fabio03 Inviato 1 Gennaio 2018 Condividi Inviato 1 Gennaio 2018 un mio amico ha un moro trivomere effettivamente molto versatile ci fa da 25 a 40 cm senza vedere differenze di interramento e rivoltamento lascia solco ampio e pulito e sembra scanzare la terra più che sollevarla, zollosità contenuta anche con secco (e quest' anno ce ne è stato) Invece quello del mio vicino fa 20-25 cm massimo. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
kubota7001 Inviato 1 Gennaio 2018 Condividi Inviato 1 Gennaio 2018 (modificato) Anche io ho un moro trivomere e posso andare da 25 a 40 con ottimo interramento anche a 25 cm. Per Gallo, dai un occhiata agli aratri wirax modello blu e non rosso. https://www.olx.ro/oferta/plug-3-4-5-trupite-akpil-ID7dTBA.html#840a352461;promoted akpil aratri francesi. https://www.olx.ro/oferta/wirax-plug-reversibil-hidraulic-po-3-4-5-trupite-cu-antetrupite-ID9NPVh.html#f8cf424058 Aratri romeni modello rosso wirax. http://www.anunturiagricole.micportal.ro/anunt_wirax-pluguri-3-4-5-trupite-purtate-si-reversibile_124.html Aratri romeni modello blu wirax. Modificato 1 Gennaio 2018 da Toso Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
luca Inviato 1 Gennaio 2018 Condividi Inviato 1 Gennaio 2018 Caspita fare 25 cm ed interrare gli stocchi è un bel risultato...io dove non ho buttato ne letame ne liquame ho fatto un porcaio dove ho arato per il frumento... stocchi asciuttissimi...aratro polesini triv. a 35 cm max Inviato dal mio SM-G920F utilizzando Tapatalk Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
fabio03 Inviato 1 Gennaio 2018 Condividi Inviato 1 Gennaio 2018 Caspita fare 25 cm ed interrare gli stocchi è un bel risultato...io dove non ho buttato ne letame ne liquame ho fatto un porcaio dove ho arato per il frumento... stocchi asciuttissimi...aratro polesini triv. a 35 cm max Inviato dal mio SM-G920F utilizzando Tapatalk Sì infatti, non pensavo. Comunque qualcosa restava scoperto, ma diciamo che almeno il 90% venivano coperti. Poi era un mais con elevata presenza di stocchi, ma il terreno era asciutto. Vediamo a primavera con terreno umido quando ara per il mais e la soia, se l'aratro lavora altrettanto bene. A parte che anch'io quando aro a 45 cm, non riesco ad interrare proprio tutto tutto, dipende dalla regolazione dell'aratro. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
silvio716 Inviato 1 Gennaio 2018 Condividi Inviato 1 Gennaio 2018 un mio amico ha un moro trivomere effettivamente molto versatile ci fa da 25 a 40 cm senza vedere differenze di interramento e rivoltamento lascia solco ampio e pulito e sembra scanzare la terra più che sollevarla, zollosità contenuta anche con secco (e quest' anno ce ne è stato) anche io ho un trivomere moro entro e fuori solco e confermo che fa un ottimo interramento sia a 25 che 40 cm solco pulito solamente che è un po pesante pero fino ad oggi zero problemi rotture Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Cat power Inviato 1 Gennaio 2018 Condividi Inviato 1 Gennaio 2018 Le condizioni pedoclimatiche italiche sono le più diverse anche all interno di una provincia ad es l aratro che pennella le sabbie di Mesola (Fe) non ara bene nelle argille di Poggio renatico (Fe). di costruttori nazionali di aratri ne abbiamo tanti di validi, uno a caso l amico Tolusso, che ci ha regalato preziosi consigli a costo zero. ho visto l ecoaratro al lavoro a Bagnoli (PD).. per me va bene solo per arare cenere o qualcosa di simile. lo stesso vale per altri aratri nord europei, ben rifiniti e progettati. se volete arare terra italica da marzo a novembre, con la polvere o il fango serve un aratro nostrano per fare un bel lavoro. questa è la mia esperienza. Magari non va bene a tutti. pero a Cigole (Brescia) c è un bravo fabbro, coi capelli bianchi, che ha rifatto di sana pianta i versoi di aratri nord europei per far ritornare il sorriso sulla faccia di chi li ha comprati pensando non avessero alcun limite... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite ale76 Inviato 1 Gennaio 2018 Condividi Inviato 1 Gennaio 2018 (modificato) Concordo anche se rimango dell'idea che qualita migliore come risultato finale la danno gli aratri nord europei, basta vedere le marche piu usate nei campionati di motoaratura dove vengono presi in esame parametri quali interramento, pulizia del solco ecc, rimane il fatto che come giustamente fai notare non sono adatti per le nostre terre o almeno nel 60% di esse. Italiani come qualita di aratura e parlo di qualita perchè sui materiali possiamo discuterne per giorni senza avere risposte chiare mi piace molto Nardi. Personalmente adoro i khun con versoi a losanga, lasciano solco largo, interrano da dio, assorbono meno potenza , puoi spingerti fino a 35cm e sono gia piu robusti dei vari kwernelan, potigger ecc Ecoaratro l'ha inventato comunque Rumpstad se non sbaglio Modificato 1 Gennaio 2018 da ale76 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
fabio03 Inviato 1 Gennaio 2018 Condividi Inviato 1 Gennaio 2018 Quoto in pieno Catpower. Infatti per quello che ogni attrezzo che voglio prendere, prima lo provo nei miei terreni e poi valuto. Il mio vicino ha un 80-90 con un aratro monovomere che arriva a 50 cm di profondità. Però adesso ha comprato questo bivomere che fa 25 cm...vediamo come si comporta in annate umide e se la suola superficiale ripetuta negli anni può influire sullo scolo dei terreni in caso di annate piovose. Al limite attacca il monovomere e ara con quello. Da noi arano tutti ad almeno 40 cm da sempre, vediamo se avrà ragione lui... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite ale76 Inviato 1 Gennaio 2018 Condividi Inviato 1 Gennaio 2018 Anche da me Aravano tutti a 45, ora sono passati tutti o quasi a 30, max 35 con ottimi risultati, addirittura alcuni alternano due anni ripper mentre terzo anno arano appunto a 30 e visto i raccolti è stata scelta azzeccata Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CultivarSé Inviato 1 Gennaio 2018 Condividi Inviato 1 Gennaio 2018 (modificato) Anche da me Aravano tutti a 45, ora sono passati tutti o quasi a 30, max 35 con ottimi risultati, addirittura alcuni alternano due anni ripper mentre terzo anno arano appunto a 30 e visto i raccolti è stata scelta azzeccata Confermo e concordo, quoto tutto appieno, tranne che in casi particolari tipo riso o terreni senza fondo si rippa o ripunta appena si può da 40cm a 60cm ripper e trattore permettendo. Anzi anche su riso in asciutta si fa. Rippando si ha meno consumi di avanvomeri e gasolio certamente non si va dove serve un po' di suola d'appoggio ma sicuramente viene un'ottimo lavoro in rifinitura perché non ci sono motte e con gli erpici si passa più veloce avendo fessurato la fetta. Modificato 2 Gennaio 2018 da CultivarSé Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CultivarSé Inviato 2 Gennaio 2018 Condividi Inviato 2 Gennaio 2018 (modificato) L'Emilia e la Deep Romagna ha sempre insegnato a sfondare anche con i Badalini senza pretendere che l'aratro e i cingolati facessero i miracoli o la rifinitura agisse come bazooka. Rompere la capillarità e la suola non ha prezzo anche negli anni successivi, a due o tre strati è davvero buona certo colla tempra e tempo permettendo. Ciò è fondamentale con gli aratri pesanti ma anche con quelli medi. Ho visto gli scandinavi al lavoro ma la loro bulloneria è il vero limite, quelli italici hanno il ferro più che i bulloni e sul secco asciutto o i sassi vuol dire non svitarsi dalle vibrazioni cosa che il ripper in apertura allevia anche nelle terrette. Modificato 2 Gennaio 2018 da CultivarSé Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ggb58 Inviato 2 Gennaio 2018 Condividi Inviato 2 Gennaio 2018 Come espresso più volte, non è l'aratro Italico o quello estero che fanno la differenza, è il terreno, le condizioni e le colture. Purtroppo in agricoltura come in altri settori i "rivenditori" sono il problema, il margine la causa, l'utilizzatore il capro espiatorio. Abbandoniamo la favola dei materiali, come se a nord di Bari avessero le leghe miracolose ed altrove no, un buon parametro di valutazione potrebbe essere il bullone di sicurezza; se il diametro è minimo e la distanza dei fori pure, il dubbio sulla resistenza globale dovrebbe sorgere, poi come in tutti i settori la passione, l'impegno costante possono aiutare a fare la differenza, come Augurato anche da Patti Pravo :asd:buon 1918 a tutti Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gian81 Inviato 2 Gennaio 2018 Condividi Inviato 2 Gennaio 2018 pero a Cigole (Brescia) c è un bravo fabbro, coi capelli bianchi, che ha rifatto di sana pianta i versoi di aratri nord europei per far ritornare il sorriso sulla faccia di chi li ha comprati pensando non avessero alcun limite... Abito a pochi km da Cigole, ma non sapevo di questo fabbro, mi informerò. Grazie dell'informazione! Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
silver18 Inviato 7 Gennaio 2018 Condividi Inviato 7 Gennaio 2018 Buona sera a tutti .Che ne dite degli aratri Mipra . Non o ben capito se li fanno ancora . Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
agri cr Inviato 8 Gennaio 2018 Condividi Inviato 8 Gennaio 2018 Mipra ha chiuso e ho sentito che non si trovano più ricambi. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
silver18 Inviato 8 Gennaio 2018 Condividi Inviato 8 Gennaio 2018 Tutti quelli che anno questi aratri , dovranno repezzarli con altri ricambi . Visto che anno chiuso . Si sa il motivo della chiusura Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
davide89 Inviato 8 Gennaio 2018 Condividi Inviato 8 Gennaio 2018 Come espresso più volte, non è l'aratro Italico o quello estero che fanno la differenza, è il terreno, le condizioni e le colture. Purtroppo in agricoltura come in altri settori i "rivenditori" sono il problema, il margine la causa, l'utilizzatore il capro espiatorio. Abbandoniamo la favola dei materiali, come se a nord di Bari avessero le leghe miracolose ed altrove no, un buon parametro di valutazione potrebbe essere il bullone di sicurezza; se il diametro è minimo e la distanza dei fori pure, il dubbio sulla resistenza globale dovrebbe sorgere, poi come in tutti i settori la passione, l'impegno costante possono aiutare a fare la differenza, come Augurato anche da Patti Pravo :asd:buon 1918 a tutti Come non quotarti... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ducati TB Inviato 9 Gennaio 2018 Condividi Inviato 9 Gennaio 2018 L'Emilia e la Deep Romagna ha sempre insegnato a sfondare anche con i Badalini Parli di Vibrater Badalini ? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gian81 Inviato 13 Gennaio 2018 Condividi Inviato 13 Gennaio 2018 [video=youtube;I-PdEb1oSj8] Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Silvestro Inviato 13 Gennaio 2018 Condividi Inviato 13 Gennaio 2018 (modificato) Non è tanto l'acciaio di qualità ma è lo studio che vi è dietro. Tu ggb58 effettui un'analisi ad elementi finiti (FEM) sui tuoi prodotti? in base a quello che metodo usi poi per la definizione degli spessori dei materiali? Poi per quanto riguarda le saldature che miscela di gas utilizzi per la loro protezione, effettui il preriscaldo dei materiali e il loro raffreddamento in ambiente controllato? La realtà è che gli italici mettono il ferro ad esperienza, mi sono accorto che si rompeva e allora ho messo un fazzoletto qui uno la e non si è più rotto...oppure ho saldato meglio quello invece che questo... Poi l'esperienza sul campo ha portato magari a prodotti migliori di quelli che fatti al computer ma per essere competitivi a livello mondiale non è la strada da seguire a mio giudizio. Saluti Modificato 13 Gennaio 2018 da Silvestro Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
luca Inviato 13 Gennaio 2018 Condividi Inviato 13 Gennaio 2018 Ok non correre ma un pelo in piu verrebbe piu piana...i cv ci sono Inviato dal mio SM-G920F utilizzando Tapatalk Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ggb58 Inviato 14 Gennaio 2018 Condividi Inviato 14 Gennaio 2018 (modificato) Non è tanto l'acciaio di qualità ma è lo studio che vi è dietro. Tu ggb58 effettui un'analisi ad elementi finiti (FEM) sui tuoi prodotti? in base a quello che metodo usi poi per la definizione degli spessori dei materiali? Poi per quanto riguarda le saldature che miscela di gas utilizzi per la loro protezione, effettui il preriscaldo dei materiali e il loro raffreddamento in ambiente controllato? La realtà è che gli italici mettono il ferro ad esperienza, mi sono accorto che si rompeva e allora ho messo un fazzoletto qui uno la e non si è più rotto...oppure ho saldato meglio quello invece che questo... Poi l'esperienza sul campo ha portato magari a prodotti migliori di quelli che fatti al computer ma per essere competitivi a livello mondiale non è la strada da seguire a mio giudizio. Saluti Salve, negli aratri, manca un parametro di calcolo comparativo, non è possibile stabilire la localizzazione dello sforzo, in più non mi preoccupa il picco ma la micro sollecitazione, ti faccio un esempio, il filo di ferro, se in trazione il carico sopportato è notevole e determinabile, ma se lo pieghi continuamente lo sforzo è minimo è la resistenza breve, la soluzione sono i trattamenti termici, le strutture modulare, forme con soluzioni che non concentrino o localizzazione lo stress, fidati non esistono tabelle che ti diano questi parametri, se non fosse così, le grosse aziende lo avrebbero già messo in atto ci sarebbe l'aratro perfetto(che non esiste) e cosa peggiore, almeno per me, avremmo chiuso da anni! La cosa che non hai capito, a mio avviso, è che puntare ad un prodotto a livello mondiale è sia sbagliato che antieconomico, la nicchia è quello che rende, la competizione è reale e non politica, meno basata sul fatto della dimensione dell'azienda ma più sul prodotto è sul suo reale potenziale, il resto, per me, è politica, che finisce esattamente nella capezzagna, quando chi in cravatta non sa come cazzotti fare a far funzionare il mezzo o attrezzo che ha venduto, per le questioni strettamente tecniche, mi farebbe piacere discuterne di persona, davanti ad un aratro, spiegando ti il perché di certe scelte o soluzioni, che non esistono su software o su web, saluti Gabriele Modificato 14 Gennaio 2018 da ggb58 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ggb58 Inviato 14 Gennaio 2018 Condividi Inviato 14 Gennaio 2018 Alfieri.... Il tuo giudizio non è imparziale, speri in uno sconto ad personam..... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
fiat312 Inviato 14 Gennaio 2018 Condividi Inviato 14 Gennaio 2018 Nuovo acquisto da attaccare al landini mythos 115 cosa ne pensate Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
gasgas Inviato 14 Gennaio 2018 Condividi Inviato 14 Gennaio 2018 pesantino.... per il mytos penso io Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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