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da me la situazione è critica, questo caldo unito al fusarium ed alle altre patologie fungine stanno incenerendo il frumento duro a velocità incredibili.

le chiazze di spighe bianche, secche, vuote si ampliano di giorno in giorno.

alcuni orzi saranno da trebbiare tra una settimana

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il nostro grano ormai il verde l ha perso e inizia a seccarsi pian piano del tutto , facendo si che finalmente tra un 10 15 giorni "credo" si parta a Trebbiare.

 

Ha penalizzato un pò l 'annata le non piogge da due mesi a questa parte, ma la fortuna di avere terreni molto argillosi, non ha dato gravi problemi.

Tutto sommato non ci si può lamentare, ne di malattie, ne di erbacce, ne di spighe bianche , se non metraggi irrisori.

 

campi vari di simeto-iride-simeto (notare il simeto come piano piano diventa con le areste nere , indice di buona produzione).

t55966_iride-simeto-iride.jpg

 

qui c'e' un campo che l ho seminato per la 3° volta di seguito , diciamo per scommessa

t55967_3-anno-grano.jpg

 

Scusate per quest'anno per le poche foto , ma mi rifarò in seguito.

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Io anno scorso ho spaccato a metà un campo di ristoppio mettendo per metà normanno trattato con Panoctine, metà trattato Real Geta. Stessi lavori, stessa precessione culturale. S'è ammalato tutto presto di Fusarium del piede, e quello trattato Real Geta è stato sempre il più brutto che avevo. 30 e\ha buttati via....

 

Mi ero segnato questo messaggio, in quanto avevo si una risposta, ma aspettavo conferme. Come detto altrove, è questo il periodo per le dimostrazioni in campo delle prove varietali.

Ebbene, pare vi sia ragione di credere come il Real Geta si decisamente scarso nei confronti del Mal del Piede, da sconsigliare per di più, pertanto, nei ristoppi.

 

Passando oltre riscontro troppa superficialità in molti agricoltori. Senza riferirmi a nessuno in particolare, purtroppo non sono ancora chiari alcuni punti chiave.

 

- se comprate varietà decenti, esse derivano tutte da intensi programmi genetici dove nulla è lasciato al caso. E' possibile affermare come l'accestimento delle piante sia programmato e difficilmente influenzabile.

- in virtù del primo punto è chiaro come sia necessario il giusto investimento di semi/m2 al momento della semina. Non è possibile pensare di seminare fitto o rado ed il frumento di conseguenza di regolerà. L'accestimento avverrà comunque e l'eventuale danno si esplicherà nelle spighe verdi e basse alla base della coltura, tanto note ai trebbiatori per i problemi che portano.

- sempre in riferimento ai punti di cui sopra, è anche opportuno ricordare come non sia corretto ragionare solo in kg/ha di seme. L'indice corretto dovrebbe essere quello del numero di semi/m2, ovviamente al netto della germinabilità; in base a questo si può ottenere il quantitativo di seme per ettaro.

- quasi tutti i frumenti duri sono alternativi, ovvero non necessitano, o lo fanno in parte, della vernalizzazione per vegetare. Semine troppo precoci, tanto frequenti ultimamente comportano un rapido accrescimento della parte aerea a scapito della radice. Oltre a precoci e facilitati attacchi fungini, si creano i presupposti per problemi di siccità e stretta. Non è immune nemmeno quest'anno, notoriamente piovoso. Proprio in virtù delle abbondanti piogge le radici non si sono sviluppate ulteriormente, ed in caso di un fine ciclo caldo, ventoso e secco, il problema si potrebbe presentare comunque.

- per ogni 100 Kg di granella occorrono circa 3Kg di N. Se questi sono presenti nel terreno, in forma disponibile ovviamente, bene, altrimenti dovete darli voi. Pertanto chi paventa rese invereconde senza concimare, o lamenta scarsi raccolti a fronte di ugualmente scarse concimazioni, eviti di sparlare a sproposito.

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E' possibile affermare come l'accestimento delle piante sia programmato e difficilmente influenzabile.

 

non concordo con questo punto, o per lo meno non completamente.

viste le contiue precipitazioni da me l'accestimento è stato molto scarso nella quasi totalità delle varietà, sia che siano state seminate a metà ottobre che a fine novembre. solo i pochi che sono stati messi giù a gennaio hanno un pò accestito

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  • 2 settimane dopo...

Ciao a tutti,

ho letto questa interessante discussione, e mi ha colpito la differenza di rese ottenute dal conte o da matteo non ho ben capito in Sicilia variando le tecniche colturali.

 

La mia zona è simile alla sicilia come clima (piana di Sibari in Calabria), ultimamente stiamo coltivando a grano terreni prima utilizzati ad ortaggi (circa 30ha) e purtroppo le rese si assestano sui 30-35 q.li per ha nnostante l'annata sia stata abbastanza favorevole.

 

Diciamo che non considerando il grano una coltura redditizia abbiamo utilizzato una coltivazione minima a legger voi penso di avere sbagliato in pieno.

Quindi aratura, preparazione terreno con erpice rotante (no concimazione di fondo) diserbo a fine geennaio e 1,5 q.li di nitrato e stop.

 

Vorrei fare per l'anno prossimo concimazione di fondo, fungicida e maggiori concimazioni sperando di arrivare ai 50 q.li per ha.

Vi terrò informati

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Tu forse mi fai di piu di quel che sono.

Noi non abbiamo terreni produttivi come le pianure italiane , bologna, pisa, ravenna, etc etc.

Ma almeno ci proviamo.

ciò che posso dirti velocemente, non esiste un piano preprogrammato per far la produzione, varia di anno in anno, tempi , momenti di intervento e tutto il resto....

per non far ruotate, per far germinare bene il grano, il tempo che lo aiuta ad accestire, le pioggie.......non è mica facile far coincidere il tutto!

 

Noi nel nostro piccolo qualche campo da 60 quinali ettaro lo facciamo , ma inutile che ti dico che qui avere una media di 50 quintali ettaro è abbastanza impossibile.

troppi terreni diversi, troppe inclinazioni e diverse esposizioni al sole, troppi tipi diversi di struttura, in base alle pioggie e alla S.O. del terreno cambiano parecchio le produzioni.

 

Che dire, c'e' sempre da imparare da chi lo sa fare il grano, vedesi Francia, vedesi sodo , vedesi, zone vocate.

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Tu forse mi fai di piu di quel che sono.

 

Ciao Conte,

Che dire, c'e' sempre da imparare da chi lo sa fare il grano, vedesi Francia, vedesi sodo , vedesi, zone vocate.

 

Infatti c'è sempre da imparare... purtroppo gli agricoltori pensano sempre di aver eil metodo migliore, ma evidentemente non è così.

 

Ho finito di mietere ieri con una media di 29 q.li /ettaro con punte di 38 in un campo, sicneramente speravo di più.

 

Pe rl'anno prossimo si cambia registro...

 

ciao a presto,

 

ZIo Luigi

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  • 3 mesi dopo...

Ciao a tutti, una domanda per il Conte, visto che siamo in Sicilia io nella Provincia di Agrigento, premetto che questo è il terzo anno che con amici seminiamo un pò di ha di terreno, quest'anno abbiamo voluto sciegliere soltanto terreni molto forti e capaci di fare ottimi agrumeti, frutteti ecc.

la domanda si riferisce sopratutto alla quantià di seme x ha alla semina e la concimazione di fondo, chiedo questo anche a tutti voi che avete molta esperianza in merito, perchè a dire di qualcuno bastano 210 kg x ha. chi 250 kg. x ha chi 300 kg. x ha, in quando qui da noi viè un detto in siciliano, "la coffa fa la mprocchia".

sicuro di un vostro intervento anticipatamente ringrazio.

 

p.s. gli ha. da seminare anno 2010/2011 sono circa 100. di cui 50 a simeto e 50 k26 a voi la parola ciao da jd6810:):)

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In attesa delle indicazioni del Conte (siciliano DOC), e di qualche altro utente siculo del forum, posso intanto consigliarti oltre al Simeto la varietà IRIDE, da un paio di anni provata dal conte con ottimi risultati sia produttivi che qualitativi.

 

La quantità di seme ad ettaro dipende da moltissimi fattori, uno fra tutti il periodo di semina. Di solito se si parte a seminare a metà novembre in Sicilia possono bastare 200 kg/ha, se poi per cause metereologiche gli ultimi ettari di grano vai a seminarli a fine dicembre allora li occorre incrementare la quantità di seme fino anche a 250 kg/ha ed oltre.

 

Che tipo di lavorazioni avete fatto sul terreno?

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In attesa delle indicazioni del Conte (siciliano DOC), e di qualche altro utente siculo del forum, posso intanto consigliarti oltre al Simeto la varietà IRIDE, da un paio di anni provata dal conte con ottimi risultati sia produttivi che qualitativi.

 

La quantità di seme ad ettaro dipende da moltissimi fattori, uno fra tutti il periodo di semina. Di solito se si parte a seminare a metà novembre in Sicilia possono bastare 200 kg/ha, se poi per cause metereologiche gli ultimi ettari di grano vai a seminarli a fine dicembre allora li occorre incrementare la quantità di seme fino anche a 250 kg/ha ed oltre.

 

Che tipo di lavorazioni avete fatto sul terreno?

grazie DJRudy per avermi risposto, per quanto riguarda la lavorazione abbiamo fatto su tutti aratura a circa 25/30 centimetri, alcuni a fine maggio altri ad agosto, dopo la mietitura, adesso abbiamo iniziato con il tiller il primo ripasso per la preparazione del letto di semina, per quanto riguarda le quantità che hai descritto, nella passata campagna, abbiamo messo circa kg. 210 di grano per ha. iniziando la semina intorno al 15 novembre con scarsi risultati, ecco perchè ho chiesto lumi a voi che avete tanta esperianza, in particolare IL Conte in quanto nella zona dell'Ennese e da come descrive i terreni che sono molto argillosi cosa riesce a fare in ordine di rese che tecniche usa per le lavorazioni ecc. ecc., lo so che con terreni molto fertili è più facile ottenere alte rese, noi purtroppo nella nostra zona nei primi due anni su questi terreni argillosi è andata male con rese intorno ai 10-15 qli. ha. Premetto che il primo anno non abbiamo fatto concimazione di fondo, ma soltanto in copertura con kg. 150 di urea, mentre il secondo anno sui terreni quasi tutti ringrano sempre con aratura intorno ai 25/30 centimetri, una sola passata di tiller e poi semina, come fondo abbiamo messo in tramoggia il micosat a base di micorrizze, da quello che ci hanno detto bastava soltanto quello in sostituzione del concime di fondo perchè a dir loro metteva nelle condizioni lo stesso terreno a rilasciare sia il fosforo che l'azoto, la dose per ha è 1 kg. poi a fine febbraio quando abbiamo potuo visto le persistenti pioggie abbiamo distribuito 150 kg. x ha di urea. per quanto riguarda il micosat su dei terreni pesanti il grano sembrava dovesse morire poi a fine marzo è ripartito, comunque voi l'andamento climatico voi il ringrano oppure altro che non mi so spiegare questanno abbiamo avuto una mazzata di quelle che non dimentichi facilmente.

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Micosat è un buon prodotto, ma i vantaggi sono ancora tutti da verificare. Io andrei in presemina con un paio di quintali di perfosfato triplo 0-46-0, poi a febbraio un paio di quintali di nitrato ammonico, e metà-fine marzo al massimo 1,5 q.li/ha di urea. A marzo assolutamente diserbo con graminicida + ormonico + fungicida, e vedrai che la produttività incrementerà e non poco.

 

Certo spendi di più ma i vantaggi in termini di produttività ci sono tutti.

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A me invece DJ hanno consigliato di dare un'unica concimata a febbraio con 2 q di nitrato ammonico insieme a 2 q di composto 12-12, e hanno detto che si riesce a fare a meno del trattamento funghicida o quanto menoa diminuirlo perchè il 12-12 contiene zolfo che disinfetta. Non la vedo una cosa molto sensata. Che ne pensate?

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Chi ti ha consigliato tale tecnica forse ha bevuto un pelo troppo.

 

1) le 12 unità di fosforo date a marzo sono soldi totalmente buttati via, dato che il fosforo non è un elemento mobile (si muove nel terreno si e no qualche millimetro all'anno ed è proprio per questo che va interrato).

 

2) Lo zolfo agisce solo contro l'oidio, mentre soprattutto negli ultimi anni i problemi del grano si chiamano fusarium, ruggine, septoria ecc tutte malattie a cui lo zolfo fa ben poco.

 

Per cui continua con la tua tecnica di concimazione, a marzo aggiungi un po' di Bumper P al diserbo, e poi a maggio in fioritura vai di Sphere o Prosaro e vedrai che le produzioni non ti deluderanno.

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Ciao a tutti, una domanda per il Conte, visto che siamo in Sicilia io nella Provincia di Agrigento, premetto che questo è il terzo anno che con amici seminiamo un pò di ha di terreno, quest'anno abbiamo voluto sciegliere soltanto terreni molto forti e capaci di fare ottimi agrumeti, frutteti ecc.

la domanda si riferisce sopratutto alla quantià di seme x ha alla semina e la concimazione di fondo, chiedo questo anche a tutti voi che avete molta esperianza in merito, perchè a dire di qualcuno bastano 210 kg x ha. chi 250 kg. x ha chi 300 kg. x ha, in quando qui da noi viè un detto in siciliano, "la coffa fa la mprocchia".

sicuro di un vostro intervento anticipatamente ringrazio.

 

p.s. gli ha. da seminare anno 2010/2011 sono circa 100. di cui 50 a simeto e 50 k26 a voi la parola ciao da jd6810:):)

Anche nella mia zona ho problemi con il grano duro, essendo in montagna i problemi di ristagno e allagamenti sono minori ma ugualmente dannosi perchè da gennaio a marzo non è raro avere nottate sotto zero, e il terreno bagnato ghiaccia, poi di giorno magari c'è il problema contrario, troppo caldo, e si possono avere oscillazioni anche di 15°C, e lo stress per il grano è pesante.

nelle ultime due tre campagne il simeto è quello che ha meglio superato questi stress, ma quest'anno proverò un po di iride.

In questi ultimi anni al ringrano meglio non pensarci, non va.

Chi fa foraggere e mette "sulla" prima del grano il terreno migliora molto.

Riguardo alla quantità di seme, quello acquistato, una piccola percentuale non nasce, sarà per tutti i passaggi meccanizzati che fa, dunque ne va messo un po di più, direi sui 250 Kg.

Leggendo tra le pagine e altri argomenti presenti nel forum ci sono molte esperienze già descritte.

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Chi ti ha consigliato tale tecnica forse ha bevuto un pelo troppo.

 

1) le 12 unità di fosforo date a marzo sono soldi totalmente buttati via, dato che il fosforo non è un elemento mobile (si muove nel terreno si e no qualche millimetro all'anno ed è proprio per questo che va interrato).

 

2) Lo zolfo agisce solo contro l'oidio, mentre soprattutto negli ultimi anni i problemi del grano si chiamano fusarium, ruggine, septoria ecc tutte malattie a cui lo zolfo fa ben poco.

 

Per cui continua con la tua tecnica di concimazione, a marzo aggiungi un po' di Bumper P al diserbo, e poi a maggio in fioritura vai di Sphere o Prosaro e vedrai che le produzioni non ti deluderanno.

 

Difatti...

Io ero più propenso per fare una prova a dare alla prima concimata in inverno invece del nitrato ammonico, il solfato ammonico. Perchè in molti hanno notato qui in zona che il grano dove arrivano le sfumacchiate di zolfo delle vigne è sempre più bello, e non so se tramite concime si riesca ad avee un effetto simile.

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