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ciao dodo, quelle che dico io sono dalla parte opposta della via emilia,diciamo verso imola a larghe linee, anzola è verso modena,e purtroppo sono ormai più di 10 anni che sono sparite...che mi ricordi io ce n'erano sicuramente tre o quattro,mi sembra di ricordare però che erano un pò meno mastodontiche di quelle che avevi fotografato tu e di quella fotografata da mapomac, ma la memoria mi può tradire,ormai sono già passati tanti anni...comunque erano un bel vedere, anche per le buone condizioni di conservazione,nonostante fossero conservate all'aperto...

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Aggiungo un'altre esemplare, datato 1920, anch'esso dorme ormai da parecchi anni a cielo aperto. Decisamente migliori le condizioni rispetto "all'ibrido" di qualche post fa, sembra quasi completa di ogni sua parte. Ho colto l'occasione per verificare la presenza di differenziale; ho cercato di evidenziarlo nelle foto, ma risulta pressoché nascosto da carter e telaio.

Domanda: quella specie di argano solidale con la ruota sinistra a cosa serviva ? Essendo esso azionabile solo con la macchina in movimento, o no ?

 

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Che sia correlato allo scarificatore od altro non so; se è solidale con l'asse e se differenziale c'è ed è bloccabile potrebbe far venire in mente impostata di fabbrica la procedura che si faceva empiricamente con i vecchi autocarri per cavarsi d'impiccio.

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Ciao Mapomac e Junker,

questo è sicuramente meglio dell'altro anche se la parte cilindrica della caldaia è stata sotituitanegli anni. Per quanto riguarda la tua domanda Mapomac, come dici te e proprio una sorta di argano che serviva sia come aiuto come ha scritto junker in caso il rullo restasse impantanato e sia come verricello vero e proprio.

Peccato che anche questo esemplare sia anch'esso lasciato alle intemperie. :(

 

Ciao

 

Dodo

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  • 3 mesi dopo...
  • 2 settimane dopo...

Ciao L55,

da quelo che mi hanno detto, il raduno di Bussolino non ci sarà quest'anno. Domenica 22 agosto però sarò presente in Frazione Frascarina, Casalborgone (To) con uno dei trattori a vapore. Ti aspetto!!

 

Ciao

 

Dodo

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  • 1 mese dopo...

Venerdì scorso, andando alla fiera del Riso a Isola della Scala (verona) mi sono fermato in un'azienda agricola/riseria, presso la quale ho visto una bella esposizione di alcuni mezzi d'epoca, tra le quali spiccava questa che ritengo essere (da profano della materia) un locomobile a vapore...purtroppo non ho potuto fare molte foto, era un pò incastrato dietro altri trattori...comunque posto qui le foto che sono riuscito a fare:

 

t67444_foto0051.jpg t67445_foto0052.jpg t67446_foto0053.jpg

t67447_foto0054.jpg

 

sulla targhetta è scritto "Wichterle & Kova...", è del 1899, bollata se non erro a 10 atm...

vi risulta che sia una locomobile o qualcos'altro?

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Inviato (modificato)

Certo è una loco, Giordy; di costruzione Ceca , paese all'epoca facente parte del K.K. Governo Austro Ungarico.

Del resto le fabbriche , dalle armi alla meccanica pesante, erano in massima parte dislocate in questa parte dell'Impero.

Fabbrica secolare; seguendo i tempi..

Motoren

è tuttora in attività

http://www.wikov.com/index2_en.php?page=profil-historie

Modificato da Junker
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Certo è una loco, Giordy; di costruzione Ceca , paese all'epoca facente parte del K.K. Governo Austro Ungarico.

Del resto le fabbriche , dalle armi alla meccanica pesante, erano in massima parte dislocate in questa parte dell'Impero.

Fabbrica secolare; seguendo i tempi..

Motoren

è tuttora in attività

http://www.wikov.com/index2_en.php?page=profil-historie

 

Grazie mille Junker! Da profano assoluto...è possibile che la caldaia sia bollata a 10 bar? Pensavo lavorassero a minore pressione...

inoltre...date le ridotte dimensioni, per cosa poteva venire utilizzata?

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Ciao Giordy

grazie per le foto della locomobile! Trovo molto interessante il fatto che fosse tarata a 10atm nel 1899!!! Di solito pressioni così alte erano utilizzate su caldaie post novecento. Normalmente fino ai primi anni del novencento le locomobili lavoravano ad una pressione max di 7 atm. Solo su motori fissi in impianti industriali, le caldaie venivano usate ad una pressione di esercizio dalle 7 atm in su.

Chiedi per cosa poteva essere utilizzata: sicuramente per la trebbbiatura, per il pompaggio dell'acqua dai pozzi, per muovere macchine utensili. In fin dei conti la locomobile a vapore non è aòltro che la forza motrice per far funzionare altre macchine. Sicuramente questa che si trova in una azienda agricola era utilizzata per la trebbiatura e per altre macchine da campo.

Dalle foto però vedo che è mancante di alcuni pezzi e credo che non sia stata messa in moto di recente.

Hai per caso altre foto dei particolari o una vista migliore della targhetta?

Ciao

 

Dodo

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  • 3 mesi dopo...

Ciao a tutti!

eccovi l'ultimo arrivato nella mia collezione! Trattore "The new Huber" da 16hp. E' un trattore a vapore singolare perchè ha una caldaia speciale. A differenza della maggioranza dei costruttori mondiali di trattori a vaporel la Huber Manufacturing Company utilizzava caldaie a fiamma di ritorno. La caldaia ha una conformazione cilindrica, al centro c'è un grande cilindro dove si fa il fuoco. Il fumo percorre tutto questo cilindro fino sul davanti ( dove si trova il serbatoio di scorta dell'acqua) per poi tornare indietro in 12 tubi bollitori e scaricare nel camino posto sopra la bocca del focolare. Questo tipo di caldaia aveva una resa maggiore rispetto a quelle a fiamma diretta però ci voleva più tempo per mandarle a regime proprio per il lungo percorso che doveva fare il fumo prima di trovare la via di uscita.

Buona visione!

 

Huber_01.jpg

 

Huber_03.jpg

 

Huber_02.jpg

 

Ciao

 

Dodo

 

 

 

 

 

284EGV

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Caro Davide, i complimenti (e l'invidia...) sono ovviamente d'obbligo !

 

Domande:

 

- mi pare ragionevole affermare come la caldaia a fiamma di ritorno, in campo di trazione agricola, siano stata relativamente poco utilizzate. Perché ?

- leggo su alcuni testi come questa soluzione, fosse principalmente impiegata su locomobili da "montagna" in quanto più leggere a parità di potenza. Risulta ?

- è corretto dire che tutte le locomobili con questa "conformazione" anomala, ovvero camino prossimale al posto guida, siano tutte a fiamma di ritorno ?

- leggo sempre, che specialmente su questo tipo di locomobile, ma anche su altre quindi, oltre al soffiante classico per il tiraggio forzato, era presente una ventola aspirante posizionata sul camino. Risulta ?

- quali altri costruttori adottavano caldaie a fiamma di ritorno ?

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In attesa del latitante Dodo (sarà mica andato a recuperare qualche altra specialità), chissà se Junker può rispondere alle domande di cui sopra.

Già nel ricco archivio che detiene, sicuramente v'è ciò che mi interessa; se poi, ha messo mano su quella poderosa ed esclusiva biblioteca a cui sta puntando, per quanto mi è stato possibile saggiarne i contenuti in loco, davvero non vi sarà più segreto alcuno sul vapore e i suoi mezzi.

 

Tutte voi ve le beccate !!!

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No, Mapomac, nei miei pochi scartafacci in generale ho qualche notizia ma di specifico od inerente alla casa costruttrice nulla.

Ovvio che se.....ehmm, conoscendoti so che questa frase non ricade nei sette vizi

Tutte voi ve le beccate !!!

riuscissi mai a combinare quanto riporti che a seguire il database ( e quindi risposte in queste pagine) sarà ben consistente.

E pubblicazioni generiche e quanto pubblicato delle case costruttrici, dal 930a addietro, credo per quanto pure tu hai potuto visionare vi sian ben poche lacune.

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Ciao a tutti e grazie per i vostri messaggi! La mia latitanza è finita! :-) Ho avuto una settimana un pò impegnativa ma eccomi qua adesso. Rispondo alle domande di Mapomac:

 

- mi pare ragionevole affermare come la caldaia a fiamma di ritorno, in campo di trazione agricola, siano stata relativamente poco utilizzate. Perché ?

Non è che non è stata usata, anzi negli Stati Uniti molte ditte hanno realizzato e costruito mezzi con caldaia a fiamma di ritorno siano essi locomobili o trattori. In Europa invece abbiamo seguito lo stile inglese che era quello a fiamma diretta e le caldaia a fiamma di ritorno venivano utilizzate principalmente per motori stazionari o come mi chiedi nella domanda successiva per mezzi che dovevano essere facili da trasportare in zone di difficile accesso. Quello che c'è da tener conto è che le caldaie a fiamma di ritorno sono un pò più lunghe da avviare proprio per il fatto che bisogna creare il tiraggio. Il fumo ha molta più strada da fare prima di arrivare al camino e quindi necessita di un tempo maggiore per entrare in servizio. Il vantaggio viene dopo però. Una caldaia con fiamma di ritorno rende molto di più di una a fiamma diretta e una volta in pressione è più facile mantenere costante temperatura e vapore in caldaia proprio per il fatto che l'acqua è attraversata due volte da una fonte di calore. (vi metterò nei prossimi giorni una sezione di una caldaia a fiamma di ritorno Huber e vi spiegherò alcuni elemnti unici contenuti in essa.

 

- leggo su alcuni testi come questa soluzione, fosse principalmente impiegata su locomobili da "montagna" in quanto più leggere a parità di potenza. Risulta ?

No, non è vero. La Huber come la Case, l'Avery, la Frick, e molte altre ditte anche Europee, prendi Wolf, Lanz, Marshall, ecc hanno realizzato locomobili anche di grandi dimensioni con caldaia a fiamma di ritorno.

Ad esempio la FRick & Co di Waynesboro (PA) ha realizzato locomobili agricole di grandi dimensioni fino a 65 Hp vapore.

 

- è corretto dire che tutte le locomobili con questa "conformazione" anomala, ovvero camino prossimale al posto guida, siano tutte a fiamma di ritorno ?

Direi di si.

 

- leggo sempre, che specialmente su questo tipo di locomobile, ma anche su altre quindi, oltre al soffiante classico per il tiraggio forzato, era presente una ventola aspirante posizionata sul camino. Risulta ?

Si, non su tutte però. Molto spesso questo accessorio era utilizzato su caldaie industriali e non su quelle agricole dove era presente solo il soffiante.

- quali altri costruttori adottavano caldaie a fiamma di ritorno ?

Li vuoi sapere proprio tutti????:AAAAH: Negli Stai Uniti sulle cento e passa ditte costruttrici di locomobili e trattori a vapore almeno il 50% aveva dei modelli con caldaia a fiamma di ritorno. Dovrei mettermi a sfogliare tutti i cataloghi per darti l'elenco preciso. Se ti va bene ti elenco quelle più importanti:

 

- Ames Iron Works

- C. Aultman Co

- Avery Co

- Buffalo - Pitts

- J.I. Case

- A.B. Farquhar

- Frick Co

- Gaar - Scott Co

- Huber Mfg Co

- Kitten

- Lansing Iron & Engine Works ( di questa fabbrica è anche importante sapere che utilizzava un sistema a 4 ruote motrici già nel 1886!!!!)

- Minneapolis Threshing Machine Co

- New Giant Co.

- Nichols & Shepard Co

- N.C. Peterson & Sons

- M. Rumely Co

- Russel & Co.

- Sawyer Massey (Canadese)

- B.W Payne & Sons Co

- L. Sweet Co.

- James Leffel Co.

 

Credo che questi possano bastare. Degli Europei invece:

- Italiani: Romei, ItaloSVizzera le principali

- Marshalls Sons

- Wolff

- Lanz

- Henschell

- Ruston Hornsby

- Hindley

- Peckard (Francese)

 

Posso dire però che tra europei ed americani chi si divertiva di più a sperimentare su nuovi modelli e conformazioni, erano gli americani, sia come caldaie che come tipologia di motori e trasmissione del moto alle ruote. Gli Inglesi erano molto più tradizionalisti. Infatti se si guardano le diverse marche inglesi di trattori a vapore, a parte i colori alla fine sono tutti molti simili. GLi americani invece avevano mezzi più spartani come estetica ma tanta voglia di sperimentare cose nuove! :-)

 

Spero di non avervi tediato troppo con le spiegazioni!

 

Buona serata

 

Dodo:ciao:

 

Modificato da Dodo
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Un complimento speciale ad una persona speciale: trovare, restaurare e collezionare macchine come queste fa di Dodo un esempio da seguire per tutti i collezionisti!

Riportare in vita queste macchine salvaguarda la memoria di macchine che, prima dell'avvento dei vari testacalda, ciclo otto, diesel veloce, erano la maggioranza in uso sul territorio nazionale!

Complimenti davvero!

apozzo

 

ps

poi, se tra un discorso e l'altro, il buon ragazzo ci farà sapere dove si trova la miniera da dove estrae con sconcertante facilità e rigorosa ciclicità tutti questi cimeli....saremo di certo più contenti! :asd::):asd::)

Modificato da apozzo
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Un complimento speciale ad una persona speciale: trovare, restaurare e collezionare macchine come queste fa di Dodo un esempio da seguire per tutti i collezionisti!

Riportare in vita queste macchine salvaguarda la memoria di macchine che, prima dell'avvento dei vari testacalda, ciclo otto, diesel veloce, erano la maggioranza in uso sul territorio nazionale!

Complimenti davvero!

apozzo

 

ps

poi, se tra un discorso e l'altro, il buon ragazzo ci farà sapere dove si trova la miniera da dove estrae con sconcertante facilità e rigorosa ciclicità tutti questi cimeli....saremo di certo più contenti! :asd::):asd::)

 

Concordo appieno con l'ottimo Apozzo ad esclusione della postilla..al tartufaro non domandare ove trova il tubero od al cacciator la beccaccia.

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Concordo appieno con l'ottimo Apozzo ad esclusione della postilla..al tartufaro non domandare ove trova il tubero od al cacciator la beccaccia.

 

Ammonimento giusto e sinceramente meritato dal sottoscritto (:oooops::asd:) che tuttavia, a sua parziale discolpa, sostiene la fragilità insita nell'essere umano, rivelata in questo caso dal vizio capitale dell'invidia, non intesa nel mio caso come tristezza per il tartufo del buon Dodo ma come voglia matta di averne uno uguale o simile!!!:sbav:

Ulteriore attenuante nella mia personale arringa è la passione con cui ammiro e venero queste macchine, lontanissimo da ogni logica di lucro e interesse monetario!O0

Salutoni

apozzo

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