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Come tornare a fare utile...


Giangi

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Da me è il contrario, tantissimi giovani hanno messo aziende con bestiame, chi maiali, pecore, mucche, capre, magari cose che i padri hanno lasciato perdere, ed era roba dei nonni, da me si sta credendo nel bestiame e lasciando perdere il resto. I miei "vicini d'azienda" sono tutti giovani, anno più o anno meno, ed è una grande cosa. Pensa che io ho 25 anni (26 tra poco) e i miei vicini che hanno pecore, mucche, capre ed altro hanno 18,19,23,27 e ogni uno con la sua azienda, io sono l'unico che non ha bestiame li in mezzo ed ho il vivaio con le altre lavorazioni.

Bravissimi così si fa; un bell' applauso.:clapclap::clapclap::clapclap:

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Mi insinuo anche io...

Secondo me quelli che hanno la stalla da latte sono tipo dei maghi... Devono essere dottori/alimentaristi/genetisti/ragionieri ed anche agricoltori...

 

IO personalmente non me la sentirei...

Il mio sogno sarebbe quello di avere la stalla per il vitellone da ingrasso... Peccato che secondo l'Informatore Agrario nei prossimi anni due terzi di questo tipo di stalle sarà destinato alla chiusura...

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Mi insinuo anche io...

Secondo me quelli che hanno la stalla da latte sono tipo dei maghi... Devono essere dottori/alimentaristi/genetisti/ragionieri ed anche agricoltori...

 

IO personalmente non me la sentirei...

Il mio sogno sarebbe quello di avere la stalla per il vitellone da ingrasso... Peccato che secondo l'Informatore Agrario nei prossimi anni due terzi di questo tipo di stalle sarà destinato alla chiusura...

 

 

Te lo dico io da allevatore di vitelloni, che ormai non c'è più niente in giro. Ti conviene lasciare perdere.

Io più che ingrassare e basta, vedo più redditizio il ciclo chiuso...però anche lì non saprei...vorrei fare delle prove quando verranno a caricare dato che è dai primi di maggio che devono venire...

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io allevo vitelloni da carne... certamente non è impegnativo come un allevamento da latte ma non credere che sia solo dar da mangiare agli animali e basta... alla fine sei impegnato tutti i giorni anche qui xche il singolo animale ha meno rogne ma x andare avanti devi avere numeri di animali molto più grandi

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2 3 persone ce la fanno a gestire una grande stalla solo se hai i robot di mungitura, altrimenti ti devi fare un mazzo grande come una casa per non dire altro, e conosco chi se lo fa ma non ne vale la pena

 

Si bè bastano i robot e si risolve tutto...

In realtà per gestire correttamente una stalla grande (sopra le 500 bovine in produzione) con i robot servono svariate persone a mio avviso.

1 fisso 24 su 24 che segue i robot..ritardi, manze, pulizia, casini vari ect.

1 fisso 24/24 che segue parti, post parto, vittellaia

1 che segue fertilità/fecondazioni..in 12 ore ce l'ha può fare ma non deve dormire...

1 che segue tutto il discorso alimentazione, come sopra non deve dormire..

1 che fa il capo, quindi managment/burocrazia.

 

Poi c'è il discorso terreno..certo ci si può affidare a un terzista, insilare tutto, ma c'è sempre da irrigare e dubito che un terzista si metta a irrigare 2/300 o più ettari, almenoche non si apra il portafoglio..

Con le 2/3 persone che dite voi succede quello che ha ben descritto tripleboss e cioè l'ingovernabilità della stalla.

La maggior parte delle stalle di queste dimensioni faticano a fare 2 parti di media, casini di ogni tipo, un camion di vacche caricate alla settimana e uno comprato di manze al mese....

Il futuro per queste stalle se vorranno essere competitive sarà lavorare 24 su 24

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E' anche da considerarsi che attualmente abbiamo troppe spese spesso superflue, se dobbiamo spostare una balla di fieno o quello che sia di 5mt usiamo un mezzo, abbiamo l'auto per uscire, quella per lavorare, 800000 attrezzi di cui la metà spesso sono inutilizzati, non vogliamo lavorare troppo e cerchiamo mezzi alternativi, se ci restano 200euro al mese non lo facciamo perchè non basta per viverci e tante altre cose. Anche perchè se al mese ti resta un minimo giusto per vivere non ci accontentiamo, non dico per tutti ma sapete quanti ne ho sentito così..e se devo andare in ferie, e la Panda nooo mi serve la mega non so cosa nuova o di seconda mano ma non senza clima, e la tv così... da me ci sono alcune persone che hanno lo stretto necessario e stanno vivendo senza cose "superflue". Hanno un'auto, la spesa la fanno a piedi, come detto l'auto è una comune, Punto, Uno o Panda, contate anche queste cose perchè fanno la differenza. Poi ovviamente non è solo questo, ma è una buona parte.

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Eccomi Fr@anco:

Inizio a risponderti, certo che ho una stalla, e di seguito trovi alcuni numeri di oggi della mia stalla:[ATTACH=CONFIG]21585[/ATTACH]

[ATTACH=CONFIG]21586[/ATTACH]

La parte finanziaria la gestisco io insieme a mia moglie che è ragioniera, mi occupo anche delle varie tasse e della fatturazione attiva e passiva.

 

Stalle dalle mie parti ne han sempre chiuso, in questo periodo però a parte chi è arrivato a fine carriera, non ne stanno chiudendo.

Ne han chiuse parecchie nei 2 anni precedenti a favore del business, (se lo è stato e lo sarà), del biogas, capitalizzando il valore delle quote.

 

La pac la uso, non ho mai detto che i soldi della pac non servono.

 

Sui psr mi chiedo come mai non venissero fatti prima,(c'erano abbastanza soldi? O meglio in tempi di gloria le banche ti finanziavano comunque?) io nei limiti delle mie possibilità li ho sempre fatti 2 volte mi è andata bene una volta no.

 

Le banche hanno stretto, lo sappiamo, ho anche aperto un tread in un'altra area del forum per capire a che prezzo ci finanziano i $$$...

 

In questo son daccordo con tè:"

e ti dico questo anche se io ho una azienda sana non ho debiti ( per ora :asd: )che fa i salti mortali per migliorare e ingrandire e questo caro tripleboss lo fà fare la passione ..perchè la passione ti fà comprare una cosa che serve all'atività anche se quel mese il tuo stipendio è prossimo allo zero.. personalmente se andassi a vedere SOLO il reddito farei il capostalla in qualche azienda starei meglio".

 

Di tecnico ho solo un diploma.

Parliamo invece di numeri della stalla, son quelli che ci fan fare reddito e confrontiamoci, nelle mie tabelle trovi, gg di lattazzione, parto concepimento, pr e hdr, i miei dati sono sicuramente migliorabili e in seconda parliamo del costo alimentare, costo litro giorno.

 

ottimi dati tripleboss complimenti ...

 

questa è una delle parti fondamentali di un allevamento ..però credo che il piu importante sia sempre il costo razione/litro...io rimango sempre dell'idea che il margine tra entrate ed uscite sia troppo risicato ..per una attivita come l'allevamento ,sopratutto da latte ,c deve essere piu margine... ed infatti le aziende italiane o chiudono o investono meno ...rispetto al nord europa noi siamo indietro troppo perchè non abbiamo soldi da reinvestire ....io non credo molto (se non cambia qualcosa) che i bravi sopraviveranno penso piuttosto che i migliori moriranno dopo.. infatti dicevo che il dopo quote per noi sarà un problema non perchè le quote abbiano mai deciso il prezzo del latte ma perche con abbondanza di latte il prezzo scenderà (spero di no) e noi con i nostri costi di gestione non possiamo permettercelo

 

E' anche da considerarsi che attualmente abbiamo troppe spese spesso superflue, se dobbiamo spostare una balla di fieno o quello che sia di 5mt usiamo un mezzo, abbiamo l'auto per uscire, quella per lavorare, 800000 attrezzi di cui la metà spesso sono inutilizzati, non vogliamo lavorare troppo e cerchiamo mezzi alternativi, se ci restano 200euro al mese non lo facciamo perchè non basta per viverci e tante altre cose. Anche perchè se al mese ti resta un minimo giusto per vivere non ci accontentiamo, non dico per tutti ma sapete quanti ne ho sentito così..e se devo andare in ferie, e la Panda nooo mi serve la mega non so cosa nuova o di seconda mano ma non senza clima, e la tv così... da me ci sono alcune persone che hanno lo stretto necessario e stanno vivendo senza cose "superflue". Hanno un'auto, la spesa la fanno a piedi, come detto l'auto è una comune, Punto, Uno o Panda, contate anche queste cose perchè fanno la differenza. Poi ovviamente non è solo questo, ma è una buona parte.

 

 

caro luca chi ragiona come le persone che hai descritto non andra mai da nessuna parte

Modificato da MET80100
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Per grandi allevamenti di che numero parliamo? > 500? >1000? >2000?> 5000?

Pò valley: qualche grande allevamento c'è(700-1000), se dovessimo stilare un grafico di come vanno le cose in questi allevamenti, l'efficenza dell'allevamento diminuisce all'aumentare dei capi, il personale diminuisce all'aumentare dei capi, risultato,i grandi allevamenti vanno in crisi prima dei piccoli.

In america questo non succede, perchè la redditività dell'allevamento non va in funzione al numero di animali, ma è molto piu random, è figlia del buon o cattivo managment,la manodopera costa meno e non si fa economia sul personale.

Concludendo non credo che poche persone possano seguire grandi allevamenti con reddito, anzi...

Per seguire gli animali ci vuole tempo voglia e ancora tempo, ci si può affidare al personale, ma a parte la mungitura e la cura della pulizia degli ambienti, poi ci vuole personale qualificato, personale che usi il pc, conosca l'alimentazione, faccia test per la chetosi, sincronizzi gli animali,( ovsync o i podometri), mascalcia,ecc, senza contare tutto l'iter dei vitelli...

E come dice Agri i nostri quando trovan di meglio vanno, e quelli che vengon da fuori raramente ne sono all'altezza.

 

parlo di aziende da 500 vacche in su per definirla grande azienda in italia...

In olanda e germania ci sono aziende di 1000 2000 vacche tutto a robot dove ci lavorano 3 persone e molte volte sono 3 famigliari o 3 proprietari, i quali fanno fare tutto a terzisti e loro vanno solo dietro alle vacche, basta...

Qui ci sono aziende anche superiori al migliaio di vacche ed hanno 7 8 persone che vanno dietro alle vacche, con medie capo superiori ai 28 30 litri... Solo con personale si va avanti senza avere tutto robotizzato, ma il personale ti mangia buona parte del profitto, quindi devono lavorare sulla qualità e sulla quantità, perchè ormai quasi nessuno riesce a farsi lavori tutti in famiglia...

Modificato da bnch
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Si bè bastano i robot e si risolve tutto...

In realtà per gestire correttamente una stalla grande (sopra le 500 bovine in produzione) con i robot servono svariate persone a mio avviso.

1 fisso 24 su 24 che segue i robot..ritardi, manze, pulizia, casini vari ect.

1 fisso 24/24 che segue parti, post parto, vittellaia

1 che segue fertilità/fecondazioni..in 12 ore ce l'ha può fare ma non deve dormire...

1 che segue tutto il discorso alimentazione, come sopra non deve dormire..

1 che fa il capo, quindi managment/burocrazia.

 

Poi c'è il discorso terreno..certo ci si può affidare a un terzista, insilare tutto, ma c'è sempre da irrigare e dubito che un terzista si metta a irrigare 2/300 o più ettari, almenoche non si apra il portafoglio..

Con le 2/3 persone che dite voi succede quello che ha ben descritto tripleboss e cioè l'ingovernabilità della stalla.

La maggior parte delle stalle di queste dimensioni faticano a fare 2 parti di media, casini di ogni tipo, un camion di vacche caricate alla settimana e uno comprato di manze al mese....

Il futuro per queste stalle se vorranno essere competitive sarà lavorare 24 su 24

 

Infatti agri io ho scritto che cominciando a mettere robot, di sicuro non la elimini la manodopera esterna ma la diminuisci notevolmente infatti da 8 che servono passi a 5 6, che si possono benissimo alternare... lavori le stesse ore di prima ma con meno personale, dato che anche prima dovevi star dietro a mungitura ritardi manze pulizia ecc ecc dovevi comunque seguire parti postparti ecc dovevi comunque seguire fertilità e fecondazioni, un che segue l'alimentazione (anche se non penso che lo debba fare per 12 ore soprattutto con certi macchinari e un capo ci sarà sicuramente stato, solo che prima lo facevi con più personale, ora con meno, c'è un bel po di differenza... e comunque già adesso devi lavorare 24 ore su 24 in aziende del genere, altrimenti saluti e baci, non vai da nessuna parte

Modificato da bnch
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E' anche da considerarsi che attualmente abbiamo troppe spese spesso superflue, se dobbiamo spostare una balla di fieno o quello che sia di 5mt usiamo un mezzo, abbiamo l'auto per uscire, quella per lavorare, 800000 attrezzi di cui la metà spesso sono inutilizzati, non vogliamo lavorare troppo e cerchiamo mezzi alternativi, se ci restano 200euro al mese non lo facciamo perchè non basta per viverci e tante altre cose. Anche perchè se al mese ti resta un minimo giusto per vivere non ci accontentiamo, non dico per tutti ma sapete quanti ne ho sentito così..e se devo andare in ferie, e la Panda nooo mi serve la mega non so cosa nuova o di seconda mano ma non senza clima, e la tv così... da me ci sono alcune persone che hanno lo stretto necessario e stanno vivendo senza cose "superflue". Hanno un'auto, la spesa la fanno a piedi, come detto l'auto è una comune, Punto, Uno o Panda, contate anche queste cose perchè fanno la differenza. Poi ovviamente non è solo questo, ma è una buona parte.

 

Ma non te l'ha mica ordinato il dottore di fare una vita così!

Che senso ha fare una faticaccia simile se non ti resta nulla?

Il lavoro in proprio comporta sacrifici e tanto tempo, ma DEVE essere remunerato.

Se ti restano 200 € al mese hai sbagliato mestiere...

La pensione sociale, quella che danno a chi non ha mai lavorato, è circa 230 €.

Qui si parla di essere impegnati 24/7 per la stessa cifra???

Dico, scherzate?

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ottimi dati tripleboss complimenti ...

 

questa è una delle parti fondamentali di un allevamento ..però credo che il piu importante sia sempre il costo razione/litro...io rimango sempre dell'idea che il margine tra entrate ed uscite sia troppo risicato ..per una attivita come l'allevamento ,sopratutto da latte ,c deve essere piu margine... ed infatti le aziende italiane o chiudono o investono meno ...rispetto al nord europa noi siamo indietro troppo perchè non abbiamo soldi da reinvestire ....io non credo molto (se non cambia qualcosa) che i bravi sopraviveranno penso piuttosto che i migliori moriranno dopo.. infatti dicevo che il dopo quote per noi sarà un problema non perchè le quote abbiano mai deciso il prezzo del latte ma perche con abbondanza di latte il prezzo scenderà (spero di no) e noi con i nostri costi di gestione non possiamo permettercelo

 

 

 

 

Vero che il costo razione litro è piu importante, ma sul costo alimentare non possiamo fare molto, quelli sono i prezzi, si può lavorare ma la media delle aziende è ok, al di là di qulche caso sporadico.

Mentre invece sulla gestione della mandria spesso e volentieri le aziende sono in balia degli eventi, senza controllo, gestione, e programmazzione.

Fr@nco rispetto al nord europa siamo indietro anni luce ma non solo in agricoltura...

Se le cose andranno male, hai ragione, i migliori moriranno dopo, ma ognli tanto cerchiamo di guardare il bicchiere mezzo pieno altrimenti ci faccaim solo del male.

Sul dopo quote, chi lo sa, viviamo il presente e non facciamo investimenti sproporzionati.

 

E' anche da considerarsi che attualmente abbiamo troppe spese spesso superflue, se dobbiamo spostare una balla di fieno o quello che sia di 5mt usiamo un mezzo, abbiamo l'auto per uscire, quella per lavorare, 800000 attrezzi di cui la metà spesso sono inutilizzati, non vogliamo lavorare troppo e cerchiamo mezzi alternativi, se ci restano 200euro al mese non lo facciamo perchè non basta per viverci e tante altre cose. Anche perchè se al mese ti resta un minimo giusto per vivere non ci accontentiamo, non dico per tutti ma sapete quanti ne ho sentito così..e se devo andare in ferie, e la Panda nooo mi serve la mega non so cosa nuova o di seconda mano ma non senza clima, e la tv così... da me ci sono alcune persone che hanno lo stretto necessario e stanno vivendo senza cose "superflue". Hanno un'auto, la spesa la fanno a piedi, come detto l'auto è una comune, Punto, Uno o Panda, contate anche queste cose perchè fanno la differenza. Poi ovviamente non è solo questo, ma è una buona parte.

 

Luca hai ragione, la mentalità consumistica sta tracollando, e il sistema sta implodendo.

Volevamo fare gli americani senza soldi? Eccoci serviti, il mondo corre e cresce, l'Europa poco, l'Italia arretra.

Modificato da MET80100
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Ma non te l'ha mica ordinato il dottore di fare una vita così!

Che senso ha fare una faticaccia simile se non ti resta nulla?

Il lavoro in proprio comporta sacrifici e tanto tempo, ma DEVE essere remunerato.

Se ti restano 200 € al mese hai sbagliato mestiere...

La pensione sociale, quella che danno a chi non ha mai lavorato, è circa 230 €.

Qui si parla di essere impegnati 24/7 per la stessa cifra???

Dico, scherzate?

 

La gavetta va fatta, con il passare del tempo ti accorgi anche di cosa va o non va, io dico che se non ti resta nulla devi cercare il modo di sacrificarti e togliere le cose inutili. Se ti resta poco, accontentati anche di quello e nel frattempo pensa anche a cosa altro fare.

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Tutto giusto, per carità.

Però ammetterai che fare una vita simile, avendo come prospettiva miglire il "sopravvivere" non aiuta.

Son artigiano, e mi è capitato più volte di non aver nemmeno il tempo di mangiare, che ci vuoi fare, succede.

Però non potrei mai pianificare una attività sapendo già che non guadagnerò nulla e mi toccherà fare orari assurdi.

Tutto qua.

Nel lungo periodo devi guadagnare, la pensione la nostra generazione non la avrà mai, quindi devi mettere via qualcosa!

Se quel che guadagni non basta per il presente, immagina cosa mangerai fra cinquanta anni...

 

Io poi faccio i conti a tasca a voi, ma pur lavorando in proprio guadagno meno di un operaio : gli artigiani a partita IVA sono i nuovi schiavi!

Modificato da Tizio.8020
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Vorrei aggiungere, i nostri nonni/padri, hanno fatto sorgere aziende agricole dal nulla, con grandi sacrifici, facevano lavori che oggi sarebbero impensabili, economizzavano su tutto, e operavano in un'agricoltura che oggi definiremmo ecosostenibile, la parola data e una stretta di mano valeva quanto una firma, ho ancora il ricordo di mio padre che appena poteva vendere un vitellino si comprava il cemento ed i mattoni per costruirsi la casa, altri tempi direte voi (giustamente) ma penso che nonostante tutto questo vivevano con maggior felicità di ora, dobbiamo ringraziarli per questo perchè molti di noi hanno avuto la possibilità di vivere ora una vita confortevole, quindi se oggi ci tocca rinunciare al suv che ha più cavalli lui del trattore nel campo o altro,beh, non è poi così grave.

Modificato da cremonese 61
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Ma non te l'ha mica ordinato il dottore di fare una vita così!

Che senso ha fare una faticaccia simile se non ti resta nulla?

Il lavoro in proprio comporta sacrifici e tanto tempo, ma DEVE essere remunerato.

Se ti restano 200 € al mese hai sbagliato mestiere...

La pensione sociale, quella che danno a chi non ha mai lavorato, è circa 230 €.

Qui si parla di essere impegnati 24/7 per la stessa cifra???

Dico, scherzate?

 

Tranquillo che la realtà non è proprio così drammatica.

Il problema delle stalle italiane è che la tecnologia, le strutture, gli impianti moderni costano molto e quindi è difficile fare investimenti importanti e crescere. Chi ha la stalla che funziona non è certo un morto di fame.

Per tornare all'esempio della stalla da 500 bovine in produzione, anche se gestita male, è una stalla che nei peggiori dei casi fa un fatturato di 2 milioni all'anno. Ok di costi ce ne sono tanti ma di soldi ne girano parecchi e tutti i mesi e soprattutto ha un capitale alle spalle che il 90% della popolazione non ha...quindi va bene lamentarsi ma guardiamoci anche attorno. A me sembra che siamo ancora fortunati...

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Buon giorno Colleghi,

sto cercando di contestualizzare i vostri consigli su una realtà di montagna come la mia, ma è un pò difficile.

Le ricette utilizzate in pianura non possono di pari esser applicate anche qui. O meglio vedo dura impostare una azienda con un tipo di alimentazione e gestione propria di una realtà dove si possono produrre tutta una serie di alimenti ( foraggi di medica, insilati di mais,..) e trsferirla ad una azienda a 1000 m.s.m. dove a stento fai due sfalci di foraggio magro.

Io ho provato a stagionare i parti tra maggio e luglio, così posso sfruttare pascolo su erba buona e fresca nel momento della punta di lattazione.

Dati attuali: 6,4 kg miscela (50% mais farina 25% mais fiocco 25% orzo schiacciato) + 0,5 kg f.e. soya + integrazione minerale a disposizione in blocchi, costo (6,4*0,27+0,5*0,72)=2,088 € produzione media 25 kg

Ora dopo alcuni anni di esperimenti mi trovo al punto di decidere la possibilità di eliminare la parte linea vacca vitello dell'azienda ed aumentare il gruppo latte. Si parla sempre di piccoli numeri 7 bovine in lattazione e 5 nutrici.

Sicuramente i margini sono ridotti, ma se ti trovi in una realtà dove lavoro disponibile è limitato a meno di non farsi qualche bel chilometro di strada, la possibilità di lavorare sul proprio decidendo strategie e ritmi ripaga qualche sacrificio.

Il mio rammarico è che vivendo in una realtà agricola di giovani 7 aziende zootecniche di cui tutti i titolari e anche quasi tutti coloro che ci lavorano non hanno ancora compiuto 50 anni non riusciamo a far sinergia, ognuno per la sua strada con grande gioia dei concessionari che piazzano attrezzature a volontà.

Io cerco di collaborare ma, molte volte è difficile.

Per quanto rigurda la formazione faccio fatica per quasi sempre improntata a quel modello indicato sopra.

Da tempo recepisco qualcosa dal mondo austriaco e svizzero più vicino alla ia realtà.

Buona discusione

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Tranquillo che la realtà non è proprio così drammatica.

Il problema delle stalle italiane è che la tecnologia, le strutture, gli impianti moderni costano molto e quindi è difficile fare investimenti importanti e crescere. Chi ha la stalla che funziona non è certo un morto di fame.

Per tornare all'esempio della stalla da 500 bovine in produzione, anche se gestita male, è una stalla che nei peggiori dei casi fa un fatturato di 2 milioni all'anno. Ok di costi ce ne sono tanti ma di soldi ne girano parecchi e tutti i mesi e soprattutto ha un capitale alle spalle che il 90% della popolazione non ha...quindi va bene lamentarsi ma guardiamoci anche attorno. A me sembra che siamo ancora fortunati...

 

Come non quotarti, purtroppo molti allevatori in italia vanno male a causa di questa arretratezza tecnologica che porta a costi elevati di produzione, e per rinnovarsi ci vogliono tanti soldi ed investimenti che molti non farebbero, prendiamo l' esempio: titolare di 50 anni, azienda modesta (60 vacche in lattazione con moglie e un operaio che lavorano in azienda) ma che non ha chi subentra, chi glielo fa fare di spendere decine se non centinaia di migliaia di euro per rinnovare l'azienda portandola ad un livello tecnologicamente parlando al pari di quello europeo avendo solo pochi anni di lavoro ancora davanti? Purtroppo in italia molti titolari di aziende sono oltre la 50ina (e non solo quelli agricoli), io vedo pure in questo un freno e pure bello grosso...

Modificato da bnch
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Come non quotarti, purtroppo molti allevatori in italia vanno male a causa di questa arretratezza tecnologica che porta a costi elevati di produzione, e per rinnovarsi ci vogliono tanti soldi ed investimenti che molti non farebbero, prendiamo l' esempio: titolare di 50 anni, azienda modesta (60 vacche in lattazione con moglie e un operaio che lavorano in azienda) ma che non ha chi subentra, chi glielo fa fare di spendere decine se non centinaia di migliaia di euro per rinnovare l'azienda portandola ad un livello tecnologicamente parlando al pari di quello europeo avendo solo pochi anni di lavoro ancora davanti? Purtroppo in italia molti titolari di aziende sono oltre la 50ina (e non solo quelli agricoli), io vedo pure in questo un freno e pure bello grosso...

 

 

Quoto in tutto e per tutto.

Chi investe è solo chi ha dei figli giovani che subentrano all'azienda di famiglia.

Cosa conta investire tanti soldi se dopo la tua azienda non ha futuro? Si tiene quello che si ha e dato che mancano pochi anni alla pensione (però su questo non ne sono tanto sicuro :asd: ) si risparmia qualcosina in partenza.

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ma perche a 50 si è vecchi? ... chi ha passione per gli animali investirà per loro sempre ... il problema è che dato che non c sono soldi da reinvestire non ne investe...oltretutto a quell'età è fuori da tutti i finanziamenti

 

Tranquillo che la realtà non è proprio così drammatica.

Il problema delle stalle italiane è che la tecnologia, le strutture, gli impianti moderni costano molto e quindi è difficile fare investimenti importanti e crescere. Chi ha la stalla che funziona non è certo un morto di fame.

Per tornare all'esempio della stalla da 500 bovine in produzione, anche se gestita male, è una stalla che nei peggiori dei casi fa un fatturato di 2 milioni all'anno. Ok di costi ce ne sono tanti ma di soldi ne girano parecchi e tutti i mesi e soprattutto ha un capitale alle spalle che il 90% della popolazione non ha...quindi va bene lamentarsi ma guardiamoci anche attorno. A me sembra che siamo ancora fortunati...

 

una stalla da 500 bovine se gestita male chiude prima di una da 60 ...altro che 2 milioni di fatturato ...conta quanto t resta non quanti soldi giri

Modificato da MET80100
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Qui succede il contrario, quelle da 60 chiudono perchè sono troppo vecchie e i costi sono troppo alti e non investono, sopravvivono quelle grosse perchè hanno capitali da investire...

A 50 di sicuro non sei giovane, e voglio vederti a pagare 500 600 mila € a 50 anni per modernizzare il tutto, anche di più se ci mettiamo dentro il parco macchine, senza avere nessuno che un giorno ti sostituirà, non lo farebbe quasi nessuno... a maggior ragione essendo anche fuori dai finanziamenti, un conto è averne 35, un'altro è averne 50, c'è una grande differenza, se avessi 35 anni anch se non hai nessuno ti conviene farlo...

Poi una stalla va gestita bene, punto!

 

Beh una azienda agricola con 500 bovine in lattazione che spese ha in totale in un anno? Sui 2milioni o poco più?

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Beh una azienda agricola con 500 bovine in lattazione che spese ha in totale in un anno? Sui 2milioni o poco più?

Non farti abbindolare dalla cifre ...che secondo direttore d banca che trova.gli dice di rientrare e chiude in un.attimo

 

Sarò paranoico ma conta quanto t rimane d percentuale non i giri d soldi

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una stalla da 500 bovine se gestita male chiude prima di una da 60 ...altro che 2 milioni di fatturato ...conta quanto t resta non quanti soldi giri

La pensavo anch'io così ma da un pò sto cambiando idee...ti faccio alcuni esempi.

1) la pac! La logica è che chi ha tanto prende tanto e chi ha poco prende poco, quindi il grande è sicuramente avvantaggiato.

2) La contrattazione su quello che si vende. Riempire una motrice di latte al giorno pensi che ti faccia spuntare un prezzo maggiore o uguale che venderne 15/20 qli? Pensa solo al trasporto..

3) La contrattazione su quello che si compra. Prendere 500 qli di soia invece di 50 è la stessa cosa?

4) Chi ha le 500 bovine in italia le ha per 2 motivi..1) ha un'azienda grande da generazioni. 2)A preso soldi da altre parti e li ha investiti nella stalla..ergo mettetela via caro franco che le tue 60 vacche anche se tenute nei migliori dei modi non potranno mai fare concorrenza alle 500.

Ma non sono io a dirlo..basta guardare i dati sul cambiamento che hanno fatto le stalle negli ultimi 20 anni. La maggior parte ha aumentato il numero di capi.

Comunque sono discorsi che servono a poco. Mi stupisce invece che nessuno ha fatto i complimenti a "agrlavarone". A uno così dovrebbero dare un premio perchè oltre che allevare le bovine alleva il territorio che altrimenti presumo sarebbe abbandonato. Hai tutta la mia stima!:n2mu:

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La pensavo anch'io così ma da un pò sto cambiando idee...ti faccio alcuni esempi.

1) la pac! La logica è che chi ha tanto prende tanto e chi ha poco prende poco, quindi il grande è sicuramente avvantaggiato.

2) La contrattazione su quello che si vende. Riempire una motrice di latte al giorno pensi che ti faccia spuntare un prezzo maggiore o uguale che venderne 15/20 qli? Pensa solo al trasporto..

3) La contrattazione su quello che si compra. Prendere 500 qli di soia invece di 50 è la stessa cosa?

4) Chi ha le 500 bovine in italia le ha per 2 motivi..1) ha un'azienda grande da generazioni. 2)A preso soldi da altre parti e li ha investiti nella stalla..ergo mettetela via caro franco che le tue 60 vacche anche se tenute nei migliori dei modi non potranno mai fare concorrenza alle 500.

Ma non sono io a dirlo..basta guardare i dati sul cambiamento che hanno fatto le stalle negli ultimi 20 anni. La maggior parte ha aumentato il numero di capi.

Comunque sono discorsi che servono a poco. Mi stupisce invece che nessuno ha fatto i complimenti a "agrlavarone". A uno così dovrebbero dare un premio perchè oltre che allevare le bovine alleva il territorio che altrimenti presumo sarebbe abbandonato. Hai tutta la mia stima!:n2mu:

 

tutto giusto agri solo che una azienda come la mia non gne frega niente di entrare in concorrenza con una grande azienda... (ripeto sempre :asd:)a me interessa quanto mi rimane ..le grandi aziende hanno grosse perdite legate al personale oramai non piu affidabile che non sò se potra mai compensare ...poi va bè io me ne rimango con le mie 40 vacche e quando arrivo a 60 è come se ne abbia 500 :asd:

 

Qui succede il contrario, quelle da 60 chiudono perchè sono troppo vecchie e i costi sono troppo alti e non investono, sopravvivono quelle grosse perchè hanno capitali da investire...

A 50 di sicuro non sei giovane, e voglio vederti a pagare 500 600 mila € a 50 anni per modernizzare il tutto, anche di più se ci mettiamo dentro il parco macchine, senza avere nessuno che un giorno ti sostituirà, non lo farebbe quasi nessuno... a maggior ragione essendo anche fuori dai finanziamenti, un conto è averne 35, un'altro è averne 50, c'è una grande differenza, se avessi 35 anni anch se non hai nessuno ti conviene farlo...

Poi una stalla va gestita bene, punto!

 

scusa non l'avevo visto ... ma perche chi investe di più , il cinquantenne o il trentacinquenne?

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Buon giorno Colleghi,

sto cercando di contestualizzare i vostri consigli su una realtà di montagna come la mia, ma è un pò difficile.

Le ricette utilizzate in pianura non possono di pari esser applicate anche qui. O meglio vedo dura impostare una azienda con un tipo di alimentazione e gestione propria di una realtà dove si possono produrre tutta una serie di alimenti ( foraggi di medica, insilati di mais,..) e trsferirla ad una azienda a 1000 m.s.m. dove a stento fai due sfalci di foraggio magro.

Io ho provato a stagionare i parti tra maggio e luglio, così posso sfruttare pascolo su erba buona e fresca nel momento della punta di lattazione.

Dati attuali: 6,4 kg miscela (50% mais farina 25% mais fiocco 25% orzo schiacciato) + 0,5 kg f.e. soya + integrazione minerale a disposizione in blocchi, costo (6,4*0,27+0,5*0,72)=2,088 € produzione media 25 kg

Ora dopo alcuni anni di esperimenti mi trovo al punto di decidere la possibilità di eliminare la parte linea vacca vitello dell'azienda ed aumentare il gruppo latte. Si parla sempre di piccoli numeri 7 bovine in lattazione e 5 nutrici.

Sicuramente i margini sono ridotti, ma se ti trovi in una realtà dove lavoro disponibile è limitato a meno di non farsi qualche bel chilometro di strada, la possibilità di lavorare sul proprio decidendo strategie e ritmi ripaga qualche sacrificio.

Il mio rammarico è che vivendo in una realtà agricola di giovani 7 aziende zootecniche di cui tutti i titolari e anche quasi tutti coloro che ci lavorano non hanno ancora compiuto 50 anni non riusciamo a far sinergia, ognuno per la sua strada con grande gioia dei concessionari che piazzano attrezzature a volontà.

Io cerco di collaborare ma, molte volte è difficile.

Per quanto rigurda la formazione faccio fatica per quasi sempre improntata a quel modello indicato sopra.

Da tempo recepisco qualcosa dal mondo austriaco e svizzero più vicino alla ia realtà.

Buona discusione

 

Complimenti tocchi diversi punti focali.

Anzitutto sei il primo che dice e sa quanto spende per alimentare le vacche e con 2€ di costo alimentare fare 25 litri è ottimo.

Il discorso di non tenere la rimonta o terzializzarla è un discorso giusto e conveniente soprattutto per che non ha sottoprodotti alimentari di natura aziendale a basso costo,( insilati di quarto o quinto taglio, fieno magro collinare, trinciati poveri di amido). La cosa ha preso molto piede in Spagna, ma anche qui da noi alcuni iniziano a farlo, l'anno scorso ho visitato una stalla di 120 vacche, azienda totalmente in affitto e con ovvi limiti alla costruzione di nuove strutture.

Il titolare solo da tre mesi era a 120 capi, prima era a circa 90, ha liberato delle aree che erano destinate alle manze e ne ha terzializzato l'allevamento al vicino per 3€ capo giorno. Il vicino fa tutto, si tiene i reflui e in X(non ricordo quanti) mesi deve dargli la manza gravida di 8 mesi.

Il seme lo fornisce lui e lavorano in stretto contatto e sinergia.

Questa azienda inoltre alimentava gli animali con fieno e mangime,(calate automatizzate in mangiatoia), soluzione vincente per la salute animale e la manodopera, purtroppo, a mio avviso, non per i costi.

Tasto dolente quello sull' aggregazione... Assistiamo ogni giorno a fusioni, accorpamenti, acquisizioni, di ogni tipo e in ogni settore. In agricoltura no, gli accorpamenti sono quelli del fine carriera e non del uniamoci e abbassiamo i costi.

Sfondi una porta aperta, ma spesso mi sono imbattuto in teste molto piu giovani della mia (38) ma con pensieri e discorsi che fa mio padre...

Per questo dico che c'è ancora margine di reddito, perchè se non ci fosse,non potremmo continuare ad essere cani sciolti...

@ discorso 50 -500 vacche:

Se una vacca gestita bene da 1 mille vacche gestite bene daranno 1000.

Questo non sempre accade perchè chi ha 1000 vacche non dedica tempo,(quindi personale) come chi ne ha 1.

Quindi se una grossa azienda va in crisi e non fa business, è perchè ci son dei cattivi manager, cattivo personale, o meglio personale assente o insufficente.

Vedo per necessità piccole aziende che terzializzano lavori, guadagnando tempo, mentre grosse che si comprano le trince, togliendo tempo e personale alla stalla.

Quale sarà la stalla con i numeri migliori?

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