d9n Inviato 28 Febbraio 2017 Condividi Inviato 28 Febbraio 2017 me ne sono accorto anch'io, da quando ho imposto tre concimazioni e fungicida le cose sono nettamente migliorate, però non posso darne una colpa a mio nonno, ha fatto tutto lui fino ad un 7 anni fà a 86 anni. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Elsi Inviato 28 Febbraio 2017 Condividi Inviato 28 Febbraio 2017 (modificato) Il nostro grano è sicuramente senza gliphosate, ma che sia senza Don la vedo davvero dura, dato che al sud il 70 % fa ringrano (perché purtroppo non hanno alternative viste le condizioni pedo-climatiche), non fa nessun fungicida nemmeno con il diserbo.... Caro mx tu sai fare bene il grano come molti marchigiani ma dalla Toscana e Marche in giù di grano fatto bene ce ne è ben poco e senza fungicida sia al diserbo ma soprattutto alla spigatura il Don c'è. Non dico queste cose a caso, in quanto basta chiedere a Diliddo (grosso contoterzista di Cerignola) che trebbia 1700 ha annui di grano di cui gran parte di questi ci fa sia diserbo che concimazione, bene il 90 % del grano su cui fa tutti i lavori si riducono a 200 kg/ha di urea a febbraio e diserbo a marzo senza un goccio di fungicida, dopo di che ci si vede a trebbiatura. E secondo voi questo è il modo giusto di fare grano di qualità (ovvero con almeno 12-13 di proteine e senza DON)? Stessa identica tecnica fanno qui da me in collina, mentre in pianura Pisana la tecnica colturale piano piano si è affinata e il grano viene di qualità. Ok protestare per i prezzi bassi ecc, sono io il primo, ma facciamoci anche un analisi di coscienza ogni tanto, e cerchiamo di capire cosa succede nel resto d'Italia e non solo nella propria azienda o al massimo nella propria provincia. magari scrivo cavolate, ma mi pare "di aver capito" che il problema del DON è in buona parte dovuto alle precipitazioni fra spigatura e maturazione, che solitamente al nord sono più frequenti e al sud meno....e se non ricordo male, la campagna scorsa Vangy "aveva lamentato" più danni che benefici del fungicida dato in spigatura con il clima asciuto, o sbaglio?:cheazz: Aggiungo anche queste considerazioni del CREA trovate nel web: I vari aspetti della qualità del grano duro (tracciabilità, rintracciabilità, requisiti igienico - sanitari) La qualità del grano duro è un sistema complesso che comprende oltre alle caratteristiche intri nseche del prodotto, requisiti del contesto produttivo, di garanzia dell’origine (tracciabilità), di sicurezza igienico - sanitaria (Tab. 6). Negli ultimi anni, in tutti i settori agroalimentari, è stata avviata una politica di grande attenzione verso metodi di produzione che garantiscano al consumatore la qualità e l’origine del prodotto (sistemi di qualità certificata) attraverso una rigorosa organizzazione ed un accurato controllo di tutte le fasi produttive. Anche nella filiera del grano duro questi siste mi hanno trovato applicazione, come dimostra la presenza sul mercato di pasta prodotta con il 100% del grano duro nazionale, l’ottenimento del marchio DOP per il pane di Altamura e per la pagnotta del Dittaino ed il crescente sviluppo della filiera e dei c onsumi della pasta biologica. Tabella 6 . Le diverse accezioni di qualità del grano duro per i vari attori della filiera Sementiere Agricoltore Stoccatore Molitore Pastificatore Consumatore Germinabilità Produzione e stabilità della resa Umidità Ceneri Quantità di proteine Tenuta alla cottura Peso dei semi Peso ettolitrico Semi rotti/impurezze Peso ettolitrico Qualità del glutine Aspetto e color e Aspetto sanitario Resistenza alle patologie ed agli stress ambientali Peso ettolitrico Umidità Indice di giallo della semola Rapporto qualità/prezzo Assenza di semi estranei Quantità di proteine Quantità di pr oteine Resa in semola Colore omogeneo Standard qualitativi costanti. Assenza di contaminanti (micotossine, met alli pesanti, assenza residui fitofarmaci) Assenza di contaminanti (micotossine, metalli pesanti, assenza residui fitofarmaci) Assenza di contaminanti (micotossine, metalli pesanti, assenza residui fitofarmaci) Uniformità del lotto Uniformità del lotto Valore nutrizionale Quantità di proteine Origine della materia prima In Italia, per garantire una corretta gestione della qualità, sono state sviluppate procedure che includono il monitoraggio e la valutazione delle proprietà tecnologiche e strutturali della granella, in modo da garantire all’utilizzatore, orientato alla ricerca di un prodotto con caratteristiche qualitative costanti, quantitativi di materia prima qualificata sulla base dei requisiti richiesti. Nel comparto de l grano duro, infatti, la qualificazione della granella subito dopo la raccolta al momento del conferimento per l’ammasso è un Audizione XIII Commissione permanente ( Agricoltura ) Camera del 02/08 /2016 Risoluzione n. 7/00987 del 04/05/2016 (Mongiello) Risoluzione n. 7/01045 del 06/07/2016 (L’Abbate) Risoluzione n. 7/ 01054 del19/07/2016 (Faenzi) Risoluzione n. 7/ 01068. del 27/07/2016 (Zaccagnini) 8 aspetto essenziale del sistema qualità perché permette di differenziare correttamente le partite di qualità superiore e di realiz zare lotti di qualità omogenea mediante lo stoccaggio differenziato. Per quanto riguarda la qualità igienico - sanitaria, nel settore dei cereali e dei prodotti derivati, la presenza di micotossine, gruppo di diverse molecole tossiche prodotte in seguito agl i attacchi di Fusarium spp. , rappresenta un fattore di rischio per la sicurezza d’uso, poiché tali composti, anche se diversi tra loro dal punto di vista chimico, hanno come comune denominatore una elevata stabilità e quindi la persistenza lungo la catena alimentare, con importanti effetti negativi sulla salute dell’uomo e degli animali. Tra le micotossine di Fusarium , il deossinivalenolo (DON) , noto anche come vomitossina, è la micotossina più frequentemente ritrova ta in grano duro ed attualmente anche l'unico metabolita, fra quelli appartenenti allo stesso gruppo (Tricoteceni di tipo B), per il quale esistono dei limiti normativi (Reg.Ce n. 1881/2006) relativi ai livelli massimi di concentrazione nei prodotti alimen tari e che, per il frumento duro, corrispondono a 1750 ppb. Minori sono , invece , le informazioni sulla frequenza di contaminazione nel frumento da tossine emergenti T - 2 e HT - 2 (Tricoteceni appartenenti al gruppo A). Le prime indagini condotte in Italia per valutare l’eventuale presenza di DON in frumento risalgono all’annata agraria 1994 - 95 e sono relative alla produzione dell’Emilia Romagna e di diverse regioni meridionali. Queste indagini evidenziarono una diffusa contaminazione da DON nei campioni proven ienti dall’Emilia Romagna, con concentrazioni che talvolta superavano 1.000 ppm (parti per milione) , mentre non fu riscontrata alcuna positività nei campioni provenienti dalle regioni meridionali. In seguito, sono state condotte ulteriori indagini prima ne ll’ambito del Progetto MICOCER “Monitoraggio dei livelli di deossinivalenolo nella granella di frumento duro” (2006 - 2008) e successivamente con il progetto MICOPRINCER “Micotossine Principali ed emergenti nei Cereali” (2010 - 2013) finanziati nell’ambito del Piano Cerealicolo Nazionale (azione 7 del Piano), che hanno previsto una serie d i azioni al termine delle quali sono stati: i) validati i metodi per monitorare la presenza di micotossine (principali come il DON ed emergenti come T2 e H - T2) sulla produzion e cerealicola nazionale; ii) acquisiti i dati sulla diffusione delle micotossine nei cereali coltivati in Italia; e iii) proposti metodi e soluzioni per la prevenzione e il contenimento degli agenti fungini responsabili della produzione di micotossine sia mediante interventi di tecnica colturale che attraverso l’adozione di modelli previsionali ( Sistemi di Supporto alle Decisioni ) in grado individuare le condizioni ambientali favorevoli allo sviluppo dei funghi oggetto dello studio, e quindi allertare preve ntivamente gli operatori agricoli. In linea generale, i risultati ottenuti hanno confermato la tendenza ad una maggiore presenza della micotossina procedendo dalle regioni settentrionali verso quelle meridionali (Nord>Centro>Sud) sia come incidenza del nu mero totale di campioni positivi che dei valori medi di concentrazione. L’elaborazione statistica dei dati relativi al totale dei campioni ha messo in evidenza il ruolo fondamentale svolto dall’annata, sia come fattore singolo che nella sua interazione con le altre variabili, soprattutto nelle province del Nord e del Centro. Il fattore geografico (localizzazione sul territorio) riveste un ruolo primario soprattutto nel Centro; per quanto riguarda le zone del Sud il fattore di gran lunga più significativo è la varietà, in quanto non risultano significativamente influenti né il fattore anno né quello geografico, confermando così la vocazionalità del territorio per la coltura del grano duro http://www.agricolae.eu/wp-content/uploads/2016/08/CREA-Considerazioni-grano-duro-CREA-01.08.2016-1.pdf Modificato 28 Febbraio 2017 da Elsi Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
landini 13500 C Inviato 28 Febbraio 2017 Condividi Inviato 28 Febbraio 2017 (modificato) Ragazzi...prima lo macinano e poi miscelano le semole non i grani...fatta la legge...ora le cose sono due o i grani e semole sono sotto i limiti di legge oppure c'è una truffa tanto semplice Modificato 28 Febbraio 2017 da landini 13500 C Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
FIAT100C Inviato 28 Febbraio 2017 Condividi Inviato 28 Febbraio 2017 c'e' da dire che nessuno o quasi nessuno dei grossisti premia come si dovrebbe la qualità del prodotto, siano proteine o sanità solo - e neanche tanto - il peso specifico che incentivo c'e' a fare qualità, se gli acquirenti (salvo alcuni contratti di filiera) se ne strafregano? tanto i molini si approvvigionano come vogliono.. sono d'accordo con dj che una buona responsabilità è degli agricoltori, perchè mediamente (sottolineo mediamente) non si aggregano, nè per fare qualità, nè per sollecitare la filiera o i sindacati (....) ma semplicemente ognun per se' e dio per tutti (la gioia dei sindacati) Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
superbilly1973 Inviato 28 Febbraio 2017 Condividi Inviato 28 Febbraio 2017 DJ per me Casemx ha ragione e Simone 83 ricorda bene .... che non è legale mischiare 2 tipi di grano : La prassi di miscelare grani contaminati con grani privi di contaminazione al fine di ottenere partite mediamente contaminate (sia pur entro i limiti di legge) è vietata dall’ Europa.Il Reg. CE 1881/2006 al comma 2 dell’ art 3 prevede che: “I prodotti alimentari conformi ai tenori massimi di cui all’allegato non possono essere miscelati con prodotti alimentari in cui tali tenori massimi siano superati”. Tale divieto opera anche nei confronti della detossificazione. Il comma 3 dell’ art 3 recita: “I prodotti alimentari da sottoporre a cernita o ad altri trattamenti fisici per abbassare il livello di contaminazione non possono essere miscelati con prodotti alimentari destinati al consumo umano diretto, né con prodotti alimentari destinati a essere impiegati come ingredienti alimentari”. Già....però come dice landini 13500 C basta miscelare le semole o le farine ( o quello che ne rimane ) ed il gioco è fatto. Quello che dice DJ sulla qualità del grano al sud itaia però penso vada verificata prima. Per quel che ne so io nella mia provincia tutti i grossi agricoltori fanno il fungicida almeno in spigatura. Io lo ho fatto in alcuni campi anche con il diserbo negli anni passati ma perchè c'erano avvisaglie di malattie. Quest'anno vedo un pò come viene marzo ( L'acqua latita e con essa le temperature alte e l'umidità potrebbero far nascere prima del dovuto malattie fogliari ) e potrei provare a fare due interventi , magari a mezza dose con più principi attivi. QUattro come Stikkio ( se non ricordo male ) mi sembrano troppi da noi, ma due forse si possono fare. Per la concimazione detta tutto il meteo. Io quest'anno volevo fare due concimazioni ma poi se pioveva a gennaio-febbraio come ci entravo? Ala fine ho dato solo 150 kg di urea ma neanche un goccio di acqua ancora. Va detto anche che la concimazione è relativa alle aspettative di resa che dalle mie parti sono tra i 30-35 q.li/ha ( ma in altre zone della sardegna scendono anche a 20 q.li/ha ) e quindi non è che mettiamo poco concime perchè abbiamo il braccino corto... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
DjRudy Inviato 1 Marzo 2017 Autore Condividi Inviato 1 Marzo 2017 (modificato) Ecco quali sono i limiti di legge Ergo tutte quelle paste sono perfettamente in regola per la legge attuale. O cambiamo la legge e mettiamo gliphosate zero, oppure il grano estero nella pasta ci andrà sempre, c'è poco da fare, e con il CETA il grano duro rimane ai prezzi attuali (o anche meno) per molti anni. Modificato 1 Marzo 2017 da DjRudy Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Elsi Inviato 1 Marzo 2017 Condividi Inviato 1 Marzo 2017 (modificato) Le analisi di grano Salus non dicevano che non erano a norma con i limiti di legge, sottolineavano la presenza di tracce di glifosate su pasta dichiarata al 100℅ italiana, il che fa supporre che non sia proprio come dichiarato. Naturalmente le ditte interessate hanno tutto il diritto di difendere i propri interessi e contestare il tutto. Che poi è anche quello che cerca di fare l'associazione x difendere il "nostro" grano e di conseguenza i "nostri" interessi Inviato dal mio MotoG3 utilizzando Tapatalk Modificato 1 Marzo 2017 da Elsi Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
casemx240magnum Inviato 1 Marzo 2017 Condividi Inviato 1 Marzo 2017 (modificato) Ecco quali sono i limiti di legge Ergo tutte quelle paste sono perfettamente in regola per la legge attuale. O cambiamo la legge e mettiamo gliphosate zero, oppure il grano estero nella pasta ci andrà sempre, c'è poco da fare, e con il CETA il grano duro rimane ai prezzi attuali (o anche meno) per molti anni. quindi se oggi mi pagano 16.5 + iva , non ha più senso fare grano duro se andrà pure peggio......... altra coltura da scartare.........ma è come dire ad uno stabilimento balneare di non affittare più lettini e sdraio.......equivale chiudere terreni argillosi non irrigui...........che ci metto?..... Modificato 1 Marzo 2017 da casemx240magnum Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Elsi Inviato 1 Marzo 2017 Condividi Inviato 1 Marzo 2017 Da noi a 16,50 siamo sotto. "Conviene" (se possibile) lasciare tutto a riposo e non mettere a rischio i soldi della pac. L'anno prossimo mi metto a fare il casalingo:fiufiu: Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
casemx240magnum Inviato 1 Marzo 2017 Condividi Inviato 1 Marzo 2017 infatti.....anche perchè per la mia realtà non ha senso farlo a risparmio, ma farlo bene, come diceva dj , puntare pure sulla qualit... ma questo significa 2q 18.46 seme certificato etrattato c3/c5 370 kg di urea distribuiti in 3 volte diserbo e fungicida e trattamento fusarium e muffe spigatura quindi caro elsi.......mi sa che hai ragione te ....... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Amendola Inviato 1 Marzo 2017 Condividi Inviato 1 Marzo 2017 All'inizio era così " Grano Salus la Guerra del Grano " .... ma per il solito buonismo è diventato " Grano Salus produttori in Difesa del Consumatore " . Io ho sempre condiviso e trovato appropriato il primo perchè cari signori è una guerra contro i pastai e i produttori di sostanze chimiche .... ma come vedete neanche tra noi siamo uniti a difendere a oltranza il nostro prodotto . Caro Casemx mi trovi d'accordo su tutta la linea....ma da quello che leggo in questo tread non vedo altra risposta che .... mettici una pietra sopra . Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
DjRudy Inviato 1 Marzo 2017 Autore Condividi Inviato 1 Marzo 2017 All'inizio era così " Grano Salus la Guerra del Grano " .... ma per il solito buonismo è diventato " Grano Salus produttori in Difesa del Consumatore " . Io ho sempre condiviso e trovato appropriato il primo perchè cari signori è una guerra contro i pastai e i produttori di sostanze chimiche .... ma come vedete neanche tra noi siamo uniti a difendere a oltranza il nostro prodotto . Caro Casemx mi trovi d'accordo su tutta la linea....ma da quello che leggo in questo tread non vedo altra risposta che .... mettici una pietra sopra . Ce ne vorrebbero 10 di Grano Salus e fa bene a fare quello che fa, condivido sempre su fb le sue battaglie anche in vari gruppi agricoli, ma per dovere di cronaca qui sul forum ho riportato anche la tabella con i limiti massimi di legge, che è quello il problema vero, non che nella pasta ci sia il gliphosate, i pastai sono perfettamente in regola perché glielo permette l'UE, è questo che volevo far capire, se nella pasta c'è il gliphosate la colpa è dell'UE e non dei pastai. Basterebbe fare un regolamento comunitario che dice nella pasta di grano duro il gliphosate deve essere pari a zero, questo non escluderebbe il grano canadese (in quanto volendo lo potrebbero tornare a fare con lo sfalcio e raccolta con pick up come hanno sempre fatto fino a 10 anni fa), ma almeno il prezzo del grano aumenterebbe un poco e aumenterebbe soprattutto la sanità della pasta stessa per il consumatore finale. Spero di essermi spiegato bene ora. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Elsi Inviato 2 Marzo 2017 Condividi Inviato 2 Marzo 2017 Il fatto di parlarne e confrontarsi è già qualcosa, arrivare ad avere progetti ed idee uguali sarebbe il massimo....Ma non è sicuramente facile. Intanto ringraziamo il forum che mette a disposizione questi spazi dove ognuno può dire la sua Inviato dal mio MotoG3 utilizzando Tapatalk Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
superbilly1973 Inviato 2 Marzo 2017 Condividi Inviato 2 Marzo 2017 Il grano estero ci sarà sempre perchè serve per fare buona pasta o almeno questo è quello che hanno sempre asserito i pastai. Storicamente è vero e se vogliamo ha un senso perchè se per caso un anno becchiamo una resa di 20 q.li/ha cosa si fa? Non si mangia più pane o si importa il grano? Quello che è fondamentalmente sbagliato è che in nome del profitto tutto e subito degli industriali e del liberismo economico dell'unione europea ( che poi anche io sono europeo ma chi ca....o se ne frega di sostenere ad ogni costo il liberismo economico! ) si permetta l'importazione ( sleale ) di prodotti economici a prezzi fuori da ogni logica mentre contemporaneamente tutto quello che noi DOBBIAMO comprare per coltivare ce lo fanno pagare un occhio. A me urea a 15 euro al quintale non me ne hnno mai portato a casa. Inoltre se è vero che il grano estero vale per circa il 25 % del nostro fabbisogno ( e per le esportazioni ndr ) come può quella parte dettare legge su tutto il resto? Il fatto è che ora come ora non ci sono alternative al grosso industriale. O iniziamo a cancellare dalla lista della spesa tutti i grandi marchi e compriamo ( anche ad un prezzo superiore ) pane e pasta fatta da produttori di zona oppure ci tocca smettere di seminare da nord a sud isole comprese. Si fanno gli impegni pac alla cdc e basta. Però questo vuole dire niente seme, concime, gasolio etc etc. Trattori fermi, operai a casa ( e loro cosa mangiano ? La pac o la disoccupazione? ) niente gettito iva etc etc. E' questo a cui dobbiamo arrivare? Gli affitti se ne vanno al diavolo e con loro i nostri bei governanti..... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ansimoni Inviato 5 Marzo 2017 Condividi Inviato 5 Marzo 2017 Basterebbe fare un regolamento comunitario che dice nella pasta di grano duro il gliphosate deve essere pari a zero, questo non escluderebbe il grano canadese (in quanto volendo lo potrebbero tornare a fare con lo sfalcio e raccolta con pick up come hanno sempre fatto fino a 10 anni fa), ma almeno il prezzo del grano aumenterebbe un poco e aumenterebbe soprattutto la sanità della pasta stessa per il consumatore finale. Spero di essermi spiegato bene ora. Della battaglia di Grano Salus contro il gliphosate mi spaventano molto gli effetti collaterali; vista la totale disinformazione pilotata dai media non specificatamente agricoli ho il timore che si arrivi al totale bando del glyfosate, anche se impiegato in pre semina; dico questo perchè l'anno scorso, quando si è trattato di estendere l'autorizzazione all'impiego del Glyfosate (sempre in presemina), il nostro fantastico ministro Martina, con un evidente opportunismo ha manifestato la volontà di arrivare all'agricoltura a Glyfosate zero; Siamo pronti ad operare senza il Glyfosate? Quanto saranno disposti a pagare di più i prodotti coltivati senza l'impiego di Glyfosate? Non ho nessuna fiducia che verranno fatti dei seri distinguo in base al tipo di impiego......e questo mi spaventa molto. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Elsi Inviato 5 Marzo 2017 Condividi Inviato 5 Marzo 2017 Arrivare a glifo zero qua e permettere che si faccia pane e pasta con il glifosate in pre-raccolta importato da altre nazioni, sarebbe "il massimo", o forse no?.... Inviato dal mio MotoG3 utilizzando Tapatalk Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
casemx240magnum Inviato 5 Marzo 2017 Condividi Inviato 5 Marzo 2017 (modificato) io non mi meraviglio che possa succedere succede da anni con gli ogm proibiti da noi (per me anche giustamente perchè non potremo mai competere con i colossi degli ogm d'oltreoceano) ma importati regolaremente a milioni di quintali questo perchè chi ci governa è stupido e ignorante e non sa cosa è un campo di grano o di mais e non sa distinguere una carota da una rapa... mi sta venendo una voglia pazza di mollare e tanti saluti a tutti...... se devo ingrassare tutti e tirare solo io la cinghia...beh che muoia sansone e tutti i filistei........o smetto o mi metto a fare i lavori alla cdc giusto per prendere quei 4 soldi di pac e andare in pareggio con i lavori risparmiando su tutto ...punto a fare 20q/HA zero concime zero seme certificato solo diserbo zero trattamenti amen Modificato 5 Marzo 2017 da casemx240magnum Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Elsi Inviato 5 Marzo 2017 Condividi Inviato 5 Marzo 2017 E della nuova assicurazione al reddito x il grano, da voi se ne sente parlare, la faranno i consorzi di difesa? Inviato dal mio MotoG3 utilizzando Tapatalk Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
casemx240magnum Inviato 5 Marzo 2017 Condividi Inviato 5 Marzo 2017 mah...per me è impostata malissimo...... poi questi sciacalli governanti mi hanno proprio stancato mutuo per andare in pensione (con relativa assicurazione vita) e assicurazione contro il calo dei prezzi.....impostata sulla media di 3 anni del prezzo ????.......senza tenere conto dei costi?......e con un costo mica proprio ridicolo........tutte chiacchiere tutte cazzate che non portano a nulla chi mi Assicura a me che funziona ?.................................NESSUNO allora che vadano a quel paese e quel paese inizia con affan............ fateci fare il nostro lavoro........coltivare la terra e vendere i frutti ad un prezzo equo/giusto......e basta imho ovviamente Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Elsi Inviato 5 Marzo 2017 Condividi Inviato 5 Marzo 2017 Ho poca fiducia anche io. Qua sino a una decina d'anni fa assicuravano quasi tutti i carciofi contro gelo/grandine e le cose un po' funzionavano, poi hanno aumentato la franchigia, la ℅ del tasso, il contributo statale/regionale diminuito e tempi x averlo allungato....Insomma ora sono pochi che "azzardano". Se è sempre il consorzio di difesa a occuparsene, fra un po' ci faranno sapere costi e funzioni Inviato dal mio MotoG3 utilizzando Tapatalk Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
superbilly1973 Inviato 5 Marzo 2017 Condividi Inviato 5 Marzo 2017 (modificato) io non mi meraviglio che possa succedere succede da anni con gli ogm proibiti da noi (per me anche giustamente perchè non potremo mai competere con i colossi degli ogm d'oltreoceano) ma importati regolaremente a milioni di quintali questo perchè chi ci governa è stupido e ignorante e non sa cosa è un campo di grano o di mais e non sa distinguere una carota da una rapa... mi sta venendo una voglia pazza di mollare e tanti saluti a tutti...... se devo ingrassare tutti e tirare solo io la cinghia...beh che muoia sansone e tutti i filistei........o smetto o mi metto a fare i lavori alla cdc giusto per prendere quei 4 soldi di pac e andare in pareggio con i lavori risparmiando su tutto ...punto a fare 20q/HA zero concime zero seme certificato solo diserbo zero trattamenti amen Io leverei anche il diserbo.....fare bene solo i campi che presumibilmente ti daranno rese serie e in quelli ti fai il grano per la semina dell'anno successivo. Una volta che si fa una cosa del genere anche solo una parte dei seminativi, vedi come cambiano le cose. Ti ritrovi drasticamente la metà della produzione, non vendi più semenze, concimi e diserbi ( ed ovviamente chi vende si attacca al tram e non fattura purtroppo per lui ) poi si ritrovano a dovere importare grano in maniera massiccia ( e scommettiamo che aumenta il prezzo del grano ? ) , aumenteranno i celiaci ( con aumento di spese per la sanità ), diminuiscono le giornate dei terzsti e dei oro operai quindi più sussidi per disoccupazione e poi aumenta la percentuale di tossine e glifosatte nelle semole e farine perchè ovviamente diminuisce il nostro grano e aumenta quello canadese. Se poi qualcuno si sveglia e ti chiede grano buono lo si riprende a fare ma su ordinazione per aziende locali. A me come possibile evoluzione non mi sembra così irreale. Ho poca fiducia anche io. Qua sino a una decina d'anni fa assicuravano quasi tutti i carciofi contro gelo/grandine e le cose un po' funzionavano, poi hanno aumentato la franchigia, la ℅ del tasso, il contributo statale/regionale diminuito e tempi x averlo allungato....Insomma ora sono pochi che "azzardano". Se è sempre il consorzio di difesa a occuparsene, fra un po' ci faranno sapere costi e funzioni Inviato dal mio MotoG3 utilizzando Tapatalk Elsi i vari consorzi di difesa sono sempre stati un magna magna. Mio padre fece l'assicurazione per i carciofi solo una volta. Ti quantificano i danni quando loro dicono che ci sono stati, ti prendono il prezzo loro, e ti dicono che la regione tanto ti paga una parte del premio ( cosa per me assurda che la regione ti paghi parte del premio quando poi il risarcimento SE arriva spetta a te ). Alla fine dei conti se fai quell'assicurazione e NON gela sei fregato. Assurdo. Il premio da pagare è superiore al tuo guadagno netto e SE la regione non ha fondi NON ti finanzia, SE poi NON gela non hai danno e quindi? SE non gela il prezzo è da miseria, devi pagare il premio e magari la regione non ha fondi e tu ti attacchi al tram! No no se devo lavorare mi accontendo di programmare con il meteo e non ingrasso periti e consorzi di difesa. Ah tanto per restare in tema è lo stesso meccanismo dei prestiti di conduzione fatti a tasso agevolato circa 30 anni fa. Ti davano dei soldi a tasso bassisimo perchè gli interessi li metteva la regione....quando aveva i fondi. La regione non aveva più fondi , non ha pagato la tua parte di interessi, quindi gli interessi passivi sono maturati, tu non avevi i soldi perchè li avevi spesi per la tua azienda eh mica a donnacce, cosa è successo? Le banche ti hanno fottuto l'azienda. No no io di assicurazioni del genere ne faccio a meno. Anche perchè in fondo questi mi sanno tanto di derivati finanziari che con l'agricoltura non hanno niente a che fare. Modificato 5 Marzo 2017 da superbilly1973 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Elsi Inviato 6 Marzo 2017 Condividi Inviato 6 Marzo 2017 Come già scritto, anche io sono scettico...Ma scartarle a priori senza capire il funzionamento, non sono d'accordo. Io ho assicurato tanti anni il carciofo e quando venivano i periti "battagliavo" per difendere gli interessi della mia azienda e con la franchigia al 10℅(e non al 30 come ora) con i costi più bassi e percentuali più alte delle agevolazioni statali/ regionali(all'inizio se ricordo bene 80℅ ora 65)che arrivavano puntuali, la cosa era fattibile e in caso di d'anni eri tutelato senza rischiare di esporti troppo. In tal proposito mi farebbe piacere sentire cosa ne pensa Alfieri che (se non ricordo male)lui scriveva che era favorevole e le riteneva indispensabili x l'economia della sua azienda Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ford4000 Inviato 6 Marzo 2017 Condividi Inviato 6 Marzo 2017 Leggendo si tutto questo disastro guardo il mio piccolo e dico fortuna che lavoro si nel ramo alimentare; ma dalla parte dell'industria Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Amendola Inviato 6 Marzo 2017 Condividi Inviato 6 Marzo 2017 (modificato) Il grano estero ci sarà sempre perchè serve per fare buona pasta o almeno questo è quello che hanno sempre asserito i pastai. Storicamente è vero e se vogliamo ha un senso perchè se per caso un anno becchiamo una resa di 20 q.li/ha cosa si fa? Non si mangia più pane o si importa il grano? Quello che è fondamentalmente sbagliato è che in nome del profitto tutto e subito degli industriali e del liberismo economico dell'unione europea ( che poi anche io sono europeo ma chi ca....o se ne frega di sostenere ad ogni costo il liberismo economico! ) si permetta l'importazione ( sleale ) di prodotti economici a prezzi fuori da ogni logica mentre contemporaneamente tutto quello che noi DOBBIAMO comprare per coltivare ce lo fanno pagare un occhio. A me urea a 15 euro al quintale non me ne hnno mai portato a casa. Inoltre se è vero che il grano estero vale per circa il 25 % del nostro fabbisogno ( e per le esportazioni ndr ) come può quella parte dettare legge su tutto il resto? Il fatto è che ora come ora non ci sono alternative al grosso industriale. O iniziamo a cancellare dalla lista della spesa tutti i grandi marchi e compriamo ( anche ad un prezzo superiore ) pane e pasta fatta da produttori di zona oppure ci tocca smettere di seminare da nord a sud isole comprese. Si fanno gli impegni pac alla cdc e basta. Però questo vuole dire niente seme, concime, gasolio etc etc. Trattori fermi, operai a casa ( e loro cosa mangiano ? La pac o la disoccupazione? ) niente gettito iva etc etc. E' questo a cui dobbiamo arrivare? Gli affitti se ne vanno al diavolo e con loro i nostri bei governanti..... Giusto chiarimento di " Grano Salus " dopo i risultati delle analisi fatte sulla pasta prodotta da note marche . Il problema della presenza del Glifosate nelle confezioni di spaghetti fatti con solo grano italiano , sapendo che detta sostanza non viene assorbita per via radicale , è come sia finito in quella pasta ... magari perchè non è solo grano italiano ? A questo link le argomentazioni di Grano Salus : http://www.granosalus.com/2017/03/06/590/?utm_source=dlvr.it&utm_medium=facebook Modificato 6 Marzo 2017 da Amendola Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
superbilly1973 Inviato 6 Marzo 2017 Condividi Inviato 6 Marzo 2017 Giusto chiarimento di " Grano Salus " dopo i risultati delle analisi fatte sulla pasta prodotta da note marche . Il problema della presenza del Glifosate nelle confezioni di spaghetti fatti con solo grano italiano , sapendo che detta sostanza non viene assorbita per via radicale , è come sia finito in quella pasta ... magari perchè non è solo grano italiano ? A questo link le argomentazioni di Grano Salus : http://www.granosalus.com/2017/03/06/590/?utm_source=dlvr.it&utm_medium=facebook Scuate se ne riporto uno stralcio di quell'articolo ma quando una cosa va fatta, va fatta! "...orbene un consumatore Italiano avrà ben diritto di scegliere per sé ed i suoi familiari una pasta che non nuoce alla salute dei maiali Canadesi?..." Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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