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PROTESTA AGRICOLTORI EUROPEI!!! Tutti in STRADA!


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quindi ci sono due gruppi di manifestanti ? non mi è chiaro

quindi c'è Riscatto Agricolo e CRA ? non vorrei che uno tirasse a destra e l'altro a sinistra , in entrambi i casi si va nel fosso , sarebbe meglio andare dritti per la strada maestra , mia opinione personale.

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5 ore fa, Ninjarosso ha scritto:

https://www.facebook.com/share/EWAUYcJMSkn8BYwH/

C'è troppa confusione. Non capisco più a chi dar retta. Sembra che lui dica cose giuste, salvo poi scoprire che lui è oltre la destra di FdI.

Allora si crede a quelli di Riscatto Agricolo? Ma anche quella scenata del Ministro che va al presidio a sorpresa e li incontra senza paura, in questo modo sembrano d'accordo...

E quelli del Riscatto Agricolo che lo hanno attaccato duramente sono ancora dentro oppure era pianificata a tavolino?

 

cio che conta e che va bene per noi può venire da qualsiasi area politica cosi non vale il dividi et impera, il partito politico purtroppo spesso è considerato come la squadra del cuore....

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Agricoltura. Sottosegretario La Pietra, accordo Masaf e Riscatto Agricolo su tavolo di confronto per disegnare insieme futuro agricoltura

“Quando nessuno difendeva gli agricoltori noi eravamo al loro fianco, nelle piazze italiane come nelle aule del Parlamento europeo. Ora che siamo forza di governo difendiamo con la stessa convinzione il mondo agricolo e insieme al ministro Lollobrigida lo abbiamo ribadito, incontrando le rappresentanze di Riscatto Agricolo.
Una vicinanza che passa attraverso azioni concrete e risposte chiare ai punti sui quali ci siamo confrontati al Masaf, a partire proprio dalla difesa degli agricoltori in Europa.
Dopo anni di scelte appiattite su logiche di pseudo ambientalismo radicale, che hanno causato danni incalcolabili al mondo agricolo europeo, vogliamo cambiare la politica comunitaria e vogliamo farlo in perfetta sinergia con chi nei campi ci vive e lavora. Per primi in Europa abbiamo vietato il cibo coltivato perché crediamo che prima degli interessi delle grandi lobbies alimentari venga il diritto dei cittadini a vedersi garantita un’alimentazione sana. Ora sono 19 i Paesi che ci stanno seguendo in questa scelta, a riprova che a Bruxelles, finalmente, si stanno rendendo conto dei danni fatti in ogni settore dell’agricoltura. E’ il momento di fare un cambio di passo sulla politica agricola comunitaria semplificando l’erogazione degli aiuti, scongiurando tagli finanziari, dicendo basta alla vergogna degli aiuti per non produrre.
Siamo con gli agricoltori italiani nella scelta di contenere, per quanto possibile rispetto alle decisioni prese dall’Europa prima dell’avvento del governo Meloni, la diffusione della farina di insetti, tramite etichettature chiare e scaffali separati.
Una chiarezza che ci è stata richiesta dagli agricoltori anche nell’applicare un rigoroso divieto di vendita dei prodotti agricoli sotto i costi di produzione, assicurando allo stesso tempo un riconoscimento del giusto prezzo per gli agricoltori.
Per rendere efficace la misura prevista nel decreto legislativo contro le pratiche sleali abbiamo assicurato che il Governo rafforzerà i controlli dell’autorità di contrasto (ICQRF), così come rafforzeremo il ruolo di Ismea nell’individuazione, mensile, del prezzo medio dei prodotti agricoli e dei costi medi di produzione delle principali filiere.
Sull’Irpef deve valere un concetto chiaro ed equo: no a un’esenzione generalizzata che riguardi anche le grandi imprese e sì a venire incontro agli agricoltori con redditi più bassi, limitando l’esenzione IRPEF ai redditi agrari e domenicali che non eccedono l'importo di 10.000 euro. La maggioranza degli agricoltori ne beneficerà.
I rappresentanti degli agricoltori hanno trovato ampia disponibilità anche nella lotta alla concorrenza sleale attuata da Paesi terzi che non rispettano gli standard sanitari, la tracciabilità e le norme sull’origine. Sembrerebbe un atto dovuto, ma veniamo da anni in cui agli agricoltori europei si rendeva la vita impossibile con mille adempimenti e vincoli, mentre si chiudeva non uno, ma tutti e due gli occhi rispetto alle importazioni extraeuropee. I risultati di queste politiche scellerate sono ora sotto gli occhi di tutti.
Sul sostegno al credito dobbiamo tornare agli anni in cui una banca non si sognava di negarlo perché sapeva che il contadino era il cliente più affidabile al mondo. Per il 2024 sono disponibili 80 milioni di euro per le operazioni di credito agrario, ma nel tempo Ismea verrà potenziata e sarà sempre più una valida garanzia per l’agricoltore che si rivolgerà agli istituti bancari.
Per far fronte alle emergenze in agricoltura il Governo ha stanziato con la legge di bilancio 300 milioni di euro per il prossimo triennio.
Nelle prossime settimane il Governo aprirà un confronto con le Regioni e le organizzazioni agricole per individuare le filiere cui destinare i primi interventi di sostegno, ma come giustamente evidenziato dagli agricoltori bisogna anche lavorare a una organica riforma del sistema assicurativo, così da abbassare i costi delle polizze assicurative per gli agricoltori, ampliare la platea degli assicurati e sostenere gli agricoltori contro i rischi catastrofali.
Massima comunione di intenti tra governo e agricoltori anche nella volontà di sostenere le filiere al 100% italiane, così come fatto nell’aiuto alle famiglie in difficoltà nella legge di Bilancio sono stati stanziati 650 milioni di euro, per acquisto di cibo da Agea per i pacchi alimentari e per la carta Dedicata a te.
Il Governo intende rafforzare il vincolo di origine 100% italiana delle produzioni, come aiuto diretto alla filiera agroalimentare nazionale.
Ci è stato chiesto di rendere sempre più costante l’interlocuzione tra governo e agricoltori e anche su questo punto nessuna preclusione, come dimostra l’istituzione di un Tavolo di coordinamento per il lavoro in agricoltura, nel quale ministeri, sindacati e organizzazioni potranno confrontarsi su costi del lavoro, reperimento della manodopera, gestione dei flussi, formazione e semplificazione.
Sul versante della gestione della fauna selvatica, dopo decenni di diktat impartiti dagli animalisti più radicali, visti i danni e gli squilibri prodotti, il governo ha elaborato il piano straordinario di contenimento e gestione della fauna selvatica finalizzato a ridurre drasticamente i danni per l’agricoltura derivanti dalla proliferazione incontrollata degli ungulati, ma su questo punto occorre una forte collaborazione da parte delle Regioni, sul cui operato vigileremo affinché, nell’ambito delle proprie competenze, attuino gli obiettivi del Piano, accelerandone l’attuazione. Anche su questo punto la posizione italiana, espressa in Europa, è nel senso della revisione della direttiva Habitat, affinché, sulla base di dati scientifici, sia consentito contenere il numero dei grandi carnivori, la cui incontrollata diffusione costituisce un danno per l’allevamento.
Su ogni punto evidenziato nel confronto c’è stata da parte del Masaf la massima chiarezza e trasparenza: quel che si può fare il governo ha dato la massima disponibilità a realizzarlo, come dimostrano le risposte date ad ogni domanda formulata dai rappresentanti del mondo agricolo. Ciò che deve essere chiaro è che nessuno ha la bacchetta magica per risolvere i problemi generati da una politica europea che nell’agricoltore ha visto, per lungo tempo, un avversario e non un prezioso alleato. Un nemico dell’ambiente e non il suo primo custode.
Nel congedare i rappresentanti di Riscatto Agricolo, ho fatte mie le parole del ministro Lollobrigida che, in più occasioni, ha sintetizzato la posizione del governo Meloni in maniera chiara e netta: questo ministero era e tornerà a essere il principale ministero italiano. Questo luogo è di passaggio per i ministri e sottosegretari, ma rimarrà sempre la casa degli agricoltori.
Infine sulla richiesta di un tavolo di confronto voglio ribadire che è nel nostro dna l’ascolto e il confronto, che abbiamo attuato fin dall’inizio del nostro mandato, ascoltando chiunque avesse proposte di buon senso. Per questo le porte del ministero sono e saranno aperte a tutti, sindacati, imprese, organizzazioni, vedi il caso di Riscatto Agricolo, che come noi tengono al futuro dell’agricoltura, perché difendendola difendiamo anche il nostro futuro”.
E' quanto dichiara il sottosegretario al Masaf, senatore Patrizio La Pietra, al termine dell'incontro avuto al ministero con i rappresentanti di Riscatto Agricolo.

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Agricoltura. Sottosegretario La Pietra, accordo Masaf e Riscatto Agricolo su tavolo di confronto per disegnare insieme futuro agricoltura

“Quando nessuno difendeva gli agricoltori noi eravamo al loro fianco, nelle piazze italiane come nelle aule del Parlamento europeo. Ora che siamo forza di governo difendiamo con la stessa convinzione il mondo agricolo e insieme al ministro Lollobrigida lo abbiamo ribadito, incontrando le rappresentanze di Riscatto Agricolo.
Una vicinanza che passa attraverso azioni concrete e risposte chiare ai punti sui quali ci siamo confrontati al Masaf, a partire proprio dalla difesa degli agricoltori in Europa.
Dopo anni di scelte appiattite su logiche di pseudo ambientalismo radicale, che hanno causato danni incalcolabili al mondo agricolo europeo, vogliamo cambiare la politica comunitaria e vogliamo farlo in perfetta sinergia con chi nei campi ci vive e lavora. Per primi in Europa abbiamo vietato il cibo coltivato perché crediamo che prima degli interessi delle grandi lobbies alimentari venga il diritto dei cittadini a vedersi garantita un’alimentazione sana. Ora sono 19 i Paesi che ci stanno seguendo in questa scelta, a riprova che a Bruxelles, finalmente, si stanno rendendo conto dei danni fatti in ogni settore dell’agricoltura. E’ il momento di fare un cambio di passo sulla politica agricola comunitaria semplificando l’erogazione degli aiuti, scongiurando tagli finanziari, dicendo basta alla vergogna degli aiuti per non produrre.
Siamo con gli agricoltori italiani nella scelta di contenere, per quanto possibile rispetto alle decisioni prese dall’Europa prima dell’avvento del governo Meloni, la diffusione della farina di insetti, tramite etichettature chiare e scaffali separati.
Una chiarezza che ci è stata richiesta dagli agricoltori anche nell’applicare un rigoroso divieto di vendita dei prodotti agricoli sotto i costi di produzione, assicurando allo stesso tempo un riconoscimento del giusto prezzo per gli agricoltori.
Per rendere efficace la misura prevista nel decreto legislativo contro le pratiche sleali abbiamo assicurato che il Governo rafforzerà i controlli dell’autorità di contrasto (ICQRF), così come rafforzeremo il ruolo di Ismea nell’individuazione, mensile, del prezzo medio dei prodotti agricoli e dei costi medi di produzione delle principali filiere.
Sull’Irpef deve valere un concetto chiaro ed equo: no a un’esenzione generalizzata che riguardi anche le grandi imprese e sì a venire incontro agli agricoltori con redditi più bassi, limitando l’esenzione IRPEF ai redditi agrari e domenicali che non eccedono l'importo di 10.000 euro. La maggioranza degli agricoltori ne beneficerà.
I rappresentanti degli agricoltori hanno trovato ampia disponibilità anche nella lotta alla concorrenza sleale attuata da Paesi terzi che non rispettano gli standard sanitari, la tracciabilità e le norme sull’origine. Sembrerebbe un atto dovuto, ma veniamo da anni in cui agli agricoltori europei si rendeva la vita impossibile con mille adempimenti e vincoli, mentre si chiudeva non uno, ma tutti e due gli occhi rispetto alle importazioni extraeuropee. I risultati di queste politiche scellerate sono ora sotto gli occhi di tutti.
Sul sostegno al credito dobbiamo tornare agli anni in cui una banca non si sognava di negarlo perché sapeva che il contadino era il cliente più affidabile al mondo. Per il 2024 sono disponibili 80 milioni di euro per le operazioni di credito agrario, ma nel tempo Ismea verrà potenziata e sarà sempre più una valida garanzia per l’agricoltore che si rivolgerà agli istituti bancari.
Per far fronte alle emergenze in agricoltura il Governo ha stanziato con la legge di bilancio 300 milioni di euro per il prossimo triennio.
Nelle prossime settimane il Governo aprirà un confronto con le Regioni e le organizzazioni agricole per individuare le filiere cui destinare i primi interventi di sostegno, ma come giustamente evidenziato dagli agricoltori bisogna anche lavorare a una organica riforma del sistema assicurativo, così da abbassare i costi delle polizze assicurative per gli agricoltori, ampliare la platea degli assicurati e sostenere gli agricoltori contro i rischi catastrofali.
Massima comunione di intenti tra governo e agricoltori anche nella volontà di sostenere le filiere al 100% italiane, così come fatto nell’aiuto alle famiglie in difficoltà nella legge di Bilancio sono stati stanziati 650 milioni di euro, per acquisto di cibo da Agea per i pacchi alimentari e per la carta Dedicata a te.
Il Governo intende rafforzare il vincolo di origine 100% italiana delle produzioni, come aiuto diretto alla filiera agroalimentare nazionale.
Ci è stato chiesto di rendere sempre più costante l’interlocuzione tra governo e agricoltori e anche su questo punto nessuna preclusione, come dimostra l’istituzione di un Tavolo di coordinamento per il lavoro in agricoltura, nel quale ministeri, sindacati e organizzazioni potranno confrontarsi su costi del lavoro, reperimento della manodopera, gestione dei flussi, formazione e semplificazione.
Sul versante della gestione della fauna selvatica, dopo decenni di diktat impartiti dagli animalisti più radicali, visti i danni e gli squilibri prodotti, il governo ha elaborato il piano straordinario di contenimento e gestione della fauna selvatica finalizzato a ridurre drasticamente i danni per l’agricoltura derivanti dalla proliferazione incontrollata degli ungulati, ma su questo punto occorre una forte collaborazione da parte delle Regioni, sul cui operato vigileremo affinché, nell’ambito delle proprie competenze, attuino gli obiettivi del Piano, accelerandone l’attuazione. Anche su questo punto la posizione italiana, espressa in Europa, è nel senso della revisione della direttiva Habitat, affinché, sulla base di dati scientifici, sia consentito contenere il numero dei grandi carnivori, la cui incontrollata diffusione costituisce un danno per l’allevamento.
Su ogni punto evidenziato nel confronto c’è stata da parte del Masaf la massima chiarezza e trasparenza: quel che si può fare il governo ha dato la massima disponibilità a realizzarlo, come dimostrano le risposte date ad ogni domanda formulata dai rappresentanti del mondo agricolo. Ciò che deve essere chiaro è che nessuno ha la bacchetta magica per risolvere i problemi generati da una politica europea che nell’agricoltore ha visto, per lungo tempo, un avversario e non un prezioso alleato. Un nemico dell’ambiente e non il suo primo custode.
Nel congedare i rappresentanti di Riscatto Agricolo, ho fatte mie le parole del ministro Lollobrigida che, in più occasioni, ha sintetizzato la posizione del governo Meloni in maniera chiara e netta: questo ministero era e tornerà a essere il principale ministero italiano. Questo luogo è di passaggio per i ministri e sottosegretari, ma rimarrà sempre la casa degli agricoltori.
Infine sulla richiesta di un tavolo di confronto voglio ribadire che è nel nostro dna l’ascolto e il confronto, che abbiamo attuato fin dall’inizio del nostro mandato, ascoltando chiunque avesse proposte di buon senso. Per questo le porte del ministero sono e saranno aperte a tutti, sindacati, imprese, organizzazioni, vedi il caso di Riscatto Agricolo, che come noi tengono al futuro dell’agricoltura, perché difendendola difendiamo anche il nostro futuro”.
E' quanto dichiara il sottosegretario al Masaf, senatore Patrizio La Pietra, al termine dell'incontro avuto al ministero con i rappresentanti di Riscatto Agricolo.

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Come rappresentanti, considerate soddisfacente questa prima risposta?

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16 minuti fa, mandorleto ha scritto:

https://www.greatitalianfoodtrade.it/mercati/italia-via-libera-in-monopolio-caa-sugli-aiuti-ue-in-agricoltura/

 

Allego articolo postato da Dino62 in altra discussione. 

Mi sa che ci stanno facendo fessi e contenti

Lo avevo già messo io 6 ore fa qua.

Signori, qua si tratta di un cartello pericoloso, di sicuro non favorevole ai singoli imprenditori agricoli.

L'articolo svela connivenze tra Governo, Coldiretti, BF, ISMEA e CAI.

E i liberi professionisti agronomi restano senza lavoro...

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15 minuti fa, Ninjarosso ha scritto:

Lo avevo già messo io 6 ore fa qua.

Signori, qua si tratta di un cartello pericoloso, di sicuro non favorevole ai singoli imprenditori agricoli.

L'articolo svela connivenze tra Governo, Coldiretti, BF, ISMEA e CAI.

E i liberi professionisti agronomi restano senza lavoro...

Scusate, Non avevo aperto link.

Questo ci fa capire perché erano in silenzio. 

È un magna magna generale alla faccia nostra

Modificato da mandorleto
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Sono i caa il principale problema, essi rappresentano non gli #agricoltori ma solo agroindustria e se stessi!

Meglio rinunciare ad agea e psr…orcate varie. Occorre tagliare i fili altrimenti si rimane burattini! 

Quanto ai trucchi del governo sono già in programma le rivalutazioni del 70% + 30% catastali di reddito domenicale ed agrario per limare le concessioni fatte sull’irpef…

Attenzione alla trappola dell’ agrivoltaico, il governo dopo aver già introdotto la nuova tassa sul diritto di superficie si appresta ad applicare una super tassazione sulle vendite di terreno ad agrivoltaico.

 

IMG_3158.jpeg

Modificato da Giancarlo60
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17 minuti fa, Giancarlo60 ha scritto:

Attenzione alla trappola dell’ agrivoltaico, il governo dopo aver già introdotto la nuova tassa sul diritto di superficie si appresta ad applicare una super tassazione sulle vendite di terreno ad agrivoltaico.

Ma fanno bene anzi dovevano proprio togliere i fondi e destinarsi ad altro perché così addirittura mi pare una supercazzola, da una arte li incentivi dall'altra li tassi....perché in tutta onestà di agricoltori che si cimentano nel agrivoltaico non ce ne sono, è un business in mano a società. Penso fosse più utile buttarli sul agrisolare togliendo l'assurdo vincolo dell'autoconsumo allargando così la platea di chi vorrebbe ma non può, come scritto da piu colleghi anche qui sul forum che hanno superfici da poter coprire, voglia di investire ma consumi praticamente inesistenti. Se proprio si poteva incentivare la parte in autoconsumo con una %più alta e quella extra con una più bassa ponendo un limite massimo. Di tetti ne abbiamo fin troppi

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9 ore fa, Ninjarosso ha scritto:

https://youtu.be/V_HeOwGkLhc?si=beKevPlbl3Hp6_1T

...non dice cose sbagliate...

Ha parlato bene.... 

Quando dice che non è il 4% o IRPEF la cosa importante ha pienamente ragione e non vorrei che queste due "vittorie" tolgano l'attenzione dai problemi veri da affrontare. Mediaticamente si parla già di vittoria degli agricoltori....

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Povero ragazzo  se vuoi ottenere qualcosa in Italia devi essere pronto a versare sangue le parole di certi esseri contano come la neve ad agosto , bisogna fargli capire a questi esseri che non sono né intoccabili né divinità. 

Modificato da 409 vario
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Si va be ma che mandino gente in grado di parlare però. Perché se mandano ragazzi a ripetere io voglio vivere della mia agricoltura non si risolve niente, facciamo una magra figura e rimaniamo i soliti contadini bifolchi

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22 minuti fa, 409 vario ha scritto:

 

Povero ragazzo  se vuoi ottenere qualcosa in Italia devi essere pronto a versare sangue le parole di certi esseri contano come la neve ad agosto , bisogna fargli capire a questi esseri che non sono né intoccabili né divinità. 

Questo ragazzo è stato mio ex - studente al tecnico agrario. Ha smesso a 16 anni, poi ha provato a fare il serale ma non ce la fa a diplomarsi. Allora si è buttato anima e corpo sull'agricoltura ma sta prendendo delle batoste come un po' tutti negli ultimi anni. È un po' provato perché è stato dal 30/01 a manifestare a Navacchio (PI) poi è andato a Roma col suo trattore e ci ha dormito in cabina. Per quello che è un po' esasperato.

Sono d'accordo con voi e gliel'ho detto, che non si deve umiliare così.....anche lui si è pentito di essersi posto così davanti a quel ministro. È consapevole che non sono ancora riusciti ad ottenere molto...solo propaganda 

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19 minuti fa, Ninjarosso ha scritto:

Questo ragazzo è stato mio ex - studente al tecnico agrario. Ha smesso a 16 anni, poi ha provato a fare il serale ma non ce la fa a diplomarsi. Allora si è buttato anima e corpo sull'agricoltura ma sta prendendo delle batoste come un po' tutti negli ultimi anni. È un po' provato perché è stato dal 30/01 a manifestare a Navacchio (PI) poi è andato a Roma col suo trattore e ci ha dormito in cabina. Per quello che è un po' esasperato.

Sono d'accordo con voi e gliel'ho detto, che non si deve umiliare così.....anche lui si è pentito di essersi posto così davanti a quel ministro. È consapevole che non sono ancora riusciti ad ottenere molto...solo propaganda 

Mi spiace e capisco la situazione anche di stress psicofisico che hai giustamente spiegato 

Però così ci facciamo solo del danno e magre figure 

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13 minuti fa, Cri78 ha scritto:

Mi spiace e capisco la situazione anche di stress psicofisico che hai giustamente spiegato 

Però così ci facciamo solo del danno e magre figure 

Sono d'accordo. Queste scene melodrammatiche fanno bene solo alla politica e poco danno ai risultati della categoria.

Come questo signore. (Dal minuto 01:40). https://youtu.be/cZjKwXR5JpE?si=dDHRzYovDac4lx46Che sono riuscito a sapere chi è ma che fa riferimento a delle persone che non vogliono affidargli dei terreni.

Sono di Altopascio ma nessuno è riuscito a capire a chi fa riferimento.

La cosa che NON VA è parlare dei problemi personali ad un ministro come fanno i bambini in classe alle elementari con la maestra....

Provo imbarazzo per queste scene. Pensate a come sanno protestare invece nei paesi europei....

(Scusate ma per oggi ho terminato i like)

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5 ore fa, Giancarlo60 ha scritto:

Sono i caa il principale problema, essi rappresentano non gli #agricoltori ma solo agroindustria e se stessi!

Meglio rinunciare ad agea e psr…orcate varie. Occorre tagliare i fili altrimenti si rimane burattini! 

Quanto ai trucchi del governo sono già in programma le rivalutazioni del 70% + 30% catastali di reddito domenicale ed agrario per limare le concessioni fatte sull’irpef…

Attenzione alla trappola dell’ agrivoltaico, il governo dopo aver già introdotto la nuova tassa sul diritto di superficie si appresta ad applicare una super tassazione sulle vendite di terreno ad agrivoltaico.

 

IMG_3158.jpeg

agrivoltaico dovrebbero tassarlo senza pietà ... la terra serve per produrre cibo e quello mi stupisce è che nessuno si è opposto a questa follia in primis i sindacati vergogna galattica

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Sono d'accordo. Queste scene melodrammatiche fanno bene solo alla politica e poco danno ai risultati della categoria.
Come questo signore. (Dal minuto 01:40). https://youtu.be/cZjKwXR5JpE?si=dDHRzYovDac4lx46Che sono riuscito a sapere chi è ma che fa riferimento a delle persone che non vogliono affidargli dei terreni.
Sono di Altopascio ma nessuno è riuscito a capire a chi fa riferimento.
La cosa che NON VA è parlare dei problemi personali ad un ministro come fanno i bambini in classe alle elementari con la maestra....
Provo imbarazzo per queste scene. Pensate a come sanno protestare invece nei paesi europei....
(Scusate ma per oggi ho terminato i like)
Capisco la sua delusione e sfogo personale, ma la penso come te che con le istituzioni si dovrebbe parlare con dei riferimenti ai 10 punti stabiliti dal CRA e cercare di portare a casa delle garanzie, più che delle promesse...che poi queste ultime, spesso e volentieri cadono nel dimenticatoio o magari raggirate da altri provvedimenti.
Comunque sia (anche se da fuori ) continuo a raccomandare di cercare di tenere i fronti uniti e se possibile, ben coordinati con a " capo" chi ha una buona preparazione di base per poter parlare con istituzioni, giornalisti e TV

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15 ore fa, Ninjarosso ha scritto:

Lo avevo già messo io 6 ore fa qua.

Signori, qua si tratta di un cartello pericoloso, di sicuro non favorevole ai singoli imprenditori agricoli.

L'articolo svela connivenze tra Governo, Coldiretti, BF, ISMEA e CAI.

E i liberi professionisti agronomi restano senza lavoro...

C’è un modo per trovare una lista di agronomi indipendenti abilitati al fascicolo aziendale etc ? 

Altro modo per contrastare il monopolio dei vari sindacati che vuole il governo, Può essere valido appellarsi all’Antitrust ?

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