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grazie per le tue delucidazioni. ma non è ancora arrivato niente dal canada?

 

diciamo che dal continente americano stanno arrivando ulteriori notizie che potrebbero avere ripercussioni forti su tutto il comparto dei prezzi agricoli, come per esempio lo studio pubblicato in dicembre sull'aumento al 30% del CCD delle api....

 

Molti infatti stanno ponendo sempre più attenzione al problema CCD in base alla famosa frase attribuita ad Einstein

....Se un giorno le api dovessero scomparire, all’uomo resterebbero quattro anni di vita” ....

 

...ma....

Il nesso effettivo (a livello di mercati) tra il CCD, la produzioni future, i prezzi ecc.... è tutto da dimostrare.

Modificato da PSA75
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Miglior contributo in questa discussione

Miglior contributo in questa discussione

Posso chiederti le fonti o qualche link PSA ?

 

La ricerca è stata commissionata dal congresso USA nel 2008 a svariate Agenzie, univeristà, enti e società private .

Ognuno ha elaborato uno studio e l'Usda ha da poco resa pubblica la sintesi dei diversi studi.

 

quindi... parlando di prezzi

 

Poichè la finanza comportamentale insegna che... ogni situazione acquisisce potere influente su un mercato di riferimento solamente se "va nella stessa direzione" del trend in corso... questa del CCD, a mio parere potrebbe influenzare in senso accrescitivo l'andamento del prezzo delle commodities agricole.

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  • 2 settimane dopo...
Allego interessante analisi sul mercato delle commodities...

 

Interessante, ma le situazioni di oggi sono di molto modificate rispetto alla newsletter (sono passati solo 30 giorni), ma sembra sia cambiato il mondo.

La Francia, (ormai il secondo esportatore mondiale) ha appena dichiarato (l'altro ieri) che se la tensione sugli stock, e le cattive previsioni sui raccolti continueranno, si vedrà costretta a ridurre le esportazioni per non intaccare le proprie riserve strategiche (siamo arrivati addirittura a parlare della quota parte di riserve denominate "strategiche"), sulla falsariga quindi di quanto fatto da Ucraina e Russia.

 

Interessante nota per chi è riuscito a seminare il grano anche in condizioni proibitive.

 

Invito comunque tutti a prestare parecchia attenzione anche alle notizie di giornali, tv, report, newsletter ecc... in quanto ogni notizia acquisisce sempre maggior enfasi se segue lo stesso trend del mercato; e soprattutto a vole vengono divulgate delle "non notizie" (che seguono il trend) e invece vengono sottaciute delle vere notizie che poi faranno cambiare il trend del prezzo.

Senza contare i "conflitti di interessi" in gioco.

 

 

Va comunque ribadito (come più volte detto) che probabilmente molte aziende non riusciranno a sfruttare gli aumenti dei prezzi in quanto (concimi, gasolio, sementi ecc...) sono già in forte aumento , e la mancanza di contratti sia per i mezzi di produzione che del prodotto vendibile manterrà inalterata la già precaria forchetta di guadagno (ricavi-costi) per l'azienda.

Modificato da PSA75
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Difficilmente faccio contratti soprattutto sui prodotti da vendere http://www.tractorum.it/forum/mondo-agricolo-f44/prezzi-prodotti-agricoli-112/index31.html, mentre per quanto riguarda i mezzi tecnici compro (per quanto possibile) quando costano poco e li tengo in magazzino, (soprattutto i concimi).

 

Riguardo alla newsletter di agribroker dovrebbe essermi arrivata anche quella di questa settimana ma tra le mille mail non riesco a trovarla, appena la trovo la metto qui.

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Dj...

..ma...

... che mi dici ?...

 

Se riesci ad azzeccare (spesso o abbastanza spesso) il prezzo basso delle materie prime, ed immagino la stessa cosa dicasi nell'azzeccare il prezzo alto dei prodotti da vendere....

 

Diciamo ancora meglio...

Se riesci veramente a spuntare mediamente (ponendo un numero elevatissimo di casi) per ben 6 volte su 10 il prezzo più conveniente... beh allora ti consiglio di non fare l'agricoltore, ma il ricco...

 

Basta che ti finanzi con qualche milionata di euro nelle tre valute a tassi bassi, (euro, yen e dollaro) fai un pò di carry trade andando lungo e corto sui futures delle commodities e sulle materie prime come potassio nei paesi emergenti, e..... (azzeccando 6 volte su 10).... diventerai ricchissimo.

 

Se invece come tutti i noi comuni mortali una volta azzecchi il prezzo ed una volta lo sbagli (nella legge dei grandi numeri fai sempre patta), allora vedrai che leggendo i post di questa discussione capirai l'importanza dei contratti (sia nella vendita che nell'acquisto di beni).

 

Tantopiù che l'aumento della voltatilità dei mercati renderà sempre più dolorosi e micidiali gli errori nella scelta dei prezzi ... e solo la creazione di una forchetta stabile tra i costi e i ricavi può garantire reddito.

 

E se al cocktail aggiungiamo pure che piano piano verrà a mancare lo "zoccolo duro" di redditività "stabile" dato dalla PAC, allora molti capiranno il valore della "stabilità" dei prezzi; che ovviamente può essere creato solo mediante l'incrocio di contratti sulle vendite e gli approvvigionamenti.

Modificato da PSA75
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Dj...

..ma...

... che mi dici ?...

 

Se riesci ad azzeccare (spesso o abbastanza spesso) il prezzo basso delle materie prime, ed immagino la stessa cosa dicasi nell'azzeccare il prezzo alto dei prodotti da vendere....

 

Diciamo ancora meglio...

Se riesci veramente a spuntare mediamente (ponendo un numero elevatissimo di casi) per ben 6 volte su 10 il prezzo più conveniente... beh allora ti consiglio di non fare l'agricoltore, ma il ricco...

 

Basta che ti finanzi con qualche milionata di euro nelle tre valute a tassi bassi, (euro, yen e dollaro) fai un pò di carry trade andando lungo e corto sui futures delle commodities e sulle materie prime come potassio nei paesi emergenti, e..... (azzeccando 6 volte su 10).... diventerai ricchissimo.

 

Se invece come tutti i noi comuni mortali una volta azzecchi il prezzo ed una volta lo sbagli (nella legge dei grandi numeri fai sempre patta), allora vedrai che leggendo i post di questa discussione capirai l'importanza dei contratti (sia nella vendita che nell'acquisto di beni).

 

Tantopiù che l'aumento della voltatilità dei mercati renderà sempre più dolorosi e micidiali gli errori nella scelta dei prezzi ... e solo la creazione di una forchetta stabile tra i costi e i ricavi può garantire reddito.

 

E se al cocktail aggiungiamo pure che piano piano verrà a mancare lo "zoccolo duro" di redditività "stabile" dato dalla PAC, allora molti capiranno il valore della "stabilità" dei prezzi; che ovviamente può essere creato solo mediante l'incrocio di contratti sulle vendite e gli approvvigionamenti.

 

Francamente sono d'accordo con DJ Rudy (se ho capito bene il suo ragionamento).

DJ Rudy dice una cosa talmente saggia da essere ovvia.

Se qualcuno di voi ricorda che ad inizio 2008 il cloruro potassico ed il biammonico costavan.vo 60 euro al quintale, nel momento in cui i prezzi di tali concimi scendevano sotto i 30 si era chiaramente invogliati a fare scorta ... per gli anni difficili.

Dunque, se si dispone di soldi e di magazzini, quei concimi si dovrebbero comprare quando il prezzo è sotto ai 30. Non ci sono previsioni da fare, ma si guarda ai prezzi. Un concime ben conservato dura anni.

I prodotti agricoli sono invece molto più difficili da conservare integri, ed infatti il loro costo di conservazione è elevato, a differenza dei concimi. Diventa dunque economicamente difficile immagazzinare grano o mais per aspettare l'anno buono (mediamente un anno su tre) e vendere!

Chi ha i magazzini li dovrebbe triplicare? Dunque i prodotti vanno necessariamente venduti nell'anno successivo a quello di produzione!

Comunque una cosa è comprarsi un po di concimi per l'azienda, altra cosa è speculare. Per speculare nel nostro mondo bisogna essere veramente bravi. Ed essere disposti a tutto, anche a fare fallimento! e posso citare casi reali...

Dunque io personalmente vivo alla giornata (o megli, anno per anno), e mediamente con i cereali guadagno un anno e per due anni vivacchio.

Modificato da Alberto64
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Francamente sono d'accordo con DJ Rudy (se ho capito bene il suo ragionamento).

DJ Rudy dice una cosa talmente saggia da essere ovvia.

Se qualcuno di voi ricorda che ad inizio 2008 il cloruro potassico ed il biammonico costavan.vo 60 euro al quintale, nel momento in cui i prezzi di tali concimi scendevano sotto i 30 si era chiaramente invogliati a fare scorta ... per gli anni difficili.

Dunque, se si dispone di soldi e di magazzini, quei concimi si dovrebbero comprare quando il prezzo è sotto ai 30. Non ci sono previsioni da fare, ma si guarda ai prezzi. Un concime ben conservato dura anni.

I prodotti agricoli sono invece molto più difficili da conservare integri, ed infatti il loro costo di conservazione è elevato, a differenza dei concimi. Diventa dunque economicamente difficile immagazzinare grano o mais per aspettare l'anno buono (mediamente un anno su tre) e vendere!

Chi ha i magazzini li dovrebbe triplicare? Dunque i prodotti vanno necessariamente venduti nell'anno successivo a quello di produzione!

Comunque una cosa è comprarsi un po di concimi per l'azienda, altra cosa è speculare. Per speculare nel nostro mondo bisogna essere veramente bravi. Ed essere disposti a tutto, anche a fare fallimento! e posso citare casi reali...

Dunque io personalmente vivo alla giornata (o megli, anno per anno), e mediamente con i cereali guadagno un anno e per due anni vivacchio.

 

Perdonami......

.... ma ad una prima lettura affermi una cosa.... poi in realtà le tue parole tradiscono un'altra posizione....

 

1) MAGAZZINO : è proprio il sistema dei contratti incrociati che ti permette di essere senza magazzino!!!!!

2) MOVIMENTO DEI PREZZI : il ragionamento sui prezzi che fai sui concimi, è a posteriori, a cose fatte, ma nessuno vede il futuro... e se il concime andava a 90? non era forse meglio comprarlo a 60???.... sai forse dirmi il prezzo dell'urea SPOT a giugno 2011 ??? non credo...

3) IL VIVERE ALLA GIORNATA : se ci pensi bene è proprio l'anima dello speculatore, e bada bene che se la volatilità continua.... a vivere alla giornata si rischia di farsi male !!!

il vero imprenditore avverso al rischio è quello che si tutela mediante contratti incrociati di fornitura e vendita.

Modificato da PSA75
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scusate, mi spiegate come si fanno questi contratti, con chi, e in cosa consistono?

 

Ce ne sono di tanti tipi, ma il concetto base si può riassumere in questi termini:

 

un agricoltore e un "consumatore" di prodotti agricoli (mulino, mangimificio, commerciante, stalla ecc...) si accordano sulla fornitura di un determinato prodotto agricolo dove si fissano in anticipo le quantità di prodotto, le caratteristiche qualitative e il criterio di determinazione del prezzo (il che può essere o mediante prezzo prefissato, o la media di un periodo del prezzo rilevato in un mercato, o il prezzo corrente in un giorno predefinito, oppure una situazione ibrida) + un "premio" a favore dell'agricoltore che dia sicurezza al compratore sia della fornitura, sia delle caratteristiche qualitative indicate nel contratto (ton, pulizia/impurità, micotossine, germinabilità, proteine, peso specifico, sezione, umidità, quantità, ecc....)

 

Nel caso dei contratti incrociati, fai lo stesso per i mezzi di produzione cercando di "incrociare" appunto, anche le forniture, tipo i concimi, il gasolio, le sementi ecc...

sempre mediante contratti di fornitura con i prezzi che abbiano gli stessi parametri di variabilità delle merci prodotte e vendute; o se non si riesce a creare contratti, e se uno ha il magazzino disponibile (e i soldi da anticipare) mediante acquisti diretti che però devono sempre essere corrispondenti nei sistemi di rilevazione del prezzo dei prodotti venduti, e comunque in quest'ultimo caso bisogna associare i prezzi mediante il cosiddetto "anticipo/differimento dei risultati" , ossia fare gli acquisti (per l'annata successiva) al momento della vendita dei prodotti (di quest'anno) in modo da lasciare "liberi" tutti gli incassi del prossimo anno di sostenere (con in nuovi prezzi) la produzione successiva.

 

Questi metodi di immunizzazione, consentono, in caso di forte volatilità nei prezzi, che i costi subiscano le stesse oscillazioni degli incassi, riducendo di molto il rischio di prezzo, il che significa, detto papale papale, che non si hanno mai ne botte di C... di grandi guadagni, ne bastonate per aver venduto a prezzi bassi e acquistato i mezzi di produzione a prezzi alti.

 

Con la stabilità si possono programmare mutui, investimenti ecc...

con la volatilità, si rischia di farsi molto male...

 

... e ripeto con di fronte a noi la prospettiva della riduzione della PAC (nocciolo duro di reddito stabile e sicuro su cui tutti fanno riferimento), la scelta di "vivere alla giornata" senza una adeguata pianificazione finanziaria, può costare molto , ma molto cara;

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  • 2 settimane dopo...

wow che discussione !

forse una delle più innovative assieme a quelle sul sodo ed alcune attrezzature !

Complimenti a tutti.

Io nella mia piccola azienda se avessi la possibilità di ridurre i costi come dici tu PSA sarei contetissimo avrei proprio bisogno di risparmiare soldi per rinnovare le attrezzature.

in un post precedente parlavate di come ridurre i costi, qualcuno può darmi qualche dritta ?

grazie ciao

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  • 2 settimane dopo...
wow che discussione !

forse una delle più innovative assieme a quelle sul sodo ed alcune attrezzature !

Complimenti a tutti.

Io nella mia piccola azienda se avessi la possibilità di ridurre i costi come dici tu PSA sarei contetissimo avrei proprio bisogno di risparmiare soldi per rinnovare le attrezzature.

in un post precedente parlavate di come ridurre i costi, qualcuno può darmi qualche dritta ?

grazie ciao

 

Prova a fare un elenco di quelle spese che sarebbero abbattibili a seguito di una "aggregazione" come spiegato in alcuni msg precedenti

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Allego agribroker di questa settimana.

 

Ah tra parentesi il grano duro in 3 sedute ha perso quasi 3 €/q.le, i grandi mulini qui di Livorno non ritirano più il prodotto in quanto si sono messi d'accordo insieme alla Barilla di buttare giù il prezzo, anche l'orzo è calato ieri di 3 € di colpo, e 1 € anche il mais, qualcosa non quadra.

 

http://borsa.granariamilano.org/archivio/listino.pdf

AgriFlash N49.pdf

Modificato da DjRudy
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Quando leggo i report e le newsletter a volte non capisco se quelli che le scrivono ci sono o ci fanno...

 

nell'overload info a cui siamo costretti (circa gli andamenti del mercato delle commodities) e la marea di NON notizie (utili solo ad alimentare un trend), segnalo questa che forse forse (a mio parere) anche se dai più sottaciuta, è la più importante notizia di tutte (quando l'ho letta sono sobbalzato dalla sedia),

 

ossia l'autorizzazione data dal ministero dell'energia USA ad aumentare la quota di bioetanolo nelle benzine dal 10 al 15 %,

 

pazzesco !!

 

fino a ieri l'utilizzo per biocarburante del mais USA era già di 120 mln/tons

(pari al 30% dell'intera produzione USA, al 200% della produzione europea, o al 15% della produzione mondiale), nonchè a tutta la "maggior produzione" ottenuta negli ultimi 6 anni dal miglioramento genetico e ogm (sempre negli USA),

 

con questo aumento potenziale di utilizzo energetico del mais di 60 mln/tons (pari a tutta la produzione europea a 27) c'è da attendersi effetti molto più importanti sui mercati dei 4 o 5 milioni di tonnellate (meno dell'1% della produzione mondiale), (che è già una notizia rilevante), di minor produzione per la siccità in Cina

 

.... rispetto alla NON notizia di qualche camion o cargo in più o in meno che si muove in Europa o nel mediterrano!!!

 

visto che .... tra l'altro... molte volte questi movimenti sono transfrontalieri ma della stessa mano (Cargill e simili) oppure predefiniti da contratti.... e, quindi, aumentano o smorzano la volatilità nel brevissimo termine per le loro necessità di ricopertura o di swap, ma non spostano nulla sul prezzo nel medio termine.... che alla fine è quello che interessa a NOI produttori.

Modificato da PSA75
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Perché il mercato italiano arriva sempre e solo dopo; perché ha potere contrattuale quasi insignificante, perché i volumi sono risicati; perché i grossi operatori si avvalgono di contratti e si riparano da questa volatilità.

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......;................ perché i grossi operatori si avvalgono di contratti e si riparano da questa volatilità...................

 

Lasciando la volatilità a noi !!

 

che, per inciso, dimostriamo di amarla tantissimo ...

....la amiamo così tanto che gli speculatori che tanto accusiamo..... in realtà siamo proprio noi...

 

 

quindi se ci sono tutte queste notizie di un aumento di richiesta del bene da vari mercati, perchè si sta assistendo ad un effetto inverso, cioè ad una picchiata del prezzo??????????????? :tickedoff:

 

il tasto che hai toccato Federico89 è forse il più delicato...

la spiegazione a del movimento di un trend è una delle cose più difficili da fare.

 

Spesso gli economisti vengono accusati di spiegare oggi quello che è accaduto ieri, e di guardarsi bene da fare previsioni.

Giustamente !

 

poi una cosa è spiegare l'accaduto.... un'altra è interpretarlo per ipotizzare ciò che potrebbe accadere

 

analizzare un trend di mercato ed individuare dei possibili futuri punti massimi, minimi, di rottura, di supporto ecc.... si chiama analisi tecnica, analizzarlo nelle sue motivazioni "fondamentali" di chiama analisi "fondamentale" appunto.

Ci sono fior di studiosi, matematici, ecc... (ed ora psicologi mediante la finanza comportamentale) che ci provano e ci hanno provato in passato, chi con più e chi con meno risultati, ma le variabili in gioco sono un'enormità e quindi avere precisione nelle previsioni è praticamente impossibile.

 

E' possibile invece selezionare le NOTIZIE dalle NON notizie che possano esserci utili nell'impostare un ragionamento di prezzo nel MEDIO/LUNGO e sottolineo MEDIO/LUNGO periodo e questo non per fare gli speculatori, ma per meglio "gestire" l'abbattimento della volatilità attraverso la creazione dei contratti...(che tanto sostengo).

Modificato da PSA75
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