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Rimorchio Vendemmia Manuale e meccanica


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34 minuti fa, alefriuli ha scritto:

Comunque le mele, almeno finché ci bazzicavo, si lavavano per mille motivi tranne quello di togliere residui. Innanzitutto l'acqua andava bene per guidarle nelle macchine selezionatrici e, forse nello stesso bagno, credo ci fosse il fungicida che si dà prima di stoccarle in frigo. Che nessuno pensi che basta l'atmosfera controllata..

In ultimo, @Johndin: prima di imbarcarsi in avventure, se non le hai già fatte, non sarebbe opportuno fare le analisi multiresiduali di uva lavata e non e capire se ci sono differenze e, se ci sono, se sono significative? Se hai già riscontri in tal senso, come non detto. 

Perché, ragazzi miei, avete idea dei residui di un'integrata discretamente applicata? Sono ridicoli. In confronto una mela o un'uva di 30 anni fa era purissimo veleno.

Non le ho fatte io direttamente ma sto raccogliendo materiale per sapere bene pro e contro, chiaramente tutto materiale documentato da quelli pro............ per essere equi

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12 minuti fa, Johndin ha scritto:

Non le ho fatte io direttamente ma sto raccogliendo materiale per sapere bene pro e contro, chiaramente tutto materiale documentato da quelli pro............ per essere equi

Meglio fare analisi sulla tua uva, ci sono troppe variabili usando anche gli stessi formulati commerciali.

Io personalmente avevo fatto delle multiresiduali e non usando antibotritici, l'uva risultava a residuo zero. In questo caso il lavaggio lo troverei utile per togliere la polvere.

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@CBO forse nella tua libreria dovresti aggiungere questo che spiega per benino i vantaggi del lavaggio, non voglio dire che sconfessa quanto scritto da te ma non distrugge l'utilità come hai fatto tu.

Quindi continuo a documentarmi, questa di cui metto il link con evidenti risultati dei test l'hanno fatto l'Assoenologi l'università di Verona e i tuoi colleghi come consorzio.

https://www.assoenologi.it/wp-content/uploads/2019/02/lavaggio_uve_sostanze_inquinanti_aprile2015.pdf

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1 ora fa, TNV65 ha scritto:

Meglio fare analisi sulla tua uva, ci sono troppe variabili usando anche gli stessi formulati commerciali.

Io personalmente avevo fatto delle multiresiduali e non usando antibotritici, l'uva risultava a residuo zero. In questo caso il lavaggio lo troverei utile per togliere la polvere.

 

2 minuti fa, Johndin ha scritto:

@CBO forse nella tua libreria dovresti aggiungere questo che spiega per benino i vantaggi del lavaggio, non voglio dire che sconfessa quanto scritto da te ma non distrugge l'utilità come hai fatto tu.

Quindi continuo a documentarmi, questa di cui metto il link con evidenti risultati dei test l'hanno fatto l'Assoenologi l'università di Verona e i tuoi colleghi come consorzio.

https://www.assoenologi.it/wp-content/uploads/2019/02/lavaggio_uve_sostanze_inquinanti_aprile2015.pdf

Lo sapevo che lo avresti postato.

Ora pero' dimmi in parole povere cosa hai capito. 

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L'ho letto solo una volta quindi non ricordo tutto a memoria

principalmente parla dei vantaggi della riduzione di agenti chimici residui da trattamenti analizzando come diverse tipologie di lavaggi producano una riduzione della quantità rilevata come residuo dopo il processo.

Che toglie anche cariche batteriche come hai detto tu, e di vantaggi per la fermentazione dovuti alla rimozione della quantità di rame in grossa percentuale.

Parla anche di minor efficacia a seconda del tipo i lavaggio nella rimozione di sistemici.

Dice chiaramente che aiuta la fermentazione dell'ammostato

Alla fine parla anche di quelli che dovrebbero essere gli step successivi per indagare ulteriormente le varie tecniche di lavaggio.

Non mi sono soffermato sulle diverse tipologie di miscugli inteso come percentuale di prodotti inseriti nella miscela di lavaggio e sull'effetto delle diverse tipologie di adittivo all'acqua ho capito che prodotti chelanti sono più efficaci per la miscela in percentuali molto basse. 

Sia chiaro l'ho trovato in rete cercando documenti e l'ho postato perchè mi sembrava interessante, non sono certo uno che fa polemica ma mi piace imparare e capire.

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2 ore fa, Johndin ha scritto:

L'ho letto solo una volta quindi non ricordo tutto a memoria

principalmente parla dei vantaggi della riduzione di agenti chimici residui da trattamenti analizzando come diverse tipologie di lavaggi producano una riduzione della quantità rilevata come residuo dopo il processo.

Che toglie anche cariche batteriche come hai detto tu, e di vantaggi per la fermentazione dovuti alla rimozione della quantità di rame in grossa percentuale.

Parla anche di minor efficacia a seconda del tipo i lavaggio nella rimozione di sistemici.

Dice chiaramente che aiuta la fermentazione dell'ammostato

Alla fine parla anche di quelli che dovrebbero essere gli step successivi per indagare ulteriormente le varie tecniche di lavaggio.

Non mi sono soffermato sulle diverse tipologie di miscugli inteso come percentuale di prodotti inseriti nella miscela di lavaggio e sull'effetto delle diverse tipologie di adittivo all'acqua ho capito che prodotti chelanti sono più efficaci per la miscela in percentuali molto basse. 

Sia chiaro l'ho trovato in rete cercando documenti e l'ho postato perchè mi sembrava interessante, non sono certo uno che fa polemica ma mi piace imparare e capire.

Forse dico na cagata.. Ma se c'è bisogno non si potrebbe fare il lavaggio dell'uva con l'atomizzatore direttamente in vigna colpendo solo fascia grappolo magari con prodotti apposta per eliminare polvere e rame/zolfo? Usando molta acqua.. Ti risparmieresti la movimentazione delle casse e del lavaggio. Ma quanto incide come costo al quintale? 

Modificato da davide87
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14 ore fa, Johndin ha scritto:

L'ho letto solo una volta quindi non ricordo tutto a memoria

principalmente parla dei vantaggi della riduzione di agenti chimici residui da trattamenti analizzando come diverse tipologie di lavaggi producano una riduzione della quantità rilevata come residuo dopo il processo.

Che toglie anche cariche batteriche come hai detto tu, e di vantaggi per la fermentazione dovuti alla rimozione della quantità di rame in grossa percentuale.

Parla anche di minor efficacia a seconda del tipo i lavaggio nella rimozione di sistemici.

Dice chiaramente che aiuta la fermentazione dell'ammostato

Alla fine parla anche di quelli che dovrebbero essere gli step successivi per indagare ulteriormente le varie tecniche di lavaggio.

Non mi sono soffermato sulle diverse tipologie di miscugli inteso come percentuale di prodotti inseriti nella miscela di lavaggio e sull'effetto delle diverse tipologie di adittivo all'acqua ho capito che prodotti chelanti sono più efficaci per la miscela in percentuali molto basse. 

Sia chiaro l'ho trovato in rete cercando documenti e l'ho postato perchè mi sembrava interessante, non sono certo uno che fa polemica ma mi piace imparare e capire.

E' interessante e il mio pungolo voleva proprio spingerti a verificare la fattibilita' e l'utilita' di una scelta aziendale impegnativa da un punto di vista fisico (tu vai in campo e non ti limiti a fare fotine in camicetta bianca) e anche economico visto l' incipit di questo confronto. 

Non sta a me dirti cosa fare ma se posso spingere un collega a riflettere sono ben contento ?

Le conclusioni sono del 2015.

Screenshot_20211018-195012_Drive.jpg

1) idoneo alla rimozione di sostanze non sistemiche ovvero limitatamente a sostanze che rimangono nella parte esterna dell' acino.

Vengono citati 2 principi che sono parte di 2 antibot. diffusi :@TNV65

Il Flu di cui abbiamo gia' parlato in altra discussione. Il Flu si trova nello Switch, il principe degli antibot in combo con un sistemico

Screenshot_20211018-200032_Drive.jpg

Qui il lavaggio porta ad una riduzione anche del 50% del Flu. 

Ricordo che da etichetta lo Switch va a 800 gr/ha (dose consigliata da Cbo: 500 gr solo fascia grappolo: chimica ragionata). Di questi 800 gr il 25% e' di Flu. 800*0.25 = 200 gr/ha (500*0.25 = 125 gr/ha). Ammesso che tutti i 200 gr vadano a bersaglio e siano ancora presenti al momento della raccolta avremmo una tesi di 200 gr/n ql/ha contro 100 gr/n ql/ha. La tesi di partenza non ci dice quando e il numero di applicazioni di Flu.

200 gr vs 100 gr (Cbo=chimica ragionata 125 gr)

1/3 dello Switch invece e' composto da Cypro, sistemico. Qui la chimica di Cbo da il suo meglio. Il calcolo a voi.

Viene poi citato il Teldor. Qui il lavaggio arriva ad abbattere anche l' 80% del principio che va a 400/600 gr in base alle dosi. 

Questo dato non me lo ricordavo, sono onesto. Sapevo della minore efficienza del Teldor ma da 50 a 80 viaggia un delta del 60%. Chi fa uso di antibott. di sintesi ha di che meditare sull' eventuale posizionamento alternato Switch/Teldor.

Viene citato anche il Dimetemorf. Qui viene indicato come sistemico ma io dubito che si trovi un tecnico che veda una sistemia in questo principio. Cicotropico come il mandipropamide. L' iprovalicab e' sistemico. Qui gli effetti del lavaggio sono molto piu' limitati.

Lo zolfo non viene nemmeno considerato ... 

Il Cu si e gli effetti sono anche qui notevoli fino a punte superiori all' 80%.

Sul punto faccio notare che l' articolo e' del 2015. Ergo la precisazione nel post precedente di leggere l' anno di scrittura.

Il limite di Cu di quel periodo era di 6 kg/anno. Dal 2019 quella quantita' ha subito un taglio secco di 1/3: 4 kg anno. Prima del 2011 (blocco prosecco) no limit, Cu come se piovesse stile nonno.

Il Cu viene indicato come potenziale incidente in fermentazione ma non viene indicata la quantita'.

Visto che l' enologo del fol non vuole disquisire io vi garantisco che oggi giorno io, che sia bio o convenzionale, di Cu non mi preoccupo meno di niente. Mi preoccupo molto di piu' di chi rispetta le etichette.

Da 2 a 6 kg con 20% di Cu quando la letteratura ci dice che da 250 gr a 400 gr poco cambia perche' quando si maneggia Cu piu' che la quantita' puo' la tempestica e la scelta del formulato.

Meditiamoci. Lo ripeto per l' ennesima volta. A invaiatura avviata si protegge la vegetazione superiore. Il grappolo e' salvo e so per certo che la casa nel bosco usa il mio stesso protocollo. Il motivo ve l' ho gia' detto e cammina su 2 gambe e ha una testa che fa la spola tra li e Treviso.

Lavare per eliminare Cu e' pura poetica specie per chi dichiara di raccogliere a mano.

2) cinetiche fermentative non pervenute ... l' aspetto piu' importante, peccato.

3) dai grafici il lavaggio piu' efficiente e' un citrico lungo (8 minuti). Ergo quando dicevo che serve prepararsi una poetica adeguata nel caso in cui dovesse arrivare in cantina un chimico. 

Sommando il punto 2 con il 3 infatti ne esce una lezione accademica di reazione acida non proprio ottimale per chi dichiara di produrre vini naturali e non industriali.

@Johndin: a te il compito di cercare.

Buon lavoro. 

Ps.: questo babbo non si fa bullizzare ? ? . In cosa ho sbagliato? 

11 ore fa, davide87 ha scritto:

Forse dico na cagata.. Ma se c'è bisogno non si potrebbe fare il lavaggio dell'uva con l'atomizzatore direttamente in vigna colpendo solo fascia grappolo magari con prodotti apposta per eliminare polvere e rame/zolfo? Usando molta acqua.. Ti risparmieresti la movimentazione delle casse e del lavaggio. Ma quanto incide come costo al quintale? 

Quello che dici gia' si fa ma troverai sempre chi vuol essere piu' poeta di te.

La poetica e' un arte che non dorme mai.

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Davide non penso sia la stessa cosa, direi che il lavaggio in vasca ha anche degli agitatori e direi che l'effetto è notevole come pulizia di tutte le impurità che potrebbero andare in pressa con i grappoli.

Come costo non ti so dire per il momento perchè faccio conto lavorazione e pago a quantità lavorata.

Per la raccolta dovrò andare su quello che uso di più dei due per l'altro il terzista ha le barchette che si alzano e si paga a ore per la parte di vigna che vendo a terzi.

Mi interessava sapere se qualcun altro oltre a Agrofer e Pupin fa questi rimorchi

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23 ore fa, Johndin ha scritto:

Davide non penso sia la stessa cosa, direi che il lavaggio in vasca ha anche degli agitatori e direi che l'effetto è notevole come pulizia di tutte le impurità che potrebbero andare in pressa con i grappoli.

Come costo non ti so dire per il momento perchè faccio conto lavorazione e pago a quantità lavorata.

Per la raccolta dovrò andare su quello che uso di più dei due per l'altro il terzista ha le barchette che si alzano e si paga a ore per la parte di vigna che vendo a terzi.

Mi interessava sapere se qualcun altro oltre a Agrofer e Pupin fa questi rimorchi

Credo che un po' tutti facciano rimorchi simili.

DEUSANIO-catalogo-2017-it-web.pdf

Ma anche il locale Balliana li fa. Tecnosima ...

Pero' se Agrofer ti fa un prezzo del genere e il mezzo e' quello che fa per te io non perderei tempo a cercare altrove.

Io ho un spandiconcime a scarico doppio dell' Agrofer ex prove e non mi pento anche se allora ho avuto la sensazione di avere a che fare un brand non proprio cheap e il prezzo da te indicato mi sorprende non poco. Buono per te.

Certo e' che la soluzione di entrare in campo con un rimorchio magari dopo un diluvio non mi piace. 

Io seguo la parte di trasporto della squadra con cui collaboro anche per la potatura. Li lavoriamo o con benne o con bins. 

Tu le benne non le puoi usare perche' rischi di avere materiale deteriorato e quindi non lavabile.

Non vuoi usare bins per il rischio di avere problemi in sede di lavaggio. 

Io a questo punto ragionerei se non valga la pena organizzarsi con dei pallet, chiusi su 3 lati su cui collocare le cassette, da movimentare con un semplice muletto. Li carichi su un un normalissimo rimorchio, posto in capezzagna, utile anche per altro e via. Con un unico trattore faresti tutto. 

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2 ore fa, CBO ha scritto:

Io a questo punto ragionerei se non valga la pena organizzarsi con dei pallet, chiusi su 3 lati su cui collocare le cassette, da movimentare con un semplice muletto. Li carichi su un un normalissimo rimorchio, posto in capezzagna, utile anche per altro e via. Con un unico trattore faresti tutto. 

Questa è una idea notevole prenderò spunto quasi quasi me lui faccio in inox

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Il 18/10/2021 Alle 08:01, CBO ha scritto:

 

Quando nel video si rileva che la frutta diversa dall' uva viene lavata per eliminare veleni

 

Che poi, cosa cacchio lava che ha fatto due trattamenti in 10 anni!

Lo smog dell' autostrada???

Quello ristagna parecchie centinaia di metri più a valle.

Io dovessi lavare la mia uva, dovrei raccattarne i resti col colino visto lo spessore esiguo delle bucce e la tendenza ad ammostare di brutto, e poi tutti gli anni si prende delle docciate considerevoli.

P.S.

all ' opinione pubblica locale del bio e suoi derivati frega il giusto, considerando che al recente refrendum provinciale per l' istituzione di un biodistretto su tutto il territorio, sono andati a votare quattro gatti e due scoiattoli.

 

Modificato da Twin Spark
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5 ore fa, Johndin ha scritto:

Ho trovato anche questo girando per la rete ma è parecchio generico https://www.vinoway.com/approfondimenti/vino/enologia/item/290-lavaggio-delle-uve-pre-ammostamento.html

E' anche parecchio datato. Mi raccomando le date.

Un triazolo contro la pero della vite. Se il mio prof di latino americano al Cerletti avesse sentito associare i tria alla pero avrebbe bloccato il balletto di gruppo e attaccato un pippone incredibile sull' importanza della tecno nella diffusione del punk tra le popolazioni dell' Amazzonia dove visto il tasso di umidita' latente i locali presentano una pigmentazione caratteristica di una alimentazione a base prevalente di proteine vegetali meglio conosciuta come oidio.

Oggi, dopo oltre 1/4 di secolo, con la globalizzazione degli usi e costumi non serve andare in Amazzonia per vedere bipedi con una simile pigmentazione. L' alimentazione a base di proteina vegetale e' diffusa e celebrata anche tra noi:

https://www.google.com/amp/s/www.quinewsfirenze.it/amp/firenze-arriva-giornata-vegan.htm

1 novembre appuntamento alla limonaia per apprendere le virtu' dell' acido citrico.

Comunque cosa ci diceva il precedente articolo sulla capacita' "sgrassante" di un ammollo di 8 minuti nell' acido citrico rispetto a prodotti sistemici? Capacita' ridottisima. Quello che penetra rimane. 

E cos'e' il tria? Un sistemico. Un sistemico che almeno nel nostro settore ha da anni un uso sempre piu' limitato ma di questo parlero' domani perche' a breve verrete irrorati dal vs tecnico di fiducia con lo "zorvec" dell' oidio.

Noi (voi, io non piu') pero' fedeli e ottusi al Kara.

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Tornando sui triazoli. 

Qui il protocollo vitivinicolo docg che finche' potevo applicavo a tutto per semplificarmi la gestione di magazzino

Screenshot_20211027-222306_Drive.jpg

La nota di lettura

Screenshot_20211027-222857_Drive.jpg

Ho segnato con i puntini i fungi usati, ricettati e anche consigliati nel fol ove richiesto.

C'e' un solo triazolo: score 25 ec = sistemico

Screenshot_20211027-223917_Drive.jpg

Screenshot_20211027-223931_Drive.jpg

usato e ricettato solo in caso di spie di b.r. Mai per l' odio.

Per l' oidio c'e' di base il Kara che nel protocollo e' segnalato come rosso: "sconsigliato". Nel gruppo che ha costruito questa selezione di prodotti (protocollo che tra 2 anni compie 10 anni) ci sono anch'io. Lo dico per corretezza perche' quando dico che una difesa integrata ragionata e' piu' sostenibile del bio lo faccio perche' so cosa ho tra le mani.

In questi anni ho piu' volte spiegato come usare il Kara. Il Kara va sparato a inizio stagione (entro il secondo trattamento) per pulire il residuo dell' annata precedente e avere una parentesi ampio di relativa tranquillita'. E va usato nuovamente solo se abbiamo spie. Sul mercato ad oggi non c'e' eradicante di sintesi come il Kara perche' il Kara e' questo

Screenshot_20211027-224557_Drive.jpgScreenshot_20211027-224650_Drive.jpg

il Kara brucia. E' il Folpet dell' oidio e va rispettato. Sono entrambi killer economici da usare in situazioni estreme. 

Entrambi soprattutto sono fungi di contatto. Discretamente aggrappanti ma non sistemici e nemmeno traslaminari. 

Il rosso e' dovuto al fatto che come per il folpet c'e' chi lo usa/usava alla cazzum perche' economico. Viaggiare in prima classe pagando il biglietto di un economica e' il top.

Il rosso serviva e serve a dare dei limiti.

Non ho puntinato il Quadris. 

Qui il pari "Zorvec" dell' oidio che vi verra' raccontato da maggio p.v. 

https://www.google.com/amp/s/terraevita.edagricole.it/agrofarmaci-difesa/basf-stravolge-il-panorama-dei-triazoli-con-revysol/amp/

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  • 4 mesi dopo...

Ci serve un dumper per trasporto uva vendemmia manuale...un asse...fiera Verona presente selvatico e ne sono rimasto sorpreso per la fattura e il dimensionamento dei componenti...uguale ai fratelli maggiori a più assi...avete esperienze con questa ditta vicentina?b738d00bfa219acb552296a7b1b6a0ab.jpg

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26 minuti fa, luca ha scritto:

Ci serve un dumper per trasporto uva vendemmia manuale...un asse...fiera Verona presente selvatico e ne sono rimasto sorpreso per la fattura e il dimensionamento dei componenti...uguale ai fratelli maggiori a più assi...avete esperienze con questa ditta vicentina?b738d00bfa219acb552296a7b1b6a0ab.jpg

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Da noi non se ne vedono quasi. 

Ti pongo una domanda per ragionare. Dici che ti serve per materiale vendemmiato a mano. 

Perche' l' interesse verso una vasca rispetto ad un rimorchio tradizionale da poter usare in tutte le occasioni oltre ad essere piu' vendibile (a livello di mercato tra una vasca a 1 asse e una a 2 assi ci sono due mercati dell' usato completamente diversi da me almeno. Vasche a 1 asse quasi non esistono). 

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Rimorchio tradizionale per diventare matto coi teli?poi non mi serve troppo alto di sponda190 cm max da terra per scaricare....discorso rivendibilita futura non mi tocca...starà in azienda finché non diventerà ferro vecchio.
Usiamo due barchette ora da 30 qli di portata...mi serve più autonomia..distanza cantina dove conferiamo dista dai 2 ai 15km dipende dai campi...ma quest'anno causa demolizione cavalcavia per la tav si allunga di una decina di km.


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12 ore fa, luca ha scritto:

Rimorchio tradizionale per diventare matto coi teli?poi non mi serve troppo alto di sponda190 cm max da terra per scaricare....discorso rivendibilita futura non mi tocca...starà in azienda finché non diventerà ferro vecchio.
Usiamo due barchette ora da 30 qli di portata...mi serve più autonomia..distanza cantina dove conferiamo dista dai 2 ai 15km dipende dai campi...ma quest'anno causa demolizione cavalcavia per la tav si allunga di una decina di km.


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Alzo le mani sui teli. Io li fermavo su un lato e in 30 secondi li riposizionavo. Se te ne fai fare uno industriale se non ti diverti a bucarlo ti dura parecchio (dipende dagli scarichi).

190 cm di scarico. Se quella in foto e' sorella di questa sei a pelo

http://www.selvaticosnc.it/rimorchi-Inox-Monoasse.php

Il penultimo:3.8*2

http://www.selvaticosnc.it/rimorchimonoasse.php

ti da un volume utile di 5.5 m3 con sponde da 80 per un max altezza di 1.85 e una tara da 15 ql con un residuo utile al lordo del 5% per materiali sfusi di 47/48 ql.

5.5 m3 tengono 47/48 ql se scarichi con una benna perche' l'uva si schiaccia. 

Sia chiaro e' una mia considerazione. Io ho iniziato a guardare alle vasche solo dopo la vendemmia meccanica mi disturbava avere un rimorchio utile pochi giorni da mettere a ricovero. 

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20 ore fa, luca ha scritto:

Ci serve un dumper per trasporto uva vendemmia manuale...un asse...fiera Verona presente selvatico e ne sono rimasto sorpreso per la fattura e il dimensionamento dei componenti...uguale ai fratelli maggiori a più assi...avete esperienze con questa ditta vicentina?b738d00bfa219acb552296a7b1b6a0ab.jpg

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ma portata 60q.li?

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  • 3 mesi dopo...

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