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2 ore fa, Massa Gianluca ha scritto:

Stavo pensando di vendere poco meno della metà di soia e poco meno della metà di frumento (che ho in conto deposito) visti i continui ribassi... c'è qualche voce nell'aria che faccia pensare a qualche aumento nell'inizio del nuovo anno?

Adesso siamo in fase ribassista,a sto punto aspetto  2/3 mesi per vendere,a marzo si vedrà.

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  • 4 settimane dopo...
  • 4 settimane dopo...
Il 28/12/2022 at 18:15, Massa Gianluca ha scritto:

Qualcuno ha provato le novità P11A50 e P26A55 di pioneer per il 2023?

Visto che nel 2022 con la T45 hai prodotto 67.2 q Ha non ti conviene abbandonarla, eventualmente provale su una piccola superficie .

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Speriamo di ripetere le stesse produzioni  
È che volevo provare un qualcosa di più corto come ciclo in un campetto 
Adesso il dilemma è: vendere o aspettare? 
 
Io ho venduto tutto ad ottobre. Capire il mercato non è facile.

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1 ora fa, Gianni il Folle ha scritto:

Io ho venduto tutto ad ottobre. Capire il mercato non è facile.

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Secondo me non è questione di capire il mercato, ma di "future", strumento nato per ridurre la speculazione, utilizzato invece per speculare alla grande dalle note banche d affari mondiali.

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Le previsioni non sono rosee.. Si parla di soia intorno ai 50€/qle.. Scordiamoci pure i 60 e i 70€/qle finché gli speculatori in borsa non la faranno salire a suon di scommesse.. In zona stanno facendo contratti soia con prezzo minimo garantito 47€.. Poi come scrive l utente pachito: attenti che le previsioni a medio/lungo termine non sono certezze... 

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2 ore fa, JD6300 ha scritto:

Secondo me non è questione di capire il mercato, ma di "future", strumento nato per ridurre la speculazione, utilizzato invece per speculare alla grande dalle note banche d affari mondiali.

Tutto quello che i potenti creano dicendo che ha uno scopo buono per gli altri in realtà è utile solo ai loro scopi

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4 ore fa, Gianni il Folle ha scritto:

Io ho venduto tutto ad ottobre. Capire il mercato non è facile.

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Onestamente non penso che con la soua sotto trebbia oltre i 60 euro ci sia molto da capire....non c'era neppure da pensarci e fare come giustamente hai fatto te, vendere. A quel prezzo penso che di guadagno c'è ne sia stato e anche parecchio. Se non hai venduto sei un pirla che vuole speculare ma gli speculatori non sono coloro che hanno qualche migliaia di qle (a far tanto) in magazzino ma migliaia di tonnellate su carta....ed è pure il loro lavoro....

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Onestamente non penso che con la soua sotto trebbia oltre i 60 euro ci sia molto da capire....non c'era neppure da pensarci e fare come giustamente hai fatto te, vendere. A quel prezzo penso che di guadagno c'è ne sia stato e anche parecchio. Se non hai venduto sei un pirla che vuole speculare ma gli speculatori non sono coloro che hanno qualche migliaia di qle (a far tanto) in magazzino ma migliaia di tonnellate su carta....ed è pure il loro lavoro....
Eh beh purtroppo xo non sempre ci prendi, lo scorso anno chi ha venduto tardi ha fatto bingo, sia mais che soia. Quest'anno è stato esattamente il contrario, ma potrebbe ancora succedere qualcosa e cambiare la rotta. Io cerco un po' di capire il trend dei vari prodotti, ovviamente per le minime conoscenze che ho, molte volte sbaglio e altre invece ci azzecco. Non sono avido ma qualche migliaio di euro in più o in meno fa la differenza.

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42 minuti fa, Gianni il Folle ha scritto:

Eh beh purtroppo xo non sempre ci prendi, lo scorso anno chi ha venduto tardi ha fatto bingo, sia mais che soia. Quest'anno è stato esattamente il contrario, ma potrebbe ancora succedere qualcosa e cambiare la rotta. Io cerco un po' di capire il trend dei vari prodotti, ovviamente per le minime conoscenze che ho, molte volte sbaglio e altre invece ci azzecco. Non sono avido ma qualche migliaio di euro in più o in meno fa la differenza.

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No bhe ovviamente hai ragione ma a 60 euro il prezzo era più che soddisfacente, per di più in una fase di picco e pensare che ci fosse più margine per un ulteriore incremento che per un calo era un po difficile. Diciamo che è più una questione di realismo.... poi nessuno ha la bacchetta magica....

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No bhe ovviamente hai ragione ma a 60 euro il prezzo era più che soddisfacente, per di più in una fase di picco e pensare che ci fosse più margine per un ulteriore incremento che per un calo era un po difficile. Diciamo che è più una questione di realismo.... poi nessuno ha la bacchetta magica....
Si si certo, il prezzo era buono e in molti hanno venduto subito. Però c'è anche da considerare che la produzione di soia è stata sotto media (in Italia intendo, ma anche le stime mondiali non erano per un surplus) quindi si poteva sperare di remunerare bene pure a primavera, quando il prezzo storicamente aumenta. Boh sono decisioni, non biasimo nessuno, l'anno prima vendetti sempre sotto trebbia ma poi salí fino a 70€ se non sbaglio, e tutti a darmi del coglio##ne
Non mi piace molto chi dice che non ha senso cercare di centrare il prezzo migliore durante l'annata, considerandolo da speculatori, quali non siamo. Secondo me la questione è leggermente differente, noi produciamo un prodotto, e a volte abbiamo la possibilità di venderlo con prezzo da determinare in base alla tempistica di vendita. Praticamente è la base del commercio, non è speculazione, qualsiasi azienda è chiamata a fare questa decisione, se hai un manufatto in acciaio, anch'esso può avere un certo valore oggi ma cambiare domani, idem con le prestazioni, un programma, un viaggio ecc ecc... Piuttosto bisogna specificare che l'agricoltore sa benissimo il rischio a cui va incontro e lo accetta senza lamentarsi, quello è ovvio. Ma non credo che decidere di vendere quando meglio crede i suoi prodotti lo trasformi in speculatore.

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La causa che ha generato il crollo dei prezzi dei cereali (commodities) con l inizio del 2023 è da imputare alla forte inflazione.. Questa porta ad un aumento dei tassi di interesse dei titoli di stato e gli investitori in borsa hanno "scaricato" in fretta i futures dei cereali per acquistare quelli statali.. (perché più remunerativi) 

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12 minuti fa, Cat power ha scritto:

La causa che ha generato il crollo dei prezzi dei cereali (commodities) con l inizio del 2023 è da imputare alla forte inflazione.. Questa porta ad un aumento dei tassi di interesse dei titoli di stato e gli investitori in borsa hanno "scaricato" in fretta i futures dei cereali per acquistare quelli statali.. (perché più remunerativi) 

Ah non lo sapevo...

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Il 24/1/2023 at 11:39, #VG# ha scritto:

Onestamente non penso che con la soua sotto trebbia oltre i 60 euro ci sia molto da capire....non c'era neppure da pensarci e fare come giustamente hai fatto te, vendere. A quel prezzo penso che di guadagno c'è ne sia stato e anche parecchio. Se non hai venduto sei un pirla che vuole speculare ma gli speculatori non sono coloro che hanno qualche migliaia di qle (a far tanto) in magazzino ma migliaia di tonnellate su carta....ed è pure il loro lavoro....

Conosco un pirla come lo chiami tu che l'anno scorso a fine aprile ha venduto della soia bio a più di 120 euro al q 

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9 ore fa, Gianni il Folle ha scritto:

Si si certo, il prezzo era buono e in molti hanno venduto subito. Però c'è anche da considerare che la produzione di soia è stata sotto media (in Italia intendo, ma anche le stime mondiali non erano per un surplus) quindi si poteva sperare di remunerare bene pure a primavera, quando il prezzo storicamente aumenta. Boh sono decisioni, non biasimo nessuno, l'anno prima vendetti sempre sotto trebbia ma poi salí fino a 70€ se non sbaglio, e tutti a darmi del coglio##ne emoji28.pngemoji28.pngemoji28.png
Non mi piace molto chi dice che non ha senso cercare di centrare il prezzo migliore durante l'annata, considerandolo da speculatori, quali non siamo. Secondo me la questione è leggermente differente, noi produciamo un prodotto, e a volte abbiamo la possibilità di venderlo con prezzo da determinare in base alla tempistica di vendita. Praticamente è la base del commercio, non è speculazione, qualsiasi azienda è chiamata a fare questa decisione, se hai un manufatto in acciaio, anch'esso può avere un certo valore oggi ma cambiare domani, idem con le prestazioni, un programma, un viaggio ecc ecc... Piuttosto bisogna specificare che l'agricoltore sa benissimo il rischio a cui va incontro e lo accetta senza lamentarsi, quello è ovvio. Ma non credo che decidere di vendere quando meglio crede i suoi prodotti lo trasformi in speculatore.

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Guarda condivido pienamente! Ragionamento ineccepibile. Cercare di vendere al miglior prezzo per valutare al massimo il prodotto è parte integrante del lavoro  stesso. Io però mi riferisco alla situazione attuale, stagione tra le più difficili a memoria e mercato molto volatile drogato da una componente speculativa innegabile e molto forte. Trovarsi sotto trebbia con la possibilità di vendere,in questo caso soia, a un prezzo che mediamente è di almeno 20 euro sopra il prezzo medio degli ultimi anni(se non erro nel 2020 si aggirava a 35-37)  non è da tutti i giorni e cercare a tutti i costi di recuperare qualche euro(che sia ben chiaro schifo non fa) per me non vale la pena è un'operazione che non so come definire se non speculazione. Il rischio che si corre è troppo elevato ... e infatti dato che hai venduto(la pensi come me) avrai fatto le tue dovute considerazioni e preso la scelta che ti sembrava migliore. A chi ti dice che sei stato un coglione per non aver aspettato e venduto a 70 (e qui rispondo anche a @luckes82) farei innanzitutto i complimenti per aver valorizzato al meglio il prodotto però vorrei capire quanto del guadagno extra derivato dall'aspettare nel vendere sia frutto di una reale comprensione e lettura del mercato e quanto da una componente di culo perché a giochi fatti e col senno di poi sono bravi tutti.... voglio vedere quanti a ottobre prevedevano nel 2022 guerra in ucraina, inflazione al 10% costi energetici alle stelle e ulteriore speculazione borsistica nel mercato delle materie prime iniziata comunque gia nel 21, che hanno dato ulteriore fiammata ai prezzi. Perché prendersi il merito di aver previsto ciò bhe mi sembra un po troppo al limite del egocentrismo...indubbiamente la scelta di aspettare in quel momento non era errata, la prima quotazione di fine settembre era di poco piu di 52 euro e a fine ottobre eravamo a più di 60 quindi una fase molto rialzista e stare a vedere ancora qualche quotazione non era una cattiva idea. Fatto sta che la quotazione di fine ottobre era superiore a quella di fine gennaio e prima dei venti di guerra e lo scoppio vero e proprio, con tutte le conseguenze....

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Guarda condivido pienamente! Ragionamento ineccepibile. Cercare di vendere al miglior prezzo per valutare al massimo il prodotto è parte integrante del lavoro  stesso. Io però mi riferisco alla situazione attuale, stagione tra le più difficili a memoria e mercato molto volatile drogato da una componente speculativa innegabile e molto forte. Trovarsi sotto trebbia con la possibilità di vendere,in questo caso soia, a un prezzo che mediamente è di almeno 20 euro sopra il prezzo medio degli ultimi anni(se non erro nel 2020 si aggirava a 35-37)  non è da tutti i giorni e cercare a tutti i costi di recuperare qualche euro(che sia ben chiaro schifo non fa) per me non vale la pena è un'operazione che non so come definire se non speculazione. Il rischio che si corre è troppo elevato ... e infatti dato che hai venduto(la pensi come me) avrai fatto le tue dovute considerazioni e preso la scelta che ti sembrava migliore. A chi ti dice che sei stato un coglione per non aver aspettato e venduto a 70 (e qui rispondo anche a @luckes82) farei innanzitutto i complimenti per aver valorizzato al meglio il prodotto però vorrei capire quanto del guadagno extra derivato dall'aspettare nel vendere sia frutto di una reale comprensione e lettura del mercato e quanto da una componente di culo perché a giochi fatti e col senno di poi sono bravi tutti.... voglio vedere quanti a ottobre prevedevano nel 2022 guerra in ucraina, inflazione al 10% costi energetici alle stelle e ulteriore speculazione borsistica nel mercato delle materie prime iniziata comunque gia nel 21, che hanno dato ulteriore fiammata ai prezzi. Perché prendersi il merito di aver previsto ciò bhe mi sembra un po troppo al limite del egocentrismo...indubbiamente la scelta di aspettare in quel momento non era errata, la prima quotazione di fine settembre era di poco piu di 52 euro e a fine ottobre eravamo a più di 60 quindi una fase molto rialzista e stare a vedere ancora qualche quotazione non era una cattiva idea. Fatto sta che la quotazione di fine ottobre era superiore a quella di fine gennaio e prima dei venti di guerra e lo scoppio vero e proprio, con tutte le conseguenze....
Col senno di poi, come scrivi giustamente tu, sono capaci tutti. Io vendetti allora perché mi spaventava quella brutta stagflazione che si prospettava da più parti, ma il tempo mi diede torto. Xo non me ne faccio una colpa, ho valutato io e deciso con consapevolezza, fa parte del gioco. Idem quest'anno, ho preso questa decisione e aspettiamo giugno per tirare le somme. Nel frattempo si programma il nuovo raccolto, oggi fermata tutta A02 di secondo raccolto...

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...il ragionamento è giusto nessuno ha la sfera di cristallo e le variabili sono molte, comunque la guerra si inasprirà, è palese che il conflitto si allargherà e anche l'italia avrà molto da patire, in tempi di guerra il cibo ha più valore dell'oro 

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  • 2 settimane dopo...
Ho sentito dire che da quest'anno i sacchi di semente di soia pioneer saranno a numero di semi e non più a kg.  C'è qualcun' altro che ha avuto questa notizia, per curiosità?
Vero

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