ll 446, in realtà è un "nasto oro" ricarrozzato "66" (e con motore con corsa da 115), perciò si porta dietro la caratteristiche positive e negative di quella serie; la serie 66 ovviamente aveva una trasmissione diversa e pesava di più; questa è una precisazione e non un "puntiglio". Detto ciò, per la diffusione di una macchina negli areali, non c'è stata solo la bontà intrinseca della stessa, ma una serie di fattori determinanti tra cui: -presenza concessionario e assistenza, -specificità della macchina in rapporto all'uso aziendale, -spirito di marca che permeava l'agricoltore.
Poi c'è il problema utilizzatore, c'è gente che saprebbe disfare le montagne, figurarsi un trattore.
E caratteristiche del trattore che sono perfettamente centrate in una azienda e fuori target un un altra; oppure che lo sono fino ad un certo punto e poi, improvvisamente, al cambio indirizzo agronomico, non lo è più.
Io poi eviterei gli assolutismi, non esiste la macchina perfetta, ma quella che, grossomodo, si adatta all'azienda.
Comunque, dall'Agrifull allo Zetor, sono macchine che rimpiangeremo.
La messa è finita, andate in pace 😁
Prosit, deo gratias tibi quoque.