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robyrn

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  1. La SO2 libera è 0.18 oppure è un errore di battitura? Per l'acidità totale 70gr/hl vanno bene,il metabisolfito dipende dal reale valore della SO2 libera,quella totale è abbastanza alta...anche la volatile ha valori discretamente elevati,tieni colme le barrique. Ciao Roberto.
  2. Difficile dire dove sta l'errore, perchè non è specificato se hai messo l'SO2,,se i lieviti erano selezionati oppure no,se hai fatto le follature o i rimontaggi al mosto in fermentazione,se quando hai svinato il mostimetro segnava zero oppure il mosto aveva ancora zuccheri. Se lo spunto è ancora allo stato iniziale è probabile che lo sia solo lo strato superficiale, prova a travasare la parte inferiore della damigiana(pesca cioè dal fondo il vino) probabile che almeno una parte del prodotto non sia alterata e quindi puoi recuperarlo. Normalmente lo spunto acetico è causato dai batteri acetici,che sono molto diffusi in natura...occorre pulire molto bene le attrezzature,i locali i vasi vinari, e conservare il vino in contenitori colmi,e ben chiusi. Ciao Roberto.
  3. Dipende dalla durata della permanenza in barrique,se è breve 4-5 mesi non serve travasare,se è più lunga, oltre i 12 mesi,si travasa 2-3 volte e ogni volta si aggiunge il quantitativo di SO2 che permette di avere la solforosa libera al valore desiderato. Le barrique di vino bianco invece non vengono travasate,si preferisce far maturare il vino sulle proprie fecce,rimettendo in sospensione il deposito con leggere agitazioni periodicamente. Ciao Roberto.
  4. La colmatura va fatta almeno una volta al mese,il tempo di permanenza dipende dal tipo di vino che vuoi ottenere,di solito la permanenza varia da 5-6 mesi fino a 18-24 mesi per vini molto strutturati,se hai fatto i travasi al momento opportuno(inizio inverno,fine inverno,inizio estate) fai la chiarifica un 10-15 giorni prima di togliere il vino dalla barrique, poi lo filtri ed è pronto per la vendita o il consumo diretto. Ciao Roberto.
  5. Dovrebbe essere di circa 0.5 g/L perchè hai usato circa 73.3 gr/hl di bicarbonato, cioè in linea teorica circa il 56% del valore unitario. A questo punto valuterei bene se favorire oppure inibire la FLM,non si conoscono i valori di ph,di solforosa,di volatile,nè il quantitativo di acido malico presente nel vino,tieni presente che con la FLM da 1g/l di acido malico si forma un 0.5-0.6g/L di acido lattico e il rimanente si trasforma in CO2,quindi il valore dell'acido Malico presente nell'acidità totale viene praticamente dimezzato,l'acido Lattico prodotto dalla fermentazione aumenta il valore dell'acidità totale sostituendosi all'acido Malico,però con un 40-50% in meno in termini di quantità,a seconda della quantità di acido malico si può diminuire l'acidità totale del vino, di un valore compreso tra 0.2-0.3g/L,fino ad un 1-1.5g/L. L'acidità totale è data dalla somma dell'acidità fissa e dall'acidità volatile(quasi esclusivamente ac.Acetico); l'acidità fissa è la somma dell'acido Tartarico,dell'acido Malico,dell'acido Citrico(presente in quantità piccole,circa 0.5g/L come valore massimo) e di altri acidi minori(Lattico,Succinico,ecc.),l'acido Tartarico e l'acido Malico sono gli acidi preponderanti in termini di quantità. Per evitare la FLM devi solfitare il vino,la SO2 impedisce ai batteri di prosperare. Per bloccare la FLM devi avere una quantità di SO2 molecolare di circa 1mg/l che corrispondono circa a 20-25mg/l di solforosa libera,non avendo il valore del ph è difficile calcolarlo. Ciao Roberto.
  6. Se hai intenzione di effettuare l'inoculo dei batteri selezionati,non serve la disacidificazione chimica...aspetterei...anche se non usi i batteri selezionati,può sempre innescarsi quella naturale...per il bicarbonato di potassio in linea teorica occorrono 130g/hl,per abbassare di 1g/l l'acidità fissa...poi in realtà si hanno reazioni secondarie che modificano questo dato...dipende poi dall'uso che vuoi fare del vino se per autoconsumo o se destinato alla vendita...valori tra 5.5 e 7gr/l di acidità totale sono comunque nella norma. Ciao Roberto.
  7. Perchè dici che non si è verificata la malolattica nel vino delle barrique? 5.04 di acidità fissa è un valore basso,se l'uva non era in sovramaturazione,se era cioè naturalmente a valori bassi,solo la FLM può averlo portato a quei livelli... Se devi rifare le analisi chiedi il ph,l'SO2 totale(eventualmente anche quella libera),il valore dell'acido malico,e degli zuccheri riduttori,tenendo per buoni i valori di acidità e di gradazione che hai già effettuato. Perché vi sia la FLM occorrono: grado alcoolico minore 13.5%; SO2 totale inferiore a 50mg/l;ph superiore a 3.2;temperatura del vino superiore a 16-18°C. Comunque una libera di 30 gr/l nel vino delle barrique è un valore sostenuto,nel vino rosso la libera dovrebbe essere tra i 15-25mg/l,nel bianco tra 20-30mg/l anche la SO2 totale 96mg/l è ad un livello importante, i vini rossi per legge non possono superare i 160mg/l, a questi livelli può conferire al vino gusti amari e portare bruciori di stomaco e mal di testa. Ciao Roberto.
  8. Non è cosa buona non avere SO2 libera,praticamente il vino è senza protezione contro i microrganismi indesiderati. L'effetto antisettico praticamente è inesistente ed è tra le qualità della SO2 quella ritenuta come indispensabile.Dal punto di vista antisettico sono attive solo le forme della SO2 denominata "libera"..che poi ad essere pignoli occorre dire che non tutta la SO2 libera è attiva, ma solo quella definita molecolare... la SO2 totale è data dalla somma di SO2 combinata e di SO2 libera... Quando si aggiunge SO2(di solito metabisolfito di potassio che ha il 50% circa di SO2) al mosto, dopo poco tempo(circa un paio di ore) la SO2 si combina con alcuni composti del mosto e perde subito la sua efficacia,maggiore è l'aggiunta di SO2 all'inizio della fermentazione,maggiore è la quantità di SO2 in forma combinata,con la conseguenza che per mantenere un certo livello di SO2 libera attiva e sufficientemente protettiva nel successivo vino, occorre aggiungerne quantità importanti. Si sa che la SO2 oltre agli effetti positivi sul vino, ha anche effetti negativi se ingerita oltre una certa quantità sul metabolismo umano(mal di testa,di stomaco,ecc.),quindi è bene non eccedere con le dosi iniziali. La FLM è la disacidificazione naturale del vino,che avviene per mezzo di batteri specifici,è la trasformazione di un acido forte,l'acido malico,in uno debole,l'acido lattico...diminuisce il valore dell'acidità totale e rende il vino meno aggressivo.Si può anche innescare aggiungendo batteri liofilizzati ad inoculo diretto,occorrono alcune condizioni per avviarla... che non sto ad elencarti, perchè il bianco neve è un disacidificante chimico,quindi il tuo enologo ha preferito usare la disacidificazione chimica a quella naturale... La filtrazione a sacco olandese, si usa ormai solo da chi ha piccoli quantitativi di vino, perchè ha l'inconveniente di ossigenare troppo il vino, con conseguente perdita dei profumi e della fragranza del vino. Filtrazione lenta conviene riempire il filtro una sola volta, per evitare l'inacidimento del vino per il contatto prolungato con l'aria...conviene lavare bene il filtro al termine di ogni ciclo di filtrazione,farla in locali chiusi...proteggere anche il filtro con nylon o altro,per evitare l'assalto dei moscerini e anche coprirlo dall'eventuale polvere. Spero di essere stato chiaro. Ciao Roberto.
  9. Fermentazione naturale o hai messo i lieviti selezionati? Se non hai fatto l'operazione di chiarifica, prima dell'inzio fermentazione,è naturale avere il mosto molto torbido,ormai lascia proseguire la fermentazione...se la temperatura del mosto supera i 20°C.,abbassa la temperatura mettendo nel mosto delle bottiglie di plastica riempite d'acqua... e dopo averle congelate, legale ad uno spago per poterle recuperare...i vini bianchi che si ottengono da mosti fermentati ad una temperatura inferiore a 20°C., sono più serbevoli. Ciao Roberto.
  10. Veramente la solforosa libera è zero? Praticamente non hai SO2 nel tuo vino. Dipende da quando tempo hai fatto il precedente travaso,il secondo travaso si fa di solito un mese dopo il primo,al chiuso. Se non ci sono errori di trascrizione,nel rosso è probabile che la FLM(fermentazione Malolattica) sia già iniziata.Quali correttori ti ha fatto aggiungere? Ciao Roberto.
  11. Di solito la distribuzione del letame va fatta in maniera uniforme,per evitare differenze di sostanze nutritive(eccesso dove si accumula,difetto dove non viene distribuito). Negli impianti in produzione la letamazione va fatta ogni 3/4 anni e generalmente non occorre distribuire concimi chimici nell'annata in cui si distribuisce letame, che è bene sia ben maturo e che non superi le 30t/ha,per evitare che eccessi d'azoto prolunghino l'attività vegetativa della vite a scapito della maturazione degli acini. Si ricorre ad integrazioni, se il letame che si distribuisce è inferiore alla soglia sopra indicata(30ql. di letame ogni 1000 metri quadrati di vigna). Ciao Roberto.
  12. Non è Peronospora ma Oidio,e inoltre c'è stato un attacco delle Cicaline,probabile dai sintomi sulle foglie che sia la Cicalina Verde. A dir la verità solo 2 foto mi si sono aperte e quindi mi baso su quello che vedo da queste due foto(la 23 e la 29). Concimazione va fatta se usi il letame durante la stagione invernale,autunno-inverno per Fosforo e Potassio,inizio vegetazione per l' Azoto Se usi un prodotto composto lo devi distribuire fine-inverno,per non disperdere l'azoto che viene dilavato facilmente dalle piogge. Ciao Roberto.
  13. Ormai cosa rischia? Qualche foglia con macchie di peronospora, al massimo. Oidio ormai non è più un problema,dopo l'invaiatura non attacca più gli acini,la Peronospora pure. X Alessio Tratta solo con rame, lo zolfo non serve più anzi ormai può solo creare problemi se vinifichi l'uva,per i noti problemi di interferenza con la vinificazione. Indirizza il getto prevalentemente sui grappoli e uno al massimo due lo indirizzi sulla parte alta della vegetazione, per evitare la Peronospora sulla nuova vegetazione che è soprattutto quella situata in alto,perchè ormai solo le foglie giovani sono attaccabili dalla Peronospora. In questo modo difendi il grappolo dal Marciume Acido e dalla Botritis. Ciao Roberto.
  14. In che cosa non sei d'accordo? Hai scritto esattamente quello che ho scritto nel post, in ogni caso il suggerimento era per Frack 71 che è della zona di Napoli,e non è quindi del Nord-Est come nel tuo caso.L'Oidio comunque ormai non lo prendi più,quindi a che cosa serve trattare contro l'Oidio? Ciao Roberto.
  15. Non sei nella fase dell'invaiatura? Ormai i trattamenti sono inutili,eventualmente se vi fosse un periodo piovoso e con forte umidità si può pensare di effettuare un rameico sui grappoli,o un antibotritico per evitare l'insorgenza delle muffe, ma solo in questo caso altrimenti basta trattamenti. L'Oidio quello che hai ti rimane,la vegetazione non colpita ormai non è più attaccabile dall'Oidio. Per l'uva che manca, nella vigna della suocera, prova il prossimo anno a cimare le viti una decina di giorni prima della fioritura in questo modo si viene a interrompere l'attività vegetativa che è in competizione con i grappoli in fase di fecondazione,e si favorisce l'allegagione. Ciao Roberto.
  16. Ormai aspetta venerdì. Poi quando sei a metà invaiatura fai un trattamento ai grappoli con rame, poi basta trattamenti. Ciao Roberto.
  17. Il prodotto in polvere penetra meglio sia all'interno della vegetazione che nei grappoli,cosa molto più difficile con un prodotto bagnabile,e inoltre la parte caduta nel terreno ritorna sotto forma di vapore sulla vegetazione.Però può andare bene anche quello bagnabile se non disponi di solforatore. L'uva bianca è uva da tavola? Ciao Roberto.
  18. Per ore più fresche si intendono le ore delle giornata fino alle 9/10 del mattino e dalle 17 in avanti nel pomeriggio, cioè escludendo le ore centrali della giornata con insolazione maggiore. Per l'Oidio fai un'altro trattamento con il Folicur,per fermare l'infezione. Non ho capito per l'uva bianca quale è il problema, non tiene la maturazione, cioè è soggetta a marciume,oppure è una varietà precoce e quindi aspetti troppo a raccoglierla? Ciao Roberto.
  19. L'Oidio una volta che ha attaccato l'acino non regredisce, al massimo si può fermare l'avanzamento della malattia, ma gli acini colpiti non si guariscono più.Devi ripetere il trattamento con Folicur(se hai ancora questo prodotto) a distanza di 5/6 giorni dal precedente per avere un effetto curativo, usa la dose massima di etichetta, il rame se non piove puoi anche evitare di farlo,poi puoi fare un trattamento polverulento sempre con zolfo che penetra meglio nella vegetazione,se invece non sei attrezzato per trattamenti in polvere, fai quelli liquidi con dose elevata del prodotto zolfo che utilizzi,sempre ore fresche della giornata per evitare effetti fitotossici dello zolfo. Questi l'interventi diretti,poi ci sono quelli indiretti: tenere la vegetazione attorno alle foglie il più possibile arieggiata perchè ombreggiamento e umidità favoriscono Oidio e Botritis,sfoglia con cautela attorno al grappolo,le foglie basali, quelle più vecchie e più all'interno,evita di far prendere il sole diretto sui grappoli, perchè in questo periodo con queste temperature sono soggetti a scottature,l'ideale è sfogliare appena finita l'allegagione, perchè l'uva reagisce all'insolazione aumentando gli strati di cellulosa rendendo l'epidermide più spessa. Per adesso basta così altrimenti ti confondo. Ciao Roberto.
  20. In che fase fenologica è la vite? In questo periodo, in varie zone d'Italia sta iniziando l'invaiatura, che è l'epoca in cui si sospendono i trattamenti antioidici, perchè il grappolo in questa fase non è più recettivo all'Oidio,e per evitare che durante la vinificazione il vino prenda sapori sgradevoli causati da prodotti a base di zolfo . Se invece sei ancora in una fase a rischio d'Oidio (da chiusura grappolo ad invaiatura) bisognerebbe sapere se il tuo vigneto è colpito o meno da Oidio,e che principi attivi hai usato finora.Altrimenti si rischia di fare solo un discorso teorico che non serve a niente a livello pratico.Fai sapere. Ciao Roberto.
  21. Guardando le foto non mi sembra peronospora,ma un paio di ipotesi: il virus dell'arricciamento; punture da cicaline probabile quella verde( in questo caso il Dursban avrebbe senso). Riguardo ai trattamenti mi sembra che le dosi siano già superiori alla dose consentita(3.5Kg./Ha),poi non va mai bene usare lo stesso prodotto per più volte consecutivamente. I trattamenti vanno fatti quando le condizioni meteo sono favorevoli all'insorgenza di infezioni,se ti interessa i prossimi giorni si può approfondire l'argomento,in questo caso metti le date dei trattamenti e la data dei giorni in cui è piovuto(magari col quantitativo d'acqua caduto), per avere un quadro esatto della situazione. Ciao Roberto.
  22. Forse non c'è differenza. Le irroratrici vengono distinte in irroratrici per aeroconvezione (gli atomizzatori) sono caratterizzate da polverizzazione meccanica,avviene per pressione attraverso ugelli,e trasporto della miscela con corrente d'aria prodotte da ventilatori; irroratrici pneumatiche ( o nebulizzatori),quando la frantumazione e il trasporto del liquido avvengono a causa di una corrente d'aria che investe una vena di liquido e per impatto e turbolenza determina la nebulizzazione con gocce fini e omogenee tra 80/150micron. Ciao Roberto.
  23. Facevo solo un discorso di deriva e non di profondità di trattamento. Un atomizzatore ha una grande dispersione di prodotto,perchè è più difficile fare un'intervento mirato alla vegetazione,tra sopra e sotto la parete fogliare si perde anche più del 50% di prodotto,un KWH non dovrebbe oltrepassare la parete fogliare,riduce di oltre il 90% la deriva(cosi dice), usarlo in quel modo mi sconcerta. Non è più semplice acquistare una torretta che copre 4 pareti? Il tempo d'impiego è identico, il risultato è sicuramente migliore. Ciao Roberto.
  24. Anche a me lascia perplesso l'utilizzo di un nebulizzatore, il KWH, che ha il suo punto di forza nell'abbattimento della deriva, per trattare a file alterne. Avrei capito meglio un atomizzatore normale, con la dispersione che hanno normalmente il prodotto viene sparato anche alla fila adiacente,magari poi aumentando la pressione arriva ancora meglio, mentre la pressione rimane costante col KWH. Ciao Roberto.
  25. Se tratta un filare si ed uno no con 200 litri, se passasse in tutti i filari dovrebbe aggiungere altri 200 litri,quindi totale 400 litri.Il problema è la concentrazione del prodotto cioè distribuisce 200 litri ma concentra come se fossero 100 litri, per avere la giusta dose di prodotto distribuito ad ettaro,altrimenti sarebbe sottodosato(cioè darebbe la metà del prodotto ad ettaro),mi sono spiegato? Ciao Roberto.
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