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Io ho seminato della soia che si chiama Hilario, potrebbe essere quella?? L'ho seminata tardi ed era l'unica varietà di semente che ho trovato.

Hai altre notizie su questa varietà??

Esatto è proprio quella poi ce ne sono altre 2 di cui però adeso non ricorco il nome.

Anche io finalmente ho trebbiato la soia ho fatto 45 q/ha di media e vedendo quello che hanno fatto i miei confinanti (30-35 q/ha nei casi peggiori) non mi lamento.

L'ho irrigata una volta ma solo una parte perchè era seminata praticamente nella ghiaia quando l'ho terebbiata era leggermente allettata ma nulla di grave.

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Esatto è proprio quella poi ce ne sono altre 2 di cui però adeso non ricorco il nome.

Anche io finalmente ho trebbiato la soia ho fatto 45 q/ha di media e vedendo quello che hanno fatto i miei confinanti (30-35 q/ha nei casi peggiori) non mi lamento.

L'ho irrigata una volta ma solo una parte perchè era seminata praticamente nella ghiaia quando l'ho terebbiata era leggermente allettata ma nulla di grave.

 

eh certo,i in alcune zone del friuli se non irrigano è dura produrre....

pure la tua zona soffre la siccità??

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A guarda hai ragione la mia era tutta piegata, infatti la trebbia me ne ha lasciata sul campo senza esagerare il 10% però ero troppo stufo di non fare soia negli ultimi anni e anche se da noi non lo si fa mai l'ho irrigata e concimata per bene infatti al primo temporale si è coricata tutta però alla fine ho fatto quintali. Spero solo che non sia stato un caso vedremo l'anno prossimo cosicchè da abbandonare il sorgo che mi tocca coltivare in alternanza e che indurisce il terreno allo stremo.

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eh certo,i in alcune zone del friuli se non irrigano è dura produrre....

pure la tua zona soffre la siccità??

Io sono nella parte centrale della pianura friulana è una zona che soffre meno la siccità rispetto all'alta pianura. Di solito la soia non la irrigo mai tranne in un campo (dove l'avevo quest'anno) che è in parte praticamente composto solo da ghiaia. Per fare un paragone il mais lo irrigo al massimo 2-3 volte.

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Io sono nella parte centrale della pianura friulana è una zona che soffre meno la siccità rispetto all'alta pianura. Di solito la soia non la irrigo mai tranne in un campo (dove l'avevo quest'anno) che è in parte praticamente composto solo da ghiaia. Per fare un paragone il mais lo irrigo al massimo 2-3 volte.

 

Scusami Paolo....il mais intendi irrigazione a scorrimento o a pioggia (con impianto consorziale e 16-20 ore/ha)??

 

 

 

Nessuno che comincia a trebbiare quella in secondo raccolto????magari dopo frumento......:fiufiu::fiufiu:

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Ho mietuto la soia ,non mi lamento,anche se ho avuto a che dire col primo trebbiatore, poi il giorno dopo ho fatto trebbiare ad un altro; la domanda dalle mille pistole è:

quando conviene venderla visto che sul mercato di milano del 19/10/2010 è calata di 3euri alla ton

il magazzino non lo pago sino alla fine di novembre 2010 poi si paga !

ho paura che si stia sgonfiando la bolla dei cereali e si torni ai prezzi stracciati del 2009!

in quel caso sarebbe per me una altra annata a guadagno zero!!

NON posso lavorare solo per tenere il capitale che mi ha lasciato il mio povero padre!!

per favore sappiatemi dire il sentiment dei prezzi così prendo la decisione dopo il mercato di bologna.

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Ciao scanna,sapere il futuro piacerebbe a tutti,a verona il 18 il prezzo era stabile +0,50,se a milano ieri il prezzo è calato il motivo puo' essere in un calo di domanda o

speculazioni al ribasso,a chicago il prezzo mi sembra stabile,è probabile che a bologna domani calera',ciao.

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Scusami Paolo....il mais intendi irrigazione a scorrimento o a pioggia (con impianto consorziale e 16-20 ore/ha)??

 

 

 

Nessuno che comincia a trebbiare quella in secondo raccolto????magari dopo frumento......:fiufiu::fiufiu:

 

Trebbiata soia dopo orzo il 03/10 33 ql. ha ciao:).

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Ho mietuto la soia ,non mi lamento,anche se ho avuto a che dire col primo trebbiatore, poi il giorno dopo ho fatto trebbiare ad un altro; la domanda dalle mille pistole è:

quando conviene venderla visto che sul mercato di milano del 19/10/2010 è calata di 3euri alla ton

il magazzino non lo pago sino alla fine di novembre 2010 poi si paga !

ho paura che si stia sgonfiando la bolla dei cereali e si torni ai prezzi stracciati del 2009!

in quel caso sarebbe per me una altra annata a guadagno zero!!

NON posso lavorare solo per tenere il capitale che mi ha lasciato il mio povero padre!!

per favore sappiatemi dire il sentiment dei prezzi così prendo la decisione dopo il mercato di bologna.

 

QUANDO CONVIENE VENDERE.....

"dimmi il tuo futuro e ti renderò ricco...."

La tua è la domandona che tutti si pongono , alla quale nessuno può rispondere.

In nessun mercato (sia che si parli di soft commodities, che di commodities), o ancora peggio di prodotti diversi dove entrano in gioco ulteriori variabili, nessuno (e sottolineo nessuno) è in grado di individuare il momento migliore per vendere.

 

Posso dirti come (a mio parere) dovresti fare, e (forse) dovrebbero fare tutti gli agricoltori... copiare dall'industria.

 

Come fanno gli industriali ? (il concetto è difficile e complesso da spiegare in poche righe, ma proverò ad adattarlo alla "velocità" di un forum).

 

La industrie, così come noi agricoltori, non possiamo permetterci di essere in balia dei prezzi di mercato, soprattutto perchè i tempi di produzione, i momenti di acquisto dei beni per la produzione e di vendita del prodotto sono diversi, e rischiano di avere prezzi discordanti fuori dal controllo e dalla programmazione.

L'unico modo per "difendersi" e rendere l'azienda produttiva e redditizia, è cercare di "isolare" la componente" volatile" (prezzi), dalla componente "valore aggiunto" (propria capacità imprenditoriale). Come ?

Qui è il difficile.

Le industrie utilizzano dei derivati finanziari per mantenere inalterato il prezzo di acquisto delle materie prime per un dato periodo, e , quando riescono, creano contratti di vendita on fissazione del prezzo, aggiungendo dove necessario un contratto derivato per la copertura del cambio valutario.

Cosa impossibile per un agricoltore, ma come dicevo si può "scopiazzare qualcosa"

 

Devo cercare di "collegare" in qualche modo il prezzo di acquisto dei beni per la produzione (sementi, concimi, gasolio, antiparassitari, terzisti) (questi sono i principali), con i prezzi di vendita dei prodotti.

 

Poichè l'aumento del prezzo dei cereali di questi ultimi mesi (probabilmente) lo "pagheremo caro" nella prossima annata (come successo nel 2007/2008), devo tutelare i costi di produzione. Come ?

 

Devo creare contratti di acquisto e di vendita in modo da ottenere STABILITA'.

 

Se oggi vendo il mais verde a 16€, devo già aver fissato da alcune settimane il prezzo del prossimo anno almeno per il concime , terzista e le sementi, (se ci riesco anche per il gasolio) per la futura produzione, altrimenti rischio di trovarmi come nel 2008 ad avere dei costi di produzione con prezzi elevati e prezzi di vendita ribassati...

 

Io per esempio ho già il contratto sui concimi , sul terzista (trebbiatura) e sulle sementi, (sto contrattando il gasolio), ed ho i contratti di vendita al 60% con media di periodo, e 20% spot in campagna, e 20% differito a mio piacimento entro aprile dell'anno successivo.

In questo modo, non avrò mai la "botta di fortuna" ad acquistare a prezzi bassissimi, e vendere a prezzi alti, ma nemmeno mi troverò con annate in perdita.

 

In questo modo vado a "smorzare" in modo evidente la volatilità dei prezzi lavorando di conseguenza su uno spread fisso.

Quindi (clima permettendo), l'unica variabile che influirà sul reddito sarà la propria capacità imprenditoriale.

 

A disposizione per ulteriori chiarimenti

CiaoO0

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QUANDO CONVIENE VENDERE.....

"dimmi il tuo futuro e ti renderò ricco...."

La tua è la domandona che tutti si pongono , alla quale nessuno può rispondere.

In nessun mercato (sia che si parli di soft commodities, che di commodities), o ancora peggio di prodotti diversi dove entrano in gioco ulteriori variabili, nessuno (e sottolineo nessuno) è in grado di individuare il momento migliore per vendere.

 

Posso dirti come (a mio parere) dovresti fare, e (forse) dovrebbero fare tutti gli agricoltori... copiare dall'industria.

 

Come fanno gli industriali ? (il concetto è difficile e complesso da spiegare in poche righe, ma proverò ad adattarlo alla "velocità" di un forum).

 

La industrie, così come noi agricoltori, non possiamo permetterci di essere in balia dei prezzi di mercato, soprattutto perchè i tempi di produzione, i momenti di acquisto dei beni per la produzione e di vendita del prodotto sono diversi, e rischiano di avere prezzi discordanti fuori dal controllo e dalla programmazione.

L'unico modo per "difendersi" e rendere l'azienda produttiva e redditizia, è cercare di "isolare" la componente" volatile" (prezzi), dalla componente "valore aggiunto" (propria capacità imprenditoriale). Come ?

Qui è il difficile.

Le industrie utilizzano dei derivati finanziari per mantenere inalterato il prezzo di acquisto delle materie prime per un dato periodo, e , quando riescono, creano contratti di vendita on fissazione del prezzo, aggiungendo dove necessario un contratto derivato per la copertura del cambio valutario.

Cosa impossibile per un agricoltore, ma come dicevo si può "scopiazzare qualcosa"

 

Devo cercare di "collegare" in qualche modo il prezzo di acquisto dei beni per la produzione (sementi, concimi, gasolio, antiparassitari, terzisti) (questi sono i principali), con i prezzi di vendita dei prodotti.

 

Poichè l'aumento del prezzo dei cereali di questi ultimi mesi (probabilmente) lo "pagheremo caro" nella prossima annata (come successo nel 2007/2008), devo tutelare i costi di produzione. Come ?

 

Devo creare contratti di acquisto e di vendita in modo da ottenere STABILITA'.

 

Se oggi vendo il mais verde a 16€, devo già aver fissato da alcune settimane il prezzo del prossimo anno almeno per il concime , terzista e le sementi, (se ci riesco anche per il gasolio) per la futura produzione, altrimenti rischio di trovarmi come nel 2008 ad avere dei costi di produzione con prezzi elevati e prezzi di vendita ribassati...

 

Io per esempio ho già il contratto sui concimi , sul terzista (trebbiatura) e sulle sementi, (sto contrattando il gasolio), ed ho i contratti di vendita al 60% con media di periodo, e 20% spot in campagna, e 20% differito a mio piacimento entro aprile dell'anno successivo.

In questo modo, non avrò mai la "botta di fortuna" ad acquistare a prezzi bassissimi, e vendere a prezzi alti, ma nemmeno mi troverò con annate in perdita.

 

In questo modo vado a "smorzare" in modo evidente la volatilità dei prezzi lavorando di conseguenza su uno spread fisso.

Quindi (clima permettendo), l'unica variabile che influirà sul reddito sarà la propria capacità imprenditoriale.

 

A disposizione per ulteriori chiarimenti

CiaoO0

 

la "legge di mercato" ovvero quella della domanda e offerta e' una legge assollutamente ferrea dove il prezzo e' una variabile appunto in funzione delle stesse. Gli indiustriali che citi tu, posono addirittura modificare a loro piaceimento queste variabili,ma hanno sicuramente una sruttura e accesso al credito nonche' risorse finanziarie proprie che aziende agricole sicuiramente non hanno.

Per quanto riguarda la "stabilizzazione" e "smorzatura" dei prezzi , alla fonte bisogna avere un "potere contrattuale " piuttosto importante e per "potere contrattal" intendo avere una consistenza finanziaria notevole solo cosi' puoi dire la tua e "imporre " certi prezzi. Per quanto riguarda i "contratti" sul concime, contoterzista e sementi non discuto, ma dipende sempre dalla quantita' e disponibilita' finanziaria, ovvero "garanzie", sul gasolio avrei molti dubbi che tu possa anche minimamente " fissare " il prezzo , ovvero tutto e' possibile ma si ritorna sempre al "potere contrattuale", con tutte le sue accezzioni

Io lavoro nel settore macchine da raccota e in questo momento sto tentando di fare un programma per 2011............di vendita ................ mamma mia!

Ciao a buon lavoro:n2mu:

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la "legge di mercato" ovvero quella della domanda e offerta e' una legge assollutamente ferrea dove il prezzo e' una variabile appunto in funzione delle stesse. Gli indiustriali che citi tu, posono addirittura modificare a loro piaceimento queste variabili,ma hanno sicuramente una sruttura e accesso al credito nonche' risorse finanziarie proprie che aziende agricole sicuiramente non hanno.

Per quanto riguarda la "stabilizzazione" e "smorzatura" dei prezzi , alla fonte bisogna avere un "potere contrattuale " piuttosto importante e per "potere contrattal" intendo avere una consistenza finanziaria notevole solo cosi' puoi dire la tua e "imporre " certi prezzi. Per quanto riguarda i "contratti" sul concime, contoterzista e sementi non discuto, ma dipende sempre dalla quantita' e disponibilita' finanziaria, ovvero "garanzie", sul gasolio avrei molti dubbi che tu possa anche minimamente " fissare " il prezzo , ovvero tutto e' possibile ma si ritorna sempre al "potere contrattuale", con tutte le sue accezzioni

Io lavoro nel settore macchine da raccota e in questo momento sto tentando di fare un programma per 2011............di vendita ................ mamma mia!

Ciao a buon lavoro:n2mu:

 

 

Mi permetto di continuare e di controbattere su alcune cose, oltre che confermarne altre.

Nessuno, sottolineo nessuno è in grado di modificare/condurre le quotazioni dei prezzi...

potrei farti mille esempi, ma te ne faccio uno su tutti.

 

Il gruppo CNH, tanto per stare in tema....

Cos'è il secondo gruppo al mondo ? primo ? terzo ? non importa, enorme comunque, pensi che possa influenzare il prezzo di qualcosa ? del ferro magari ?

 

Beh la Vale o la Rio Tinto che sono veri colossi che forniscono il ferro a tutto il mondo, se ne fregano del potere contrattuale della CNH, ion quanto rappresentsa si e no il 1,2/1,4% del loro fatturato.....

 

Nemmeno la vale o la Rio Tinto sono in grado di manipolare il prezzo delle hard commodities.

 

Continuo...

Andiamo sul pertolio.... pensi che attualmente le grandi compagnie petrolifere siano in grado di manipolare il prezzo del future del petrolio ? (certo , il prezzo della benziana alla pompa è manipolato di certo), ma quello della benzina è un problema di mercato ristretto (singoli stati), ma il prezzo del petrolio nessuno è in grado di manipolarlo (eventi geopolitici a parte), e allora come fanno le grandi industrie a tutelarsi dalla volatilità dei prezzi????? (petrolio, ferro, rame ecc...)

 

Fanno dei contratti, che altro non sono i futures, che GUARDA CASO sono nati proprio in agricoltura !!!!!:leggi:

 

Non c'è bisogno di potere contrattuale per fare un contratto "future" che altro non è che l'impegno sottoscritto oggi a consegnare un certo quantitativo di prodotto ad una certa data e ad un certo prezzo.

 

Io ho un'azienda da 35 ha , e non credo di avere un elevato potere contrattuale.....

Eppure creo molti contratti, e come ho detto sopra, siccome non tutto è definibile, lascio un 20% di aleatorietà, (20% che non è un numero casuale, ma dato da quei costi dove non mi è possibile creare la smorzatura della volatilità mediante i contratti. (antiparassitari in primis e tutte le spese spot)

O0

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per RULLO63

Cosa intendi per ...... in questo momento sto tentando di fare un programma per 2011............di vendita ................ mamma mia!

Sei un rappresentante ?

 

si, lavoro per una azienda costruttrice di testate per mietitrebbie.......... prpprio un bel periodo

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Mi permetto di continuare e di controbattere su alcune cose, oltre che confermarne altre.

Nessuno, sottolineo nessuno è in grado di modificare/condurre le quotazioni dei prezzi...

potrei farti mille esempi, ma te ne faccio uno su tutti.

 

Il gruppo CNH, tanto per stare in tema....

Cos'è il secondo gruppo al mondo ? primo ? terzo ? non importa, enorme comunque, pensi che possa influenzare il prezzo di qualcosa ? del ferro magari ?

 

Beh la Vale o la Rio Tinto che sono veri colossi che forniscono il ferro a tutto il mondo, se ne fregano del potere contrattuale della CNH, ion quanto rappresentsa si e no il 1,2/1,4% del loro fatturato.....

 

Nemmeno la vale o la Rio Tinto sono in grado di manipolare il prezzo delle hard commodities.

 

Continuo...

Andiamo sul pertolio.... pensi che attualmente le grandi compagnie petrolifere siano in grado di manipolare il prezzo del future del petrolio ? (certo , il prezzo della benziana alla pompa è manipolato di certo), ma quello della benzina è un problema di mercato ristretto (singoli stati), ma il prezzo del petrolio nessuno è in grado di manipolarlo (eventi geopolitici a parte), e allora come fanno le grandi industrie a tutelarsi dalla volatilità dei prezzi????? (petrolio, ferro, rame ecc...)

 

Fanno dei contratti, che altro non sono i futures, che GUARDA CASO sono nati proprio in agricoltura !!!!!:leggi:

 

Non c'è bisogno di potere contrattuale per fare un contratto "future" che altro non è che l'impegno sottoscritto oggi a consegnare un certo quantitativo di prodotto ad una certa data e ad un certo prezzo.

 

Io ho un'azienda da 35 ha , e non credo di avere un elevato potere contrattuale.....

Eppure creo molti contratti, e come ho detto sopra, siccome non tutto è definibile, lascio un 20% di aleatorietà, (20% che non è un numero casuale, ma dato da quei costi dove non mi è possibile creare la smorzatura della volatilità mediante i contratti. (antiparassitari in primis e tutte le spese spot)

O0

 

forse mi sono spiegato male io, il potere contrattuale che intendevo io non era certo riferito alla capacita' di manipolare i prezzi ma a quello di guidare e ottenere prezzi in relazione al prodotto che proponi nei rapporti con la concorrenza.

E' una discussione molto interessante ma non penso che interessi a molti , non e' lo spirito del forum e forse stiamo anche andando troppo sul tecnico.:n2mu:

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Direi che è anche questo lo spirito del forum, e non è assolutamente un problema andare sul tecnico.

Gli eventuali "molti" a cui non interessa, immagino siano gli stessi in costante crisi mistica da contadino oppresso, cambino pure pagina.

Ringrazio PSA75 per il contributo apportato, lo invito ad intervenire in questa discussione:

 

http://www.tractorum.it/forum/coltivazioni-erbacee-f21/alcune-timide-umili-personali-sintetiche-considerazioni-sul-mercato-dei-cereali-3610/

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Direi che è anche questo lo spirito del forum, e non è assolutamente un problema andare sul tecnico.

Gli eventuali "molti" a cui non interessa, immagino siano gli stessi in costante crisi mistica da contadino oppresso, cambino pure pagina.

Ringrazio PSA75 per il contributo apportato, lo invito ad intervenire in questa discussione:

 

cerchiamo di leggere bene quello che scrivo

Mi sembra di aver detto che la discussione e' interessante ma , a mio avviso troppo tecnica e non tutti conoscono le meccaniche commemrciali e industriali e visto le risposte a questa discussione forse l' interesse non e' dei piu' alti, in quanto le problematiche dei contadini e contoterzisti che mi onorano della loro considerazione a livello aziendale sono ben altre , non certo quelle "macro".In ogni caso, nessun proiblema , magari il prossimo step parleremo dell'assetto finanziario industriale di Agco e della contrapposizione tra Cnh e Claas .

buon lavoro :ave:

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Direi che è anche questo lo spirito del forum, e non è assolutamente un problema andare sul tecnico.

Gli eventuali "molti" a cui non interessa, immagino siano gli stessi in costante crisi mistica da contadino oppresso, cambino pure pagina.

Ringrazio PSA75 per il contributo apportato, lo invito ad intervenire in questa discussione:

 

cerchiamo di leggere bene quello che scrivo

Mi sembra di aver detto che la discussione e' interessante ma , a mio avviso troppo tecnica e non tutti conoscono le meccaniche commemrciali e industriali e visto le risposte a questa discussione forse l' interesse non e' dei piu' alti, in quanto le problematiche dei contadini e contoterzisti che mi onorano della loro considerazione a livello aziendale sono ben altre , non certo quelle "macro".In ogni caso, nessun proiblema , magari il prossimo step parleremo dell'assetto finanziario industriale di Agco e della contrapposizione tra Cnh e Claas .

buon lavoro :ave:

 

 

perdonami Rullo, ma ora sono io a non capire....

1) nel post 135 ho risposto ad una domanda di un utente con la MIA idea (ovviamente opinabile)

2) la tua risposta al mio n. 135 non è stata sulle mie idee, ma su un esempio che ho fatto (la manipolazione dei prezzi) che era di contorno e non centrale, quindi sei tu che hai contestato su un argomento "macro"

3) nel post che quoto, continui a parlare polemicamente di agco, cnh e claas e politiche industriali... vedo che continui a parlare di macro e non capire quello che volevo dire.... 4)ho fatto esempi concreti sul "mio piccolo" e quelli riguardano la discussione e la domanda iniziale

5) non credo sia corretto giudicare i messaggi altrui in base "a quante risposte abbia avuto...."

 

P.s. prima di rispondermi a questo msg, per cortesia dai una riletta ai miei messaggi iniziali 135 e 138 ... forse c'è stata una errata interpretazione....

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cerchiamo di leggere bene quello che scrivo

Mi sembra di aver detto che la discussione e' interessante ma , a mio avviso troppo tecnica e non tutti conoscono le meccaniche commemrciali e industriali e visto le risposte a questa discussione forse l' interesse non e' dei piu' alti, in quanto le problematiche dei contadini e contoterzisti che mi onorano della loro considerazione a livello aziendale sono ben altre , non certo quelle "macro".In ogni caso, nessun proiblema , magari il prossimo step parleremo dell'assetto finanziario industriale di Agco e della contrapposizione tra Cnh e Claas .

buon lavoro :ave:

 

Per le ragioni che esponi, ho infatti citato un'altra discussione, nata appunto per andare sullo specifico.

Per l'assetto l'assetto finanziario dei marchi globali, sono convinto che se apri apposita discussione, sarà tutto meno che ignorata.

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Trebbiata giovedì quella di un cliente....in quasi 3 ha ha fatto 107q.li al 18.6% di umidità....mai irrigata e piena di stramonio e cencio molle!

 

eh il cencio molle è una brutta bestia.... sia per umidità, che per impestare il terreno.,,,,

 

i diserbi li aveva fatti ?

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Si, ma il problema più grave è che il terreno è rimasto a frumento per tanti anni, poi in estate mai un taglio delle infestanti regolare o un disseccamento....semplicemente un taglio dell'erba prima dell'aratura (quando tutti i semi sono scesi) e via.

Col diserbo in post siamo arrivati un pelo tardi e non abbiamo potuto caricarlo a dovere...però almeno la sorghetta l'abbiamo sterminata!

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