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Flavescenza dorata


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  • 2 mesi dopo...

incontriCIRVE.pdf (unipd.it)

 

26 aprile 2023 ore 16:00-19:00 – Flavescenza dorata: conoscenze attuali e prospettive future Introduce la Prof.ssa Rita Musetti– CIRVE, Università di Padova. Interventi Prof. Paolo Ermacora – Università di Udine (Dipartimento DI4A) Dott. Enrico Battiston – OIV Dott.ssa Sabrina Palmano – CNR – IPSP Prof. Alberto Alma – Università di Torino (Dipartimento DISAFA)

 

possibile seguire on line su zoom.

 

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  • 2 settimane dopo...

Venerdì sono stato ad un incontro con pochi intimi (nel senso che la pubblicità è stata fatta ad cazzum) con Angelini, Duso e Carraro (servizio fitosanitario regionale). tema FD ovviamente.

senza aver la pretesa di fare un trattato, mi sembra opportuno scrivere qui due righe di appunti che mi sembrano opportuni per non portarsi avanti errori e valutazioni errate.

1- non ci sono novità di rilievo

2- le piante solo parzialmente sintomatiche: la pianta è malata, ma non è detto che la parte non sintomatica possa essere fonte di inoculo. ovvero, sicuramente ciò che manifesta è inoculo, mentre ciò che non manifesta sembra non essere fonte di inoculo (non c'è la certezza matematica insomma)

3- le viti sintomatiche vanno tagliate sotto il punto di innesto

4- i ceppi FD degli anni 90 sono gli stessi che girano adesso

5- i sintomi compaiono l'anno successivo all'inoculo

6- In merito alla pubblicazione del 2017 della stessa ANGELINI, pubblicata da qualche parte qui sul forum se non sbaglio da @BIANCO86VE, ho chiesto spiegazioni direttamente a lei. Non rinnega assolutamente lo studio e le rilevazioni fatte all'epoca, ma il problema è che quella pubblicazione ha senso in un contesto di "avere la malattia sotto controllo". Ora invece siamo in una situazione EPIDEMICA, per cui il consiglio è togliere, non capitozzare.

facciamo il paragone con il covid: all'inizio, epidemia, tutti con il massimo di restrizioni, ora, endemico, lo teniamo sotto controllo.

7- il bosco non ha ruolo: può causare altri giallumi ma non fd. caso a parte gli sfigati del piemonte, in cui il bosco ha inglobato vigneti abbandonati, per cui diventano focolaio e serbatoio di scafoideo.

8- efficacia prodotti: sistemici meglio sui polloni, piretroidi meglio sulla chioma. Caolino, effetto molto elevato sulle forme giovanili: considerando che non è un insetticida. lavora principalmente per soffocamento. dose da 3 a 5 kg per ettolitro

9- le macchine a recupero diminuiscono l'efficacia del trattamento (parlando solo dell'aspetto insetticida)

10- il clorpirifos, anche se il ministero desse una deroga, sarà impossibile reperirlo per la stagione (ci vogliono almeno 6-7 mesi per le industrie chimiche)

questi i punti che mi sembrava opportuno mettere nero su bianco.

 

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Venerdì sono stato ad un incontro con pochi intimi (nel senso che la pubblicità è stata fatta ad cazzum) con Angelini, Duso e Carraro (servizio fitosanitario regionale). tema FD ovviamente.
senza aver la pretesa di fare un trattato, mi sembra opportuno scrivere qui due righe di appunti che mi sembrano opportuni per non portarsi avanti errori e valutazioni errate.
1- non ci sono novità di rilievo
2- le piante solo parzialmente sintomatiche: la pianta è malata, ma non è detto che la parte non sintomatica possa essere fonte di inoculo. ovvero, sicuramente ciò che manifesta è inoculo, mentre ciò che non manifesta sembra non essere fonte di inoculo (non c'è la certezza matematica insomma)
3- le viti sintomatiche vanno tagliate sotto il punto di innesto
4- i ceppi FD degli anni 90 sono gli stessi che girano adesso
5- i sintomi compaiono l'anno successivo all'inoculo
6- In merito alla pubblicazione del 2017 della stessa ANGELINI, pubblicata da qualche parte qui sul forum se non sbaglio da @BIANCO86VE, ho chiesto spiegazioni direttamente a lei. Non rinnega assolutamente lo studio e le rilevazioni fatte all'epoca, ma il problema è che quella pubblicazione ha senso in un contesto di "avere la malattia sotto controllo". Ora invece siamo in una situazione EPIDEMICA, per cui il consiglio è togliere, non capitozzare.
facciamo il paragone con il covid: all'inizio, epidemia, tutti con il massimo di restrizioni, ora, endemico, lo teniamo sotto controllo.
7- il bosco non ha ruolo: può causare altri giallumi ma non fd. caso a parte gli sfigati del piemonte, in cui il bosco ha inglobato vigneti abbandonati, per cui diventano focolaio e serbatoio di scafoideo.
8- efficacia prodotti: sistemici meglio sui polloni, piretroidi meglio sulla chioma. Caolino, effetto molto elevato sulle forme giovanili: considerando che non è un insetticida. lavora principalmente per soffocamento. dose da 3 a 5 kg per ettolitro
9- le macchine a recupero diminuiscono l'efficacia del trattamento (parlando solo dell'aspetto insetticida)
10- il clorpirifos, anche se il ministero desse una deroga, sarà impossibile reperirlo per la stagione (ci vogliono almeno 6-7 mesi per le industrie chimiche)
questi i punti che mi sembrava opportuno mettere nero su bianco.
 
Ottimo. Praticamente siamo spacciati

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2 ore fa, Gianni il Folle ha scritto:

Ottimo. Praticamente siamo spacciati emoji28.pngemoji28.pngemoji28.png

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nooo!

dobbiamo usare i mezzi tecnici al meglio, evitare di far stupidate, essere tempestivi e scegliere con cura i prodotti da usare.

la parola d'ordine è stata: combattere INSIEME. ovvero, non che io faccio il trattamento oggi, e il vicino lo fa fra 10 giorni, ma seguire le indicazioni del fitosanitario, insieme.

lo sappiamo tutti...è difficile anche questo

 

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nooo!
dobbiamo usare i mezzi tecnici al meglio, evitare di far stupidate, essere tempestivi e scegliere con cura i prodotti da usare.
la parola d'ordine è stata: combattere INSIEME. ovvero, non che io faccio il trattamento oggi, e il vicino lo fa fra 10 giorni, ma seguire le indicazioni del fitosanitario, insieme.
lo sappiamo tutti...è difficile anche questo
 
Si peccato che io ho un vigneto isolato dagli altri (circa 1km) ma con un aumento esponenziale di viti malate. E nel mio piccolo cerco di fare il massimo, anno scorso 3 insetticidi di cui uno in deroga, 3 giri completi di estirpo estivo e ad ogni lavorazione si butta sempre un occhio. Vigneto con la parte più vecchia di 7 anni fino ad arrivare alle ultime dell'anno scorso, quindi il tutto relativamente giovane. Partito con 3 ammalate, poi 10, poi 50, poi 150 di quest'anno. Solo fd, niente mde. Tutto trebbiano su kober 5bb Vediamo come evolve

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2 ore fa, Gianni il Folle ha scritto:

Si peccato che io ho un vigneto isolato dagli altri (circa 1km) ma con un aumento esponenziale di viti malate. E nel mio piccolo cerco di fare il massimo, anno scorso 3 insetticidi di cui uno in deroga, 3 giri completi di estirpo estivo e ad ogni lavorazione si butta sempre un occhio. Vigneto con la parte più vecchia di 7 anni fino ad arrivare alle ultime dell'anno scorso, quindi il tutto relativamente giovane. Partito con 3 ammalate, poi 10, poi 50, poi 150 di quest'anno. Solo fd, niente mde. Tutto trebbiano su kober 5bb Vediamo come evolve

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Tranquillo, sei in buona compagnia!

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Tranquillo, sei in buona compagnia!
Eh immagino Monster, era solo per dire che tutto ciò che si dice ai convegni poi bisogna concretizzarlo sul campo. Xké un discorso è se me ne fossi sbattuto fino ad oggi, il tutto avrebbe senso. Ma se facendo il massimo cmq hai un aumento esponenziale della malattia beh, io a sto punto la vedo nera nera.

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Gente ,io ho provato quelle iniezioni al tronco con Ag e CU in maggio giugno ,devo dire che la maggior parte ha lignificato i tralci e buttato giù la foglia normalmente 

inoltre sono fasciate (colori diversi per flavescenza e mal dell'esca) e st'anno vedrò  l'evolversi 

a Voi le sentenze....

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Il 3/4/2023 at 15:49, Francesco F. ha scritto:

nooo!

dobbiamo usare i mezzi tecnici al meglio, evitare di far stupidate, essere tempestivi e scegliere con cura i prodotti da usare.

la parola d'ordine è stata: combattere INSIEME. ovvero, non che io faccio il trattamento oggi, e il vicino lo fa fra 10 giorni, ma seguire le indicazioni del fitosanitario, insieme.

lo sappiamo tutti...è difficile anche questo

 

Francesco una domanda, forse anche stupida, ma visto che sei preparato te la faccio. Non esistono trappole o confusori sessuali per sto maledetto insetto?

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Gente ,io ho provato quelle iniezioni al tronco con Ag e CU in maggio giugno ,devo dire che la maggior parte ha lignificato i tralci e buttato giù la foglia normalmente 
inoltre sono fasciate (colori diversi per flavescenza e mal dell'esca) e st'anno vedrò  l'evolversi 
a Voi le sentenze....
Per fare un lavoro corretto, quelle che non presentano sintomi quest'anno, dovresti effettuare analisi di laboratorio che certifichi l'assenza del fitoplasma

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7 ore fa, Piedeliscio ha scritto:

Francesco una domanda, forse anche stupida, ma visto che sei preparato te la faccio. Non esistono trappole o confusori sessuali per sto maledetto insetto?

Esistono trappole per il monitoraggio. Per la confusione stanno facendo studi molto promettenti a San Michele all'Adige basati sulle vibrazioni. Le cicaline comunicano tramite vibrazioni e si cerca di simularle facendole passare per i fili di sostegno (in ferro) dell'impianto. Tecnologia in avanzata fase di sperimentazione e molto promettente. Spiegazione credo molto dozzinale ma il concetto è questo. Speriamo.

Modificato da alefriuli
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36 minuti fa, alefriuli ha scritto:

Esistono trappole per il monitoraggio. Per la confusione stanno facendo studi molto promettenti a San Michele all'Adige basati sulle vibrazioni. Le cicaline comunicano tramite vibrazioni e si cerca di simularle facendole passare per i fili di sostegno (in ferro) dell'impianto. Tecnologia in avanzata fase di sperimentazione e molto promettente. Spiegazione credo molto dozzinale ma il concetto è questo. Speriamo.

Grande, molto interessante!

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  • 2 settimane dopo...
Il 5/4/2023 at 17:53, Francesco F. ha scritto:

aggiungo: Duso ha chiesto esplicitamente fondi per finanziare la ricerca. 

oltre a quanto espresso da Ale, esistono insetti predatori. ma bisogna andare in cerca oltreoceano.

 

 

 

Ricerca, a Milano la fanno dal 1970 e Padova qualcosa anche prima. Il problema è che forse ci sono altre cicaline che lo trasmettono in un'altra maniaera non persistente. Ricordo che virus, batteri e micoplasmi sono il motivo per cui la lotta biologica si infrange, in casi di epidemia si deve per forza e per legge combattere e attuare l'eradicazione o la presenza zero. Non si può pensare di convivere e controllare.... a maggior ragione quando i vettori possono essere anche più di due, uno certo, lo Scafoideo titano e uno o due in forse.... molto probabilmente euoro asiatici quindi autoctoni.  Nel mio piccolo in zona endemica come Otp farò la lotta ai giovani e alle uova quello che hanno accantonato tutti. Questo è il limite del singolo trattamento estivo che ci hanno propinato dopo il 2008. La lotta è dura, è stata studiata in anni e funziona meglio il doppio trattamento ma la prevenzione vuole anche la lotta alle uova e neaninidi.... se ne facciano una ragione. Va speso....

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9 ore fa, EnricoTr ha scritto:

Quindi come tratterai quest'anno?

All'antica e tenere sempre le trappole o le carte gialle collate. La trappola cromotropica è fondamentale anche per non sparare cazzate. Monitorare sempre .

Attenzione a tagliare l'erba per non spostare popolazioni. 

Applaud o azadiractina sempre o tutto quello che è un interferente ormonale per gli insetti Igr o Mac o simile con funzione pseudoormonale. Piretroidi stare molto attenti, acidificare tanto e usare piretroidi con ac. borico e anti ossidanti e alla notte.

Trattare alla sera meglio di notte e trattare tutti a comprensorio perchè si spostano. Non abbandonare le vigne ne le viti in giardino e ... la divulgazione diventa la più grande arma. Ho provato in gioventù l'invasione quindi so bene... però sta tornandio anzi è tornata a livelli impressionanti purtroppo per il bio e per gli anziani che lasciano le viti anche in collina e nelle zone macabre. 

I fosforganici funzionavano anche come larvo-neanidi ovicidi per cui è un gran casino.

Guardate la scorza, sotto la corteccia che quantomeno cisono le Eupulvinarie e le cocciniglie. Non fate partire i fitomizi ossia gli insetti succiatori.

Il problema che si aggiunge è ancora una volta la fillossera ossia l'afide della vite che non si sa bene che caspita di ruolo abbia. Non pianatate troppo ed è quello che dico al miom socio che vuole sempre piantare roba... seguite seguite e seguite quello che c'è.

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7 ore fa, CultivarSé ha scritto:

All'antica e tenere sempre le trappole o le carte gialle collate. La trappola cromotropica è fondamentale anche per non sparare cazzate. Monitorare sempre .

Attenzione a tagliare l'erba per non spostare popolazioni. 

Applaud o azadiractina sempre o tutto quello che è un interferente ormonale per gli insetti Igr o Mac o simile con funzione pseudoormonale. Piretroidi stare molto attenti, acidificare tanto e usare piretroidi con ac. borico e anti ossidanti e alla notte.

Trattare alla sera meglio di notte e trattare tutti a comprensorio perchè si spostano. Non abbandonare le vigne ne le viti in giardino e ... la divulgazione diventa la più grande arma. Ho provato in gioventù l'invasione quindi so bene... però sta tornandio anzi è tornata a livelli impressionanti purtroppo per il bio e per gli anziani che lasciano le viti anche in collina e nelle zone macabre. 

I fosforganici funzionavano anche come larvo-neanidi ovicidi per cui è un gran casino.

Guardate la scorza, sotto la corteccia che quantomeno cisono le Eupulvinarie e le cocciniglie. Non fate partire i fitomizi ossia gli insetti succiatori.

Il problema che si aggiunge è ancora una volta la fillossera ossia l'afide della vite che non si sa bene che caspita di ruolo abbia. Non pianatate troppo ed è quello che dico al miom socio che vuole sempre piantare roba... seguite seguite e seguite quello che c'è.

Culti, ho capito poco! Quando e, con cosa tratti?

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15 ore fa, monster ha scritto:

Culti, ho capito poco! Quando e, con cosa tratti?

Tratto con quello che ci hanno lasciato seppur ho già fatto una battaglia per l'Applaud e chiaro gli olii. Il freddo che fa non ti fa utilizzare il prodotto Romagnolo per eccellenza .... Il Polisenio, Polisolfuro di calcio che aiuterebbe a bruciare tutto e col freddo anche le gemme, prodotto che è effettivamente forte ma non ci sono prodotti multiuso. 

Il problema sono le uova e le forme svernati. Mi direte che siamo sfigati, forse si ma noi qua abbiamo storicamente problemi di insetti, ci sono casi di virosi e micoplasmi da anni per cui il problema non è solo le, Le Cicaline ma anche altro.

Il fare sullo Scafoideo adesso è quello di controllare e fare guerra alle uova poi diventa il monitoraggio, lo scouting delle forme giovanili ma se si segano uova e piante infette da micoplasma si è un bel pò avanti. Choiaro che a giugno bisogna appendere le sandaline ossia le trappole cromotropiche gialle per scafoideo e consimili. Come si faceva storicamente non con un approccio semplice del unico trattamento o doppio trattamento calendarizzato spacciato da lotta obbligatoria che è ben più larga come lotta.

Il problema resta lo Hyalestes obsoletus che è cicalina, polifaga  e super vettore di più malattie da micoplasmi e virus. H. obsoletus va ricordo, anche allegramente su pomodoro, patata, convolvolo, ortica per cui gira tra colture e argini, rive acquisendo patogeni nel corpo e nella saliva. In questo caso si combattono le infestanti e si guarda ai campi vicini seppur si sa che il Legno nero BN lo acquisisce anche da piante non strettamente imparentate con la vite, il Legno Nero ha piante serbatoio poco meno come se fosse una Sharka, una Sharketta micoplasmica. 

Si tratta con quello che abbiamo con buona pace delle liste di proscrizione che sono i Disciplinari che non hanno senso tecnico. Poi dopo vedrem se  autorizzano d'emergenza qualcosa per posizionare vicino ai voli delle varie tignole che coprano anche le cicaline e magari facciano anche da ovo neanidicidi.

Chiaro che se si può si cerca di limitare, trattando, gli insetti che ci si trova dentro di fisso, coccidi, pseudococcidi insomma i fitomizi e quelli che svernano su rami e tronchi, Chiaro anche oidio nelle forme svernanti o Euthypa lata che sverna nei germoglio, sul tronco ecc... Impossibile cavillare, entrare in ogni singolo caso in singola zona, in singolo areale.

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9 minuti fa, CultivarSé ha scritto:

Tratto con quello che ci hanno lasciato seppur ho già fatto una battaglia per l'Applaud e chiaro gli olii. Il freddo che fa non ti fa utilizzare il prodotto Romagnolo per eccellenza .... Il Polisenio, Polisolfuro di calcio che aiuterebbe a bruciare tutto e col freddo anche le gemme, prodotto che è effettivamente forte ma non ci sono prodotti multiuso. 

Il problema sono le uova e le forme svernati. Mi direte che siamo sfigati, forse si ma noi qua abbiamo storicamente problemi di insetti, ci sono casi di virosi e micoplasmi da anni per cui il problema non è solo le, Le Cicaline ma anche altro.

Il fare sullo Scafoideo adesso è quello di controllare e fare guerra alle uova poi diventa il monitoraggio, lo scouting delle forme giovanili ma se si segano uova e piante infette da micoplasma si è un bel pò avanti. Choiaro che a giugno bisogna appendere le sandaline ossia le trappole cromotropiche gialle per scafoideo e consimili. Come si faceva storicamente non con un approccio semplice del unico trattamento o doppio trattamento calendarizzato spacciato da lotta obbligatoria che è ben più larga come lotta.

Il problema resta lo Hyalestes obsoletus che è cicalina, polifaga  e super vettore di più malattie da micoplasmi e virus. H. obsoletus va ricordo, anche allegramente su pomodoro, patata, convolvolo, ortica per cui gira tra colture e argini, rive acquisendo patogeni nel corpo e nella saliva. In questo caso si combattono le infestanti e si guarda ai campi vicini seppur si sa che il Legno nero BN lo acquisisce anche da piante non strettamente imparentate con la vite, il Legno Nero ha piante serbatoio poco meno come se fosse una Sharka, una Sharketta micoplasmica. 

Si tratta con quello che abbiamo con buona pace delle liste di proscrizione che sono i Disciplinari che non hanno senso tecnico. Poi dopo vedrem se  autorizzano d'emergenza qualcosa per posizionare vicino ai voli delle varie tignole che coprano anche le cicaline e magari facciano anche da ovo neanidicidi.

Chiaro che se si può si cerca di limitare, trattando, gli insetti che ci si trova dentro di fisso, coccidi, pseudococcidi insomma i fitomizi e quelli che svernano su rami e tronchi, Chiaro anche oidio nelle forme svernanti o Euthypa lata che sverna nei germoglio, sul tronco ecc... Impossibile cavillare, entrare in ogni singolo caso in singola zona, in singolo areale.

In sintesi, come Ovicida ad inizio maggio ( senza guardare i disciplinari), potendo disporre di qualsiasi prodotto, cosa faresti?

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10 ore fa, monster ha scritto:

In sintesi, come Ovicida ad inizio maggio ( senza guardare i disciplinari), potendo disporre di qualsiasi prodotto, cosa faresti?

Se si trova l'Applaud o l'altro della Siapa dovrebbe coprire anche cocciniglie e planococcidi o cocciniglie flocculose e chiaro anche l'uso dell'azadiractina o il neem vari e o malaleuca, perdonatemi per i bio. In pratica Mac e IGr disponibili su insetti rincoti. Ovvio che mi raccomando di acidificare bene senza spendere tanto ma piuttosto acido acetico, citrico non fate altro mix di prodotti.

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Per ora unico vero rimedio è la trivella.purtroppo il vero grande problema da noi è che io faccio tutto a regola d'arte con 54ha.poi scappa il pensionato con dieci viti malate che se ne sbatte(giustamente)e l'orto che sembra Kabul e siamo daccapo.

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Per ora unico vero rimedio è la trivella.purtroppo il vero grande problema da noi è che io faccio tutto a regola d'arte con 54ha.poi scappa il pensionato con dieci viti malate che se ne sbatte(giustamente)e l'orto che sembra Kabul e siamo daccapo.
Vero, purtroppo è così, speriamo che la capiscano tutti al più presto.

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3 ore fa, Stunden ha scritto:

Per la lotta allo Scaphoideus Titanus, ho introdotto zeolite e caolino con regolarità in vigneto durante la stagione scorsa, con l'obbiettivo di rendere meno apetibile la parete vegetale, piuttosto che come attività larvicida (eventualmente apprezzata).

Durante questa stagione vedrò se la tesi ha avuto qualche effetto.

Il principio è di limitare la presenza del vettore e quindi rendere ostile l'ambiente può essere interessante: non mi aspetto di risolvere il problema con questo, ma anche riuscire ad abbassare la pressione del vettore di qualche punto percentuali può  essere d'aiuto.

Il discorso è questo, in ogni caso di malattia realmente trasmessa da animale, il concetto di poca presenza della malattia o del vettore è nullo, la presenza deve essere considerata zero o meglio doppio zero se c'è malattia. 

L'effetto di mascheramento da caolino e o zeolite maschera e ne rende difficile l'attacco e la nutrizione ma va bene finchè le popolazioni sono poche e il vettore è giovane, lo scafoideo titano acquisisce la FD dopo 5 o 6 settimane di nutrizione su piante infette dopo la nascita , 3 settimane da adulto. A 5 settimane il micoplasma, la FD è in grado di svilupparsi, crescere all'interno del vettore senza necessariamente aver bisogno della vite ma un certo periodo cresce nel corpo dello scafoideo.  Quindi ogni concetto di lotta guidata, integrata è quasi nullo, è lotta obbligatoria pari a lotta totale. C'è un ma, forse, non esiste un solo vettore ad oggi e forse non esiste solo la possibilità di essere trasmessa in maniera persistente ossia basta che alcune cicaline imbrattino e succhino per breve tempo le viti infette per poter essere vettori, senza aspettare i canonici 3-5 settimane di sviluppo nel corpo del micoplasma. 

La repressione di ogni forma di presenza dei e del micoplasma in primis e lotta alle cicaline appena dopo seppur la priorità va allo Scaphoideo titanus. Chiaro vanno identificate le cicaline. Qualche domanda ad oggi la ci si fa su come sia successo un boom di Fd di queste dimensioni anche dove era a dir poco sorvegliata, i vivai possono centrare ma c'è altro e ben di più se non chi si innesta le viti  da materiale non testato, non serve la certificazione, servono proprio le analisi PCr e Sequenziamento genetico. Finita la storia di girare coi kit per le analisi sierologice, gli Elisa, tenuti da anni in frigor o peggio.

Gente qua stiamo tornando al 1990 quando la roba era mascherata dai fosforganici e dai trattamenti ma il micoplasma restava bello dentro la vigna e bastava poco vettore per fare una strage.

Ripeto non c'è solo la Flavescenza Dorata e sue varianti ma il Legno Nero ecc.... non ultime le virosi. Virus e batteri ovviamente che non si combattono con la chimica direttamente. 

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4 ore fa, Stunden ha scritto:

Che modalità di distribuzione utilizzi per questi prodotti? apri tutti gli ugelli dell'atomizzatore o solo quelli che interessano la parte lignificata della pianta? e che volumi di acqua utilizzi? Lo fai da solo o con altri Fitofarmaci?

VA usato a dose di etichetta con bersaglio a tutta la parte di fusto e tralci bagnado bene che vada sotto il ritidoma, la scorsa del tronco, sopra i 20cm dal colletto della vite. Lo scafoideo non depone molto in alto. Ci sono anche le cocciniglie e i coccidi-pseudococcidi da curare per cui è fondamentale trattare nel suo complesso la vite su fusto e tralci. In miscela perchè comunque sono compatibili con i prodotti usati e le dosi di olii normali. Chiaro che azadiractina da un aiuto in più perchè ha una serie di effetti veri di prodotto fitosanitario parallelo sui funghi oltre che su insetti.

Il polisolfuro di calcio va usato per forza da solo a dose per forza di etichetta mai oltre il 95 : 5, acqua prodotto mai sotto i 200 l/ha e mai sopra i 400 l/ha, su bruno e prime fasi. Sul verde le dosi sono molto meno siamo su 99: 1 max 600 l/ha 

Altri prodotti ad oggi  non sono specificati  perchè è diventata una Babaele di regolamenti. 

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