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Piccolo appunto lessicale, noi facciamo in fretta a chiamare Rafano e nomi volgari vari ma in questo specifico campo va indicato il nome botanico perché è spesso indicativo, se non addirittura indicare le varietà perché soprattutto nelle senapi e nella senape bianca, ogni varietà ha un comportamento specifico o unico.

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ho una domanda da porre agli esperti di cover, ma una cover fatta con il rafano (come l'esempio poco sopra) può contenere o eliminare alcuni parassiti presenti nel terreno?

ricordo che anni fa sul terreno a riposo facevamo un anno di rafano bianco, e l'anno dopo barbabietole per diminuire l'eventuale presenza di nematodi

 

ad esempio nel mais ci può essere qualcosa come cover per il contenimento delle uova di piralide?

 

La piralide riduce un po' le uova ma non è significativa ma si parla di consociazione e azione di disturbo olfattivo sull'ospite tipico di alcuni legumi come i fagioli, la soia, i trifogli bianchi+rosa...seminati sotto il mais....poi solitamente la fine è a concime verde ma spesso vanno a foraggio.

Voglio evidenziare che i concimatori verdi sono foraggi anche per diversi animali poco graditi e assai dannosi....soprattutto il clan dei Gasteropodi terrestri...lumache e limacce.

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Una cosa per volta,

 

Cultivar lascia perdere i discorsi accademici su consociazioni e erbai .Chi se ne frega se quel che è uscito dalla porta rientra dalla finestra ..il mondo adesso cosi gira e ci possiamo far ben poco.

 

Al condifesa da quel che mi è parso di capire, hanno il problema di dare risposte semplici e concrete a chi deve mandare avanti un azienda , utilizzando per le cover proficuamente, quel lasso di tempo che intercorre tra la raccolta( settembre) di una primaverile( in genere mais soia e pomodoro ) e la semina( marzo il mais) delle successive.. che sempre quelle sono ..che chi fa autunnali o fa secondi raccolti o ha comunque più tempo a disposizione.

 

Nelle cover ci si mettono, soldi, tempo e lavoro, utilizzano specie in un periodo che non sempre è quello adatto allo scopo, per cui sono state originariamente selezionate .Ad utilizzarle fuori stagione come si fa con le cover crop in conservativa ,gli si sballa la fisiologia, con effetti sulla sensibilità al fotoperiodo e alla vernalizzazione ,al gelo ,che non sono quelli delle consociazioni classiche e degli erbai..Non per niente mezzo mondo le sta studiando e sperimentando da quel punto di vista .

 

Alle volte complice il clima ne sorgono risultati imprevisti, ma consoni agli obbiettivi prefissati, altre no o non del tutto..Credo che questi sostegni europei alle cover ,come misure aggiuntive, non saranno eterni..per cui o si riesce in questi anni a ricavarne qualcosa di utile, che consenta di ricavarne in seguito, beneficio senza sostegno comunitario o si rischia tra 5-6 anni di ritrovarci daccapo, magari a competere con un numero maggiore di produttori stranieri che dopo anni di cover e conservativa, riescono produrre con minori apporti di fertilizzanti chimici, erbicidi e trattamenti .Il che potrebbe anche aumentare il ns gap già importante nei loro confronti, per i ns maggiori costi strutturali e di altri fattori di produzione .

 

Non esiste una ricetta accademica buona per tutti..occorrono risposte pratiche sul campo..

Anche perché è vero tutto, ma anche il suo contrario. Ad es alcune brassicacee sono deprimenti se interrate verdi a maggior ragione sul mais...ma se terminate e decomposte a tempo finisce l'effetto allopatico ,liberano a tempo gli elementi nutritivi catturati e consentono al suolo di ricaricarsi di acqua ( che può essere un vantaggio ,ma anche no)

 

La phacelia i francesi del sud la utilizzano in miscela con il favino e ci seminano mais sul verde .gli americani con segale e trifoglio rosso..sempre i francesi seminano cereali su ricacci di colza o cover di senape e girasoli fioriti in novembre.

 

il rullo o i rulli in acciao scanalato, rulli frangenti, o crimper roll come gli si è battezzati e brevettati negli States o in Italia , i brasiliani li chiamavano rolo faça e li utilizzavano a terminare cover già quando sia io te il Mario del riso naturalistico, andavamo ancora all'asilo. Anzi dai reperti di legno che son saltati fuori in America latina parrebbe anche da prima.

 

Il loietto come cover, chi fa sodo o minima lo vede come la peste.

Sul gelivo non gelivo poi ,dipende a che stadio è la coltura quando arriva il gelo..ad es favino e pisello seminati a settembre fioriscono a dicembre e steccano con il gelo ,seminati profondi a meta novembre si comportano come primaverili. Il periodo in cui seminare il saraceno facendogli fare il massimo di biomassa senza farlo disseminare ,dura una sett 10 giorni al max, tra fine agosto e i primi di settembre ..ma se la prima gelata ti ritarda di un mese ..poco o tanto ti va a seme comunque, ma non è che ci si debba fasciare la testa idem per le lumache la piralide etc ..è che ad ogni problema siam stati abituati a comprare una soluzione che di solito ne genera un'altro..e se non proviamo a cercarsele le soluzioni ..lo sai anche te che fine rischiamo.

Modificato da 750A
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Mi piacce molto leggere i vostri interventi anzi devo rileggerli varie volte per capire i passaggi.

Nutro profonda ammirazione per le vostre competenze,

Dalla mia piccola esperienza posso dire che io ho provato a fare veccia villosa da sovescio e mi trovo molto bene.

Io vorrei capire qual'è la cover che rapporto prezzo è migliore relativamente ad 1 solo copertuta 2 carbonio 3 azoto 4 Giusto C/N.

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Mi piacce molto leggere i vostri interventi anzi devo rileggerli varie volte per capire i passaggi.

Nutro profonda ammirazione per le vostre competenze,

 

Se mi passi la battuta, almeno per quanto mi riguarda, non è per niente consolante essere stimati competenti .

 

 

"Dalla mia piccola esperienza posso dire che io ho provato a fare veccia villosa da sovescio e mi trovo molto bene."

 

 

Anche io mi trovo bene con la villosa..se non che: già è lenta di suo nelle fasi iniziali , per cui se la semina mi riesce prima di metà settembre , preferisco associarla a saraceno ,girasoli( ma potrebbero andar bene anche altre specie a rapido accrescimento,molto sensibili al gelo)che occupando prima gli spazi ,tengono a bada le infestanti e lessandosi la prima volta che scende sottozero ,si tolgono dai piedi e la lasciano espandere. Purtroppo da me se la villosa non si radica entro i primi di ottobre, rischia di :

-non svilupparsi a sufficienza da riuscire a lavorare con le radici sotto lo strato gelato

-restare a lungo ferma,se non addirittura perdersi con l'inverno

Per cui se non riesco a seminarla entro fine settembre, la lascio perdere.

 

 

“Io vorrei capire qual'è la cover che rapporto prezzo è migliore relativamente ad 1 solo copertuta 2 carbonio 3 azoto 4 Giusto C/N.£

 

Domanda da un milione di dollari ..se trovi la risposta passpartout passamela...

Secondo me non una specie singola ma un mix la cui composizione dipende sempre da dove sei e a che epoca riesci a seminare le cover..se le vuoi terminate anzitempo e ti accontenti del periodo autunnale di crescita ,oppure vuoi /puoi sfruttare anche la ripresa da fine inverno.

E poi per una risposta valida occorrerebbe, misurare, pesare, fare rilievi in loco e non solo basarsi su quanto si vede a occhio nudo (disponibilità e prezzi certi delle sementi a parte)..

 

Ma una cosa è certa :gli obbiettivi che ci si prefigge di ottenere da una cover ..hanno un presupposto fondamentale..ci devono essere le condizioni che consentano lo sviluppo di un minimo di biomassa aerea e radicale ..se non ci sono quelle, di obbiettivi ne raggiungi pochi. Questo e' il fattore che taglia la testa al toro e limita le specie utilizzabili,i restanti :terminazione .azoto catturato o prodotto, rapporto C/N, attività biologica innestata, vengono dopo e uno alla volta li puoi affrontare..ma senza biomassa radicale e aerea ,resti fermo al palo.

Modificato da 750A
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Una cosa per volta,

 

Cultivar lascia perdere i discorsi accademici su consociazioni e erbai .Chi se ne frega se quel che è uscito dalla porta rientra dalla finestra ..il mondo adesso cosi gira e ci possiamo far ben poco.

 

Al condifesa da quel che mi è parso di capire, hanno il problema di dare risposte semplici e concrete a chi deve mandare avanti un azienda , utilizzando per le cover proficuamente, quel lasso di tempo che intercorre tra la raccolta( settembre) di una primaverile( in genere mais soia e pomodoro ) e la semina( marzo il mais) delle successive.. che sempre quelle sono ..che chi fa autunnali o fa secondi raccolti o ha comunque più tempo a disposizione.

 

Nelle cover ci si mettono, soldi, tempo e lavoro, utilizzano specie in un periodo che non sempre è quello adatto allo scopo, per cui sono state originariamente selezionate .Ad utilizzarle fuori stagione come si fa con le cover crop in conservativa ,gli si sballa la fisiologia, con effetti sulla sensibilità al fotoperiodo e alla vernalizzazione ,al gelo ,che non sono quelli delle consociazioni classiche e degli erbai..Non per niente mezzo mondo le sta studiando e sperimentando da quel punto di vista .

 

Alle volte complice il clima ne sorgono risultati imprevisti, ma consoni agli obbiettivi prefissati, altre no o non del tutto..Credo che questi sostegni europei alle cover ,come misure aggiuntive, non saranno eterni..per cui o si riesce in questi anni a ricavarne qualcosa di utile, che consenta di ricavarne in seguito, beneficio senza sostegno comunitario o si rischia tra 5-6 anni di ritrovarci daccapo, magari a competere con un numero maggiore di produttori stranieri che dopo anni di cover e conservativa, riescono produrre con minori apporti di fertilizzanti chimici, erbicidi e trattamenti .Il che potrebbe anche aumentare il ns gap già importante nei loro confronti, per i ns maggiori costi strutturali e di altri fattori di produzione .

 

Non esiste una ricetta accademica buona per tutti..occorrono risposte pratiche sul campo..

Anche perché è vero tutto, ma anche il suo contrario. Ad es alcune brassicacee sono deprimenti se interrate verdi a maggior ragione sul mais...ma se terminate e decomposte a tempo finisce l'effetto allopatico ,liberano a tempo gli elementi nutritivi catturati e consentono al suolo di ricaricarsi di acqua ( che può essere un vantaggio ,ma anche no)

 

La phacelia i francesi del sud la utilizzano in miscela con il favino e ci seminano mais sul verde .gli americani con segale e trifoglio rosso..sempre i francesi seminano cereali su ricacci di colza o cover di senape e girasoli fioriti in novembre.

 

il rullo o i rulli in acciao scanalato, rulli frangenti, o crimper roll come gli si è battezzati e brevettati negli States o in Italia , i brasiliani li chiamavano rolo faça e li utilizzavano a terminare cover già quando sia io te il Mario del riso naturalistico, andavamo ancora all'asilo. Anzi dai reperti di legno che son saltati fuori in America latina parrebbe anche da prima.

 

Il loietto come cover, chi fa sodo o minima lo vede come la peste.

Sul gelivo non gelivo poi ,dipende a che stadio è la coltura quando arriva il gelo..ad es favino e pisello seminati a settembre fioriscono a dicembre e steccano con il gelo ,seminati profondi a meta novembre si comportano come primaverili. Il periodo in cui seminare il saraceno facendogli fare il massimo di biomassa senza farlo disseminare ,dura una sett 10 giorni al max, tra fine agosto e i primi di settembre ..ma se la prima gelata ti ritarda di un mese ..poco o tanto ti va a seme comunque, ma non è che ci si debba fasciare la testa idem per le lumache la piralide etc ..è che ad ogni problema siam stati abituati a comprare una soluzione che di solito ne genera un'altro..e se non proviamo a cercarsele le soluzioni ..lo sai anche te che fine rischiamo.

 

Sicuramente la copertura verde è una coperta, ogniuno usa quella che ha o che scalda. Non è accademia è che da me si è classicisti....da me siamo a meno di 40Km però qui tendono a far foraggio da quel che si può anche dal verde, uno al suolo e uno al bovino....che poi restituisce digerito. Giustamente in altri paesi urge preservare la materia prima ossia il suolo...evitare che sparisca....per cui si tenta tutto.

Io non amo i "cadaverini" gelati insieme ai "viventi" e mi trovo bene con la tradizione. E' vero che in ogni stato che vai, nelle Americhe, ogniuno ha il suo sistema di abbattimento...non credo ai reperti americani in quanto gli indigeni, gli indiani americani consociavano e di certo non usavano trazioni animali se non umani.....i rulli scanalati sono delle colture euroasiatiche per abbattere le paglie e gli stocchi....poi...come tutto va in agricoltura e ambiente.....tutto si ricicla e si riadatta.

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. E' vero che in ogni stato che vai, nelle Americhe, ogniuno ha il suo sistema di abbattimento...non credo ai reperti americani in quanto gli indigeni, gli indiani americani consociavano e di certo non usavano trazioni animali se non umani.....i rulli scanalati sono delle colture euroasiatiche per abbattere le paglie e gli stocchi....poi...come tutto va in agricoltura e ambiente.....tutto si ricicla e si riadatta.

 

Non mi riferivo a reperti indigeni o dei pellerossa. Anni 1930-1940 noi manco eravamo nati e in Brasile c'era già chi pubblicava studi sul rolo faca, l'importanza dei residui la s.o. guarda anche la foto n3 a pag 213

 

http://www.scielo.br/pdf/brag/v6n5/02.pdf

 

ne avevo anche un altra di immagine che non riesco a ridurre ..dove si vede bene il rullo di legno, solo le lame erano di metallo ..sempre a trazione animale

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  • 2 settimane dopo...

Domanda da profano, perdonatemi se dico cavolate ma il dubbio mi viene: Se utilizzassi un azotofissatrice da sovescio come il favino, e anziche interrarlo a maggio lo trincio solamente, magari prima di una pioggia e poi rinasce, e con un estate leggermente piovosa si sviluppa nuovamente fino a quando verso settembre lavoro definitivamente il terreno (trincia piu ripper), alla fine l azoto prodotto e' il doppio visto che la coltura e rimasta per piu tempo?

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Domanda da profano, perdonatemi se dico cavolate ma il dubbio mi viene: Se utilizzassi un azotofissatrice da sovescio come il favino, e anziche interrarlo a maggio lo trincio solamente, magari prima di una pioggia e poi rinasce, e con un estate leggermente piovosa si sviluppa nuovamente fino a quando verso settembre lavoro definitivamente il terreno (trincia piu ripper), alla fine l azoto prodotto e' il doppio visto che la coltura e rimasta per piu tempo?

 

se lo trinci non credo che rinasca.......

la pianta comunque arriva a fine ciclo e se non ha prodotto semi vuoi perchè sovesciato o trinciato non credo che riprenda vigoria....

se invece fai maturare i semi allora quelli si che rinascono....

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Le graminacee rinascono, ricacciano ma puro leguminose o un misto trinciato tardi se trinciato basso non rinasce, io preferisco mescolarlo con un dischi o un erpice da minima ma solitamente aro, in minima dipende dalla seminatrice se riesce a pulire il solco e seminare.

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Ho letto quasi tutte le conversazioni di questa discussione e mi sembra di aver capito che nella stragrande maggioranza dei casi si facciano colture da sovescio prevalentemente invernali dove la base è spesso veccia/favino+una graminacea per poi trinciare ed interrarle per seminare mais o un altra coltura primaverile.

Vi chiedo io che son frutticoltore e poco formato...se volessi fare sovescio con colture primaverili nel mio frutteto visto che abbiam finito di piantare le ultime piante poco prima che iniziasse questo lungo periodo piovoso....cosa mi consigliereste? sempre una leguminosa+graminacea cercando di seminare il prima possibile? o cambiereste proprio famiglia?

io ero intenzionato a seminare una graminacea+favino+incarnato per poi sovesciare prima del periodo estivo "secco" e preparar il terreno alla semina autunnale di un'eventuale altra coltura da sovescio o di un prato permanente a base di festuca.

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Ho letto quasi tutte le conversazioni di questa discussione e mi sembra di aver capito che nella stragrande maggioranza dei casi si facciano colture da sovescio prevalentemente invernali dove la base è spesso veccia/favino+una graminacea per poi trinciare ed interrarle per seminare mais o un altra coltura primaverile.

Vi chiedo io che son frutticoltore e poco formato...se volessi fare sovescio con colture primaverili nel mio frutteto visto che abbiam finito di piantare le ultime piante poco prima che iniziasse questo lungo periodo piovoso....cosa mi consigliereste? sempre una leguminosa+graminacea cercando di seminare il prima possibile? o cambiereste proprio famiglia?

io ero intenzionato a seminare una graminacea+favino+incarnato per poi sovesciare prima del periodo estivo "secco" e preparar il terreno alla semina autunnale di un'eventuale altra coltura da sovescio o di un prato permanente a base di festuca.

Hai voglia quante ce ne sono in frutticoltura....trifogli a volontà....se hai pesche i zona di sharka meglio solo graminacee e non leguminose che attirano afidi...su kiwi tanta merda se c'è....va bene tutto anche trasemina.....il problema è che in frutticoltura non devono fiorire per i trattamenti. Sul secco si fanno apposta i sovesci o gli sfalciati a semina autunno vernina e le piante a radice fonda.

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Il sovescio non deve fiorire per la questione dei pronubi, se si tratta è ovvio che finisce sotto dove c'è il sovescio, nei nuovi impianti va benissimo il sovescio perché lo si sfrutta tutto e bene solo che solitamente le festuche e le coperture perenni si usano con l'impianto assestato e nell'interfila.

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Il mio sovescio oggi...

ho altri appezzamenti che vedo essere più indietro.. di qualche settimana su questi terreni è la prima volta che faccio sovescio mentre in questo delle foto lo fatto anche lo scorso anno..

Modificato da steyr 80
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  • 2 settimane dopo...

Volevo chiedere agli esperti quest anno volevo provare a fare veccia villosa da seme.

volevo chiedere il periodo di trebbiatura, in quanto dopo volevo fare radicchio che semino i primi di luglio, secondo voi ce la faccio a trebbiare la veccia villosa?

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No arriva proprio in quel momento, la veccia villosa da seme si sovrappone alle colture estive e poi andrebbe pulita.....chiaramente dipende da quanta roba fa e quanti ettari, se si riesce a trebbiare bene anche 10 Ha si fanno e la pulizia si lascia al mese dopo. Il radicchio se il terreno è pronto due o tre gg si semina possibilmente scalare. Fosse il trapianto sarebbe peggio ma la semina è gestibile ma se ci mette Giove pluvio.....

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A tutto gass...

 

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Chiedo un altra cosa, nelle zone in cui e più fitta e molto rigogliosa ma ha poche radichette nel terreno, mentre nelle zone dove è piu rada e più piccola risulta avere moltissime radichiette nel terreno come mai?

Modificato da steyr 80
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  • 2 settimane dopo...

Ciao a tutti, dovrei interrare il mio bel favino per la semina del mais, invece di effettuare prima una fresatura di interramento poi arare e poi rifresare vorrei saltare il primo passaggio e quindi arare direttamennte il tutto e fresare in modo che con due passaggi sono apposto. Ma ho paura di combinare qualche pasticcio, aiutooooo :asd:

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Eccoci al momento della semina del mais, cosa facciamo con la cover???

per evitare problemi in aratura ho optato per la triciatura della vegetazione...

Per essere la prima volta che semino cover crop posso ritenermi soddisfatto, l'anno prossimo lo farò anche su altri appezzamenti sicuramente migliorando qualcosina visto l'esperienza di quest'anno...

 

2yxeiyc.jpg

 

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35hpwch.jpg

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