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Sant'Antonio Abate.


Junker

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17 Gennaio 2012; Solennità di Sant'Antonio .

A tutti gli amici allevatori in questo giorno ad esprimere fervidi Auguri affinchè il Santo della Tebaide sempre protegga i Vostri armenti.

Per gli anziani era una ricorrenza obbligata , ma ultimamente la vedo un po' in sordina , i nuovi allevatori mi sembrano un po' lontani da queste tradizioni.

ciao

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In Abruzzo la ricorrenza della Festa di Sant'Antonio è molto sentita; oltre alla tipica benedizione degli animali domestici è usanza cucinare un piatto particolare ma semplice allo stesso tempo: i granati (mais bollito in grandi callare di rame nelle piazze dei paesi). Ne esistono due versioni: una è fatta con il semplice mais bollito e poi fatto saltare in padella con olio, aglio e peperoncino, mentre l'altra si compone di mais bollito mescolato a legumi (normalmente fagioli e lenticchie anch'essi bolliti). Personalmente preferisco la prima versione, ma sono comunque ottimi entrambi. Il piatto si può accompagnare a carne di maiale (braciole, bistecche o salsicce) preferibilmente cotta alla brace, il tutto bagnato da un buon vino rosso rubino (montepulciano d'abruzzo se volete...) e accompagnato dalla note di un dù bott o di una fisarmonica :briai::briai::briai::briai::briai::briai::briai:

Buon appetito e... VIVA VIVA SANT'ANTONIO!!!

 

Concapeligna.it, Pratola Peligna Il culto di San Antonio Abate 16/22 gennaio 2012, Valle Peligna, Provincia dell'Aquila, Abruzzo tradizioni abruzzesi, centro sud italia, centro nord italia, centro italia, italia.

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credenti o non credenti una benedizione al trattore e al camion fa sempre bene...

 

da noi ci si è radunati nella vicina passo corese molto piu grande dei comuni limitrofi e sono stati fatti due scaglioni di benedizione, inutile dire che io col 2 RM ero in prima fila :asd: pure il parroco c'ha pensato su e ha pensato bene di bagnare con acqua benedetta pure la scatola dei freni posteriori, su consiglio di alcuni amici e colleghi che ovviamente mi sfottevano, ma vabbè ci sono abituato, perchè sotto sotto ho guadagnato del rispetto lavorando come un kamikaze giapponese... mi ci manca solo la fascia con il gagliardetto del comune e la scritta sant'antonio aiutami tu, parole sempre di don Carlo, il prete della mia frazione... :asd:

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no speriamo che non mi devo lanciare dal trattore per la terza volta!

 

ahahha ma tanto la bernarda (il famigerato 2RM di fantozziana memoria) ha finito di soffrire, ora sarà restaurata e usato solo in accoppiata con la trapiantatrice e uso muletto...

 

 

ma la scena piu bella i carabinieri sulla salaria, ad oggi non ho ancora l'arco di protezione ne la messa a norma e il sedile è un pezzo di ferro arruginito (sempre sentiti ringraziamenti all'ismea e allo stato tutto per aver cosi tanto aiutato un giovane) e hanno avuto un po da dire sul fatto che circolavo in strada, per fortuna che ci muovevamo in massa (16 trattori della mia frazione) e alla fine stavamo congestando il traffico e mi han lasciato stare...

 

ah altro che benedizioni, quanto lo vorrei quell'arco sulla mia testa! :fiufiu::nutkick:

 

tornando a sant'antonio, sapete perchè viene considerato "il nostro" protettore?

 

oltre che degli allevatori intendo...

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Buona festa a tutti allevatori e non nel centro Italia, ci sono le famose società di Sant'Antonio, che sono gruppi di persone dello stesso paese o borgat, che in nome del Santo, si danno il fine comune di portare avanti progetti o iniziative per migliorare il mondo agricolo.

In un mondo in cui si pensa sempre ad essere egoisti, sono dei begli esempi.

 

A proposito domenica 22 la nostra Società organizza il pranzo annuale, inutile dire che domenica sera non sarò in grado di scrivere nulla!!!

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E' aperto solo ai soci ed io manco a dirlol SONO SOCIO!!

A parte gli scherzi, anni indietro, era una ricorrenza importanteuna occasione per prendere le decisioni per l'anno venturo insieme all'allora proprietari dei terreni cioè il clero

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Io, essendo allevatore a tempo pieno, ringrazio Junker per gli Auguri, Auguri che porgo anche io ai colleghi. La tradizione vuole che, oltre alle feste citate dai colleghi poco sopra, i norcini si astengano dal lavoro, gli allevatori foraggino con particolare cura il loro bestiame dando fieno di prima qualità, la lettiera più curata del solito, nonchè una lampadina o un cero nuovo davanti all'effige o alla statuetta del Santo che in ogni stalla non può mancare. La tradizione da noi vuole che ci si ritrovi a Messa per poi mangiar eun po' di schiacciata e un vin brulè assieme. A pranzo le massaie preparano Tortelli di zucca e cotechino.

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Io pensavo che quest'anno a casa mia si saltasse, invece puntuale come sempre prima di cena mia madre mi dà per accompagnare la prima fetta di pancetta alla griglia :fiufiu: il mitico panino benedetto di Sant'Antonio...meno male! Noto con piacere che in altre parti d'Italia è ben piu festeggiato! Ormai qua le stalle si contano sulle dita di una mano...

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Io, essendo allevatore a tempo pieno, ringrazio Junker per gli Auguri, Auguri che porgo anche io ai colleghi. La tradizione vuole che, oltre alle feste citate dai colleghi poco sopra, i norcini si astengano dal lavoro, gli allevatori foraggino con particolare cura il loro bestiame dando fieno di prima qualità, la lettiera più curata del solito, nonchè una lampadina o un cero nuovo davanti all'effige o alla statuetta del Santo che in ogni stalla non può mancare. La tradizione da noi vuole che ci si ritrovi a Messa per poi mangiar eun po' di schiacciata e un vin brulè assieme. A pranzo le massaie preparano Tortelli di zucca e cotechino.

Esatto , tutti gli anni si fanno passare molti balloni di fieno per trovarne uno speciale e particolare , nonostante la qualità media ottima qualcuno ancora meglio lo troviamo per i bovini -cavallo conigli ecc. , questa del pasto speciale della sera , nella mia zona , viene eseguita anche la sera di Natale.

ciao

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Da me la mattina del giorno di S. Antonio Abate il Sacerdote passa a benedire tutte le stalle dato che ce ne sono ancora parecchie e la sera celebra la Messa alle 19 alla quale segue un buffet in oratorio per tutti. Di solito oltre ai panini con i salumi le donne preparano anche i dolcetti tipici del carnevale, quali le castagnole, le lattughe e le frittelle.

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Dalle mie parti benedizione degli animali, e alimenti in abbndanza la sera del 16 per gli animali di tutte le specie, altrimenti la tradizone dice che durante la notte di S. Antonio gli animali parlino male dei propri padroni.

In Abruzzo zona della piana del Fucino, conosco delle persone che mi hanno raccontato di nottate passate a festeggiare e più precisamente la notte di S.Antonio è abitudine mangiare la Pecora alla Cottora, ossia pecora bollita per ore in acqua e poi minestre legumi formaggi e chi più ne ha più ne metta, infine il giorno del 17 secondo giro fino alla sera, sti Abruzzesi pe magnà so quasi peggio dei Romani vero TIgre a.c.?!?

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In Abruzzo zona della piana del Fucino, conosco delle persone che mi hanno raccontato di nottate passate a festeggiare e più precisamente la notte di S.Antonio è abitudine mangiare la Pecora alla Cottora, ossia pecora bollita per ore in acqua e poi minestre legumi formaggi e chi più ne ha più ne metta, infine il giorno del 17 secondo giro fino alla sera, sti Abruzzesi pe magnà so quasi peggio dei Romani vero TIgre a.c.?!?

 

Diciamo pure che in Abruzzo (sopratutto in quello interno) si è vissuto per secoli in un certo stato di isolamento che ha portato le popolazioni a sviluppare un forte attaccamento alle tradizioni ataviche legate perlopiù alla pastorizia e all'agricoltura. In questi ambiti il rapporto con il cibo è stato molto stretto e anche se si tratta di prodotti semplici, essi rappresentano la ricchezza e la particolarità di una terra aspra e dura da vivere, ma allo stesso tempo unica e meravigliosa. Questa nostra storia ha fatto sì che l'abruzzese, di norma, trova e cerca nelle gioie della tavola la propria e l'altrui soddisfazione e non per caso in Abruzzo ci sono tra le migliori scuole di cucina (Villa Santa Maria ad esempio) che ha "sfornato" i più famosi cuochi del mondo.

Scusate la passione.

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Anche dalle mie parti ci sono Compagnie di Sant' Antonio che tengono in vita questa ricorrenza , apprezzata non solo dai rappresentanti del mondo agricolo ma anche da tutti coloro che hanno animali da compagnia e da quelli che come me vogliono ricordare da dove veniamo celebrando queste bestie che hanno aiutato e sfamato i nostri nonni o genitori in quell' Italia contadina che credevamo piu' povera ma che i fatti di questi giorni ci fanno apparire in verita' piu ricca di aspirazioni e prospettive. Quello che noto con rammarico invece e' il disinteressamento del clero per queste manifestazioni che vengono come snobbate mandando impacciati pretini alle prime armi che elargiscono benedizioni frettolose. CIAO

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