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17 ore fa, Werta ha scritto:

Si, il dato è dichiarato dalla bayer stessa in molti documenti sul Roundup. Prova nella tua botte con la cartina al tornasole, prima dell'aggiunta del glifo e dopo. Nel mio caso con 600 litri di acqua e 9l di glifo 360 la botte è passata da Ph 8 a 5

Ok allora me ne ricorderò alla prossima botte di glifo. Io uso glifo generico e massimo 5 litri per ora.

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22 ore fa, ortodib ha scritto:

Cosa fareste su un terreno estirpato in autunno che si sta pian piano inerbendo e dev'essere affinato per poi semina di soia a inizio maggio

1) glifosate ora e vibratina poco prima di seminare

2) vibro ora finché l'erba è piccola e poi glifo assieme al pre emergenza

 

 

 

Ho anch'io terreni ripuntati a novembre che adesso erba a gogo,se si riesce ad entrare ( bagnato) faccio estirpatura anche 2 volte a distanza di 8 gg,e poi vedo.

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Ma siamo sicuri che sia necessario acidificare l'acqua per l'utilizzo del glifosate? Il gliofosate di per sè è fortemente acido, ha un PH di 2 in una soluzione all'1%
Si tranquillo che é molto importante acidificare.

Inviato dal mio KB2003 utilizzando Tapatalk

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9 ore fa, dino62 ha scritto:

Ho anch'io terreni ripuntati a novembre che adesso erba a gogo,se si riesce ad entrare ( bagnato) faccio estirpatura anche 2 volte a distanza di 8 gg,e poi vedo.

Se hai molta erba forse un passaggio di glifo anche solo a 2 litri ad ettaro ti agevola molto . Se l'erba è bene radicata rimane umido, fa seme e poi la pianta diventa difficile ma gestire anche dopo estirpata .

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12 ore fa, superbilly1973 ha scritto:

Se hai molta erba forse un passaggio di glifo anche solo a 2 litri ad ettaro ti agevola molto . Se l'erba è bene radicata rimane umido, fa seme e poi la pianta diventa difficile ma gestire anche dopo estirpata .

C'e' tanta erba ancora piccola,sperando che la primavera porti il bel tempo così si può lavorare in campo.

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3 minuti fa, dino62 ha scritto:

C'e' tanta erba ancora piccola,sperando che la primavera porti il bel tempo così si può lavorare in campo.

Ok alloa riesci ad estirpare in questii giorni altrimenti ti tocca diserbarla ora o quando faràad entrarci. Dalla settimana prossima inizia la pioggia o almeno per me , così spero

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1 minuto fa, superbilly1973 ha scritto:

Ok alloa riesci ad estirpare in questii giorni altrimenti ti tocca diserbarla ora o quando faràad entrarci. Dalla settimana prossima inizia la pioggia o almeno per me , così spero

Qui ne è venuta già abbastanza  200/250mm nell'ultimo mese,spero nel bel tempo.....

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Etichetta del Roundop Future che sostituirà il Platinum, leggermente incrementata la concentrazione da 480 a 500 e migliorata ulteriormente la formulazione.

Quantitativo annuo ammesso 4.75 lt/ha, in attesa che l'Italia recepisca la direttiva Europea che indica come 1.44 kg/anno di P.A. come limite massimo ovvero 2.9 lt/ha di Future ma passeranno almeno 2-3 anni, quindi per ora si può ancora usare 4.75 lt/ha.

Etichetta Roundop Future.pdf

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Qualcuno ha esperienza di glifosate in pre emergenza su medica? Mi han fatto un po' di terrorismo dicendo che se diserbo dopo 2/4 giorni dalla semina e piove può risentire la germinazione....a me pare impossibile non è un residuale...

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10 ore fa, 5500 ha scritto:

Qualcuno ha esperienza di glifosate in pre emergenza su medica? Mi han fatto un po' di terrorismo dicendo che se diserbo dopo 2/4 giorni dalla semina e piove può risentire la germinazione....a me pare impossibile non è un residuale...

Sì ma non ha senso o meglio diserbi e poi semini dopo necessariamente 3 o 4 giorni. La medica dopo la semina ha tempo dai 7 ai 30gg per nascere, 30 se fa come l'anno scorso secco e freddo. Oggi 7gg caccia i cotiledoni e nasce.

Ha una certa attività per contatto, non dico di no ma è vero che solitamente si decompone nel terreno a contatto col terreno specie su terreni basici e alcalini. Semplicemete si diserba bene tutto prima e tenmpo tecnico di essere assorbito dalle parti verdi si aspetta 3 o 4gg tecnicamente dopo 4gg è possibile seminare. La pratica vuole di aspettare la classica settimana anche perchè semplicemente il terreno più caldo la medica domina come sulle spiaggie i turisti. Se la medica parte bene dopo la prima foglia trifogliata vera inizia a tarellare a correre. Si perde competitività dopo la prima foglia trifogliata ma se la supera non ci si accorge che arrivano i 90gg. Solitamente le infestanti annuali si sfalciano e si decapitano dai 90gg in là.

Se proprio uno ha infestanti a rosette può diserbare alla foglia trifogliata senza portarsi appresso l'ansia da glifosate o correre ai pochi veri pre emergenza che servono ma sono davvero limitati d'efficacia. Chiaro che le graminacee sono sempre diserbabili eccetto la poa annua che ce se la tiene con anima in pace.

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5 ore fa, CultivarSé ha scritto:

Sì ma non ha senso o meglio diserbi e poi semini dopo necessariamente 3 o 4 giorni. La medica dopo la semina ha tempo dai 7 ai 30gg per nascere, 30 se fa come l'anno scorso secco e freddo. Oggi 7gg caccia i cotiledoni e nasce.

Ha una certa attività per contatto, non dico di no ma è vero che solitamente si decompone nel terreno a contatto col terreno specie su terreni basici e alcalini. Semplicemete si diserba bene tutto prima e tenmpo tecnico di essere assorbito dalle parti verdi si aspetta 3 o 4gg tecnicamente dopo 4gg è possibile seminare. La pratica vuole di aspettare la classica settimana anche perchè semplicemente il terreno più caldo la medica domina come sulle spiaggie i turisti. Se la medica parte bene dopo la prima foglia trifogliata vera inizia a tarellare a correre. Si perde competitività dopo la prima foglia trifogliata ma se la supera non ci si accorge che arrivano i 90gg. Solitamente le infestanti annuali si sfalciano e si decapitano dai 90gg in là.

Se proprio uno ha infestanti a rosette può diserbare alla foglia trifogliata senza portarsi appresso l'ansia da glifosate o correre ai pochi veri pre emergenza che servono ma sono davvero limitati d'efficacia. Chiaro che le graminacee sono sempre diserbabili eccetto la poa annua che ce se la tiene con anima in pace.

Grazie Cultivar noi forse per tradizione diserbiamo dopo dopo semina... sabato seminato e rullato ieri e oggi l'erba ha avuto modo di rialzare la testa ci sono ciuffi che sono 10/15 cm .... vorrei diserbare stasera domani mettono acqua.... faccio danno?? Terra sabbiosa sin troppo...

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7 ore fa, 5500 ha scritto:

Grazie Cultivar noi forse per tradizione diserbiamo dopo dopo semina... sabato seminato e rullato ieri e oggi l'erba ha avuto modo di rialzare la testa ci sono ciuffi che sono 10/15 cm .... vorrei diserbare stasera domani mettono acqua.... faccio danno?? Terra sabbiosa sin troppo...

Il problema è che mattono 8gg d'acqua ma acqua pesantissima. Io forse dovrei diserbare i fossi ma non riuscirò. 

La medica andava seminata prima. L'erba vecchia è un grandissimo problema tanto vale far fiorire tutto e dare il glifosate. Noi su terreni sabbiosi dopo 10gg entriamo a muovere il terreno ad erba crepata. Sulle terrette è un'altro fare che sull'argilla. La medica tecnicamente la si semina fino ad ottobre per cui non è il tempo che manca solo che ormai iniziano a nascere i semi di graminacee e piante estive. Tempo tra diserbo e pioggia credo non ce ne sia, noi abbiamo appena appena fatto il secondo giro di concime alle autunnali. Tutto rimandato dopo Pasqua, la Pasqua bianca sarà da notti bianche.

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Se sei curioso di approfondire la questione rischi per la salute, visto che mi sembri categoricamente certo che non ce ne siano, ti riporto quello che scrive oggi Il Salvagente: "

Secondo la metodologia europea, sono richiesti solo 2 test in vitro. Il test a cometa in vivo, che è più rilevante poiché esamina il potenziale genotossico del glifosato a livello dell’intero organismo, non è mai stato effettuato.  Lo scorso novembre l’approvazione dell’UE al glifosato è stata rinnovata per 10 anni, senza che un test a cometa fosse stato eseguito né sulla sostanza attiva del glifosato né sulla formulazione rappresentativa.

Le valutazioni degli erbicidi a base di glifosato attualmente non sono conformi alle raccomandazioni fornite dagli esperti dell’ANSES in questo rapporto. Ciò significa che la non pubblicazione ha permesso una valutazione meno esigente della genotossicità delle formulazioni a base dell’erbicida.

"
Riporto il link all'intero articolo di oggi: https://ilsalvagente.it/2024/04/01/nascosto-per-8-anni-il-rapporto-francese-su-glifosato-ed-effetti-genotossici/
 

Ho letto l'articolo da te riportato e ribadisco quanto segue:
-non è presente neanche una fonte o bibliografia autorevole per confermare quanto è riportato nell'articolo
-conosco molto bene il Salvagente e generalmente gli articoli che pubblica sono discreta fuffa
-non sono io che sono certo, il glifosate ai livelli di esposizione che abbiamo con la nostra alimentazione non costituisce nessun pericolo. Questo è un fatto. Esattamente come che la benzina è infiammabile. Qualcuno vuole dimostrare il contrario? Benissimo, siccome nella scienza non esiste il principio di autorità, faccia uno studio serio peer reviewed che dimostra che ci sono preoccupazioni ai livelli di esposizione attuali (visto che è sempre la dose che fa il veleno).
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3 ore fa, Niky199 ha scritto:

Parlo della presenza di glifosate come residuo sugli alimenti, indipendentemente da come o su cosa viene applicato.
 

Scusa scusa, forse mi sfugge qualcosa, cosa ti fa pensare che non ci siano rischi per l'uomo per quanto riguarda i residui sugli alimenti? Fammi leggere qualche studio su cui si basano le tue convinzioni:

Ho letto i link che hai proposto e sinceramente non capisco dove deduci che non ci siano rischi:

  1. Nel primo link IARC (Agenzia Internazionale per la ricerca sul Cancro) ha inserito il Glifosato nelle sostanze probabilmente cancerogene, gruppo 2A
    https://en.m.wikipedia.org/wiki/IARC_group_2A
  2. L'articolo di Efsa dice chiaramente che "Tra le questioni che non è stato possibile risolvere in via definitiva rientrano [...] la valutazione del rischio alimentare per i consumatori."
    https://www.efsa.europa.eu/it/news/glyphosate-no-critical-areas-concern-data-gaps-identified

Voglio capire dove deduci che un bimbo di 3 anni o meno che mangia questi alimenti non corre rischi. 

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Scusa scusa, forse mi sfugge qualcosa, cosa ti fa pensare che non ci siano rischi per l'uomo per quanto riguarda i residui sugli alimenti? Fammi leggere qualche studio su cui si basano le tue convinzioni:
Ho letto i link che hai proposto e sinceramente non capisco dove deduci che non ci siano rischi:
  1. Nel primo link IARC (Agenzia Internazionale per la ricerca sul Cancro) ha inserito il Glifosato nelle sostanze probabilmente cancerogene, gruppo 2A
    https://en.m.wikipedia.org/wiki/IARC_group_2A
  2. L'articolo di Efsa dice chiaramente che "Tra le questioni che non è stato possibile risolvere in via definitiva rientrano [...] la valutazione del rischio alimentare per i consumatori."
    https://www.efsa.europa.eu/it/news/glyphosate-no-critical-areas-concern-data-gaps-identified
Voglio capire dove deduci che un bimbo di 3 anni o meno che mangia questi alimenti non corre rischi. 
Michele, te lo rispiego con calma, sperando che sia l'ultima volta.
- Ti ho postato la classificazione IARC, ti ho spiegato che nella stessa categoria sono presenti diversi altri fattori a cui siamo esposti quotidianamente, che nonostante questo ci sono stati dei conflitti d'interesse belli grossi per inserirlo in quella categoria e che IARC non tiene conto della dose di esposizione per classificare un agente come cancerogeno o meno.
-Ti ho postato il report Efsa del luglio 2023 (l'ultimo) cioè quello pre-rinnovo dove si dice che NESSUNA criticità per i consumatori circa la presenza di glifosate negli alimenti è evidenziata. https://efsa.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.2903/j.efsa.2023.8164
image.thumb.png.56c6c3b1dcf59e5fdbf6cb63987e2b9d.png
-Bambini di 3, 6, 9 anni, anziani, popolazione generale. L'ADI (acceptable daily intake) e i limiti massimi per i residui di qualsiasi prodotto fitosanitario sul cibo vengono calcolati tenendo conto di un fattore di sicurezza pari a 100. La dose che non ha fatto NULLA alle cavie di laboratorio viene ulteriormente abbassata per tenere conto delle differenze di metabolismo e del fatto che non siamo tutti uguali. Se prendi il caso di glifosate, per raggiungere la dose che non ha fatto NULLA alle cavie di laboratorio dovremmo mangiare decine di kilogrammi di pasta al giorno. Io dico che in quel caso i problemi di cui preoccuparsi sarebbero altri. Si tratta di tossicologia
glifosate-salvagente-grafico-loq-residui.jpg
Glyphosate Technical Fact Sheet (orst.edu)
E ribadisco quanto scritto sopra:
Il glifosate ai livelli di esposizione che abbiamo con la nostra alimentazione non costituisce nessun pericolo. Questo è un fatto. Esattamente come che la benzina è infiammabile. Qualcuno vuole dimostrare il contrario? Benissimo, siccome nella scienza non esiste il principio di autorità, faccia uno studio serio peer reviewed che dimostra che ci sono preoccupazioni ai livelli di esposizione attuali

Modificato da Niky199
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7 ore fa, Niky199 ha scritto:

Michele, te lo rispiego con calma, sperando che sia l'ultima volta.

Sto cominciando a insospettirmi poichè di numerosi scienziati e le più importanti istituzioni scientifiche internazionali si sono espresse diversamente da te.

A scanso di equivoci ti chiedo se hai qualche interesse di carattere economico-commerciale derivante dall'uso del glifosate. Io non ne ho mi informo su questo tema solo per curiosità e cultura personale. 

7 ore fa, Niky199 ha scritto:

Ti ho postato la classificazione IARC, ti ho spiegato che nella stessa categoria sono presenti diversi altri fattori a cui siamo esposti quotidianamente, che nonostante questo ci sono stati dei conflitti d'interesse belli grossi per inserirlo in quella categoria e che IARC non tiene conto della dose di esposizione per classificare un agente come cancerogeno o meno

La massima agenzia internazionale di ricerca sul cancro (IARC) ha definito il glifosate “probabile cancerogeno” e tu cosa fai? Mi spieghi che nella stessa categoria sono presenti diversi altri fattori a cui siamo esposti quotidianamente? Non c'è bisogno che me lo spieghi tu.

Cito dal sito dell'AIRC:
"In pratica si tratta di sostanze per cui ci sono prove limitate di cancerogenicità negli esseri umani, ma dimostrazioni più significative nei test con gli animali.

In particolare, gli studi epidemiologici sulla possibile attività del glifosato negli esseri umani hanno segnalato un possibile aumento del rischio di sviluppare linfomi non-Hodgkin tra gli agricoltori esposti professionalmente a questa sostanza, un’associazione riscontrata anche da una recente metanalisi. Gli studi di laboratorio in cellule in coltura hanno dimostrato che la sostanza può avere alcuni effetti dannosi, come danni genetici e stress ossidativo.

In ogni modo la ricerca sul glifosato come possibile cancerogeno va avanti, allo scopo di indagare per esempio gli effetti delle diverse formulazioni dei prodotti."

"Il glifosato è da molti anni, oltre che al centro di dibattito e polemiche a livello internazionale e di casi giudiziari, oggetto di studi scientifici che hanno dato risultati discordanti. In particolare, una ricerca svolta nei ratti da un gruppo di ricercatori francesi diretti da Gilles-Eric Séralini aveva segnalato una grave cancerogenicità. La ricerca, i cui risultati furono pubblicati nel 2012 sulla rivista Food and Chemical Toxicology, aveva ottenuto molto spazio sui giornali, ma anche suscitato numerosissime critiche su diversi aspetti tecnici e, in generale, sull'affidabilità del metodo usato e dei risultati. Le lettere di critica spedite alla rivista, numerose e dettagliate, hanno in breve tempo spinto la direzione editoriale del giornale ad analizzare meglio lo studio e quindi a prendere l'inusuale e grave decisione di ritirare l'articolo. Lo stesso studio è stato successivamente ripresentato dagli autori per la pubblicazione su una rivista di minore prestigio e credibilità.

Le conclusioni estreme di questo studio restano dibattute e controverse. Ma anche le più importanti istituzioni scientifiche internazionali si sono espresse, seppure con maggiore cautela, in modo non del tutto concorde sulla potenziale pericolosità del glifosato."

https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/corretta-informazione/vero-glifosato-un-erbicida-diffuso-mondo-cancerogeno

7 ore fa, Niky199 ha scritto:

Ti ho postato il report Efsa del luglio 2023 (l'ultimo) cioè quello pre-rinnovo dove si dice che NESSUNA criticità per i consumatori circa la presenza di glifosate negli alimenti è evidenziata

Anche qui sei molto scorretto con questa affermazione e mi sembri fazioso per cui sono sempre più curioso di leggere la tua risposta alla mia prima domanda. 

Nel report che tu citi sono già contenuti dubbi e perplessità che non possono condurre ad un'affermazione così categorica come quella che fai, ad esempio è scritto: "In the area of mammalian toxicology and non-dietary exposure, no critical areas of concern were identified. The assessment of the reference specification could not be finalised since one of the impurities showed a potential for clastogenicity in an in vitro chromosome aberration test that was not appropriately followed up in vivo. "

Te l'avevo già riportato nell'altro topic ma evidentemente fai finta di non leggere: "Secondo la metodologia europea, sono richiesti solo 2 test in vitro. Il test a cometa in vivo, che è più rilevante poiché esamina il potenziale genotossico del glifosato a livello dell’intero organismo, non è mai stato effettuato.  Lo scorso novembre l’approvazione dell’UE al glifosato è stata rinnovata per 10 anni, senza che un test a cometa fosse stato eseguito né sulla sostanza attiva del glifosato né sulla formulazione rappresentativa.

Le valutazioni degli erbicidi a base di glifosato attualmente non sono conformi alle raccomandazioni fornite dagli esperti dell’ANSES in questo rapporto. Ciò significa che la non pubblicazione ha permesso una valutazione meno esigente della genotossicità delle formulazioni a base dell’erbicida."

Te lo riporto nuovamente il link all'intero articolo pubblicato ieri: https://ilsalvagente.it/2024/04/01/nascosto-per-8-anni-il-rapporto-francese-su-glifosato-ed-effetti-genotossici/ 

L'hai letto?

7 ore fa, Niky199 ha scritto:

Bambini di 3, 6, 9 anni, anziani, popolazione generale. L'ADI (acceptable daily intake) e i limiti massimi per i residui di qualsiasi prodotto fitosanitario sul cibo vengono calcolati tenendo conto di un fattore di sicurezza pari a 100. La dose che non ha fatto NULLA alle cavie di laboratorio viene ulteriormente abbassata per tenere conto delle differenze di metabolismo e del fatto che non siamo tutti uguali. Se prendi il caso di glifosate, per raggiungere la dose che non ha fatto NULLA alle cavie di laboratorio dovremmo mangiare decine di kilogrammi di pasta al giorno. Io dico che in quel caso i problemi di cui preoccuparsi sarebbero altri. Si tratta di tossicologia
glifosate-salvagente-grafico-loq-residui.jpg

In questa foto riporti un LOQ di 0,1 mg/kg, è corretto questo dato? Non è che stai sbagliando di un fattore 10?

Ho letto alcune analisi in cui io LOQ è 0,01 mg/kg e non come tu riporti 0,1 mg/kg. 

7 ore fa, Niky199 ha scritto:

Il glifosate ai livelli di esposizione che abbiamo con la nostra alimentazione non costituisce nessun pericolo. Questo è un fatto. Esattamente come che la benzina è infiammabile. Qualcuno vuole dimostrare il contrario? Benissimo, siccome nella scienza non esiste il principio di autorità, faccia uno studio serio peer reviewed che dimostra che ci sono preoccupazioni ai livelli di esposizione attuali

Anche qui mi sembri abbastanza categorico e non capisco il perchè. Non dico che tu non possa avere ragione ma mi sembri un integralista islamico del glifosate. Molti scienziati si sono espressi in maniera molto diversa da te:

Ti segnalo il report “Buying science – Comprare la scienza“, secondo cui “la Monsanto e altre aziende produttrici di glifosato avrebbero distorto le prove scientifiche sugli effetti per la salute pubblica del glifosato, al fine di mantenere sul mercato questa controversa sostanza“. Lo scandalo dei cosiddetti ‘Monsanto papers’ denunciato nello studio ‘Buying science’ a cura di alcune organizzazioni della ‘Coalizione Stop Glifosato‘ imporrebbe un atteggiamento quantomeno più cauto. https://www.global2000.at/sites/global/files/Glyphosate_and_cancer_Buying_science_EN_0.pdf

Un riassunto in lingua italiana: https://www.rinnovabili.it/ambiente/glifosato-aziende-produttrici-comprando-scienza/

 

La dottoressa Belpoggi, Direttore del Centro Ricerca Tumori Ramazzini di Bologna, sul glifosate disse anche a Matera: "anche a dosi ritenute sicure e per un periodo espositivo relativamente breve – corrispondente a uno studio di tossicità a 90 giorni, che equivale nell’uomo ad una età compresa tra la vita embrionale e i 18 anni – , è in grado di alterare alcuni parametri biologici di rilievo che riguardano soprattutto marker correlati allo sviluppo sessuale, alla genotossicità e all’alterazione della flora batterica intestinale”.

https://www.granosalus.it/2017/08/18/interferenti-endocrini-quei-veleni-non-ci-fanno-paura-cosa-quanto-costano/

https://www.granosalus.it/2017/11/11/fiorella-belpoggi-glifosato-altera-sistema-ormonale-bruxelles-decide-non-decidere/

 

Esistono anche studi che mettono in correlazione la celiachie e le intolleranze al glutine con l'esposizione al glifosato:

https://www.cemadgemelli.it/2019/10/18/glifosato-e-celiachia-le-conclusioni-di-uno-studio/

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5 ore fa, 1760michele ha scritto:

Sto cominciando a insospettirmi poichè di numerosi scienziati e le più importanti istituzioni scientifiche internazionali si sono espresse diversamente da te.

A scanso di equivoci ti chiedo se hai qualche interesse di carattere economico-commerciale derivante dall'uso del glifosate. Io non ne ho mi informo su questo tema solo per curiosità e cultura personale. 

Sì, mi arriva un bonifico da Leverkusen puntuale ogni settimana. Scherzi a parte no, mi piace solo l'agronomia e la scienza, quindi andiamo oltre il ki ti pagah, per favore.

5 ore fa, 1760michele ha scritto:

La massima agenzia internazionale di ricerca sul cancro (IARC) ha definito il glifosate “probabile cancerogeno” e tu cosa fai? Mi spieghi che nella stessa categoria sono presenti diversi altri fattori a cui siamo esposti quotidianamente? Non c'è bisogno che me lo spieghi tu.

Cito dal sito dell'AIRC:
"In pratica si tratta di sostanze per cui ci sono prove limitate di cancerogenicità negli esseri umani, ma dimostrazioni più significative nei test con gli animali.

In particolare, gli studi epidemiologici sulla possibile attività del glifosato negli esseri umani hanno segnalato un possibile aumento del rischio di sviluppare linfomi non-Hodgkin tra gli agricoltori esposti professionalmente a questa sostanza, un’associazione riscontrata anche da una recente metanalisi. Gli studi di laboratorio in cellule in coltura hanno dimostrato che la sostanza può avere alcuni effetti dannosi, come danni genetici e stress ossidativo.

In ogni modo la ricerca sul glifosato come possibile cancerogeno va avanti, allo scopo di indagare per esempio gli effetti delle diverse formulazioni dei prodotti."

"Il glifosato è da molti anni, oltre che al centro di dibattito e polemiche a livello internazionale e di casi giudiziari, oggetto di studi scientifici che hanno dato risultati discordanti. In particolare, una ricerca svolta nei ratti da un gruppo di ricercatori francesi diretti da Gilles-Eric Séralini aveva segnalato una grave cancerogenicità. La ricerca, i cui risultati furono pubblicati nel 2012 sulla rivista Food and Chemical Toxicology, aveva ottenuto molto spazio sui giornali, ma anche suscitato numerosissime critiche su diversi aspetti tecnici e, in generale, sull'affidabilità del metodo usato e dei risultati. Le lettere di critica spedite alla rivista, numerose e dettagliate, hanno in breve tempo spinto la direzione editoriale del giornale ad analizzare meglio lo studio e quindi a prendere l'inusuale e grave decisione di ritirare l'articolo. Lo stesso studio è stato successivamente ripresentato dagli autori per la pubblicazione su una rivista di minore prestigio e credibilità.

Le conclusioni estreme di questo studio restano dibattute e controverse. Ma anche le più importanti istituzioni scientifiche internazionali si sono espresse, seppure con maggiore cautela, in modo non del tutto concorde sulla potenziale pericolosità del glifosato."

https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/corretta-informazione/vero-glifosato-un-erbicida-diffuso-mondo-cancerogeno

Michele, qui chi fa finta di non leggere non sono certo io. Innanzitutto io ho scritto anche dell'altro.

image.png

Così bufale e informazioni imprecise creano allarmismo sul glifosate - la Repubblica

In secondo luogo, quello che hai riportato dal sito di AIRC già contiene la risposta.

"In particolare, una ricerca svolta nei ratti da un gruppo di ricercatori francesi diretti da Gilles-Eric Séralini aveva segnalato una grave cancerogenicità. La ricerca, i cui risultati furono pubblicati nel 2012 sulla rivista Food and Chemical Toxicology, aveva ottenuto molto spazio sui giornali, ma anche suscitato numerosissime critiche su diversi aspetti tecnici e, in generale, sull'affidabilità del metodo usato e dei risultati. Le lettere di critica spedite alla rivista, numerose e dettagliate, hanno in breve tempo spinto la direzione editoriale del giornale ad analizzare meglio lo studio e quindi a prendere l'inusuale e grave decisione di ritirare l'articolo. Lo stesso studio è stato successivamente ripresentato dagli autori per la pubblicazione su una rivista di minore prestigio e credibilità"

E non credo ci sia bisogno di aggiungere altro. E inoltre gli agricoltori esposti a livello professionale (cioè noi, infatti se non sbaglio ogni 5 anni abbiamo un corso che prevede di essere informati e/o aggiornati sulla manipolazione ed il corretto impiego dei prodotti fitosanitari per minimizzare certi rischi) non sono certo il consumatore finale, quindi hanno ovviamente un livello di esposizione diversa (e tra l'altro NON solo a glifosate per la maggior parte dei casi). E comunque:

Glifosate: chi ha paura della verità? - Difesa e diserbo - AgroNotizie

5 ore fa, 1760michele ha scritto:

Anche qui sei molto scorretto con questa affermazione e mi sembri fazioso per cui sono sempre più curioso di leggere la tua risposta alla mia prima domanda. 

Nel report che tu citi sono già contenuti dubbi e perplessità che non possono condurre ad un'affermazione così categorica come quella che fai, ad esempio è scritto: "In the area of mammalian toxicology and non-dietary exposure, no critical areas of concern were identified. The assessment of the reference specification could not be finalised since one of the impurities showed a potential for clastogenicity in an in vitro chromosome aberration test that was not appropriately followed up in vivo. "

Te l'avevo già riportato nell'altro topic ma evidentemente fai finta di non leggere: "Secondo la metodologia europea, sono richiesti solo 2 test in vitro. Il test a cometa in vivo, che è più rilevante poiché esamina il potenziale genotossico del glifosato a livello dell’intero organismo, non è mai stato effettuato.  Lo scorso novembre l’approvazione dell’UE al glifosato è stata rinnovata per 10 anni, senza che un test a cometa fosse stato eseguito né sulla sostanza attiva del glifosato né sulla formulazione rappresentativa.

Le valutazioni degli erbicidi a base di glifosato attualmente non sono conformi alle raccomandazioni fornite dagli esperti dell’ANSES in questo rapporto. Ciò significa che la non pubblicazione ha permesso una valutazione meno esigente della genotossicità delle formulazioni a base dell’erbicida."

Te lo riporto nuovamente il link all'intero articolo pubblicato ieri: https://ilsalvagente.it/2024/04/01/nascosto-per-8-anni-il-rapporto-francese-su-glifosato-ed-effetti-genotossici/ 

L'hai letto?

Anche qui, quello che non legge mi sembra che sia tu. Innanzitutto si parla di "no critical areas of concern were identified" e "one of the impurities" e ti ho già spiegato a cosa si riferiva nei post precedenti, difatti il coformulante in oggetto è stato revocato da almeno qualche anno (e comunque, per motivi precauzionali). Per quanto riguarda l'articolo del Salvagente, mi pare tu abbia saltato a piè pari il messaggio in cui ti ho detto che si l'ho letto e in quell'articolo non contiene uno straccio di bibliografia o di fonti scientifiche affidabili e che il Salvagente non è nuovo a roba simile. Non siamo NOI che dobbiamo dimostrare che quello che scrivono è falso, sono LORO che devono dimostrare che è vero.

image.png

Ancora da report efsa 2023, e si parla di consumatori in questo caso.

5 ore fa, 1760michele ha scritto:

In questa foto riporti un LOQ di 0,1 mg/kg, è corretto questo dato? Non è che stai sbagliando di un fattore 10?

Ho letto alcune analisi in cui io LOQ è 0,01 mg/kg e non come tu riporti 0,1 mg/kg. 

L'istogramma non è mio, comunque per quanto ne so LOQ dipende anche dal metodo di misura utilizzato. Comunque in quel grafico non era il dato significativo.

 

5 ore fa, 1760michele ha scritto:

Anche qui mi sembri abbastanza categorico e non capisco il perchè. Non dico che tu non possa avere ragione ma mi sembri un integralista islamico del glifosate. Molti scienziati si sono espressi in maniera molto diversa da te:

Ti segnalo il report “Buying science – Comprare la scienza“, secondo cui “la Monsanto e altre aziende produttrici di glifosato avrebbero distorto le prove scientifiche sugli effetti per la salute pubblica del glifosato, al fine di mantenere sul mercato questa controversa sostanza“. Lo scandalo dei cosiddetti ‘Monsanto papers’ denunciato nello studio ‘Buying science’ a cura di alcune organizzazioni della ‘Coalizione Stop Glifosato‘ imporrebbe un atteggiamento quantomeno più cauto. https://www.global2000.at/sites/global/files/Glyphosate_and_cancer_Buying_science_EN_0.pdf

Un riassunto in lingua italiana: https://www.rinnovabili.it/ambiente/glifosato-aziende-produttrici-comprando-scienza/

 

La dottoressa Belpoggi, Direttore del Centro Ricerca Tumori Ramazzini di Bologna, sul glifosate disse anche a Matera: "anche a dosi ritenute sicure e per un periodo espositivo relativamente breve – corrispondente a uno studio di tossicità a 90 giorni, che equivale nell’uomo ad una età compresa tra la vita embrionale e i 18 anni – , è in grado di alterare alcuni parametri biologici di rilievo che riguardano soprattutto marker correlati allo sviluppo sessuale, alla genotossicità e all’alterazione della flora batterica intestinale”.

https://www.granosalus.it/2017/08/18/interferenti-endocrini-quei-veleni-non-ci-fanno-paura-cosa-quanto-costano/

https://www.granosalus.it/2017/11/11/fiorella-belpoggi-glifosato-altera-sistema-ormonale-bruxelles-decide-non-decidere/

 

Esistono anche studi che mettono in correlazione la celiachie e le intolleranze al glutine con l'esposizione al glifosato:

https://www.cemadgemelli.it/2019/10/18/glifosato-e-celiachia-le-conclusioni-di-uno-studio/

Non sono integralista. Come ti ho detto glifosate, sulla base delle evidenze scientifiche disponibili oggi, non presenta rischi per i consumatori ai livelli di esposizione a cui sono soggetti tramite l'alimentazione. Questo è un fatto. Discuteresti mai del fatto che la terra è piatta, che l'iterazione gravitazionale non esiste o che la benzina non è infiammabile? Vanno prodotti studi scientifici SERI, peer reviewed che lo dimostrino.

Per quanto riguarda i Monsanto papers, ne ero perfettamente a conoscenza, ma ci sono 'papers' molto più puzzolenti che nessuno menziona.

Troppi 'papers' per una monografia - Difesa e diserbo - AgroNotizie (imagelinenetwork.com)

Anche sull'Istituto Ramazzini, sono stato io il primo a menzionarlo e come ti dicevo, i loro studi si sono chiusi praticamente con un nulla di fatto.

image.png

Glifosate: pasta sicura, sensazionalismo pure - Difesa e diserbo - AgroNotizie (imagelinenetwork.com) (anche questo un link che avevo già postato ma che a quanto pare non hai letto).

Anche le correlazioni con la celiachia sono pura fuffa.

Glifosate e celiachia: la bufala infinita - Difesa e diserbo - AgroNotizie (imagelinenetwork.com)

Mi pare che tu abbia anche saltato la scheda piena zeppa di bibliografia scientifica del Npic (collaborazione tra Environmental Protection Agency EPA e Oregon state University, suona un pochino più affidabile di granosalus e del salvagente) postata poco sopra.

Ora:

1) Perché glifosate viene preso di mira? Non certo per interessi di salute pubblica o ambientali. Da quando è scaduto il brevetto non costa una cicca. Funziona bene. È legato a (ex) Monsanto (multinazionale perfida per eccellenza). È l'erbicida più usato al mondo. Direi che c'è un bel po' di interesse a colpirlo su più fronti. Tanto per fare un contro-esempio, il rame che è un principio attivo autorizzato anche in agricoltura biologica è tossicologicamente 10 volte peggio di glifosate: sospetto induttore di Alzheimer, metallo pesante, letale per le api e i pesci ecc. Eppure non ha 1/10 della risonanza mediatica del succitato erbicida.

2) Significa che bisogna per forza difendere glifosate a prescindere? Ovviamente no, appena (esattamente come il rame) arriverà una molecola che costa uguale, fa lo stesso lavoro ed ha dei parametri tossicologici e/o ambientali migliori andrà accolta a braccia aperte (si può sempre migliorare).

Modificato da Niky199
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21 minuti fa, Niky199 ha scritto:

Sì, mi arriva un bonifico da Leverkusen puntuale ogni settimana. Scherzi a parte no, mi piace solo l'agronomia e la scienza, quindi andiamo oltre il ki ti pagah, per favore.

Mi fa piacere e prendo atto del tuo disinteresse economico-commerciale, altrimenti sarebbe stato un confronto inutile. 

33 minuti fa, Niky199 ha scritto:

si l'ho letto e in quell'articolo non contiene uno straccio di bibliografia o di fonti scientifiche affidabili e che il Salvagente non è nuovo a roba simile. Non siamo NOI che dobbiamo dimostrare che quello che scrivono è falso, sono LORO che devono dimostrare che è vero.

La bibliografia in questo caso non è necessaria perché è stato già correttamente riportato nel report EFSA, che ho capito essere un caposaldo del tuo ragionamento, che non siano stati condotti test in vivo ma solo in vitro: "The assessment of the reference specification could not be finalised since one of the impurities showed a potential for clastogenicity in an in vitro chromosome aberration test that was not appropriately followed up in vivo."

 

40 minuti fa, Niky199 ha scritto:

Anche qui, quello che non legge mi sembra che sia tu. Innanzitutto si parla di "no critical areas of concern were identified" e "one of the impurities" e ti ho già spiegato a cosa si riferiva nei post precedenti, difatti il coformulante in oggetto è stato revocato da almeno qualche anno (e comunque, per motivi precauzionali).

Si tu hai già spiegato che questo coformulante è stato revocato da almeno qualche anno peccato che il report è recentissimo e questa cosa non credo sia stata inserita a caso. "In the area of mammalian toxicology and non-dietary exposure, no critical areas of concern were identified. The assessment of the reference specification could not be finalised since one of the impurities showed a potential for clastogenicity in an in vitro chromosome aberration test that was not appropriately followed up in vivo."

Se fosse come dici tu questa frase EFSA l'avrebbe tolta con piacere. 

50 minuti fa, Niky199 ha scritto:

L'istogramma non è mio, comunque per quanto ne so LOQ dipende anche dal metodo di misura utilizzato. Comunque in quel grafico non era il dato significativo.

 

Un LOQ pari a 0,1 è incompatibile con i residui di glifosate nella pasta pari anche a 0,098.

Se il LOQ fosse stato 0,1 il residuo di glifosate nella pasta non sarebbe stato rilevato, invece il LOQ è pari a 0,01 mg/kg. 

Anche Agronotizie che tu citi fa riferimenti ad un LOQ pari a 0,1 bisognerebbe prima verificare questo LOQ. 

1 ora fa, Niky199 ha scritto:

Anche sull'Istituto Ramazzini, sono stato io il primo a menzionarlo e come ti dicevo, i loro studi si sono chiusi praticamente con un nulla di fatto.

Un nulla di fatto per Agronotizie? Agronotizie pure usa un LOQ di 0,1 mentre ARPA Puglia 0,01: 

file:///Users/micheleleone/Downloads/RELAZIONE GLIFOSATO - ANNO 2019 (1).pdf

 

54 minuti fa, Niky199 ha scritto:

suona un pochino più affidabile di granosalus

Granosalus riporta e cita quello che hanno detto illustri scienziati e non illustri sconosciuti. 

Quelle cose non le ha dette Granosalus ma le ha solo riportate, può piacere o no. 

1 ora fa, DjRudy ha scritto:

La discussione giusta sarebbe questa per parlare dei "problemi" del gliphosate:

questa lasciamola tecnica per dosaggi, applicazioni, prodotti  ecc.

 

Si credo che ormai abbiamo esaurito l'argomento, non è una cosa che si potrà risolvere in una discussione sul forum era solo un approfondimento ed un reciproco confronto per saperne di più. 

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12 minuti fa, 1760michele ha scritto:

La bibliografia in questo caso non è necessaria perché è stato già correttamente riportato nel report EFSA, che ho capito essere un caposaldo del tuo ragionamento, che non siano stati condotti test in vivo ma solo in vitro: "The assessment of the reference specification could not be finalised since one of the impurities showed a potential for clastogenicity in an in vitro chromosome aberration test that was not appropriately followed up in vivo."

 

12 minuti fa, 1760michele ha scritto:

Un LOQ pari a 0,1 è incompatibile con i residui di glifosate nella pasta pari anche a 0,098.

Se il LOQ fosse stato 0,1 il residuo di glifosate nella pasta non sarebbe stato rilevato, invece il LOQ è pari a 0,01 mg/kg. 

Anche Agronotizie che tu citi fa riferimenti ad un LOQ pari a 0,1 bisognerebbe prima verificare questo LOQ. 

 

13 minuti fa, 1760michele ha scritto:

Un nulla di fatto per Agronotizie? Agronotizie pure usa un LOQ di 0,1 mentre ARPA Puglia 0,01: 

file:///Users/micheleleone/Downloads/RELAZIONE GLIFOSATO - ANNO 2019 (1).pdf

No, ho preso il report Efsa come esempio. Alla stessa conclusione sono giunte anche altre diverse agenzie nazionali e anche la FAO (se non ricordo male).

image.png

Quei dati si trovano tra LOQ e LOD, cioè gli strumenti rilevano presenza di glifosate ma essendo una quantità estremamente bassa non si è sicuri della misurazione. Tra l'altro in alcuni casi su queste misure viene usato anche il 95esimo percentile (ma non so se è stato fatto su quelle in oggetto perché non è riportato).

I dati dell'istituto Ramazzini sono riferite ad un'assunzione ripetuta di 1,75 mg di glifosate per kg di peso corporeo al dì, non a LOQ.

Comunque concordo che anche io che a questo punto il confronto può dirsi esaurito Michele. Buona giornata

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