di produzione di 550 €/ha, significa che quell'olio ti costa quasi 1 €/litro, per di più hai minori rendimenti, maggiori consumi del trattore (circa 5-10%), ne vale davvero la pena? Oppure meglio vendere la colza a 35-40 €/q.le e guadagnare 200 € ad ettaro?

 

Riguardo all'utilizzo nelle auto non entro nel merito in quanto:

 

Usare olio vegetale puro come carburante in Italia è illegale. Infatti, la legge italiana prevede una sanzione amministrativa per chi evade l'accisa sui carburanti: il decreto legislativo n. 504 del 26 ottobre 1995, il Testo Unico in materia di accise, all'art. 40 prevede:

"è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa dal doppio al decuplo dell'imposta evasa, non inferiore in ogni caso a euro 7.746, chiunque: ...omissis... destina ad usi soggetti ad imposta od a maggiore imposta prodotti esenti o ammessi ad aliquote agevolate".

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Costo colturale ad ettaro della colza? 500? 600 €?

 

Mettiamo 550 €, se va bene nella tua zona produci mediamente 20 q.li/ha di granella, da cui estrai circa il 30 % di olio.

 

Estrazione dell'olio al freddo con pressa dedicata (assolutamente non si può effettuare con i frantoi delle olive), la vendita del panello proteico compensa più o meno i costi di estrazione.

 

2000 kg/ha di colza si estraggono circa 600 litri/ha di olio, con un costo di produzione di 550 €/ha, significa che quell'olio ti costa quasi 1 €/litro, per di più hai minori rendimenti, maggiori consumi del trattore (circa 5-10%), ne vale davvero la pena? Oppure meglio vendere la colza a 35-40 €/q.le e guadagnare 200 € ad ettaro?

 

La mia è più una questione ambientale che non economica. Cmq ridurrei i costi derivati da pesticidi e concimi ma il problema rimane sempre l'estrazione.

 

p.s. non esistono incentivi per la colza così come avviene per il grano?

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La mia è più una questione ambientale che non economica. Cmq ridurrei i costi derivati da pesticidi e concimi ma il problema rimane sempre l'estrazione.

 

Per l'estrazione dell'olio da oleaginose (girasoli o colza) occorre che tutto il seme sia conservato a meno del 8 % di umidità.

 

Poi deve essere pulito dalle impurità con un setaccio:

 

:: Bracco s.r.l. :: a 30 - pulitore per semi a 3 setacci

 

una spremitrice e filtri tipo questa:

 

:: Bracco s.r.l. :: a 10 - macchina serie 110 “COTER 110-200”

 

Cmq ridurrei i costi derivati da pesticidi e concimi ma il problema rimane.

 

Se non diserbi o concimi di meno riduci un po' i costi ma poi se fai 10 q.li/ha è grassa...

 

p.s. non esistono incentivi per la colza così come avviene per il grano?

 

In che senso incentivi? La PAC che fai grano o colza la prendi lo stesso, non capisco cosa intendi.

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Per l'estrazione dell'olio da oleaginose (girasoli o colza) occorre che tutto il seme sia conservato a meno del 8 % di umidità.

 

Poi deve essere pulito dalle impurità con un setaccio:

 

:: Bracco s.r.l. :: a 30 - pulitore per semi a 3 setacci

 

una spremitrice e filtri tipo questa:

 

:: Bracco s.r.l. :: a 10 - macchina serie 110 “COTER 110-200”

 

Mi dovrò informare, ma dubito ci siano qua in prov. di Cagliari, vedremo.

 

 

Se non diserbi o concimi di meno riduci un po' i costi ma poi se fai 10 q.li/ha è grassa...

 

Voglio tenare questa strada, sperimentiamo un pò.

 

In che senso incentivi? La PAC che fai grano o colza la prendi lo stesso, non capisco cosa intendi.

 

Dovrebbe essere la PAC. Non sono ferrato in queste cose.

E a livello di incentivi ecologici esiste qualcosa? Cioè se riscaldo le serre con olio vegetale esistono incentivi, oppure no?

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Mi dovrò informare, ma dubito ci siano qua in prov. di Cagliari, vedremo.

 

Bracco vende in tutta Italia, sono macchine che una volta comprate hanno ben poca manutenzione da fare.

 

Dovrebbe essere la PAC. Non sono ferrato in queste cose.

 

Ma scusa non hai terreno seminativo ora? Hai solo serre?

 

E a livello di incentivi ecologici esiste qualcosa? Cioè se riscaldo le serre con olio vegetale esistono incentivi, oppure no?

 

Devi informarti se nella tua regione danno incentivi (al momento dell'acquisto) a chi sostituisce caldaie tradizionali con caldaie o bruciatori ad olio vegetale, tali normative e regolamenti cambiano sempre da regione a regione.

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Bracco vende in tutta Italia, sono macchine che una volta comprate hanno ben poca manutenzione da fare.

 

Ho dato uno sguardo ma non ne vale ancora la pena per qualche ettaro di colza.

 

Ma scusa non hai terreno seminativo ora? Hai solo serre?

 

Ne abbiamo (poco, quasi due ettari) ma è sempre stato uttilizzato per colture ortive.

 

 

Devi informarti se nella tua regione danno incentivi (al momento dell'acquisto) a chi sostituisce caldaie tradizionali con caldaie o bruciatori ad olio vegetale, tali normative e regolamenti cambiano sempre da regione a regione.

 

Perfetto, sempre gentile.

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  • 6 mesi dopo...

Che fine faranno tutti gli impianti con motori diesel ad olio di palma per produrre energia elettrica in giro per l'Italia se l'olio di palma dovesse ancora apprezzarsi?

Oli vegetali

Olio di palma il grafico dei prezzi

Probabile che a breve ci possa essere piu richiesta di olio di colza e soia?

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Con girasole e colza con prezzi da 40 a 45 € gli impianti a olio vegetale alimentati con olio derivato appunto da girasole e colza non sono remunerativi, meglio vendere direttamente la granella.

 

Se l'olio di palma va a prezzi assurdi sono ben contento così chi ha fatto questi impianti di dimensioni abnormi se li attacca al tram....

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  • 3 mesi dopo...

salve ragazzi

cè qualcuno che può darmi idea per un impianto piccolo?

cioè un impianto di produzione olio veg da usare solo per la trazione meccanica nella stessa azienda ? qual è un azienda minima per cui posso pensare di comprare una pressa (la meno costosa, magari che si possa alimentare con potenza ricavabile anche da un impianto fotov da 2- 3kw di potenza) non vorrei vendere energia ma farmi il carburante quindi il mio guadagno per recuperare l'investimento sarebbe dato solo dalle mancate spese per il carburante minerale

conoscete casi di questo genere ?

per piccoli impianti si possono evitare silos di immagazzinamneto e fare quindi essiccazioen seme e pressatura subito dopo la raccolta ? o cè sempre bisogno di un minimo tempo di immazzinamento e quindi rischi di attacchi prassitie altro?

grazie

anche qualche idea su un trattore minimo da usare e per cui esistano kit di adeguamento al carburante vegetale grazie ancora

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